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Mario Trevi (cantante) Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Mario Trevi Mario Trevi Mario Trevi Nazionalità Italia Italia Genere Canzone napoletana Musica leggera Musica dautore Turbo-folk Canzone classica napoletana Periodo di attività 1955 – in attività dal 2010 è accompagnato dal gruppo musicale Lunabianca Strumento Voce Etichetta Royal (1959-1964) Durium (1965-1969) Hello (1970) King Universal (1971) Presence (1971-1976) RCA Italiana (1977) Polifon (1978-1983) Visco Disc (1986-1989) Mea Sound (1991, 1995-1996) Zeus Record (1971, 1992-1995, 2008) JustLife Records (2011) Album pubblicati 40 (101 singoli) Raccolte 58 (ufficiali) Sito web MarioTrevi Mario Trevi, nome darte di Agostino Capozzi (Melito di Napoli, 2 novembre 1941), è un cantante, attore teatrale, attore cinematografico e paroliere italiano. Dotato di una calda voce tipicamente napoletana[1], è noto per essere stato il primo interprete del famoso brano Indifferentemente. Indice [nascondi] 1 Biografia 2 Carriera 2.1 Gli anni cinquanta 2.2 Gli anni sessanta 2.3 Gli anni settanta 2.3.1 Da A paggella a La pagella 2.4 Gli anni ottanta 2.5 Gli anni novanta 2.6 Gli anni duemila 2.7 Gli anni dieci 2.7.1 Dal melodico al turbo folk: Mario Trevi Lunabianca in concerto 2.8 Il caso di omonimia 3 Festival 4 Trevi canta Iverta 5 Sceneggiate in teatro 6 Filmografia 7 Discografia 7.1 Singoli 7.2 Extended Play 7.3 Album 7.4 Raccolte ufficiali e partecipazioni 8 Onorificenze 9 Note 10 Bibliografia 11 Voci correlate 12 Altri progetti 13 Collegamenti esterni Biografia[modifica | modifica sorgente] Mario Trevi nasce a Melito di Napoli il 2 novembre 1941. Primo dei nove figli di Domenico Capozzi (muratore, 1923-1993) e Maddalena Ciletti (fruttivendola, 1923-1999), vive la sua infanzia nella miseria dell’Italia del secondo dopoguerra. Intrapresa larte del canto, ed acquistata già una certa notorietà, nel 1961, in compagnia del signor Luigi Campoluongo, famoso guappo del Rione Sanità da cui prese ispirazione la commedia Il sindaco del rione Sanità di Eduardo De Filippo, Mario Trevi fu invitato a casa di Totò a Roma, e quest’ultimo gli chiese di cantare la canzone Malafemmena. Nello stesso anno si sposa con Titina Spagnuolo, proveniente da una famiglia di negozianti di dischi. Nel 1965, due giorni dopo la nascita della loro seconda bambina, unembolia cerebrale toglierà la vita a Titina. Ai funerali fecero gli onori in tanti, fra questi anche Sergio Bruni e Mario Abbate. In omaggio della moglie prematuramente scomparsa, Trevi le dedicherà i brani Sulo e senza e te (Arrichiello-Genta)[2] e Buon Natale (Riccardi-Iverta-Sorrentino)[3] Nel 1967, nonostante le contrarietà familiari, Trevi sposa la sorella minore di Titina, Teresa, dalla quale avrà altre due figlie.[4][5] È il capostipite di una famiglia entrata nella storia della Canzone Napoletana, i Capozzi: è fratello di Lino Capozzi, Stefano Fani, Franco Moreno e Franco Sereno, nonché zio di Gianluca Capozzi, Salvatore Capozzi e Mimmo Moreno e nonno di Tony Mariano.[6] Carriera[modifica | modifica sorgente] Gli anni cinquanta[modifica | modifica sorgente] A giovane età iniziò a lavorare come muratore. Nelle Opere dei Pupi, aperte nelle cantine del suo paese, lo facevano entrare gratis purché cantasse per intrattenere il pubblico.[7] Il piccolo Agostino trovò un posto da commesso in un negozio di tessuti a Piazza Nicola Amore a Napoli ma non abbandonò il canto, in particolare la passione per Sergio Bruni.