LEONARD COHEN - AUTORE di BEAUTIFUL LOSERS Poeta-cantante e - TopicsExpress



          

LEONARD COHEN - AUTORE di BEAUTIFUL LOSERS Poeta-cantante e scrittore canadese del post-modernismo, fu molto amato e discusso per la famosa canzone Suzanne e il romanzo orgiastico di magia e sesso. LEONARD COHEN, BEAUTIFUL LOSERS Beautiful Losers (McClelland & Steward, Toronto, 1991.1966) di Leonard Cohen (1934-) è una sconcertante e affascinante e anche disgustosa e importante opera canadese del post-modernismo degli anni Sessanta. Il romanzo si svolge su due piani: un piano del passato, cioè la rievocazione del tempo di Catherine Tekakwitha, una santa giovanetta vergine indiana morta nel 1680; e un piano del presente al tempo dei tre protagonisti negli anni Sessanta. I due piani si alternano e si confondono in una visione del mondo totalmente orgiastica di magia e di sesso. I tre protagonisti costituiscono un triangolo di amanti. Il narratore (senza la dignità di un nome) è uno studioso della vita della giovane santa Catherine della tribù dei Mohawks, e sviluppa delle fantasie erotiche nei riguardi della giovanetta vergine morta quasi tre secoli prima. La moglie del narratore Edith è una giovane indiana, superstite della tribù A---s (senza nome), tribù famosa per non aver mai vinto una battaglia. La donna fu violentata alletà di tredici anni; il marito è eccitato dalle fantasie dello stupro e delle tredicenni. Il terzo personaggio F. è un super hippy degli anni Sessanta, un tipo pieno di emotiva stravaganza (emotional extravagance), presunto maestro dallaria profetica (F. disse...), che istruisce e condiziona gli altri due. Sollecita Edith ad avere orgasmi con racconti di torture e sangue... Alla fine, finiscono tutti e tre sconfitti. Edith sceglie di morire schiacciata sotto un ascensore. F. finisce in manicomio, in un finale orrore senza senso (final horror meaningless,) Il narratore finisce da vecchio pedofilo, sotto il controllo della polizia. Anche la vergine santa Catherine era una vittima masochista, si flagellava a sangue e giaceva su un letto di rovi e di spine. Gli indiani in questo romanzo appaiono vittime della magia dei colonizzatori bianchi. Cè uno scontro di culture, religioni e magie diverse, tra indigeni e invasori missionari. Lo stesso scontro si trova in Africa nel romanzo Things fall apart (Il crollo), di Chinua Achebe, il primo importante romanzo della letteratura africana del 1958. La vita degli indiani è rappresentata realisticamente: gli uomini dediti alla caccia e alla pesca; le donne occupate nei lavori più ordinari. Dopo luccisione dellanimale, luomo si stende a dormire accanto al fuoco e spetta alle donne andare a recuperare la preda e lavorarci sopra. Le fanciulle indiane, al risorgere della primavera, si adornano di monili e gambali, tessono e intrecciano e fabbricano vesti e mocassini, si pitturano il corpo e acconciano i capelli. Allarrivo degli stranieri, molti della tribù dei Mohawks si sottomettono, preferendo la magia dellinvasore alla forza delle sue armi. Sotto le minacce dellinferno gli indiani accettano la magia dellacqua battesimale del missionario vestito di nero, Black-Robe. Ma lo zio di Catherine si oppone allintrusione della magia straniera, manda contro Black-Robe la propria magia di Shadow, Ombra che combatte contro il missionario, ma resta impigliata nellabito nero e scompare dentro una tasca. Il vecchio indiano si rattrista a vedere la sua tribù scomparire, non ci sarà raccolta! (there would be no harvest!), in ogni collina si ode il lamento di uno spirito, la cacciagione scarseggia, egli invoca la clemenza del Grande Cervo, aspira il coraggio dalle narici di un lupo e poi soffia nella campagna per atterrire la selvaggina. Questo personaggio dello Zio è una preminente bella vittima, beautiful loser. Lo scrittore non risparmia neanche lui e la sua tribù dallorgia del sesso. Era una credenza degli indiani che un malato potesse sognare come guarire, e tutti attuavano ogni sua richiesta. Ora lo Zio indiano era malato e ordinò che tutte le ragazze del villaggio coi loro giovani compagni si radunassero intorno a lui per una lunga notte di orgia sessuale. Era anche presente, ma in disparte, la giovane nipote Catherine, dichiarata poi vergine santa. Insieme allorgia sessuale, in questo romanzo, cè pure una visione orgiastica di magia. Entro un alone di magia vengono osannati ambiguamente i Gesuiti che convertivano gli indiani: Amo i Gesuiti perché loro vedono i miracoli. Omaggio ai Gesuiti che hanno fatto tanto per conquistare la frontiera tra il naturale e il soprannaturale. Si ascolta anche un lungo inno (che è stato pure musicato da Leonard Cohen) che si innalza in un delirio o isterica esultanza: Dio è vivo. La magia è a parte (God is alive. Magic is aloof!) Cè unossessione con la magia, e altrove si legge: Credo di aver concepito il più vasto sogno della mia generazione: voglio essere un mago. In conclusione, Beautiful Losers è un romanzo del caos. La sfida al lettore è quella di trovare un ordine, una logica e un senso tra lammasso di frammenti di fantasie e pensieri. Nellisteria distruttiva di questo romanzo, in primo luogo contro il tradizionale tabù del sesso, cè come una sperimentale ricerca di una nuova visione del mondo (come avviene per ogni artista innovatore); cè la ricerca di un nuovo ordine dopo le sconclusionate ma coinvolgenti stravaganze di F., compreso il suo Jaccuse, particolarmente contro la Chiesa. Lo studio del narratore sulla vergine santa Catherine, alla fine del romanzo, viene consegnato comunque nelle mani dei Gesuiti. Per quanto riguarda particolarmente gli indiani, essi in generale rientrano nella comune visione orgiastica di sesso, magia e distruzione del romanzo. Particolarmente emerge la figura dello zio di Catherine che resiste fieramente, ma invano, allinvasione degli stranieri e alla distruzione della sua tribù. Egli ordina unorgia fra i giovani della tribù, propiziatrice di benessere. Egli infine presenta una visione religiosa o mitologica dellindiano, dopo la morte: cioè il mito delleroe di una straordinaria forza e abilità fisica e coraggio, come il mitico Tay John di Howard OHagan.
Posted on: Sat, 30 Nov 2013 16:59:54 +0000

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