Le riforme costituzionali proposte hanno sempre mirato a superare - TopicsExpress



          

Le riforme costituzionali proposte hanno sempre mirato a superare l’instabilità governativa, che certo non è dipesa soltanto (né principalmente) dalla Costituzione. Si sono tentate così varie ipotesi presidenziali o, più spesso, semipresidenziali come forme di “premierato” talvolta di difficile compatibilità con una moderna democrazia parlamentare (come, ad esempio, il cosiddetto “premierato assoluto”, evitato nel 2006 solo grazie alla bocciatura del referendum popolare). In sostanza, quindi, all’insegna della cautela e del rispetto verso la struttura complessiva della Carta, poche mirate riforme costituzionali – accompagnate dalla riforma della legge elettorale e da alcuni interventi sui regolamenti parlamentari – farebbero funzionare meglio il Parlamento e, di conseguenza, il Governo che esso esprime. Queste riforme, che potrebbero essere realizzate rapidamente, sono sintetizzabili in pochi punti: - diminuzione del numero dei parlamentari (e delle loro indennità); - sostituzione del Senato con una Camera delle Autonomie; - fiducia al Governo espressa dalla sola Camera dei deputati; - maggiore capacità di direzione coordinamento dell’attività dei ministri da parte del Presidente del Consiglio (con possibilità che proponga al Presidente della Repubblica la revoca di questi ultimi); - riforma dei regolamenti parlamentari per migliorare la capacità decisionale e di controllo sull’attività del Governo civati, mozione pp. 34-35
Posted on: Thu, 24 Oct 2013 08:38:07 +0000

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