[8] A 14 anni iniziò a studiare canto con il maestro Attilio Staffelli, professore al Conservatorio di San Pietro a Majella. Fu in seguito che uno zio persuase il padre del ragazzo a fare ascoltare la sua voce sotto la Galleria di Napoli. Mario Trevi fu ascoltato dal maestro Vincenzo Acampora il quale lo fece esibire subito alla Festa di Piedigrotta. Esordì, all’età di 17 anni, cantando Nuvole d’ammore. Sullo stesso palco vi erano Giacomo Rondinella, Tecla Scarano, Nicla Di Bruno. A Porta Capuana si ritrovò accanto a Pasquariello e Claudio Villa.[4][5] Nel 1959 incise la prima serie di 78 giri per la Royal. Tra le prime canzoni incise vi furono Vieneme nzuonno e Mbraccio a tte, entrambre presentate da Sergio Bruni al Festival di Napoli di quellanno, e Si ce lassammo (Ruocco-De Mura), il primo successo di Trevi che raggiunse le 500.000 copie vendute.[4][8]Nello stesso anno partecipa alla Piedigrotta Santa Lucia tenutasi al Teatro Splendore di Napoli.[9] Gli anni sessanta[modifica | modifica sorgente] Mario Trevi (al centro) e Mario Abbate (primo a destra) nel 1963, al Festival di Napoli, dove si esibirono con la canzone Indifferentemente Indifferentemente La canzone Indifferentemente[10] fu scritta da Umberto Martucci e Salvatore Mazzocco. Seconda classificata al Festival di Napoli del 1963, venne interpretata per la prima volta da Trevi in coppia con Mario Abbate. Divenuta parte del libro della Canzone Classica Napoletana, è stata incisa da grandi nomi della canzone nazionale ed internazionale come Mina, Milva, Fred Bongusto, Sergio Bruni e Amii Stewart. Anche Gigi Finizio, Nino DAngelo, ed Enzo Gragnaniello incideranno questo classico durante la loro carriera. Tradotta ed incisa non solo in inglese ma anche in tunisino dalla cantante MBarka Ben Taleb. Nel 2010 la canzone è stata inserita nel film Passione di John Turturro, cantata da Mísia[11]. Il 18 aprile 2011 Mario Trevi interpreta una nuova versione della canzone, incisa nel disco Napoli Turbo Folk, un progetto nato dallo spettacolo MARIO TREVI Lunabianca in concerto, con il quale debutta il 17 aprile 2010. Nel corso della sua carriera Trevi ha inciso tre differenti versioni del brano: la prima nel 1963 (nel disco Indifferentemente/Catene dammore), la seconda volta nel 1991 (nellalbum I miei successi di ieri... cantati oggi) e la terza ventanni dopo, nel disco Napoli Turbo Folk. Mario Trevi, Claudio Villa ed Enzo Berri nel 1962 alla Festa di Piedigrotta Nella sua carriera ha inciso più di ottocento canzoni ed ha partecipato a dieci Festival di Napoli[9], dal 1960 al 1970 (ultimo Festival di Napoli) ed a svariate edizioni della Festa di Piedigrotta. Nel 1960 partecipa alla Piedigrotta Acampora con la canzone O sfaticato.[8][9] Nello stesso anno partecipa alla Piedigrotta Acampora, dove si esibisce, accompagnato dallOrchestra De Angelis, con il brano O sfaticato, e viene intervistato alla trasmissione radiofonica Album Fonografico, con Tina De Paolis e Perez Prado.[9] Nel 1962 partecipa al Gran Festival di Piedigrotta e, lanno successivo, al 2º Festival Città di Ercolano, vincendo il primo premio con Bella busciarda.[9] Nel 1964 e 1965 partecipa alla Piedigrottissima.