L’ADHD, un approccio multidisciplinare. Ad Alba il 24 Settembre - TopicsExpress



          

L’ADHD, un approccio multidisciplinare. Ad Alba il 24 Settembre alle ore 20,30 presso il Palazzo della Banca d’Alba si terrà la conferenza “Mio figlio è iperattivo”, Manuale di sopravvivenza per genitori, medici e insegnanti. Gli specialisti che interverranno alla serata patrocinata dall’Ordine dei Medici di Cuneo, dalla Fondazione Banca d’Alba e dalla Fondazione Miroglio illustreranno al pubblico la cosiddetta sindrome da deficit di attenzione, di cui molto spesso leggiamo sui giornali e a cui sono stati dedicati numerosi documentari, film e trasmissioni. Ma cos’è veramente questa sindrome? Come mai, in Italia e nel mondo, il numero di casi individuati, diagnosticati e trattati continua a crescere? Il trattamento farmacologico è davvero l’unica cura? Secondo il dottor Guccione, Segretario regionale della Società italiana di neuropsichiatria infantile, in un articolo pubblicato sul numero di Aprile di Torino Medica, i dati parlano chiaro: sono sempre più i casi di diagnosi di iperattività e deficit dell’attenzione. “Numerosi studi, evidenziano che dal 3 a 5% della popolazione infantile ne è affetta. In casi specifici è previsto l’utilizzo di farmaci”. Ma se negli Stati Uniti l’ADHD si è trasformata in una sorta di epidemia da curare con farmaci ad hoc (qui i casi hanno registrato un’esplosione: erano 150 mila nel 1985, mentre oggi sono 11 milioni), in Italia il panorama è più rassicurante. Il nostro Paese, infatti, è l’unico al mondo ad avere istituito un registro nazionale ADHD, che tiene nota del numero dei piccoli pazienti presi in cura e della durata del trattamento. In Italia oltre 57 mila bambini assumono psicofarmaci, in particolare 24.640 sono trattati con antidepressivi e 7.100 con antipsicotici (dati del Rapporto Arno-bambini 2011, consorzio interuniversitario Cineca), mentre dai risultati di un’indagine condotta da Telefono Azzurro ed Eurispes emerge che tra gli studenti delle scuole superiori il 18,6% dichiara di assumere tranquillanti e il 14,7% di far uso regolare di antidepressivi. “Il vero problema relativo a questa malattia”, sottolinea la dottoressa Michela Pessot, psichiatra di Torino, esperta in medicina omeopatica e che da anni tratta casi di bambini “difficili”, “è che non ci sono esami e criteri diagnostici chiari per poter valutare l’entità del problema. Spesso si va per ipotesi. Il bambino deve presentare un elenco di sintomi, in base ai manuali di psicodiagnosi”. Per aiutare questi bambini e le loro famiglie occorrerebbe adottare uno sguardo multidisciplinare, che tenga conto anche dell’ambiente sociale, della scuola, dell’impatto non solo economico che l’attuale crisi ha avuto sulle persone, nonché eventuali disturbi somatici. Relatori: Luca Poma, portavoce nazionale dell’organizzazione Giù le mani dai bambini. Dr.ssa Michela Pessot, Psichiatra, esperta in omeopatia, Giudice onorario presso il Tribunale dei minori, Torino. Dr.ssa Sara Forte, esperta in terapie manuali, Asti. Modera: Dr.ssa Ileana Pettiti, psichiatra, esperta in omeopatia, Torino. Introduce: Eleonora Franzini Tibaldeo, Osteopata D.O, Alba. La serata è gratuita. Posti limitati, per prenotazioni: [email protected] Segreteria scientifica: Dr.ssa Ileana Pettiti Segreteria organizzativa: Strutturaefunzione di Eleonora Franzini Tibaldeo.
Posted on: Thu, 22 Aug 2013 22:25:51 +0000

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