MASSIMO RAFFAELLI Provincia Autonoma di TRENTO Programma di - TopicsExpress



          

MASSIMO RAFFAELLI Provincia Autonoma di TRENTO Programma di Legislatura 2013 – 2018 Un impegno genuino e competente Sulla scena politica della 15° legislatura della Provincia Autonoma di Trento che si avvierà dopo il 27 ottobre 2013 faranno la loro ricomparsa nodi molto importanti che stanno molto a cuore alla nostra gente trentina. Questioni politiche, che lungi dall’essere risolte, si vanno sempre più aggravando e hanno come effetto il blocco dello sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Concetti come Autonomia, crisi economica, solidarietà, dignità per gli anziani e lavoro giovanile faranno capolino nelle cronache dei giornali della prossima legislatura. Quali politici siederanno in Consiglio ? Affaristi ? Assistenzialisti ? Politici di professione ? Amici degli amici ? Servi dei poteri forti ? politici che odorano di incenso santo ? la lista sarebbe infinita…….purtroppo I miei valori Voglio ribadire la “laicità della politica” seppur ispirata da alcuni cardini-principi del Magistero della Chiesa come il principio di solidarietà e quello di sussidiarietà. Principi a cui l’agire politico dovrebbe ispirarsi sono la serietà, l’etica del lavoro, lo spirito di sacrificio, l’attitudine a non arrendersi, valori questi a cui il governo della giunta provinciale finora non ha perseguito. La Giunta infatti invece che intervenire ove serve ha occupato tutti gli spazi dell’agire, in base ad un assunto paradossale” non facciano i privati, non facciano le associazioni, quello che può fare la Provincia. Nasce l’Idea di “mamma Provincia” dalla culla fino alla tomba , il trentino si sente accompagnato dal politico e dal funzionario di partito nel risolvere le sue esigenze in cambio di voti. La mia visione è nettamente opposta. La necessità principale consiste nell’avere in Consiglio Provinciale prima di tutto persone competenti ed esperte che sappiano dare risposte concrete ai problemi delle persone, con le leggi e regolamenti . I Giovani Rimane prioritario definire le agevolazioni al fine di creare nuove occasioni di lavoro per i giovani che rischiano, nei prossimi anni, di non avere nessun posto di lavoro. a) Potenziare e migliorare “progetto giovani” puntando sulla responsabilità e partecipazione democratica del giovane nel gruppo b) Sostenere l’associazionismo sportivo ed educativo c) Sostenere le scuole musicali con contributi della Provincia che abbattano il costo per il giovane all’iscrizione ai corsi musicali d) Promuovere iniziative di scambio culturale e) Rivedere l’apprendistato che favorisca l’inserimento lavorativo dei giovani. il sostegno alle famiglie, alle imprese e anziani famiglie occorre aprire uno sportello comunale che con opportuni orari sia di supporto ai residenti e che dia una consulenza alle varie problematiche a)della famiglia, scuola dell’obbligo con opportuni aiuti coinvolgendo anche volontari e la banca del tempo ove serva b) del problema della casa, finanziamento a favore della prima casa c) del sostegno al reddito minimo familiare e alle agevolazioni al reddito della Provincia e dello Stato d) contributi alle famiglie meno agiate con riduzione dei canoni di locazione e autobus gratis, abbonamenti alla piscina e colonie estive; e ) bonus per i nuovi nati e aiuti per gli asili nido f) sostegno alle famiglie mononucleari e ai single. g) supporto ai genitori e ai figli colpiti dalla separazione. LAVORO Di fronte alla gravità della situazione che stiamo vivendo la priorità non può che essere il lavoro. Il lavoro prima di tutto ai nostri trentini. Il Lavoro non solo si difende con le politiche di tutela, ma mettendo in atto politiche attive per combattere la precarietà del lavoro. Occorre utilizzare gli ammortizzatori sociali in modo giusto ed efficiente. Il fine deve essere il ritorno al lavoro da parte del disoccupato. E quindi Il sostegno pubblico non deve essere una qualche forma di parcheggio pagato fino alla pensione. In Trentino, attualmente la competenza legislativa in materia di ammortizzatori sociali è passata dallo Stato alla Provincia. La sfida della politica e’ anche quella di gestire in casa le crisi aziendali talvolta con cattivi risultati come i casi noti Whirlpooll e Subaru. La politica e l’agenzia del Lavoro dovrà essere profondamente riformate, non avendo in passato dato buoni frutti . Ma come si tutela il lavoro ? Il lavoro si