[9] Tra le canzoni interpretate da Mario Trevi ai Festival vi sono Mare verde (1961, scritta da Giuseppe Marotta ed interpretata con Milva), Me parlano e te (1964, scritta dal poeta Salvatore Palomba e musicata da Antonio Vian), Settembre cu mme (1962, scritta da Renato Fiore e musicata da Antonio Vian),[8] Cara busciarda (1969, diretta da Eduardo Alfieri). Il maggior successo festivaliero per il quale Trevi viene ricordato è il brano Indifferentemente, del 1963, diventata una canzone classica napoletana. Ai Festival di Napoli ha avuto modo di esibirsi in coppia con grandi nomi della canzone italiana e napoletana: Milva, Claudio Villa, Nunzio Gallo, Mario Abbate, Gloria Christian, Maria Paris, Emilio Pericoli, Robertino, Franco Ricci, Mario Merola, Achille Togliani. Nel 1966 partecipa al Festival delle Rose, importante manifestazione di canzoni italiane alla quale partecipano artisti come Gianni Morandi, Lucio Dalla, i Pooh e Little Tony, esibendosi con la canzone Tutti vanno via (questultima arrivata in finale). L11 ottobre 1969 parteciperà allo spettacolo Festival della Canzone Napoletana, tenutosi al Carnegie Hall di New York, presentato da Mike Bongiorno, al quale parteciparono, oltre a Trevi, Mirna Doris, Peppino Gagliardi, Mario Da Vinci, Beniamino Maggio e Rino Abbate.[12] Con lo pseudonimo Iverta (Trevi letto al contrario, con laggiunta della a finale), dal 1961 fino alla prima metà degli anni sessanta, Mario Trevi scriverà, con la collaborazione di altri autori, alcuni brani da lui stesso interpretati. In questi anni collaborò, involontariamente, alla prima esibizione in pubblico di Mario Merola: Trevi, allora diciassettenne ma già con una certa fama, si doveva esibire nella piazzetta nei pressi della chiesa di SantAnna alle Paludi in occasione dei festeggiamenti della Madonna, ma arrivò con una decina di minuti di ritardo. In quellattesa i colleghi di Merola, il quale si trovava ad assistere alla manifestazione durante la pausa pranzo del suo mestiere di scaricatore di porto, invogliarono questultimo a salire sul palco ed esibirsi.[13] Grazie alla sua carriera, Mario Trevi fu inserito tra le voci dellEnciclopedia della Canzone Napoletana di Ettore De Mura del 1969.[8][5] Gli anni settanta[modifica | modifica sorgente] La Compagnia Mario Trevi Durante gli anni delle sceneggiate, dal 1973 al 1981, la Compagnia Mario Trevi vedrà tra i suoi componenti nomi legati al teatro napoletano ed alla canzone napoletana di quegli anni. Tra i componenti si ricordano Tecla Scarano, Rosalia Maggio, Beniamino Maggio, Alberto Amato, Cinzia Oscar, Nunzia Greton, Antonio Buonomo, Nello Amato, Pino Marchese, Maria Di Maio, Oscar Di Maio, Maria Del Monte, Nuccia Fumo, Baldassarre, Trottolino, Anna De Magistris, Lino Crispo, Bianca Sollazzo, Franco Lubrano, Ernesto Martucci, Nino Schiattarella, Liana Montalbo, Gino Profenna, Elio Landini, Salvatore Polese, Aldo Riva, Evelin.[14] Finito il Festival di Napoli, nel 1971 partecipa alla trasmissione Napoli ieri e oggi, dove presenta il brano Serenata ammartenata. Nel 1973 partecipa alla Piedigrotta: le nuove canzoni di Napoli con il brano Astrignete a mme e nel 1974 alla Festa di Piedigrotta con Quanta rose.[9] Dal 1971 inizia una collaborazione con lautore Antonio Moxedano ed il maestro dorchestra Tony Iglio che durerà per tutto il decennio. Dal 1973 si dedicò ad un genere musicale che nasceva in quel tempo, le cosiddette canzoni di cronaca, e alle canzoni di giacca e sceneggiate napoletana in teatro, ritornate in voga in quegli anni. Fonda la Compagnia Mario Trevi e porta in scena, in otto anni, ventuno sceneggiate; tra queste ultime, da ricordare A paggella[15], da cui venne tratto un film. Nel 1976, per commemorare la scomparsa del compositore Salvatore Mazzocco, la casa discografica Durium dedica a questultimo lalbum La Napoli di Salvatore Mazzocco: cantano Aurelio Fierro, Mirna Doris, Mario Trevi.