La guida CEI 0-2, il progetto elettrico non solo - TopicsExpress



          

La guida CEI 0-2, il progetto elettrico non solo “copia-incolla” Scritto da Per. Ind. Bruno Orsini specializzazione TLC mercoledì 24 luglio 2013 Il “copia-incolla” è un metodo diffusissimo per riprodurre testo, immagini o altri dati da un documento ad un altro, come ad esempio spesso avviene nel settore edilizio, dove una volta realizzata una singola unità abitativa tutte le altre vengono realizzate copiando e incollando su altri documenti gli stessi dati progettuali e poi apportare piccole modifiche, senza mai muoversi dal proprio studio e quindi senza avere acquisito sufficienti notizie relative alle opere da realizzare. Nella mia lunga attività professionale, mi è capitato di vedere interi quartieri realizzati con il sistema del copia-incolla, dove le differenze tra una unità abitativa e l’altra si potevano rilevare nella loro posizione rispetto al nord e nello spostamento di qualche vano interno, quasi sempre realizzati da un unico studio tecnico che provvedeva a fornire anche le varie documentazioni impiantistiche redatte senza alcun coordinamento. Alcune delle innumerevoli situazioni che ho avuto modo di rilevare a seguito di consulenze per contestazioni legali: un unico piccolo cavedio per il passaggio di cavi e tubi idraulici compresi gli scarichi; termosifoni posizionati sotto centralini elettrici o vicinissimi alle scatole di derivazione; uso a pavimento di corrugati di piccolo diametro con conseguente eccessivo stipamento e mancanza di sfilabilità, perchè al fine di risparmiare cemento nella struttura armata portante, rimaneva poi poco spazio per il massetto e il pavimento; posizionamento di caminetti sopra la distribuzione dei corrugati a pavimento con conseguente surriscaldamento dei cavi; tramezzature realizzate con forati più sottili, a due fori, con evidente pericolo per la copertura dei corrugati e delle scatole di derivazione e da frutto; canalizzazioni condominiali tra una scala e l’altra, fatte passare all’interno di abitazioni private; locali contatori elettrici ricavati da spazi sottoscala scarsamente accessibili e con i contatori posti a pochissimi centimetri dal pavimento; passaggio di cavi in canali metalliche senza alcuna separazione; posa di cavi in modalità vietata dalle norme; pali di sostegno delle antenne TV impropriamente collegati all’impianto di terra, realizzando così un efficiente impianto di protezione contro i fulmini in grado di disperdere una eventuale scarica all’interno delle abitazioni. Il sistema del “copia-incolla” è paragonabile al foto montaggio, si è sviluppato soprattutto negli ultimi anni con l’evoluzione dell’informatica e in conseguenza di norme e leggi che hanno richiesto l’obbligatorietà di documenti progettuali tali da comportare notevoli aumenti di costi e di tempo, da qui la necessità di adottare un sistema rapido ed economico per l’adempimento degli obblighi di legge. Questa pratica che ha trovato fertile terreno anche nella stesura di tesi di laurea e nelle perizie di consulenza tecnica di parte e di ufficio nelle cause civili e penali, risulta molto usata specialmente da quei professionisti senza scrupoli e con poca esperienza dove, relazioni e soluzioni tecniche, vengono spesso realizzate copiando e incollando dati da documenti precedenti o di altri professionisti, effettuando solo pochissimi cambiamenti. E’ bene rammentare che accettare incarichi in contrasto con le vigenti leggi in materia di limiti e competenze professionali, configura il reato di “esercizio abusivo della professione” sanzionabile oltre che dai relativi ordini professionali, anche dal codice civile articolo 2229 e seguenti, e soprattutto dal codice penale articolo 348 “Abusivo esercizio di una professione”. Il progettista elettrico ed elettronico dovrebbe essere la persona più presente nei cantieri, addirittura ancor più del direttore dei lavori, perché il controllo della rigorosa applicazione delle prescrizioni di progetto e l’immediata soluzione di eventuali