“La vera istruzione è insegnare alla gente a pensare da sola: - TopicsExpress



          

“La vera istruzione è insegnare alla gente a pensare da sola: è una faccenda complicata che richiede la capacità di catturare l’attenzione e l’interesse degli studenti per far sì che questi vogliano pensare, imparare ed esplorare nuovi campi. E fare un’abbuffata di “buone letture” è sicuramente il metodo peggiore, perché trasforma le persone in automi. Volendo si può chiamarla istruzione, ma in realtà è l’opposto; per questo piace a persone come William Bennet (ministro dell’Istruzione nell’amministrazione Reagan), Allan Bloom e i loro consimili. Una donna: Sta dicendo che l’unico scopo delle università e delle scuole in genere è l’indottrinamento? Non proprio. Non voglio dire che la scuola non svolga alcuna funzione utile, o che sia solo una fucina di forza lavoro per il sistema delle imprese. Ma il suo principale ruolo istituzionale, che è poi il motivo per cui viene finanziata, è di fornire un servizio ideologico, promuovendo l’obbedienza e il conformismo. E credo che questo processo cominci all’asilo … La scuola per me è questo: premiare la disciplina e l’obbedienza e punire il pensiero indipendente. Se qualcuno prova a essere un po’ innovativo, o un giorno si dimentica di andare a scuola perché sta leggendo un libro che lo interessa allora commette un crimine perché invece di obbedire pensa. In effetti, la maggior parte di coloro che dopo questo tipo di percorso scolastico sono approdati a far parte dell’élite universitaria sono persone che per anni hanno obbedito volontariamente a ordini stupidi impartiti da insegnanti altrettanto stupidi. E se un giorno obbedisce a un ordine che gli sembra insensato, e il giorno dopo ancora e poi ancora, alla fine è talmente ben plasmato da meritarsi i privilegi più ambiti. Alcuni seguono consapevolmente questo percorso dicendosi che fanno quello che gli viene chiesto dal cretino di turno solo perché vogliono andare avanti altri lo fanno perché hanno interiorizzato questi valori, ma alla fine i due atteggiamenti finiscono per coincidere. In ogni caso bisogna soggiacere a questa regola se non si vuole essere estromessi dal gioco.” Noam Chomsky – tratto da conferenze del 1989/1996 in Capire il Potere – Il Saggiatore 2008.
Posted on: Mon, 22 Jul 2013 16:01:27 +0000

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