[16] Nel 1981 fu girato, da Silvio Amadio, il film Il carabiniere, tratto dalla sceneggiata di Mario Trevi O carabiniere del 1973[17], con Massimo Ranieri, Fabio Testi ed Enrico Maria Salerno; Trevi, il quale doveva recitare il ruolo del protagonista, non apprezzando le modifiche della trama, decise di rinunciare al ruolo, ed il suo personaggio fu interpretato da Fabio Testi.[4] Sempre nel 1978 effettua una tournée in USA e Canada. A New York canta al Madison Square Garden, allAccademia della Musica di Brooklyn ed al Teatro Kenkiol, dove in seguito Mike Bongiorno riproporrà il Festival della Canzone Napoletana. Segue una tournée in Europa con altri artisti italiani: Luciano Tajoli, Nilla Pizzi, Claudio Villa. Lo spettacolo è formato da una parte in italiano ed una in napoletano: questa seconda viene totalmente affidata a lui. Da A paggella a La pagella[modifica | modifica sorgente] Mario Trevi e Marc Porel (in secondo piano) nel 1978 sul set del film La pagella Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi La pagella. Intrapreso da cinque anni il genere teatrale della Sceneggiata, nel 1977, parallelamente alluscita del brano omonimo, Mario Trevi porterà in scena la sceneggiata A paggella. Grazie a questo spettacolo, la Compagnia Mario Trevi verrà nominata la Compagnia dei dieci milioni; questo era lincasso serale della sceneggiata su un biglietto dingresso che costava dalle 1500 alle 2000 lire. Tra il 1977 ed il 1978 la sceneggiata A paggella verrà portata in centottanta teatri in giro per lItalia. Negli anni settanta, iniziando da Mario Merola con Sgarro alla camorra, la sceneggiata napoletana inizia ad avere varie trasposizioni cinematografiche. Nel 1980 A paggella verrà trasportata dal teatro al cinema. Diretto da Ninì Grassia, Mario Trevi vestirà i panni del protagonista del film La pagella, affiancato da Marc Porel, Rosalia Maggio, Beniamino Maggio, Marzio Honorato, Marisa Laurito. Lincasso del film al botteghino sarà di un miliardo e ottocento milioni di lire.[4][18] Gli anni ottanta[modifica | modifica sorgente] Andando a terminare la corrente artistica delle sceneggiate, contemporaneamente, a Napoli, nascono le prime emittenti televisive private. Tra le emittenti più importanti vi è Napoli Canale 21, fondata nel 1976, dove Trevi proporrà le proiezione televisiva di alcune delle sue sceneggiate in teatro, come O carabiniere (del 1971 e riportata in scena nel 76), e di alcuni programmi da lui diretti e presentati in quel decennio, come Stasera Napoli, Trevi più Trevi uguale Napoli e Appuntamento con Mario Trevi. Nel 1981 parteciperà al 2º Festival di Napoli e Nuove Tendenze, trasmesso dal Teatro Politeama di Napoli su Canale 21, dove si esibirà con la canzone O tesoro. Nel 1984 è la volta del concorso Dieci big per dieci nuove canzoni dove presenta il brano O mare d a tranquillità e nel 1985 partecipa al Festival Nazionale della Canzone Napoletana con il brano A vesta e sposa.[9] Nel 1986 pubblica il disco Ancora io dove presenta canzoni come Lasciarsi o no (scritta da Nino DAngelo) e Alla mia donna (dedicata alla moglie Teresa). Nel 1989 incide lalbum I miei successi di ieri... cantati oggi. Dal 1989 al 1990 partecipa alla trasmissione Mezzo secolo di Canzoni Napoletane, andata in onda su Napoli Canale 21. Gli anni novanta[modifica | modifica sorgente] Negli anni novanta effettua delle tournée in vari paesi europei, come la Germania ed il Belgio, ed in Nord e Sud America.