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Mitologia norrena Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Con mitologia norrena, mitologia nordica o mitologia scandinava ci si riferisce allinsieme dei miti appartenenti alla religione tradizionale pre-cristiana dei popoli scandinavi, inclusi quelli che colonizzarono lIslanda e le Isole Fær Øer, dove le fonti scritte della mitologia norrena furono assemblate. È da ritenersi un ramo della mitologia germanica (che include anche la mitologia anglosassone o inglese), che è il nucleo mitematico più antico. La mitologia germanica ha radici nella mitologia indoeuropea. Per la maggior parte delletà vichinga venne trasmessa oralmente e le nostre conoscenze al suo riguardo sono principalmente basate su testi medievali (in particolare le due versioni dellEdda), compilati successivamente allintroduzione del Cristianesimo tra i popoli germanici. Nel folklore scandinavo, queste credenze sono durate a lungo anche successivamente al Medioevo, in alcune aree rurali si sono conservate fino ai nostri giorni, venendo di recente riportate alla luce nei movimenti religiosi eteni. La mitologia norrena si è conservata anche come fonte dispirazione letteraria, produzioni teatrale, cinematografica e videoludica, che spesso ne hanno tuttavia presentato i contenuti snaturandoli. Indice [nascondi] 1 Fonti 2 Cosmologia 2.1 Divinità 2.2 Völuspá: lorigine e la fine del mondo 2.2.1 Il passato 2.2.2 Lavvenire 3 Re ed eroi 4 Culto germanico 4.1 Centri della fede 4.2 Sacerdoti 4.3 Sacrifici umani 5 Interazioni con il Cristianesimo 6 Nomenclatura dei giorni della settimana 7 Influenze moderne 7.1 Sviluppi musicali 7.2 Influenze sulla letteratura fantasy e nei giochi di ruolo 7.3 Influenze nella cultura popolare 8 Note 9 Bibliografia 10 Voci correlate 11 Altri progetti 12 Collegamenti esterni Fonti[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Edda in prosa e Edda poetica. La maggior parte della mitologia germanica, trasmessa oralmente, è andata persa. Religiosi cristiani hanno recuperato e conservato frammenti più o meno corposi della mitologia norrena, la variante più tarda (altomedievale) della mitologia germanica. I due nomi principali sono quelli di Snorri Sturluson (compilatore dellEdda) e Saxo Grammaticus, autore delle Gesta Danorum. Questi autori adottano uninterpretazione evemeristica, per cui le divinità norrene sono eroi umani o sovrani divinizzati. LEdda in prosa fu scritta probabilmente tra il 1222 e il 1225 da Snorri Sturluson (è detta per questo anche Edda di Snorri). Nelle intenzioni dellautore dovrebbe essere un manuale per aspiranti poeti. La costruzione delle complesse metafore poetiche (note come Kenningar) alla base della poesia norrena, tuttavia, richiede unampia conoscenza del retroterra mitologico, che qui Snorri espone estesamente. LEdda in poesia (detta anche Edda di Sæmundr, in quanto erroneamente attribuita allerudito Sæmundr il Saggio) fu scritta sempre nel XIII secolo. Tuttavia, i ventinove lunghi poemi che contiene risalgono a epoche di gran lunga anteriori, anche sino al IX o X secolo. Di questi, undici trattano delle divinità, altri di eroi leggendari, come il celebre Sigurðr, il Sigfrido della germanica Canzone dei Nibelunghi. Oltre a queste fonti sono sopravvissute diverse leggende nel folklore orale scandinavo e tedesco, e centinaia di luoghi in tutta lEuropa Germanica prendono il nome dagli dei. Esistono anche numerose pietre runiche, specialmente in Scandinavia e in Inghilterra, che ritraggono scene della mitologia norrena, come la pesca di Thor, Odino che cavalca Sleipnir, Odino divorato da Fenrir, Hyrrokkin che cavalca verso il funerale di Baldr. In Danimarca è stata ritrovata una pietra che ritrae Loki con mustacchi arricciati e le labbra cucite. Sono stati anche recuperati idoli che ritraggono Odino (con un occhio solo), Thor (con il suo martello) e