MEDITAZIONE DELL’ALBERO Seduti diritti, respirate e - TopicsExpress



          

MEDITAZIONE DELL’ALBERO Seduti diritti, respirate e rilassatevi. Lasciate che i pensieri arrivino e scivolino su di voi. Ripassate la vostra giornata, e lasciate che ogni emozione, pensiero, azione scivoli su di voi, senza attaccarsi. Rivedete la vostra giornata senza giudizio. Prendete contatto con la parte più profonda di voi stessi e, semplicemente, state. All’interno di voi stessi siete all’interno dell’Universo, ciò che è dentro è fuori, ciò che è in basso è in alto. Potete quindi accedere a qualsiasi informazione, essere in contatto profondo con qualsiasi cosa, e questa sera entreremo in contatto con il Regno Vegetale. Diventeremo un albero. Diventate un albero, sentitevi un albero, vivete come un albero. Sentite le vostre radici che scendono nella terra. Sono le radici di un albero, servono a fissarvi al terreno, a rendervi solidi e sicuri, e a nutrirvi, prelevando dal terreno l’acqua, il nutrimento di cui avete bisogno per crescere e vivere. Con le vostre radici avete investigato il terreno, scegliendo i punti migliori per attecchire, cercando la via che vi pareva di minor resistenza, avete usato una saggezza antica e basilare, che ha fatto sì che sapeste cosa fare e dove farlo. Le radici sono la vostra parte antica, profonda, nascosta. Ora percepitevi nel vostro tronco. Siete il vostro tronco e siete dentro al vostro tronco. E sentite com’è: alto, basso, tozzo o sottile, dritto o contorto. Percepite la vostra corteccia che vi contiene, isola e protegge. Sentite la linfa che scorre al vostro interno fin nel vostro cuore più intimo, più “tenero”. Sentite come siete protesi verso l’alto, come siete nella posizione che vi ha più avvicinato alla luce, percepite quello che c’è intorno a voi, sentite gli altri alberi, sentite se avete poco o molto spazio intorno a voi, se vivete in una foresta piena di altri alberi simili a voi o se siete isolati su una collina, se fate parte di un filare ordinato. E siate anche i vostri rami, che si sono estesi ed innalzati sopra di voi, la parte di voi che si espande verso l’alto, verso il cielo. Il punto dove, ogni primavera, la vostra rigenerazione è più evidente, dove si formano boccioli e nascono foglie, dove forse crescono e maturano frutti, dove il regno animale fa la sua casa e porta avanti i suoi cicli vitali. Voi siete l’intero albero, in ogni sua parte, in ogni sua specificità. Quando qualcosa accade ad una parte dell’albero, qualcosa accade a tutto l’albero. Cosa succede se un ramo si secca? Provatelo. Uno dei vostri rami si secca, e voi potete sopravvivere, ma senza più una parte di voi. Provate la sensazione della possibilità infinita della rigenerazione e della sopravvivenza. Un incendio può bruciare parti dell’albero, ma lasciare intatta la sua essenza, che, lentamente, con determinazione e costanza, ricomincerà a crescere e produrre, a riprodurre se stesso in un arco di tempo diverso dal nostro, lento, lunghissimo, infinito rispetto al tempo di ogni singolo frutto. Percepite la sensazione di essere una singola individualità che è, al tempo stesso, un insieme di parti diversissime tra loro: radici, foglie, semi, corteccia, frutti, linfa….. Siate il tutto e una parte del tutto, e sentite come siete profondamente connessi con ciò che vi circonda: dipendete dalla terra e dall’acqua, scambiate qualcosa di voi con l’aria, avete bisogno del fuoco del sole, ma il fuoco del fulmine può uccidervi. Siete all’interno di un potentissimo ciclo naturale, ma non ne siete in balìa, ne siete parte integrante. Contribuite al vostro ecosistema, animali si nutrono grazie a voi, o grazie a voi trovano rifugio. Il ciclo annuale del sole, della luce e delle stagioni è vitale per voi, è una parte di ciò che voi stessi siete, è ciò grazie a cui vi manifestate in un modo anziché in un altro. Restate, per un po’, alberi, e sentitevi parte di un tutto che è parte di voi. E poi lentamente ritornate al vostro corpo fisico. Lasciate che il respiro entri profondamente in voi ed iniziate a muovere le dita delle mani e dei piedi e riprendete contatto con la vostra parte materiale e solo quando sarete pronti potete riaprire gli occhi.
Posted on: Wed, 04 Sep 2013 08:59:14 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015