imprevisti, è una delle principali caratteristiche per un corretto funzionamento dell’impianto. Il DPR 447 del 6/12/1991 precisa “si considerano redatti secondo la buona tecnica professionale i progetti elaborati in conformità alle indicazioni delle guide del CEI e dell’UNI”, la guida CEI 0-2 che si occupa in particolare della documentazione di progetto, invita a non limitare il ruolo del progettista solo alla fase del progetto, ma a coinvolgerlo nell’attività di interfaccia tra il committente e l’impresa installatrice fino al completamento dei lavori. La norma CEI 64-8, alla sezione 132 “Progettazione dell’impianto elettrico”, raccomanda che tutti gli impianti elettrici siano progettati. La guida CEI 0-2 “Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici” è definita dal D.Lgs. 106/09 come regola d’arte nella stesura del progetto, essa definisce la documentazione di progetto che deve essere predisposta considerando soprattutto la destinazione d’uso dell’opera e deve essere necessariamente predisposta prima, e non durante o dopo l’esecuzione dell’impianto. Lo scopo della guida è quello di definire la documentazione tecnica di progetto degli impianti elettrici, elettronici e di protezione contro i fulmini, senza entrare nel merito della qualità dei contenuti tecnici della progettazione. Purtroppo assai spesso, gli impianti elettrici delle nostre abitazioni sono il risultato di continue modifiche e ampliamenti anche in corso d’opera, inoltre, la ricerca di soluzioni progettuali volte a un eccessivo risparmio nel corso dell’esecuzione del primo impianto è una prassi molto diffusa che culmina con l’adozione di materiali tra i più economici, infine, quasi sempre non viene data importanza alla manutenzione e di conseguenza alla sicurezza. Probabilmente non ci si rende conto di come l’impianto elettrico sia il sistema linfatico per tutte le comodità e il benessere del quale godiamo all’interno delle nostre abitazioni, servite da apparecchiature elettriche ed elettroniche di ogni genere e sempre più sofisticate. Di tutta l’abitazione la cucina, insieme al bagno, è uno dei locali più insidiosi ai fini dell’impianto elettrico, purtroppo la norma CEI 64-8, al contrario del bagno, non considera la cucina residenziale un ambiente particolarmente a rischio e non prescrive speciali accorgimenti per la realizzazione dell’impianto elettrico in questo locale. In realtà la presenza di acqua e fiamme libere in prossimità di apparecchiature elettriche, fanno della cucina, un ambiente ad alto rischio, aggravato dalla presenza di lavelli d’acciaio ed elettrodomestici con la carcassa metallica. Gli spruzzi d’acqua o di olio bollente sugli elettrodomestici e la notevole diffusione di vapore acqueo, soprattutto nei componenti elettrici vicino ai fornelli, possono innescare pericolose situazioni di natura elettrica. Questi sono motivi in più perché la documentazione di progetto venga rigorosamente rispettata e, soprattutto, realizzata prima dell’installazione e non con gli impianti già in esercizio certificando soluzioni tecniche non corrispondenti alla realtà e, in alcuni casi, frutto di un uso indiscriminato del “copia-incolla”. La guida CEI 0-2 si applica ai progetti degli impianti elettrici ed elettronici relativi a tutte le tipologie di opere, nonché ai progetti degli impianti di protezione contro i fulmini, e fornisce la seguente definizione di progetto: «è il momento di ideazione dell’impianto, elemento fondamentale di garanzia per l’utente, quindi deve essere redatto per tutti gli impianti elettrici e ne deve precedere la realizzazione. Il progetto comprende gli studi che, partendo dalla conoscenza delle prestazioni richieste nelle condizioni ambientali e di funzionamento assegnate, produce le informazioni necessarie e sufficienti per la valutazione, la realizzazione, la verifica, l’esercizio e la manutenzione, dell’impianto in conformità alla regola d’arte. Il progetto rappresenta il mezzo fondamentale per rispondere alle attese del committente nel rispetto delle disposizioni di