Freyr. Cosmologia[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Cosmologia della mitologia norrena. Secondo la mitologia norrena il mondo sensibile è Miðgarðr (lett. Terra di Mezzo). Circondata dalle acque, alla sua sommità si trova Asgarðr, la dimora degli dei, raggiungibile unicamente tramite Bifröst, il ponte dellarcobaleno. I Giganti vivono allesterno del mondo, al Nord, in un luogo chiamato Jötunheimr (Terra dei Giganti). La dea Hel governa il sotterraneo regno Helheim (Dimora di Hel), luogo predestinato ai defunti. Nel Sud vi è linfuocato e misterioso reame di Muspell, il Múspellsheimr dimora dei giganti del fuoco. Ulteriori regioni dellimmaginario norreno sono Álfheimr dimora degli elfi chiari (ljósálfar), Svartálfaheimr dimora degli elfi oscuri (ma questa divisione tra elfi è fatta unicamente da Snorri), Niðavellir le miniere dei Nani. Divinità[modifica | modifica sorgente] Pietra runica che potrebbe ritrarre il lupo Fenrir Le divinità sono divise in due classi: gli Æsir (Asi) e i Vanir (Vani). La distinzione non è tuttavia netta: nel passato remoto le due fazioni si fronteggiarono in guerra, ma in seguito raggiunsero la pace, si scambiarono ostaggi e alcuni membri si unirono in matrimonio. Di determinate divinità non è chiara lappartenenza a una delle due classi. Alcuni studiosi hanno visto in questo racconto di successione divina una trasposizione dellinvasione delle tribù indoeuropee, che soppiantarono coi loro culti guerrieri le precedenti divinità agricole. Altri studiosi (come Georges Dumézil o Mircea Eliade) considerano la divisione tra Æsir e Vanir come lespressione di una divisione strutturale delle diverse funzioni (divinità sovrane, guerriere e agricole) tipica delle religioni di supposta derivazione indoeuropea, e interamente spiegabile in tal senso. Gli Æsir e i Vanir sono generalmente nemici degli Jötnar (singolare Jötunn). Paragonabili ai Titani della mitologia greca, vengono chiamati Giganti, anche se alcuni suggeriscono, come alternativa, demoni. Da notare comunque che gli Æsir discendono dagli Jötnar, e sia Æsir che Vanir possono unirsi con loro per generare figli, quando non sono dei mostri. Esistono due classi generali di giganti: Hrímþursar, i giganti di brina, e i Múspellsmegir o giganti di fuoco anche detti Figli di Muspell. Celebri tra gli altri enti divini sono Fenrir il lupo e il Miðgarðsormr, il grande serpente che cinge il mondo, entrambi figli che il dio Loki ha avuto da una gigantessa. Altre creature spesso citate sono Huginn e Muninn (pensiero e memoria), i due corvi che mantengono informato Odino di tutto ciò che avviene nel mondo. Sleipnir, il cavallo a otto zampe di Odino, anchesso figlio di Loki. Ratatosk, lo scoiattolo che scorrazza tra i rami di Yggdrasill, lalbero del mondo. Come per molte altre religioni indoeuropee, la mitologia germanica presenta una debole opposizione tra bene e male, tipica invece delle tradizioni abramitiche mediorientali. Loki, principio del disordine, in molte occasioni aiuta gli dei con la sua astuzia (per preservare lordine cosmico), e in altrettante li insulta e ne causa i lutti. I Giganti, non tanto fondamentalmente malvagi, sono piuttosto rudi, vanagloriosi e incivili. Lopposizione è più dunque tra un Ordine e un Caos non impermeabili luno allaltro. Le Norne tessono le trame del fato alle radici di Yggdrasill, lalbero del mondo Völuspá: lorigine e la fine del mondo[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Völuspá. Lorigine e il destino del mondo sono descritti, anche se in modo molto confuso e criptico, nella Völuspá (La profezia della völva o Profezia della Veggente), contenuta nellEdda Poetica. Qui Odino evoca lo spirito di una völva (cioè, una veggente) perché gli racconti il passato e il futuro. Pur riluttante, lo spirito deve cedere alle richieste di Odino, da sempre alla ricerca di nuova conoscenza, finché, dopo aver rivelato tutti i segreti del passato e del futuro, risprofonda