Le micidiali armi chimiche sono un prodotto industriale complesso, del tutto fuori delle capacità produttive di un Paese come la Siria, e il loro impiego implica l’utilizzazione di reti telematiche di cui gli Stati Uniti detengono il controllo incondizionato alla scala planetaria. Pertanto nessun Paese può oggi disporre di armi micidiali se non gli sono state fornite da una potenza industriale (innanzitutto gli Usa ma poi anche altre potenze industriali, Italia compresa), e nessuno le può mantenere in efficienza senza il continuo supporto tecnico di chi le ha fornite. Soprattutto poi nessuno può usarle efficacemente e su ampia scala se gli Stati Uniti e i loro alleati, noi compresi, non gli lasciano aperte le reti telematiche l’uso delle quali è indispensabile sia per il loro puntamento che per il loro tiro. Come sa chiunque si occupi anche soltanto un poco di queste cose, quando Washington vuole non solo attaccare ma anche soltanto assediare qualche Paese in primo luogo lo isola telematicamente “accecando” il suo sistema di comunicazione militare. E appena possibile prende anche il controllo assoluto dello spazio aereo dell’assediato con la gherminella della “no fly zone”: un blocco aereo che serve non tanto a tenere al suolo l’aviazione dell’assediato (chi mai sarebbe così matto da far levare in volo i propri caccia in barba alle forze aeree degli Usa?) quanto a legittimare lo stretto controllo e il pattugliamento americano del cielo del Paese oggetto di tale blocco. Robi Ronza
Posted on: Mon, 09 Sep 2013 11:55:34 +0000
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