legge e delle norme tecniche, al fine di conseguire la sicurezza e la qualità dell’impianto. Per il raggiungimento degli scopi suddetti e per l’ottimizzazione dei costi e dei risultati, sarebbe opportuno che la funzione di progettista non si esaurisse nel progetto ma continuasse nella fase di installazione fino al completamento dei lavori, anche in presenza del direttore dei lavori. Ciò anche per coinvolgerlo nell’approvazione delle modifiche in corso d’opera e nell’aggiornamento del progetto. L’eventuale coinvolgimento della funzione di progettista nella fase di installazione fino al completamento dei lavori, quando riferita ad un professionista, dovrebbe essere oggetto di incarico specifico. Il progetto dell’impianto elettrico di un’opera multidisciplinare, deve essere redatto contestualmente al progetto dell’opera nel suo insieme. Per un uso razionale dell’energia elettrica e per un significativo contenimento dei costi dell’opera, risulta infatti indispensabile la collaborazione tra il progettista elettrico, il committente ed i progettisti delle altre discipline». Quindi coinvolgere direttamente il progettista anche durante la fase di realizzazione di un impianto elettrico è una ulteriore garanzia di sicurezza e corretta fruibilità dell’impianto, visto che soprattutto nel nostro paese, i controlli da parte dei vari organi istituzionali preposti, sono assolutamente insufficienti e in molti casi totalmente assenti. Il progettista è spesso considerato utile solo per sistemare, a posteriori, quanto già deciso da committente ed installatore che in molti casi adottano il risparmio economico, quale unico strumento di decisione. A tale proposito, è bene precisare che il progettista deve assumere il ruolo di garante nella realizzazione dell’impianto elettrico puntando sulla qualità e sulla sicurezza dell’opera, pertanto al fine di esercitare correttamente tale funzione impiegando esclusivamente “farina del proprio sacco”, è buona norma che rispetti le seguenti fasi: - PROPOSTA AL COMMITTENTE: nel corso della quale il committente comunica i dati di massima del progetto, il progettista presenta la sua proposta con preventivo e, se accettato, seguirà lettera di incarico nella quale vengono definiti con precisione le caratteristiche del progetto unitamente ai limiti e alle competenze economiche e tecniche della prestazione del professionista. - RACCOLTA DEI DATI PRELIMINARI: fase progettuale indispensabile per un uso razionale dell’energia elettrica e per un significativo contenimento dei costi dell’opera che coinvolge il committente e tutti i progettisti delle altre discipline, in particolare: il committente deve fornire informazioni sulla concessione edilizia e sulla destinazione d’uso dell’edificio, le caratteristiche ai fini della classificazione e valutazione dei rischi, le necessità e livello prestazionale dell’impianto, gli eventuali vincoli relativi all’eliminazione delle barriere architettoniche in relazione all’uso delle diverse parti dell’opera, le necessità di continuità di servizio, i tempi per il progetto; il progettista edile e strutturale deve fornire informazioni sulla tipologia impiantistica in relazione alla destinazione d’uso, informazioni sulla struttura armata ai fini dell’uso dei ferri per la realizzazione del dispersore dell’impianto di terra e/o dell’impianto di protezione contro i fulmini, informazioni sulla realizzazione di opportuni locali tecnici e/o cavedi per l’alloggiamento delle apparecchiature di protezione e di comando e il passaggio delle condutture; il progettista termotecnico deve fornire informazioni sulla potenza degli impianti tecnologici, l’impianto antincendio, la centrale termica, i percorsi delle tubazioni interrate, delle acque bianche e nere e le fosse di raccolta, i coefficienti di contemporaneità di funzionamento delle apparecchiature, la dislocazione delle macchine di raffrescamento e riscaldamento, la distribuzione del gas; il progettista prevenzione incendi deve fornire informazioni sulla compartimentazione antincendio con