Lettera aperta alle istituzioni: recepimento direttiva 2010/63 - TopicsExpress



          

Lettera aperta alle istituzioni: recepimento direttiva 2010/63 sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato Al Presidente del Consiglio dei Ministri, dr. Enrico Letta Al Ministro della Salute, On.le Beatrice Lorenzin Ai Capigruppo della Camera e del Senato Ai membri della 14° Commissione Permanente “Politiche dell’Unione Europea” del Senato. Onorevoli Presidenti, Gentile Ministro, Onorevoli Deputati e Senatori l’approvazione della direttiva 2010/63 è stata contestata dal lato etico da innumerevoli professionisti (scienziati, medici, artisti, psicologi, scrittori, politici), dalla maggioranza della popolazione europea, e dalla totalità delle associazioni antivivisezioniste per la sua crudeltà e arretratezza. Nonché per l’implicito divieto per gli Stati membri di applicare (art. 2) se non già previste a livello nazionale al 9 novembre 2010, contrariamente a quanto previsto dalla direttiva precedente del 1986. E’ inoltre stata approvata non tenendo conto del fatto che la sperimentazione animale non è affidabile per quanto riguarda l’estrapolazione all’uomo dei risultati ottenuti dagli animali, come affermano oggi anche prestigiose riviste scientifiche (v. British Medical Journal, Science, ecc..) nonché il National Research Council degli Stati Uniti d’America. Ciò è particolarmente grave per quanto riguarda le sostanze chimiche per le quali, in base al regolamento europeo REACH, non è previsto che i test effettuati sugli animali vengano (nemmeno in parte, come per i farmaci) ripetuti sull’uomo, con grave pregiudizio anche per la salute dei cittadini, mentre la direttiva (art. 5 comma c) li ammette indistintamente. A quanto sopra si aggiunge la possibilità per gli Stati membri, prevista dalla direttiva all’art. 13, di vietare “taluni metodi” indipendentemente dal fatto che possano essere “alternativi” o “sostitutivi” e validati a livello internazionale (UE ed OCSE) senza doverne fornire alcuna giustificazione, con altrettanto grave eventuale pregiudizio anche per la salute dei cittadini. Le principali obiezioni sollevate contro tale atto del Parlamento europeo sono pertanto le seguenti: - la illiceità di tale normativa rispetto ai diritti dei cittadini e degli Stati membri riconosciuti dai Trattati della UE e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione; - la permanenza, ed in alcuni casi l’inasprimento, delle peggiori misure previste dalla direttiva precedente per il trattamento degli animali (ad esempio: riutilizzo degli stessi anche in esperimenti molto dolorosi, art. 16; interventi senza anestesia, art. 14 e Allegato VIII; sperimentazione su cani e gatti randagi, art. 11; isolamento prolungato, nuoto forzato, scosse elettriche, Allegato VIII; ecc..). Le azioni immediate che i firmatari della presente lettera aperta chiedono con forza al Parlamento ed al Governo del paese sono pertanto: 1) - La richiesta alla Commissione europea di modifica della direttiva in considerazione della palese illiceità di alcuni articoli (2, 5 e 13) rispetto ai Trattati dell’Unione ed alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione, articoli che limitano la libertà dei cittadini e degli Stati membri, ovvero il ricorso alla Corte di Giustizia della UE per il loro annullamento. 