tutela anche combattendo la burocrazia, togliendo lacci e complicazioni che tutelano più la macchina amministrativa e bloccano l’imprenditore, il lavoro si tutela anche con la formazione professionale che deve essere in grado di rispondere alla domanda di manodopera specializzata. Il lavoro si tutela anche con la revisione delle politiche a sostegno della ricerca e dell’innovazione vero motore di successo futuro. Stando ai dati statistici riassunti dai centro studi di numerose categorie economiche, l’età dell’imprenditore medio del Trentino aumenta, sia per l’allungamento dei requisiti richiesti per la pensione che per la lunghezza del piano di studi dei figli che ritardano sempre più l’ingresso nel mondo del lavoro Occorre riposizionare le politiche di sviluppo della Provincia attivando a sostegno delle imprese in difficoltà, politiche attive a favore della nuova occupazione e favorendo azienda ad alta intensità di lavoro come gli alberghi, ristoranti aziende con forte presenza della risorsa umana. Anziché sulla logica del distribuire soldi occorre passare alla fase della detassazione, riducendo il cuneo fiscale del lavoratore e riducendo l’IRAP per l’impresa. Ridurre le imposte provinciali e comunali per chi garantisce nuova occupazione stabile con un occhio di riguardo a forme di incentivo a favore di politiche giovanile e femminile. La giunta Provinciale dovrà tener conto nella prossima legislatura delle nuove opportunità di far impresa offerte dall’Agricoltura specie se si tiene conto che questo settore è in grado di assorbire occupazione giovanile e femminile. PROPOSTE CONCRETE IN AMBITO LAVORO • Preferire nelle graduatorie le imprese che mantengono la sede legale e creano occupazione • Premiare aziende che favoriscono l’apprendistato togliendo il limite dei 29 anni per rientrarvi, agevolando l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro • Premiare le categorie che dedicano tempo alla formazione e all’insegnamento diretto dei mestieri • Agevolare l’occupazione femminile e il telelavoro da casa e l’estensione del part time Puntare sulla conoscenza teorica e pratica del lavoro partendo dalla formazione e riqualificazione culturale del fattore umano in sintonia con le linee strategiche di Agenda Europa 2020 ECONOMIA La politica va intesa come aiuto reale e capace di comprendere le ragioni della azienda. Dalla crisi del 2008 stiamo assistendo ad una situazione nuova e di fragilità del mercato produttivo Trentino ancora presente nel corso del 2013. Esistono imprese che lavorano solo a favore del mercato trentino interne e risentono maggiormente della caduta della domanda di prodotti e servizi. Inoltre non esportano e sono in forte crisi di liquidità. Queste rischiano la chiusura definitiva con ripercussioni gravi in termini di occupazione e di spesa pubblica generata dagli ammortizzatori sociali a sostegno della disoccupazione. Lo spettro della liquidità e della crisi si manifesta attraverso la chiusura dei rubinetti della banca e attraverso l’allungamento dei pagamenti da parte dei clienti. Se le banche fanno venire meno l’aiuto alle imprese così non deve essere per la politica che deve favorire un sistema creditizio capace di supportare il rischio di impresa e obbligando la banca a schierarsi a favore dell’economia reale e non della Finanza internazionale. Anche il consorzio di garanzia fidi va pesantemente rivisto e occorre ridefinire le politiche di erogazione del credito che devono privilegiare l’idea imprenditoriale e le competenze rispetto alla logica dell’erogazione tramite mutuo ipotecario. Le istituzioni devono operare un cambio di mentalità in tutti i comparti e settori produttivi favorendo i giovani che si affacciano sul mercato del lavoro e dell’impresa. Anche nel settore più antico che rappresenta la tradizione, storia, genuinità, identica del prodotto come l’agricoltura non è immune a questi cambiamenti . I lavoratori devono affrontare il passaggio da contadini a veri e propri imprenditori agricoli. Da una parte il modello di agricoltura costituito da grandi aziende che operano nei settori più intensivi come frutticoltura, viticoltura, lattiero-caseario, manifestano una capacità di rimanere sul mercato con profitto e dall’altra il modello di agricoltura dei piccoli produttori, orticoltura, zootecnia, manifestano una bassa produttività e necessitano di altre attività complementari per sostenersi. In definitiva le risorse disponibili a