[9] Dallalbum I miei successi di ieri... cantati oggi, Trevi dà inizio ad una serie di album dedicati alla re-incisione di brani napoletani classici, antecedenti agli anni 50 ed appartenenti al suo repertorio degli anni sessanta, riarrangiati con luso di strumenti elettrofoni. Con la stessa impronta, tra il 1992 ed il 1994, incide unantologia della Canzone napoletana intitolata Cento canzoni da ricordare, che segue nel 1995 con lalbum Nustalgia. Nel 1994 partecipa al lavoro discografico Sempre del fratello Franco Moreno, incidendo la canzone Nu frate grande.[19] A questa canzone ne seguirà unaltra nel 1998, nellalbum di Franco Moreno Millenovecentonovantotto, intitolata Pronto Mario.[20] Nel 1995 incide un album dedicato alle canzoni di Pino Daniele, intitolato ...Niente - Trevi canta Daniele.[21] Risale allo stesso anno la dedica, nellalbum ...Pecché te voglio bene, a Totò, con il brano Mio caro Totò.[22] Nel decennio ritorna in Rai partecipando a varie edizioni del programma Napoli prima e dopo. Gli anni duemila[modifica | modifica sorgente] Mario Trevi alla sua nomina di Cavaliere dellOrdine di Malta (26 novembre 2005) Nel 2001 Fabio Fazio e Piero Chiambretti lo invitano a partecipare al Festival di Sanremo in veste di testimonial della Canzone napoletana, affiancato da altri colleghi cantanti. Il 4 luglio 2003 partecipa alla storica manifestazione canora napoletana del Rione Sanità dedicata a San Vincenzo Ferreri, detta A festa o Munacone.[23][24] Nel 2004 Mario Merola lo invita come ospite alla cerimonia del suo quarantesimo anniversario di matrimonio e, per loccasione, Mario Trevi canterà la canzone Indifferentemente. Le riprese della cerimonia diventano uno spettacolo che verrà pubblicato, su DVD e CD, e prenderà il nome di Mario Merola, 40 45 70[25]. Su iniziativa della Divisione Radiofonia della RAI, in collaborazione con Regione Campania, Provincia di Napoli e Comune di Napoli, il 1º luglio 2004 viene inaugurato lArchivio Sonoro della Canzone Napoletana[26], dove è presente anche Trevi, con oltre 250 documenti audio e 39 documenti video.[27] Altri 176 documenti audio sono presenti nellarchivio dellIstituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.[28] Il 26 novembre 2005 viene nominato, insieme ad Antonello Rondi, Bruno Venturini e Mario Merola, Cavaliere dellOrdine di Malta[29]. Tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006 ritorna in televisione e presenta, in compagnia del fratello Franco Moreno, il programma ‘Nu frate grande show, trasmissione andata in onda sullemittente satellitare Napoli International. Il 12 agosto 2006 è tra i protagonisti dello spettacolo Incantanapoli, esibendosi in concerto alla Rotonda Armando Diaz, adiacente alla Villa Comunale di Napoli, insieme ai colleghi Mario Da Vinci e Mirna Doris.[30]. Il 13 settembre dello stesso anno sarà la volta dello spettacolo InCanto napoletano, tenutosi al Vomero; ancora una volta verrà affiancato dalla collega Doris.