2) L’inclusione nella nuova legge di recepimento della direttiva delle esistenti nella legislazione nazionale prima del 9 novembre 2010, come ammesso dalla direttiva stessa all’art. 2, e non incluse negli emendamenti fino ad oggi approvati, quali quelle contenute nel decreto legislativo 116/92 (artt. 4, 8, e 18), nella legge 281/91 sul “randagismo” (art. 2 commi 3,7,8,9 e art. 5 comma 4), nonché il disposto della legge 413/93 sull’obiezione di coscienza. Le motivazioni fondamentali di tali richieste e le disposizioni da includere nella nuova legge sono espresse in dettaglio nel documento allegato. In attesa di un cortese riscontro, confermiamo la nostra disponibilità ad una tavola rotonda per un aperto confronto. Cordiali saluti 21 giugno 2013 Per le associazioni firmatarie: Massimo Terrile Movimento Antispecista - antispec.org e-mail: [email protected] Tel. 039.6065817 Associazioni firmatarie A. N. T. A., ONLUS; Cristina Bruschi; [email protected] ANIMAL LIBERATION; Serena Sartini; [email protected] ASS. A-MICIRANDAGI ONLUS; Enrica Miraglia; [email protected] ASS. AMICI ANIMALI, ONLUS; Manuela Pallotta; [email protected] ASS. AYUSYA, ONLUS; Eugenia Silvia Rebecchi; [email protected] ASS. BAFFI E CODE per AMICI; Lucia De Bari; contattibaffiecode@hotmail ASS. SALVIAMO GLI ORSI DELLA LUNA; Natascia Pecorari; forbears.katamail ASS. VEGETALIANA di Empoli; Rosa Bonadonna; [email protected] CRUELTY FREE; Maurizio Pianazzi; [email protected] COLLETTIVO ANIMALISTA; Roberto Cavallo; collettivoanimalista@hotmail FRECCIA 45; Susanna Chiesa; [email protected] GRUPPO BAIRO ONLUS; Enrica Boiocchi; [email protected] LAC - LEGA ABOLIZIONE CACCIA; Carlo Consiglio; [email protected] L.I.D.A. FIRENZE ONLUS; Serena Ruffilli/Stefania Sarsini; koalina74@gmail MOVIMENTO ANTISPECISTA; Massimo Terrile; [email protected] MOVIMENTO ECOLOGICO NAZ.LE - UNA; Ebe Dalle Fabbriche; [email protected] NOI ANIMALI ONLUS; Tiziana Bordini; [email protected] NOTIZIARIO ANIMALISTA – ANIMALITALIA; Roberto Tomasi; [email protected] SPAZIOPERNOI; Vittorio Bergna; [email protected] Lettera aperta alle Istituzioni sul recepimento della direttiva 2010/63 (protezione degli animali utilizzati negli esperimenti scientifici). Allegato Quanto segue costituisce parte integrante della “Lettera aperta alle Istituzioni sul recepimento della direttiva 2010/63”, allo scopo di dettagliare le motivazioni e le richieste dei firmatari. A) Illiceità dei alcuni articoli della direttiva 2010/63. Per quanto riguarda la illiceità di tale normativa rispetto ai diritti dei cittadini e degli Stati membri sanciti dai Trattati dell’Unione, si fa presente quanto segue: A.1) Il divieto posto agli Stati membri della UE di poter apportare nelle legislazioni nazionali misure più rigorose a protezione degli animali (art. 2 - Misure nazionali più rigorose) dopo il 9 novembre 2010, contrariamente a quanto prevedeva la precedente direttiva 86/609 (art. 24), contrasta palesemente con : - la definizione degli animali non umani quali contenuta nell’articolo 13 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione (T.F.U.). In base a tale definizione si deve tener conto delle disposizioni e delle consuetudini degli Stati membri a tale proposito; - il principio di proporzionalità contenuto nell’art. 5 del Trattato dell’Unione (T.U.), considerato che la norma eccedendo nel contenuto quanto necessario per il conseguimento degli obiettivi dei Trattati (regole di concorrenza per il mercato interno). Gli animali, in conseguenza di quanto sopra, non possono infatti essere più considerati come merci o prodotti, e pertanto le norme che li riguardano esulano dalle competenze esclusive dell’ Unione. - la libertà degli Stati membri nei settori della ricerca e dello sviluppo tecnologico (art. 4.3 del T.F.U.), dove si afferma che la UE ha competenza
Posted on: Sat, 14 Sep 2013 12:50:01 +0000

Trending Topics



/div>
Holiday Deals 2014 APDTY 536287 Intermediate Steering Column Shaft
Il Trimprob (Tissue Resonance Interfero-Meter Probe) è un
TO: STATEWIDE TV OUTLETS For Immediate Release Tuesday, June 18,
Communism is the future. Before communism develops the sciences of

Recently Viewed Topics




© 2015