La bellezza di una città è sempre inafferrabile, è unaura. Ieri sera, Bergamo alta: uno dei centri storici meglio conservati dItalia, ville hollywoodiane come se piovessero, conservazione del patrimonio e pulizia esemplari. Eppure. Eppure abbiamo parcheggiato e -non sia mai, proprietà privata!- la Signora del Palazzo si è scagliata con repentina violenza verbale (e Dio sa quanto può essere disturbante la mitragliata verbosità in accento bergamasco), come se avessimo violato il Sacro Graal. Ci si può sbagliare, ma la vera maleducazione sta nellatteggiamento con cui ci si rapporta agli altri. Secondo capitolo, ristorante: ogni tanto passa ai tavoli quello che parrebbe il proprietario, così sicuro di sé e dalla battuta facile. Vuole metterci tutti di buonumore, lanciando un bel fra un po ai carcerati daranno lo champagne!. Inutile sarebbe ricordargli che la situazione delle carceri italiane è una delle peggiori del mondo. Per il resto, una città perfetta e semi-deserta alle nove di sera: se penso a qualche giorno fa, a Lyon, con la gente nei café a qualsiasi ora del giorno, sotto grandi alberi, con la lieve trascuratezza che dà fascino alle cose, il gusto della convivialità, come un prolungare il piacere dellaria tiepida che se ne sta andando. Dal belvedere dellalta Bergamo, la sfilza di ville -una pare la Casa Bianca- mute e perfette, cimiteriali, guarda tronfia e impaurita alla Pianura Padana.
Posted on: Sun, 03 Nov 2013 10:01:48 +0000
Trending Topics
Recently Viewed Topics
© 2015