relativa classe, la posizione dei dispositivi di prevenzione e allarme, le centraline di comando; i distributori dei servizi elettrici, telefonici e dati devono fornire informazioni sulla dislocazione, le caratteristiche e i punti di consegna delle forniture unitamente alla realizzazione di eventuali canalizzazioni e/o locali tecnici particolari. La continua e fattiva collaborazione tra queste figure è fondamentale ai fini di una corretta valutazione del fabbisogno elettrico totale e dell’individuazione dei carichi ordinari, preferenziali e privilegiati; - VALUTAZIONE DEGLI STRUMENTI DI LAVORO il progettista valuta e sceglie gli strumenti più appropriati per la realizzazione a regola d’arte dell’opera tra i quali: norme CEI, UNI, IEC, CENELEC; Leggi e Decreti; programmi di calcolo e di disegno computerizzati; cataloghi dei costruttori soprattutto in relazione a eventuali protezioni di back-up; le linee guida ISPESL; le leggi regionali; le pubblicazioni tecniche; - VALUTAZIONE DEL FABBISOGNO ELETTRICO E DELLA STRUTTURA DEL SISTEMA lo scopo di un impianto elettrico è l’alimentazione dei carichi nel luogo in cui essi si trovano e con la relativa potenza richiesta, in questa fase iniziale il progettista determina il valore totale della potenza richiesta e quello dei vari carichi in funzione della loro evoluzione nel tempo; determina i fattori di utilizzazione e di contemporaneità delle varie utenze; sceglie lo schema di rete, dei valori della tensione nelle diverse sezioni dell’impianto e il numero dei centri di alimentazione. La valutazione del fabbisogno elettrico, che deve tener conto anche di eventuali futuri potenziamenti, va fatta distintamente per carichi ordinari, preferenziali e privilegiati; - CALCOLO ELETTRICO vengono determinate, anche attraverso l’impiego di specifici software: le strutture dei quadri e le sezioni dei conduttori nelle diverse parti dell’impianto compatibilmente con le cadute di tensione, le correnti di impiego in relazione ai fattori di utilizzazione e di contemporaneità; la scelta e il dimensionamento delle apparecchiature di manovra e protezione; la selettività delle apparecchiature di protezione e comando; - DIMENSIONAMENTO DELL’IMPIANTO DI TERRA utilizzabile sia per la protezione contro i contatti indiretti, sia per la protezione contro le sovratensioni e i fulmini; - REDAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO. In conformità alla guida CEI 0-2, la corretta progettazione di un impianto elettrico si articola secondo i seguenti tre livelli: 1 PROGETTO PRELIMINARE: definisce in linea generale le caratteristiche dell’impianto e l’impegno economico mediante un calcolo sommario della spesa, deve essere il più possibile chiaro e sintetico, è usato come studio di fattibilità; 2 PROGETTO DEFINITIVO: integra il progetto preliminare con tutte le indicazioni necessarie al fine di ottenere la concessione edilizia e/o di altro atto equivalente, il progetto definitivo non è valido per la realizzazione dell’impianto elettrico; 3 PROGETTO ESECUTIVO: è il progetto finale completo di tutta la documentazione tecnica e contabile, il progetto esecutivo rappresenta ai massimi livelli il concetto di integrazione tra progettazione edilizia e progettazione impiantistica e deve rappresentare il risultato del continuo scambio di informazioni tra i progettisti dei diversi impianti soprattutto se si è in presenza di soluzioni di Home and Building Automation. In questa fase la documentazione di progetto deve seguire le regole della guida CEI 0-2 con la produzione di: a- RELAZIONE GENERALE descrive i criteri utilizzati per le scelte progettuali; b- RELAZIONE TECNICA descrive la tipologia dell’impianto e le sue caratteristiche tecniche, può essere suddivisa in più relazioni tecniche specifiche per ambienti e/o applicazioni particolari. In questa relazione il progettista dovrà evidenziare, con molta precisione, i limiti dell’impianto elettrico e degli impianti ausiliari e/o di comunicazione; c- DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO fornisce