L’Estate Teatrale Veronese 2013 si è inaugurata giovedì 13 - TopicsExpress



          

L’Estate Teatrale Veronese 2013 si è inaugurata giovedì 13 giugno al Teatro Romano con Verdi, nostro Shakespeare - Viaggio in musica e parole, recital che ha unito idealmente il melodramma e la prosa proponendo parti di quelle tragedie e commedie del geniale autore di Stratford-upon- Avon che il talento indiscusso di Verdi ha messo in musica. Ecco allora che monologhi e dialoghi tratti da Otello, Macbeth ed Enrico V si sono intrecciati con romanze e duetti verdiani eseguiti dai cantanti Maria José Siri (soprano), Walter Fraccaro (tenore) e Marco Vratogna (baritono) accompagnati dall’Orchestra dell’Arena di Verona diretta da Julian Kovatchev per la regia di Francesco Micheli. A far rivivere Shakespeare sono stati due grandi artisti: Luca Zingaretti, il popolare e amatissimo volto televisivo del commissario Montalbano e Maria Paiato, tra le attrici predilette di Luca Ronconi. Con lo spettacolo Verdi, nostro Shakespeare è iniziata una collaborazione che porterà Zingaretti ancora a Verona, visto che nella prossima stagione del Grande Teatro sarà protagonista e regista della Torre d’avorio di Ronald Harwood. Anche Maria Paiato (che è originaria della provincia di Rovigo) è attrice teatrale e cinematografi ca e annovera vari riconoscimenti tra cui spiccano due “premi Ubu” (2005 e 2006) e il “premio Eleonora Duse” come migliore attrice per la stagione 2008-09. Un’altra serata commemorativa è stata quella del 3 luglio che ha aperto il festival shakespeariano con la consegna del “premio Renato Simoni per la fedeltà al teatro di prosa”, attribuito a un attoreregista sofi sticato da sempre votato alla sperimentazione: Carlo Cecchi. La breve cerimonia ha preceduto il debutto, in “prima” nazionale, dello spettacolo d’apertura del 65° Festival Shakespeariano: Il mercante di Venezia. Coincidenza singolare, il regista dell’allestimento è quel Valerio Binasco che è stato apprezzato allievo di Cecchi e che ha recitato per anni nella sua compagnia, il Granteatro. Fiorentino di nascita, ma napoletano per formazione artistica, Cecchi è sempre riuscito a dare ai suoi spettacoli un’impronta particolare, a connotarli in modo innovativo e anticonvenzionale. Orfano di padre a dieci anni, fi glio di una modista, a diciassette anni Cecchi lascia Firenze e, ventenne, s’iscrive all’Accademia d’Arte drammatica di Roma avendo come compagni di corso, tra gli altri, Giancarlo Giannini e Bruno Cirino. Lavora come assistente alla regia nei primi spettacoli di Luca Ronconi. Nell’attività teatrale, ha due incontri fondamentali che ne segnano il percorso di attore e regista: con il Living Th eatre prima, con il teatro napoletano e nello specifi co, quello di Eduardo De Filippo, poi. Negli anni ’70 debutta nella cantina romana del Beat 72 con una sua compagnia, il Granteatro, impegnata in un testo di Antonio Petito, Le statue movibili. Di lì comincia la sua carriera e soprattutto prende avvio quella tendenza alla sperimentazione che da sempre contraddistingue i suoi allestimenti che sono numerosi e gli valgono i favori della critica. L’assegnazione del 56° premio “Renato Simoni” a Cecchi è stato deciso dalla giuria presieduta dal sindaco di Verona Flavio Tosi e formata dai giornalisti Michelangelo Bellinetti, Andrea Bisicchia, Franco Cordelli, Masolino d’Amico, Gabriele La Porta e Carlo Maria Pensa. --- Dopo la consegna del premio l’Estate Teatrale è entrata nel vivo con “Il mercante di Venezia”, prodotto da Oblomov Films e dalla Fondazione del Teatro Stabile di Torino, per la regia di Valerio Binasco che della PSK è l’artefi ce e il fondatore nell’ottica di un “gruppo all’inglese” votato a un repertorio classico, animato però da uno spirito innovativo, in grado di assecondare anche le esigenze di un pubblico più giovane. Nel ruolo principale, Binasco ha voluto Silvio Orlando, attore d’esperienza e talento sia in campo teatrale che cinematografi co (tra gli altri, ha lavorato più volte con Nanni Moretti, Gabriele Salvatores, Carlo Mazzacurati e Daniele Luchetti). Silvio Orlando, che il pubblico veronese ha applaudito anche al Nuovo in testi di Eduardo De Filippo e Diderot, torna per la terza volta al Teatro Romano dove già in passato si è cimentato con Shakespeare. Ora Orlando si misura con Shylock, personaggio che è un fondamentale banco di prova per un attore. Al Teatro Romano lo hanno impersonato artisti del calibro di Memo Benassi, Glauco Mauri, Luigi Vannucchi, Giorgio Albertazzi ed Eros Pagni. Anche il cinema ha più volte proposto Il mercante di Venezia: indimenticabile lo Shylock di Al Pacino nell’omonimo fi lm di Michael Radford del 2004. --- Il Festival shakespeariano proseguirà con la prima nazionale del “Riccardo III” che vedrà, dal 17 al 20 luglio, Massimo Ranieri nel doppio ruolo di regista e attore e le musiche di Ennio Morricone. Dal 25 al 27 luglio “Th e taming of the shrew” (La bisbetica domata) in lingua originale con sopratitoli in italiano presentata dal Propeller Th eatre Company per la regia di Edward Hall. Bimestrale di informazione culturale - Anno 3 - Num. 1 - Luglio-agosto 2013
Posted on: Sat, 13 Jul 2013 22:09:55 +0000

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