nelle tenebre della morte. Il passato[modifica | modifica sorgente] In principio cerano il mondo del ghiaccio Niflheimr e il mondo del fuoco Muspellsheimr e tra di essi Ginnungagap, un vuoto spalancato, nel quale non viveva niente. Qui fuoco e ghiaccio si incontrarono, dando forma al gigante primordiale, Ymir e alla vacca cosmica, Auðhumla il cui latte nutrì Ymir. La mucca leccò il ghiaccio, dando forma al primo dio Buri, che fu il padre di Borr, padre a sua volta del primo Æsir, Óðinn, e dei suoi fratelli, Víli e Vé. Da Ymir discese invece la razza dei Giganti. Quindi i figli di Bor, Óðinn, Víli e Vé, uccisero Ymir e con il suo corpo formarono il mondo. Gli dei regolavano il passaggio dei giorni e delle notti, così come delle stagioni. I primi esseri umani furono Askr ed Embla (frassino e olmo), formati dal legno e portati in vita ancora da Óðinn, Víli e Vé[1]. Sól è la dea del Sole, una figlia di Mundilfœri, data in sposa a Glenr. Ogni giorno cavalca nel cielo sul suo carro trainato da due cavalli chiamati Alsviðr e Árvakr. Sol è perennemente inseguita da Sköll, un lupo che vuole divorarla (probabile spiegazione delle eclissi), e che prima o poi la raggiungerà. Fratello di Sol è Máni, la Luna, anchegli inseguito da un lupo, Hati. Uno scudo, chiamato Svalinn, si interpone tra la Terra e il Sole, per impedire che questi bruci il suolo con la sua eccessiva violenza. La veggente descrive quindi il grande albero Yggdrasill e le tre norne che tessono le trame del fato ai suoi piedi. Quindi descrive la guerra primordiale tra Æsir e Vanir e lomicidio di Baldr. A questo punto rivolge la sua attenzione al futuro. Lavvenire[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Ragnarök. Al termine del tempo le forze del caos prenderanno il sopravvento, spezzando le loro catene. Guidate da Loki, daranno il via al Ragnarök, la battaglia finale tra le forze dellordine e le forze del disordine. Le due forze contrapposte si annienteranno a vicenda, distruggendo con loro lintera creazione. Dalle sue ceneri, tuttavia, un nuovo mondo risorgerà, una nuova coppia originaria, Líf e Lífþrasir (salvatisi dal Ragnarök nascondendosi nel bosco di Hoddmímir o nel frassino Yggdrasill a seconda delle varie tradizioni), ripopolerà Miðgarðr, ricominciando così un ciclo di ascesa e decadenza. Gli studiosi discutono sulleventuale peso di uninfluenza cristiana su queste ultime credenze. Re ed eroi[modifica | modifica sorgente] Lincisione di Ramsund che ritrae brani della Saga Völsunga La mitologia non tratta solo di dei e creature soprannaturali, ma anche di eroi e re. Molti di essi sono probabilmente esistiti e generazioni di studiosi scandinavi hanno tentato di dividere la storia dai miti delle saghe. Gli eroi più famosi sono senza dubbio Sigfrido e Svipdagr, ma anche le Skjaldmö erano protagoniste di molte vicende eroiche. Culto germanico[modifica | modifica sorgente] Gamla Uppsala, il centro della religione in Svezia fino alla distruzione del tempio nel tardo XI secolo Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Blót. Centri della fede[modifica | modifica sorgente] Le tribù germaniche raramente o quasi mai costruirono templi nel senso moderno. Il Blót, la forma di adorazione praticata dagli antichi popoli Germanici e Scandinavi assomigliava a quella dei Celti e Baltici: poteva essere celebrata in boschi sacri o anche in casa e/o con un semplice altare di pietre impilate detto horgr. Comunque sembra che siano esistiti alcuni centri religiosi importanti, come Skiringsal, Lejre e Uppsala. Adamo di Brema afferma che esisteva un Tempio a Uppsala con tre statue di legno di Thor, Odino e Freyr. Sacerdoti[modifica | modifica sorgente] Mentre sembra che sia esistito qualcosa di simile a dei sacerdoti, questi non assunsero mai il carattere professionale e semiereditario dei druidi celti. Ciò perché le tradizione sciamanistica era mantenuta dalle donne, le Völva. Si dice che i