informazioni e dati tecnici dei vari impianti elettrici ed elettronici; l’impianto TV, l’impianto di allarme, l’impianto di videosorveglianza, l’impianto di gestione Home and Building Automation, le motorizzazioni dei cancelli, sono da considerarsi impianti elettronici. Fornisce informazioni su: grado di protezione IP dei componenti elettrici; i tipi e le caratteristiche dei circuiti ausiliari; le caratteristiche dei componenti elettrici relativamente ai contatti diretti e indiretti; criteri adottati per il dimensionamento delle protezioni delle condutture dal sovraccarico e dal corto circuito; d- ELABORATI GRAFICI sono generalmente realizzati in formato DWG in ambiente autocad, ormai il più utilizzato, comprendenti gli schemi delle connessioni e le caratteristiche: dei quadri elettrici; delle centraline di controllo; dell’impianto di terra; degli impianti ausiliari citofonico, telefonico e dati, dell’impianto TV, dell’impianto di allarme e videosorveglianza; particolari costruttivi per l’esecuzione e la corretta installazione dei componenti elettrici; calcoli esecutivi di dimensionamento con tabelle e diagrammi di coordinamento delle protezioni; disegni planimetrici con la distribuzione di tutte le condutture a parete, a pavimento, a vista, per ogni tipo di impianto (elettrico, allarme, videosorveglianza, home and building automation, telefonico, dati, TV, videocitofonico); e- PIANO DI MANUTENZIONE con il quale il progettista programma la manutenzione ordinaria dell’impianto al fine di mantenere nel tempo l’efficienza e la sicurezza dell’opera, nonché tutte le notizie necessarie per limitare eventuali danni causati da una utilizzazione impropria; f- ELEMENTI PER IL PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO con il quale il progettista prevede l’organizzazione delle lavorazioni al fine di prevenire e ridurre i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori durante la realizzazione dell’impianto; g- COMPUTO METRICO con il quale vengono definite le quantità dei materiali dell’impianto; h- COMPUTO METRICO ESTIMATIVO viene compilato applicando alle quantità del computo metrico, i relativi prezzi unitari; i- CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO con il quale il progettista descrive le seguenti voci principali: dati del committente; dati della ditta appaltatrice; descrizione sommaria delle opere da eseguire con richiamo agli elaborati tecnici del progetto esecutivo, agli estremi della concessione edilizia, ai dati relativi al direttore dei lavori; dichiarazione dell’appaltatore per presa visione dei luoghi dove eseguire i lavori; dichiarazione dell’appaltatore di aver valutato nell’offerta tutte le circostanze e gli elementi che influiscono sul costo dei materiali, dei noli, dei trasporti e della manodopera, oltre alla dichiarazione relativa alla regolarità della sua attività e le capacità e i mezzi per poter eseguire i lavori richiesti; l’oggetto del contratto; il divieto o meno di subappaltare i lavori; l’importo dei lavori; invariabilità o meno dei prezzi; le norme sulla qualità e l’impiego dei materiali; la possibilità o meno di effettuare lavori in economia; l’accettazione dei lavori a misura; l’importo e le modalità della cauzione; definizione di eventuali proroghe; inizio e consegna dei lavori; indicazioni di eventuali penali applicabili; definizione delle modalità di collaudo; modalità di pagamento; definizione degli oneri e responsabilità dell’appaltatore; varianti ai lavori; trattenute di garanzia; obblighi dell’appaltatore in merito ad assicurazioni sociali e contratti collettivi di lavoro; modalità di risoluzione delle controversie e indicazione del foro competente; nomina di un responsabile di cantiere dell’appaltatore; dichiarazione dell’appaltatore riguardo l’organico medio annuo e certificazione di regolarità contributiva DURC secondo la legge n°30 del 14 febbraio 2003 e successive modifiche, da allegare all’inizio lavori e da presentare in Comune. Quindi chi esegue il progetto di una struttura elettrica, lo fa soprattutto