favore dell’agricoltura dovranno essere dirottate per il sostegno del reddito delle realtà più difficili dell’agricoltura di montagna agevolando il cambio di generazionale padre-figlio e favorendo accorpamento dei piccoli appezzamenti terrieri. La lega deve lottare per mantenere l’agricoltura in quota al fine di prevenire i danni alla montagna e per promuovere la salvaguardia delle persone e delle risorse presenti. A mio avviso e’ impossibile pensare ad un modello di sviluppo per il Trentino che si basa sull’industria pesante del tipo presente nel Nord Italia qualche decennio fa, noi dobbiamo piuttosto ispirarci a Regioni a Noi simili come ad esempio la Svizzera che ha come perno la natura, il credito il Turismo, i servizi avanzati nel campo della tecnologia e dei servizi alla persona ecc. Questo modello opportunamente supportato da una buona agricoltura di qualità e da una rete distributiva all’altezza può essere il modello vincente per il nostro futuro e per i nostri figli. Non è più pensabile che si possa attingere a piene mani al “bancomat” provinciale per l’erogazione di contributi a pioggia a sostegno dell’economia locale. L’ente pubblico è una presenza pesante in tutto il settore economico . Il suo ruolo dovrebbe essere quello di regolatore delle situazioni economiche e “arbitro imparziale “ della contesa economica tra soggetti. Occorre ove possibile decentrare funzioni per rendere più semplice e snella l’azione dell’imprenditore. PROPOSTE CONCRETE IN AMBITO ECONOMIA • Le politiche di sostegno tramite lease back della Trentino sviluppo Spa vanno estese anche ai piccoli e medi imprenditori trentini. • Sostegno alle politiche di incontro scuola – impresa- università • Semplificare la gestione degli appalti pubblici • Puntare al rilancio dell’edilizia attraverso la riqualificazione energetica degli edifici • Rivedere ove possibile la liberalizzazione delle licenze e degli orari di apertura commerciali coinvolgendo le associazioni di categoria e i lavoratori • Riduzione al minimo della tassazione locale per strutture produttive e immobili sfitte e chiuse • Valorizzazione dei centri storici come vetrine della città e promozione delle botteghe artigianali e storiche • Incentivare nuove modalità di gestione innovative a favore del commercio nelle frazioni di montagna INDUSTRIA Per il comparto dell’industria trentina occorre agire con celerità al fine di restituire fiducia agli operatori i quali devono investire risorse in una situazione politica instabile e in fibrillazione. Da questo punto di vista risulterebbe utile una detassazione dei nuovi investimenti. Occorre aumentare le relazioni tra le imprese attraverso reti, distretti, e la cooperazione tra le stesse con il fine di aumentare la produttività e l’efficienza. L’industria necessità per il suo funzionamento efficiente di una serie di condizioni di contesto che attirino nuove iniziative imprenditoriali. Fattore di sviluppo principale è la viabilità e la interconnessione dei luoghi fisici attraverso organizzazione di nuove arterie di collegamento rapide e capillari. La politica deve favorire relazioni industriali che prevengano il conflitto tra datori di lavoro e manodopera e indirizzare invece gli sforzi per favorire un modello di relazione sindacale simile a quello tedesco. Il modello teutonico promuove la cogestione del lavoratore nelle scelte strategiche dell’azienda, ricevendo in cambio una maggiore flessibilità produttiva e rapporti sindacali meno rudi e violenti di quelli italiani. L’ente pubblico deve farsi carico della creazione di reti informatiche e strutture tecnologie che supportino la nascita e la crescita delle aziende sempre più affamate di dati e di banda larga investendo sulle autostrade telematiche e sulla informatizzazione degli uffici pubblici. Si dovranno attivare contributi pubblici destinati ad aiutare le imprese nelle loro fasi interne maggiormente onerose (agevolare costituzione di consorzi di progettazione, ricerca, sviluppo, marketing, internazionalizzazione, ecc…) La Provincia si dovrà Impegna a far funzionare meglio le strutture che già esistono (CCIAA, strutture collegate, Trentino Sviluppo, le fondazioni ecc.) L’ente pubblico dovrà inoltre ridimensionare la presenza in società partecipate, smettendo di fare l’imprenditore e favorendo la presenza, nei settori strategici del Trentino di privati affidabili e corretti dal punto di vista economico. Per quanto riguarda l’industria