[31][32] Il 20 maggio 2008, dopo quasi dieci anni dal suo ultimo lavoro discografico, esce Il capitano e il marinaio, lavoro creato con il fratello Franco Moreno e con arrangiamenti del maestro Augusto Visco. Il 24 settembre 2009 partecipa al Premio Carosone 2009, tenutosi allArena Flegrea della Mostra dOltremare a Napoli, dove si esibisce, accompagnato dai Kantango, con le canzoni Indifferentemente, Scalinatella e Giacca rossa e russetto. Dopo le sue interpretazioni, consegna il premio alla carriera al cantautore Vinicio Capossela. Il 4 novembre partecipa allo spettacolo Omaggio a Sergio Bruni[33], strettamente legato al Premio Villaricca Sergio Bruni[34], dove si esibisce con le canzoni Lusingame e Carmela, e duettando in coppia con Enzo Gragnaniello la canzone Indifferentemente. Gli anni dieci[modifica | modifica sorgente] Mario Trevi durante lo spettacolo Mario Trevi Lunabianca in concerto, 17 aprile 2010 « Non piacerà a tutti, deluderà i tradizionalisti, ma piace ai giovani, e questo piace a me, perché il mondo è dei giovani » (Mario Trevi spiega così il suo cambiamento artistico in occasione della presentazione del disco Napoli Turbo Folk[35][36]) Nel 2010 Mario Trevi cambia genere musicale, avvicinandosi a nuovi ritmi e ad un pubblico giovane e contornandosi di giovani musicisti: Il 17 aprile 2010 debutta con lo spettacolo Mario Trevi Lunabianca in concerto. L11 ottobre 2011 il paese natale, Melito di Napoli, gli dedica il Mario Trevi Day[37], dove Trevi, accompagnato dal Sindaco, dal Vicesindaco, dallAssessore per gli Spettacoli ed Eventi e dal Presidente della Comfcommercio del paese, tiene una conferenza sulla Canzone napoletana e la sua carriera per i ragazzi del liceo scientifico, gira per le strade per salutare i cittadini e conclude la giornata con un concerto, accompagnato dai Lunabianca.[38][39][40][41] Il 21 settembre 2013 partecipa alla Festa di San Gennaro organizzata a Napoli, dove viene ospitato insieme a Liliana De Curtis, Clementino, Sal Da Vinci e Maria Mazza, ricevendo un premio alla carriera.[42] Dal melodico al turbo folk: Mario Trevi Lunabianca in concerto[modifica | modifica sorgente] « Renato Carosone lha fatto nel dopoguerra, Renzo Arbore lha fatto nel dopo terremoto, quando la Canzone napoletana non la sopportava quasi più nessuno, ridotta a retorica, Mario Trevi lo fa oggi quando, tra Gomorra e munnezza siamo messi pure bene. Ha chiesto ai giovani una botta di energia. » (il giornalista Federico Vacalebre nellintervista fatta a Mario Trevi alla trasmissione radiofonica Cantanapoli su Rai Radio 1 del 9 maggio 2011[43]) Alla fine del 2009 Mario Trevi, con limprenditore e musicista Giovanni Brignola, realizzano lo spettacolo Mario Trevi Lunabianca in concerto, debuttando il 17 aprile 2010. Nello spettacolo Trevi è accompagnato da sei giovani musicisti e da due giovani voci, i Lunabianca, esibendosi con la rivisitazione di canzoni classiche napoletane attraverso nuovi arrangiamenti allavanguardia[44][45] composti da ritmi accelerati combinati con il folklore e la storia della Canzone napoletana; un genere musicale ispirato dal Turbo-folk balcanico, in chiave napoletana. Lidea è quella di affiancare la tradizione canora napoletana di Mario Trevi con i ritmi dei giovani musicisti Lunabianca. Nello spettacolo vengono rielaborate le interpretazioni di grandi brani della Canzone napoletana come Luna rossa, Dicitencello vuje, Lazzarella, O sole mio sino ad arrivare ad Indifferentemente dello stesso Trevi. La sigla dello spettacolo, Luna bianca, è stata scritta dal cantautore Tony Tammaro.[46] Dallo spettacolo, lanno successivo, nascerà il disco Napoli Turbo Folk[36], realizzato con i Lunabianca, pubblicato il 18 aprile 2011 e presentato ufficialmente al pubblico alla Fnac del Vomero, a Napoli, il 6 maggio 2011.[47][48][49][50][51][52] Il 9 maggio presenterà lalbum su Rai Radio 1, alla trasmissione Cantanapoli.