attraverso la produzione di specifici elaborati che verranno poi utilizzati da altri soggetti per la realizzazione e la gestione della struttura stessa. E’ allora necessario che i diversi operatori possano riferirsi ad una stessa terminologia e simbologia al fine di evitare ambiguità e interpretazioni errate, per questi motivi tutti gli elaborati che compongono la documentazione di progetto, devono essere compilati utilizzando simboli, segni grafici, unità di misura, formati della carta, in pieno rispetto delle norme CEI, UNI e del SI (Sistema Internazionale di unità di misura). Nel caso sia necessario utilizzare simboli, terminologia e segni grafici stabiliti dal progettista, dovranno essere riportati in specifica legenda appositamente evidenziata sui vari elaborati. Nei documenti grafici che contengono dei riquadri o una squadratura, per una corretta identificazione dell’opera progettuale devono essere riportati in apposita tabella almeno: il nome del proprietario del documento stesso; il titolo del documento con i riferimenti del progetto ad esempio cliente, località, impianto; il tipo di progetto preliminare, definitivo, esecutivo; la revisione e la relativa data; il nome di chi ha eseguito, verificato ed approvato il documento; il nome del “file” su supporto informatico; la scala di rappresentazione. In particolare le dimensioni dei documenti cartacei devono essere in accordo con la serie internazionale “A” in riferimento alle norme UNI e ISO; nello specifico il formato A4 (210x297) per i documenti descrittivi, i formati A3 (297x420), A2 (420x594), A1 (594x841), A0 (841x1189) per i documenti grafici e planimetrici. I fogli A0, A1, A2, A3, devono poter essere generalmente letti in posizione orizzontale, cioè con il lato maggiore come base, mentre i fogli di formato A4 devono poter essere generalmente letti in posizione verticale, cioè con il lato minore come base. Per i disegni planimetrici sono consigliate le seguenti scale: 1 : 1000 per i disegni planimetrici complessi o le planimetrie urbane; 1 : 100 per i disegni di installazione e i progetti architettonici, è la scala più comunemente usata; 1 : 50 per i dettagli di installazione. L’iter progettuale preliminare, definitivo ed esecutivo, risulta obbligatorio nel caso di realizzazione di impianti elettrici nel settore pubblico e non deve pregiudicare in nessun modo il costo finale dell’impianto che deve restare invariato. Nel caso invece di impianti elettrici nel settore privato, ove non richiesto in modo specifico, è possibile utilizzare per l’appalto e la realizzazione dell’impianto, la documentazione del progetto esecutivo redatto secondo le regole della guida CEI 0-2. Nel caso in cui il compito del progettista sia solo quello di redigere il progetto, senza essere coinvolto nella fase di installazione fino al completamento dei lavori, visto che il committente ha comunque il diritto di apportare in qualsiasi momento, anche in corso d’opera, eventuali modifiche e variazioni sia architettoniche che elettriche ed elettroniche, è bene che il progettista stesso al fine di tutelare la propria “proprietà intellettuale” consegni, e soprattutto conservi, una copia cartacea del progetto. Detta copia cartacea deve essere debitamente firmata per ricevuta dal committente, pagina per pagina con relativa data di consegna, soprattutto quella iniziale descrittiva del progetto e dei documenti allegati; ad esempio «la seguente documentazione relativa al progetto dell’impianto elettrico: xxxxxxx è composta dai seguenti documenti: xxxxxx per complessive: xx pagine, e deve riportare la seguente frase: l’utilizzo e la riproduzione della presente documentazione è riservata a norma della legge n. 633 del 22/04/1941 e successive modificazioni e gli articoli 2575 e seguenti del codice civile». Questa copia cartacea firmata, proprio perché non può essere modificata, al contrario di eventuali file DWG e/o PDF e/o cd vari, è l’unica garanzia valida in possesso del progettista in caso di eventuale contenzioso dovuto a modifiche non autorizzate