del turismo che rappresenta quasi il 30% del Pil provinciale, occorre ribadire la sua importanza per lo stimolo e sostegno verso altri settori dell’economia locale. Con circa 29 milioni di presenze annue il turismo di casa nostra rappresenta circa 8% del movimento vacanziero italiano. Il fattore determinante non sembra essere solo il numero ma anche la qualità dei turisti. L’ambiente naturale della vacanza estiva e l’ambiente artificiale dello sci invernale hanno rappresentato per tanto tempo una possibilità di sviluppo per la nostra economia. Questa sicurezza del passato non è così certa per il futuro. Mentre una decina di anni fa era presente nel comparto circa 2500 alberghi trentini oggi si assiste ad una riduzione delle aziende sia nei territori famosi che nelle piccole realtà turistiche. Il fenomeno è rappresentato da Aumentano il numero di camere per struttura e si riducono il numero degli alberghi. Infine per quanto riguarda la promozione occorre ridefinire l’organizzazione turistica delle Apt locali attraverso la revisione degli ambiti turistici che devono essere maggiormente condivisi dai comuni. Occorre mettere mano con urgenza alle strategie sui mercati della vecchia APt del Trentino ora passata a Trentino sviluppo spa. PROPOSTE CONCRETE IN AMBITO INDUSTRIA E TURISMO • Valorizzazione i prodotti per l’esportazione come agricoltura vitivinicola, il settore del porfido, prevedendo la ristrutturazione e l’ammodernamento dell’ufficio della Camera di Commercio per la internazionalizzazione delle imprese che va rivisto e ridefinito negli obbiettivi strategici • cancellazione della legge Gilmozzi sul cambio di destinazione d’uso degli immobili alberghieri • Rivedere la politica delle infrastrutture del territorio con la possibilità della creazione della terza corsia dell’autostrada e il collegamento Pi- Ru- Bi • La ridefinizione degli insediamenti industriali e artigiani • Incentivare le produzioni di alta qualità con un occhio particolare a quei beni e servizi diretti all’esportazione e ad alto valore aggiunto Anziani Il problema degli anziani nel comune deve essere risolto alla radice: la società moderna non attribuisce nessun ruolo agli anziani, solo il servizio di baby sitter per i figli giovani sembra l’unico ruolo oramai ritagliato a chi supera i 65 anni. Il poco utilizzo del bagaglio di esperienze e di saggezza delle persone della terza eta’ rappresenta un limite notevole alla capacità di inclusione . Occorre ridefinire i ruoli all’interno della comunità, il volontariato , la partecipazione alle istituzioni e il potenziamento della Università della terza età devono essere le direttrici di un rilancio dei nostri anziani. Il candidato Massimo Raffaelli prevede l’istituzione di un punto anziani ove mettere a disposizione della popolazione un Avvocato e un Notaio pagato inviato dall’Albo una volta al mese, per risolvere i problemi della bollettazione (Trenta, Ici, della pensione, delle problematiche inerenti alle successioni e al diritto agrario). E’ previsto inoltre un potenziamento degli ambulatori nelle frazioni e la possibilità di ampliare i servizi della casa di riposo con servizi a domicilio per gli anziani che mantengono una certa autonomia. Infine occorre sottolineare che è opportuno sostenere moralmente ed economicamente il circolo anziani . Allevamento e zootecnia Occorre riflettere attentamente sul periodo che sta attraversando la zootecnia e l’agricoltura. Senza una possibilità di integrare il reddito la zootecnia è destinata a chiudere. Occorre abbassare l’affitto delle Malghe per permettere la sopravvivenza degli allevatori. Costruire caseifici che producano formaggio con la possibilità di vendere il latte crudo. All’interno del caseificio occorre anche allestire delle sale che prevedano la vendita di piccoli frutti e produzioni agricole del posto. L’offerta di prodotti agricoli (formaggi, uova, carni vino, pesce, frutta, farina ecc.) da direzionare verso gli alberghi e ristoranti della Trentino. Bonifiche e consorzi di Miglioria fondiaria In ogni epoca l’intervento dell’uomo nel territorio ha prodotto un paesaggio. La tutela del paesaggio risulta essere una priorità per la nostra comunità. Infatti siamo passati da una campagna caratterizzata da strade bianche e campi con mura a secco senza recinzioni ad un tipo più moderno di intervento nel mondo agricolo. Strade asfaltate strade cementate, mura in cemento armato e guard rail si sono diffusi