re germanici abbiano avuto origine dallufficio sacerdotale. Il ruolo sacerdotale del re era in linea con il ruolo generale del godi che era il capo di un gruppo di famiglie imparentate (per questa struttura sociale vedi clan nordici) e che amministrava i sacrifici. Sacrifici umani[modifica | modifica sorgente] Il racconto unico di un testimone diretto di un sacrificio umano germanico sopravvive nella narrazione di Ibn Fadlan di un Sepoltura di nave Rus in cui una ragazza schiava si offrì volontariamente per accompagnare il suo signore nellaldilà. Resoconti di seconda mano provengono da Tacito, Saxo Grammaticus e Adam Bremensis. La Heimskringla racconta del Re Svedese Aun che sacrificò nove dei suoi figli in uno sforzo di prolungare la sua vita fino a che i suoi sudditi gli impedirono di sacrificare lultimo figlio, Egil. Secondo Adam Bremensis i re Svedesi sacrificavano schiavi umani ogni nono anno durante i sacrifici di Yule al Tempio di Uppsala. Gli svedesi avevano il diritto non solo di eleggere il re, ma anche di deporlo e si dice che sia il re Domalde, che il re Olof Trätälja siano stati sacrificati dopo anni di carestia. Odino era associato alla morte per impiccagione e una probabile pratica del sacrificio Odinico mediante strangolamento ha un certo supporto archeologico nellesistenza di cadaveri perfettamente conservati dallacido delle torbiere dello Jutland (successivamente occupate dal popolo Danese), nelle quali furono gettati dopo esser stati strangolati. Un esempio è la Mummia di Tollund. Comunque non possediamo resoconti scritti che spieghino esplicitamente la causa di questi strangolamenti, che potrebbero ovviamente avere altre motivazioni. Interazioni con il Cristianesimo[modifica | modifica sorgente] Niente fonti! Questa voce o sezione sullargomento religione non cita alcuna fonte o le fonti presenti sono insufficienti. Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sulluso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Un ritratto del 1830 di Ansgar, un missionario cristiano invitato dal re svedese Björn at Hauge nel 829. Un importante problema nellinterpretare questa mitologia è che spesso i racconti più ravvicinati che sono giunti a noi risalgono allepoca dei primi contatti con i cristiani. Come esempio sia lEdda in Prosa che la Heimskringla sono state scritte da Snorri Sturluson nel XIII secolo, oltre duecento anni dopo levangelizzazione dellIslanda intorno allanno 1000 e in un intenso clima politico antipagano in Scandinavia. Generalmente tutta la letteratura della saga proviene dallIslanda, unisola remota e relativamente piccola; seppure nel clima di relativa tolleranza religiosa, il punto di vista di Sturluson era essenzialmente cristiano. Le copie dellHeimskringla, che erano diffuse quanto la Bibbia nella Norvegia odierna, forniscono alcuni interessanti intuizioni sullargomento. Snorri Sturluson introduce Odino come un mortale signore della guerra asiatico che acquisisce poteri magici, si insedia in Svezia e diviene un semidio successivamente alla sua morte. Dopo aver eroso la divinità di Odino, Sturluson racconta quindi la storia di un patto del re svedese Aun con Odino per prolungare la sua vita, in cambio del sacrificio dei suoi figli. Successivamente nella Heimskringla racconta in dettaglio come SantOlaf Haroldsson converta gli scandinavi al Cristianesimo. Durante la cristianizzazione della Norvegia, re Olaf I di Norvegia fece legare e abbandonare su uno skerry (piccola isoletta rocciosa) degli völva maschi (sejdmen) in attesa della marea. Una terribile e lunga attesa della morte. In Islanda, cercando di evitare una guerra civile, il parlamento Islandese votò a favore dellintroduzione del cristianesimo, ma tollerò il paganesimo in ambito privato. Da ciò derivò unatmosfera più tollerante che permise lo sviluppo della letteratura della saga, che è una finestra vitale per permetterci di comprendere meglio lera