e/o mancato rispetto delle prescrizioni di progetto, durante la fase di realizzazione dell’opera. Lo scopo primario di un buon progettista deve essere quello di adottare soluzioni al fine di ridurre i costi rispettando norme, sicurezza e affidabilità dell’impianto, non quello di scegliere soluzioni complicate, costose e soprattutto sovradimensionate. In poche parole un buon progetto deve essere il risultato di un giusto compromesso tra “criteri oggettivi”, cioè quando la scelta è operata dal progettista in base a determinate specifiche del committente e/o da particolari standard tecnologici e/o dalla normativa vigente; e “criteri soggettivi”, cioè quando la scelta è operata dal progettista a seguito delle caratteristiche personali che vuole conferire all’impianto valutando le possibili alternative di carattere tecnico, economico e di sicurezza, nonché la semplicità di esercizio. Nella realizzazione di un progetto elettrico, risulta di grande utilità per il progettista seguire la famosa regola delle cinque W, appartenente alla storia del giornalismo anglosassone, regola che sintetizza le informazioni primarie della cronaca alle quali si deve attenere un giornalista nella stesura di un articolo. La regola è quindi un ottimo promemoria che facilita la raccolta delle idee e dà la garanzia di non scordare informazioni essenziali che applicate anche alla realizzazione di un progetto elettrico aiutano il progettista ad individuare con facilità tutte le informazioni importanti necessarie: WHO (chi) : le figure professionali coinvolte nella realizzazione dell’opera; WHAT (che cosa) : le informazioni che occorre condividere con i progettisti delle altre discipline; WHERE (dove) : riferimento spaziale relativo alla destinazione d’uso e classificazione dell’opera; WHEN (quando) : riferimento temporale per il coordinamento delle varie progettazioni e lavorazioni; WHY (perché) : scelta degli strumenti di lavoro e delle soluzioni tecniche appropriate. Da quanto sopra esposto, appare evidente che la realizzazione del progetto di un impianto elettrico, sia di piccole che di grandi dimensioni, risulta essere una operazione notevolmente complessa e di conseguenza costosa, il cui corretto svolgimento richiede un notevole impiego di tempo, attrezzature e conoscenze professionali specifiche. Ne consegue che la valutazione economica della prestazione professionale risulta influenzata dall’esperienza, dalle attrezzature e dai limiti che ogni professionista deve riconoscersi, ma soprattutto dal grado di reciproca fiducia che riesce a stabilire con il committente. L’uso di software vari senza la necessaria competenza tecnica e soprattutto l’uso selvaggio del “copia-incolla”, per abbattere i costi al fine di “ottenere l’incarico anche a costo di rimetterci”, oltre ad essere professionalmente scorretto e perseguibile penalmente, risulta soprattutto dannoso ai fini della sicurezza e della rispondenza normativa dell’impianto elettrico, oltre ovviamente, a danneggiare gravemente la propria immagine e quella della categoria professionale. E’ bene ricordare che il progettista non è assolutamente obbligato ad accettare compromessi scandalosi o a ricorrere a vergognosi sotterfugi giustificandoli con la classica frase “si deve pur campare”, oppure ricorrere a tariffe minime di garanzia, sono purtroppo, proprio questi i motivi che inducono all’uso indiscriminato del copia-incolla e al proliferare di figure professionali sempre più incompetenti. Realizzare il progetto elettrico di un’opera più o meno complessa, non è un gioco da ragazzi, per cui è bene ricordare che: IL PROGETTISTA DEVE SAPER SVOLGERE IL PROPRIO LAVORO IN PIENA AUTONOMIA, OPERANDO SOPRATTUTTO ALL’INTERNO DEL PROPRIO CAMPO DI COMPETENZE SENZA ANDARE OLTRE I PROPRI LIMITI TECNICI, SE NON E’ IN GRADO DI RISPETTARE QUESTE CONDIZIONI, E’ BENE CHE INVECE DI ACCETTARE INCARICHI A TUTTI I COSTI, PENSI A CAMBIARE MESTIERE IL PIU’ PRESTO POSSIBILE.
Posted on: Wed, 24 Jul 2013 09:51:57 +0000

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