La diretta streaming da Bruxelles, audizione in Commissione - TopicsExpress



          

La diretta streaming da Bruxelles, audizione in Commissione Petizioni del Parlamento europeo, regala uno spettacolo da brividi che nemmeno il più brillante sceneggiatore avrebbe potuto immaginare. Seduti sugli scranni della commissione europarlamentare, ci sono un umile parroco da Caivano, don Maurizio Patriciello, ed un elegante, composto quanto stanco e provato medico campano, Antonio Marfella. Non parliamo di luminari accreditati presso il ministero della Salute, ma di un medico del Pascale e dell’Isde, associazione medici per l’ambiente. Tanto la barba bianca e la compostezza quanto l’agitazione del dottor Marfella, che quella del sacerdote, fanno tenere gli occhi sgranati degli europarlamentari fissi su di loro prima ancora che comincino a parlare, a denunciare trent’anni di avvelenamenti delle campagne e di roghi tossici nella terra detta «dei fuochi» dove la morte, per tumore, sarebbe sempre più di casa. Soprattutto la figura dell’umile parroco atterrisce per quel che preannuncia, perché nel suo scranno tiene ben stretto tra le mani un rosario. L’attenzione e la tensione è tutta per don Patriciello. Quando arriva la traduzione delle denunce per le quali avevano, a testa, appena cinque minuti a disposizione, le facce già preoccupate degli europarlamentari sbiancano: occhi spalancati, bocche aperte o denti serrati. Come quelli di un europarlamentare rumeno - altro territorio di conquista per le ecomafie spalleggiate da lobbies oscure, potenti e accreditate - che trasale e interviene: si impone che il Parlamento europeo faccia qualcosa, garantisca anche altri paesi, dice, come il suo, la Romania, che rischiano esattamente «la stessa fine» della Campania. Anche il più convinto degli atei sarebbe corso in quel di Caivano per abbracciare quell’uomo in tonaca che si aggrappa al suo rosario. La commissione è sconvolta. La stessa presidente, Erminia Mazzoni, invoca addirittura una nuova penale per l’Italia, già sanzionata sulla gestione rifiuti, e urla che quei 140 milioni bloccati dalla Ue vengano utilizzati per salvare i seicentomila abitanti di quella diocesi, ma non con gli inceneritori cari a qualcuno che saranno messi al bando comunque nel 2020 dalla stessa Ue, ma con le bonifiche, le caratterizzazioni e la chiusura delle campagne contaminate e quindi la messa in sicurezza del mercato agroalimentare. Si invoca e sarà suggerito anche l’inasprimento delle pene per reati ambientali su scala europea, e come dice il rumeno, l’istituzione una polizia ambientale europea, necessariamente super partes, visti i fatti. Poi Marfella commenta: «La Comunità europea ci ha chiesto scusa per non avere compreso la gravità del problema dei rifiuti industriali e tossici in Europa, in Italia e specialmente in Campania; l’olocausto dei cittadini campani viene riconosciuto e sarà proposta persino una polizia ambientale Ue, la speranza ora la possiamo toccare con mano grazie alla Chiesa, ringraziata dagli europarlamentari danesi, che sono protestanti». Patriciello infatti porta con sé le migliaia di firme in calce all’appello indirizzato al presidente europeo Shulz, vergato dal vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, che punta il dito contro connivenze di natura politica, che finiscono inevitabilmente per tradursi, poi, nel contenimento dell’allarme ambientale a mezzo di sofismi farciti di alibi epidemiologici dai soliti luminari accreditati, pronti, nel ruolo di infaticabili dispensatori di "scienza esatta", dribblando tra "fattori di deprivazione" e "sbagliate abitudini di vita campane" mentre la gente muore in età di pre-screening, giovanissima. Tre i punti fondamentali a fine giornata: 1) la petizione resta aperta per gli approfondimenti necessari sui rifiuti industriali e tossici e arricchirà l’appello di Spinillo a Shulz; 2) la commissione solleciterà una legislazione europea piu valida sui reati ambientali e sulla tracciabilità europea dei rifiuti industriali e tossici, che in Campania viaggiano abusivamente con quelli urbani. 3) l’intervento urgente e straordinario che sarà chiesto dalla Mazzoni. Forse si è aperta una porta, a meno che non serva a realizzare nuovi inceneritori, già fuori tempo massimo.
Posted on: Wed, 10 Jul 2013 08:30:38 +0000

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