MOZIONE URGENTE Oggetto : necessità di un nuovo Piano energetico - TopicsExpress



          

MOZIONE URGENTE Oggetto : necessità di un nuovo Piano energetico regionale e azioni specifiche in merito . Premesso che la questione del governo delle problematiche legate alla presenza e allo sviluppo delle varie forme di energie alternative presenti sul territorio ha assunto, con l’espansione delle richieste di costruzione di impianti a biomasse e biogas, nonché con le forti pressioni per la chiusura del ciclo dei rifiuti nei cementifici, caratteri di assoluta ineludibilità, tali da esigere l’aggiornamento, l’arricchimento e la modifica di significativi passaggi della pianificazione regionale in merito ; Visto che l’assenza di strumenti efficaci di pianificazione, articolati in modo contestualizzato rispetto ai reali bisogni ed alle necessità del territorio, dell’economia, della collettività, pesa ancora come un macigno sulle scelte regionali in merito al quadro complessivo dello sviluppo di impianti fotovoltaici, eolici, a biomasse e biogas; Ritenuto che una nuova frontiera della programmazione regionale, i cui confini debbono essere la riscrittura del Piano Energetico Regionale, fermo al 2004 (Deliberazione del Consiglio Regionale 21 luglio 2004, n. 402 ) e l’aggiornamento di tutti quegli strumenti di pianificazione che pertengono alle diverse Istituzioni e che stanno tra loro in relazione ( Piano Energetico Regionale, PTCP ecc…), non può avvenire se non con un reale processo partecipativo , di ascolto e recepimento delle proposte provenienti da Enti Locali, associazioni, mondo agricolo e imprenditoriale, Comitati di cittadini ecc….; Sottolineato che le linee guida del processo che si intende in ogni modo stimolare ed avviare, non possono prescindere da alcuni capisaldi : - Tutela massima dei contesti paesaggistici che rappresentano un bene indisponibile ad appetiti di profitto e a speculazioni, comunque ammantate, e che sono la perla della capacità attrattiva del nostro territorio ; - Privilegio accordato, negli strumenti di pianificazione più importanti, al posizionamento di impianti fotovoltaici sui tetti di capannoni e infrastrutture industriali, anche con incentivi differenziati, limitando al massimo la posa a terra degli impianti stessi, specie in ambiti territoriali e paesaggistici contraddistinti dalla presenza di produzioni agricole di pregio, con alto valore aggiunto per l’economia regionale e provinciale, rafforzando a tal proposito quanto già previsto dal Regolamento regionale 29 luglio 2011, n. 7, “ Disciplina regionale per l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili “; - Netta opzione a favore degli impianti a biogas e biomasse di ridotte dimensioni , fino a 2- 300 kwh, complementari e non sostitutivi delle attività agricole e zootecniche presso le quali insistono, con filiera corta certificata rispetto all’approvvigionamento delle necessarie materie prime, escludendo sanse e altri scarti industriali potenzialmente nocivi alla salute delle persone e dell’ambiente ; - Ripristino della distanza minima degli impianti a biomasse e biogas a 500 metri dai centri abitati, senza alcuna deroga, rivedendo quanto predisposto dal DGR 494 / 2012; - Incentivo al minieolico come buona pratica di risparmio energetico a partire dalle abitazioni dei cittadini, quindi con benefici diretti per la collettività e non per le solite lobbies; - Massima incentivazione a forme di bioedilizia all’avanguardia, capaci di incidere in maniera rilevante sul bilancio energetico regionale e di assicurare quindi ricadute positive sui bilanci delle famiglie e su quelli complessivi dell’economia regionale e provinciale, inserendo nella pianificazione regionale e nel PTCP precise e dettagliate forme di incentivazione e di semplificazione burocratica per la costruzione di “ case passive “, prefabbricati in legno, sistemi di recupero delle acque piovane a uso domestico ecc….; - Esclusione di ogni possibilità di bruciare CSS nei cementifici in contesti ambientali oltretutto già caratterizzati da produzioni industriali altamente impattanti, qualora la parte attuativa del Decreto Clini lasci spazio a decisioni e competenze delle Regioni ; Tutto ciò visto e considerato, il Consigliere Luca Baldelli ( PRC ) impegna la Giunta provinciale a - Farsi promotrice di un confronto interistituzionale e di un processo partecipativo ampio e realmente coinvolgente, volto ad ottenere la costruzione di un Piano energetico regionale all’altezza delle sfide e dei bisogni più urgenti di sviluppo equo e sostenibile delle nostre comunità ; il tutto nel rispetto delle prerogative di ciascuna istituzione, ma anche avendo ben presenti le attribuzioni delle Province in merito e le implicazioni nei campi dell’urbanistica e del governo del territorio ; - Mettere in cantiere, su questo tema, un’iniziativa istituzionale, anche in forma congiunta con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio ( es. : Consiglio provinciale aperto tematico ). IL CONSIGLIERE PROVINCIALE LUCA BALDELLI ( PRC )
Posted on: Wed, 26 Jun 2013 13:13:05 +0000

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