[53][54] Il caso di omonimia[modifica | modifica sorgente] Dal 1º aprile 2011, per un breve periodo di tempo, inizia a spargersi la voce che lartista sia deceduto. In realtà il Mario Trevi a cui era attribuita la notizia era lomonimo psicoanalista junghiano italiano, nato diciassette anni prima del cantante e attore, deceduto a Roma il 31 marzo 2011.[5] Festival[modifica | modifica sorgente] 1959 Si ce lassammo (Ruocco-De Mura), Piedigrotta ABICI[9] 1960 Canzone allantica (S.Gaetani - A.Minervini) con Franca Raimondi, 8º Festival della canzone Napoletana - Non finalista[9] O sfaticato (Riccardi-Acampora), Piedigrotta Acampora.[9] 1961 Mare verde (G.Marotta - S.Mazzocco) con Milva, Giugno della Canzone Napoletana- 2º posto[9] È napulitana (M. Di Luito - G.Cioffi) con Giuseppe Negroni, Giugno della Canzone Napoletana - Non finalista[9] Cunto e llampare (L.Bonagura - Recca) con Claudio Villa, 9° Festival della canzone Napoletana - 4º posto[9] Settembre cu mme (R.Fiore - A.Vian) con Johnny Dorelli, 9º Festival della canzone Napoletana - 7º posto[9] 1962 Mandulinata blu (U.Martucci - S.Mazzocco) con Emilio Pericoli, Gran Festival di Piedigrotta - 1º posto[9] Era Settembre (L.Cioffi - Gaiano) con Claudio Villa, Gran Festival di Piedigrotta[9] Brigantella (Mennillo - Di Paola - Fanciulli) con Alberto Berri, Gran Festival di Piedigrotta[9] 1963 Indifferentemente (U.Martucci - S.Mazzocco) con Mario Abbate, 11º Festival della canzone Napoletana - 2º posto[9] Catene dammore (U.Martucci - S.Mazzocco) con Nunzio Gallo, 11º Festival della canzone Napoletana - 6º posto[9] Bella busciarda (Dura - Salerni) con Mario Abbate, 2º Festival Città di Ercolano - 1º posto.[9] Te ne vaie con Wanda Prima, 2º Festival Città di Ercolano.[9] O ritratto e bersagliera con Gina Armani, 2º Festival Città di Ercolano.[9] 1964 Me parlano e te (S.Palomba - A.Vian) con Robertino, 12º Festival della canzone Napoletana - Non finalista[9] Sole e luglio (De Gregorio - Scuotto - Acampora) con Arturo Testa, 12º Festival della canzone Napoletana - Non finalista[9] 1965 È frennesia! (G.Pisano - F.Albano) con Maria Paris, 13º Festival della canzone Napoletana - 9º posto[9] Niente cchiù (C.Della Gatta - E.Alfieri) con Mimmo Rocco, 13º Festival della canzone Napoletana - Non finalista[9] 1966 Che chiagne a ffà! (Annona - Acampora - Donadio) con Tony Astarita, 14º Festival della canzone Napoletana - 3º posto[9] Rose d o mese e maggio (Ippolito - S.Mazzocco) con Mirna Doris, 14º Festival della canzone Napoletana - Non finalista[9] Tutti vanno via (T.Cucchiara - E.Alfieri) con Beppe Cardile, Festival delle Rose 1966 - Finalista (2º posto)[9] 1967 Casarella e piscatore (L.Cioffi - Marigliano - Buonafede) con Gloria Christian, 15º Festival della canzone Napoletana - 9º posto[9] Biancaneve (Annona - Acampora - Manetta) con Tony Astarita, 15º Festival della canzone Napoletana - Non finalista[9] 1968 Lacrema (S.Palomba - E.Alfieri) con Mario Abbate, 16º Festival della canzone Napoletana - 7º posto[9] Comm a nu sciummo (Barrucci - Gregoretti - C.Esposito) con Mario Merola, 16º Festival della canzone Napoletana - Non finalista[9] 1969 Cara busciarda (Fiore - Festa) con Nino Fiore, 17º Festival della canzone Napoletana - 8º posto[9] Lultima sera (Barile - Pisano) con Nunzia Greton, 17º Festival della Canzone Napoletana - Non finalista[9] 1970 Ricordo e nnammurate (Annona - Campassi) con Nino Fiore, 18º Festival della canzone Napoletana - 8º posto[9] Malacatena (Fiore - Festa - T.Iglio) con Nino Fiore, 18º Festival della canzone Napoletana - 10º posto[9] Sulitario (Di Domenico - Marigliano) con Giulietta Sacco, 18º Festival della canzone Napoletana - Non finalista[9] 1971 doveva presentare 24 luglio (Moxedano - Sorrentino - Colucci - Cofra) con Pino Mauro, 19º Festival della canzone Napoletana - trasmissione sospesa per motivi organizzativi[9] Serenata ammartenata(Frelotti - Moxedano - Colucci), Napoli ieri e oggi.