L’AMACA del 28/07/2013 (Michele Serra). So che è un discorso da uomo anziano, ma per evitare che un energumeno razzista tiri banane a una signora nera durante una festa del Pd, non si potrebbe ripensare a qualcosa che assomigli al buon vecchio “servizio d’ordine”? Che lo accompagni all’uscio gentilmente, ma anche non troppo gentilmente, e scoraggi lui e i suoi camerati da eventuali bis? Non dico l’antifascismo militante di una volta, che spesso organizzò falangi ugualmente manesche; ma almeno una cosa tipo gli steward negli stadi inglesi, domatori di ubriachi e di casi umani, e un buon rapporto con il più vicino presidio delle forze dell’ordine? O si deve tutti subire, da spettatori seduti, un maniaco singolo o associato che siccome ha dei problemi gravi e nessuno ha saputo avviarlo a un buon percorso terapeutico, allora è libero di usare le serate degli altri per il suo “dagli ai negri”? In un paese che pullula di fascisti variamente riorganizzati, a Roma per esempio in squadracce che pestano i gay, nel simpatico Nord in birreria levando il calice a Hitler, perfino negli zoo radiofonici dove telefona (liberamente) il paranoico che inneggia a Dachau e insulta “i mongoloidi”, qualcuno si è mai domandato se esiste un punto di non ritorno, oltre il quale diventerà normale lanciare banane ai neri? Da La Repubblica del 28/07/2013.
Posted on: Sun, 28 Jul 2013 07:16:59 +0000
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