Magra dagli occhi lustri, dai pomelli accesi, la mia anima torbida che cerca chi le somigli trova te che sulluscio aspetti gli uomini. Tu sei la mia sorella di questora. Accompagnarti in qualche trattoria di passoporto e guardarti mangiare avidamente! E coricarmi senza desiderio nel tuo letto! Cadavere vicino ad un cadavere bere dalla tua vista lamarezza come la spugna secca beve lacqua! Toccare le tue mani i tuoi capelli che pure a te qualcuno avrà raccolto in un piccolo ciuffo sulla testa! E sentirmi guardato dai tuoi occhi ostili, poveretta, e tormentarti domandandoti il nome di tua madre... Nessuna gioia vale questo amaro: poterti far piangere, potere piangere con te. -- Camillo Sbarbaro
Posted on: Sat, 16 Nov 2013 21:54:05 +0000