La “Remurata” Colpisce ancora. “Abballati, abballati, - TopicsExpress



          

La “Remurata” Colpisce ancora. “Abballati, abballati, fimmine schette e maritate e s’un abballati bon nun vi cant né ve suonu, e s’un n’abballat pulit ci lu dicu a lu vostro zito. Sciù, sciù, sciù, quanta fimmine ca ce su” Crosia, centro storico, 14 agosto, come ogni anno, Remurata! Tra bulli e pupe, frizzi e lazzi, la Zoropa produzione offre, per l’ennesima volta, con pochi soldi e molta fantasia, il meglio. Anche gli amministratori, solerti ed attenti, hanno sposato il principio che muove la Remurata: evitare processi di snaturamento. Dal teatro naturale del centro storico rappresentazioni a tutto campo, film, documentari, esposizioni, in ogni slargo si balla e si canta, taranteddhe e viddaneddhe, si beve e si mangia all’insegna della riappropriazione della cucina locale. È tutto e niente nello stesso tempo, più tutto che niente. Forze ed energie assopite si svegliano inconsciamente, tra compluvi e displuvi, tra torri di avvistamenti e di difesa, imput verso l’infinito, gli spazi aperti, il mare. Crosia, microclima ideale per una serata di frescura, offre agli ospiti lo star bene. I più esigenti chiedano pure, spiegherò come possa. Festa grande, civica e lupercale, sacra e dissacrante, tutti devono sentirsi impegnati, chi per un verso chi per un altro, partecipi all’evento. Gli abitanti del borgo in piazza, godranno, che è nella loro natura, della presenza di migliaia di persone, arrivate da chissà dove e ne coglieranno diversità e umori. I più si ritroveranno con amici e amici degli amici attorno a deschi, frugali e veloci, concetto antico di ospitalità che tanta parte è del gioco. Tutto è lasciato al caso, lo spirito della festa. Un congegno diabolico selezionerà coloro che da tempo ci frequentano con la consapevolezza di esserci. A questi, semper juvenes, noi offriremo attestato di merito, tarraduzzi e vino a volontà, e … di tutto e di più Quest’anno proviamo altresì a mettere in funzione il vecchio Molino Madeo del borgo, dal grano locale fare la farina integrale e, ci riesca, con un goccio d’olio della valle degli ulivi, quello cui è stato assegnato il primo premio mondiale quale extra vergine biologico, fabbricare il pane antico. E, tra frizzi e frazzi (frazzi, sì, proprio frazzi!), non dimentichiamo la cultura, spazi adibiti a sale espositivi per le opere degli artisti Crosioti, dalla pittura alla scultura, che quest’anno si annunciano numerosi. Inoltre, noti e non, anfitrioneschi ospiti a sorpresa. Lasciate a lo intelletto, o voi ch’entrate, lo pensier, l’ir non è a dolente calle, ma a lieto ritrovar perduta gente. Assessore Bitonto
Posted on: Sat, 03 Aug 2013 08:19:06 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015