nelle nostre campagne mutando il paesaggio. Non da ultimo il sistema di contribuzione delle strade finanziate al 80% dalla Provincia dal 10% del Comune e 10% dai consorziati assieme al sistema dei ribassi ha contribuito alla costruzione di una notevole mole di nuove strade interpoderali. Queste costruite in economia e dopo 15 anni raggiungono il più delle volte una situazione di precarietà. Occorre intervenire e obbligare le ditte costruttrici a sottoscrivere una garanzia di struttura di almeno 20 o 25 anni dalla realizzazione. Non da ultimo il comune e l’assessore competente affidando la delega ai consorzi in merito alla gestione delle strade interpoderali non dovrebbe lavarsi le mani per quanto riguarda la manutenzione ordinaria. Infatti senza la manutenzione ordinaria anche la strada progettata in modo ottimale e realizzata a regola d’arte in pochi anni è destinata a deteriorarsi. La caccia, i cacciatori e la loro importante funzione sociale L’attività venatoria pertanto con il passare del tempo ha assunto un carattere diverso fino a diventare quello che è oggi: una passione. Praticare la caccia è un modo per stare a contatto con la natura e spinge il cacciatore a conoscere e rispettare le sue leggi. Andare a caccia comporta tante cose positive. Non può esservi caccia, quella naturale, senza ambiente. Non può esistere ambiente, protetto e privilegiato, che non ospiti specie animali. Non possono sussistere animali oltre il numero determinato dalla capacità di alimentazione e rifugio del territorio. In altre parole ci vuole equilibrio. Politica come servizio “ma che cos’è mai questa politica, che così in fretta e gran voce da tanta parte del genere umano viene ripudiata e maledetta ? Deve essere di sicuro una gran brutta femmina, vecchia lacera sporca (…) Eppure, la politica non guasta, ma rivela gli uomini (…). La politica è sintesi di teorie e di interessi, di principi e di fatti; la politica è vita nel senso più completo della parola “ (Luigi Sturzo) Dati personali del candidato Nome: Massimo Cognome: Raffaelli Nascita: Rovereto, li 15.12.1967 Attuale residenza: Via Alla Villa, 1 - Crosano di Brentonico (Tn) Ha fondato uno studio professionale in Via Verdi, 29 - Trento E-mail: raffaelli@contabilitaeconsulenza Codice fiscale RFF MSS 67T15H 612K Attuale occupazione: Dottore Commercialista e Revisore dei Conti Titoli di studio Diploma di liceo scientifico a Rovereto nel 1986. Laurea in Economia e Commercio conseguita nell’anno 1994 presso l’Università degli Studi di Bologna, con tesi dal titolo:“ Il finanziamento della P.a.t. al turismo”. Esame di stato per la professione di Dottore Commercialista con relativa iscrizione all’Albo del Consiglio dell’Ordine dei dottori Commercialisti ed Esperti contabili di Trento e Rovereto al numero 447-albo A. Revisore Contabile dei Conti iscritto nel Registro dei Revisori presso il Ministero di Grazia e Giustizia al numero 138617. Socio amministratore di società di consulenza aziendale e centro di elaborazione dati. La società ha l’abilitazione all’ elaborazione dei cedolini paga dei dipendenti e al deposito di pratiche presso gli Enti accreditati (CCIAA, Agenzia del Lavoro, Agenzia dell’Entrate, Inps, Inail, Ministero del Lavoro, ecc.) Attivita’ di revisore dei conti Revisore dell’Agenzia Statistica della Provincia Autonoma di Trento e rivesto tale carica dal dicembre 2010 in collaborazione con un giudice della Corte dei Conti e ad un alto dirigente della PAT. Revisore della Fondazione “ALCIDE DEGASPERI” Settore turismo Past president del Gruppo Giovani Albergatori della Provincia di Trento. Past member della giunta ASAT di Trento Past member della Commissione Lavoro presso la Federalberghi nazionale per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro. Attività politiche Consigliere Comunale di Brentonico dal 1995 al 2000, dal 1998 al 2000 Presidente del Consiglio Comunale. Ricopro la carica di Consigliere Comunale dalle ultime elezioni del 2010. Collaborazioni editoriali Il mio studio ha contribuito alla redazione di un libro con il Prof. Daidola dal titolo “analisi di Bilancio e indici e flussi nel settore alberghiero “ attualmente in uso come libro di testo all’Università degli Studi di Trento. Esperienze formative Ho contribuito alla realizzazione di 2 corsi FSE per il CLS - Consorzio Lavoratori Studenti di Bolzano.
Posted on: Thu, 26 Sep 2013 14:42:21 +0000

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