[9] 1973 Astrignete a mme (Moxedano - T.Iglio), Piedigrotta: le nuove canzoni di Napoli[9] 1974 Quanta rose (Bovio - Lama), Festa di Piedigrotta.[9] 1975 Astrignete a mme (Moxedano - T.Iglio), 1º Festival Pirotecnico del Golfo di Napoli.[9] 1981 O tesoro (Langella - T. Iglio), 2° Festival di Napoli e Nuove Tendenze[9] 1984 O mare d a tranquillità (Albano - Fierro), concorso Dieci big per dieci nuove canzoni.[9] 1985 A vesta e sposa (Cennamo), Festival Nazionale della Canzone Napoletana[9][55] Trevi canta Iverta[modifica | modifica sorgente] Con lo pseudonimo Iverta (Trevi letto al contrario, con laggiunta della a finale), nei primi anni sessanta Mario Trevi scriverà, con la collaborazione di altri autori, alcuni brani da lui stesso interpretati. 1962 - O magliaro (Manzoni - Iverta - Schiano) 1963 - Na fotografia (Fiorini - Iverta - Garri) 1964 - O spireto (Schiano - Iverta - Manzoni) 1964 - Sta malato o sfaticato (Iverta - Riccardi - Sorrentino) 1964 - Pà malavia (Riccardi - Sorrentino - Iverta - Rico) 1965 - Na catena e lacreme (Alfieri - Iverta - Manzoni) 1965 - Buon Natale (Riccardi - Iverta - Sorrentino) 1966 - O core mio (Palomba - Iverta - Alfieri) Sceneggiate in teatro[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Sceneggiata#Il revival degli anni 70. 1973 O carabiniere (scritta da Gaetano Di Maio) A mano nera (scritta da Elena Cannio) 1974 O mariuolo (scritta da Aniello Langella) O metronotte (scritta da Francesco Martinelli) 1975 O cammurrista (scritta da Aniello Langella) O fuggiasco (scritta da Aniello Langella) O rre d’è magliare (scritta da Francesco Martinelli) 1976 Nu telegramma (scritta da Giovanni Fiorenza) O presepio (scritta da Francesco Martinelli) O carabiniere (riportata in scena sotto la regia dello stesso Trevi) 1977 O professore (scritta da Francesco Martinelli) Cella 17 (scritta da Giovanni Fiorenza) A paggella (scritta da Francesco Martinelli) 1978 A Befana (scritta da Francesco Martinelli) 1979 O diario (scritta da Francesco Martinelli) Sulitario (scritta da Francesco Martinelli) E candeline (scritta da Francesco Martinelli) 1980 Cunfiette e sposa (scritta da Nino Pellegrino) Papà (scritta da Francesco Martinelli) Astrignete a mme (scritta da Francesco Martinelli) 1981 O tesoro (scritta da Aniello Langella) Filmografia[modifica | modifica sorgente] La pagella (1980), regia di Ninì Grassia[56] Discografia[modifica | modifica sorgente] Singoli[modifica | modifica sorgente] ▼ mostra Singoli Extended Play[modifica | modifica sorgente] ▼ mostra Ep Album[modifica | modifica sorgente] ▼ mostra Album Raccolte ufficiali e partecipazioni[modifica | modifica sorgente] ▼ mostra Raccolte (Italia) ▼ mostra Raccolte (Estero) ▼ mostra Partecipazioni Onorificenze[modifica | modifica sorgente] Cavaliere dellOrdine di Malta - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dellOrdine di Malta «Carica Speciale per la Cultura e la Carità» — 26 novembre 2005 Note
Posted on: Fri, 15 Nov 2013 19:53:42 +0000

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