pagana. Vedi anche Cristianesimo Germanico. Daltra parte, in Svezia scoppiarono nellXI secolo una serie di guerre civili che terminarono con lincendio del Tempio di Uppsala. I Norvegesi si convertirono al Cristianesimo nel 960, dopo un miracolo compiuto da un prete di nome Poppone, che tenne in mano un ferro incandescente senza bruciarsi. Poppone disse che quella era la dimostrazione che Gesù era più grande di tutti gli dei germanici. Il re Aroldo ne convenne e si fece cristiano allistante. Nel 1030 quasi tutti i Norvegesi erano passati al Cristianesimo, ma sopravvissero alcuni gruppi fedeli al culto di Odino. Ad esempio, nella vivace città commerciale di Bergen sono state rinvenute due iscrizioni runiche del XIII secolo, una che dice possa Thor riceverti, possa Odino possederti. La seconda è una galdra che dice Io incido rune di cura, Io incido rune di salvezza, una volta contro gli elfi, due volte contro i troll, tre volte contro i giganti. La seconda cita anche la pericolosa Valchiria Skagull. Esistono poche altre testimonianze che vanno dal XIV secolo al XVIII secolo, ma il clero, come racconta Olao Magno nel 1555, scrisse della difficoltà di estinguere le vecchie credenze. La canzone di Þrymskviða pare essere stata particolarmente resistente, così come la romantica Hagbard e Signy, e sono state registrate versioni di entrambe nel XVII secolo e anche nel XIX secolo. NellOttocento e allinizio del Novecento studiosi del folclore svedese hanno documentato le credenze popolari, scoprendo che sopravvivevano molte antiche tradizioni della mitologia norrena. Comunque queste erano ormai molto lontane dallessere il sistema coeso raccontato da Snorri. Molte divinità furono dimenticate e solo Odino e luccisore di giganti Thor figurano in numerose leggende. Freyja viene a volte menzionata e Baldr sopravvive solo nelle leggende riguardanti alcuni toponimi. Altri elementi della mitologia nordica sono sopravvissuti senza essere percepiti come tali, specialmente quelli riguardanti gli esseri soprannaturali del folklore scandinavo. Inoltre la fede nordica nel destino è stata molto solida fino a tempi recenti. Poiché linferno cristiano somiglia alla dimora dei morti della mitologia nordica, uno dei suoi nomi fu prestato dalla vecchia fede: Helvite, cioè punizione di Hel. Alcuni elementi delle tradizioni Yule furono preservati, come la tradizione svedese di uccidere il maiale a natale, che originariamente era parte del sacrificio a Frey. Loki, per la sua natura traditrice, diabolica e crudele secondo alcune teorie è la versione nordica di Lucifero e del diavolo. Nomenclatura dei giorni della settimana[modifica | modifica sorgente] Analizzando attentamente i nomi dei giorni della settimana nelle lingue scandinave e germaniche, si nota come i nomi degli dèi della mitologia norrena compaiano molto spesso nelle lingue moderne: Nota: il nome fra parentesi è una delle varianti della lingua germanica Lingue moderne Italiano Inglese Tedesco Olandese Islandese Norvegese Svedese Norreno Divinità Lunedì Monday Montag Maandag Mánudagur Mandag Måndag Mánandagr Máni - la Luna Martedì Tuesday Dienstag[2] Dinsdag Þriðjudagur Tirsdag Tisdag Tysdagr Týr Mercoledì Wednesday Mittwoch Woensdag Miðvikudagur[3] Onsdag Onsdag Óðensdagr Odino (Woden) Giovedì Thursday Donnerstag Donderdag Fimmtudagur Torsdag Torsdag Þorsdagr Thor (Donar) Venerdì Friday Freitag Vrijdag Föstudagur Fredag Fredag Friádagr Freyja o Frigg Sabato Saturday Samstag Zaterdag Laugardagur Lørdag Lördag Laugardagr Satære[4] Domenica Sunday Sonntag Zondag Sunnudagur Søndag Söndag Sunnundagr Sól - il Sole Influenze moderne[modifica | modifica sorgente] In tempi più recenti ci sono stati tentativi, sia in Europa sia negli Stati Uniti, di restaurare lantica religione germanica sotto il nome di Etenismo. In Islanda lÁsatrú (tradizione nordica dellEtenismo) è stata riconosciuta ufficialmente come religione dallo stato nel 1973, legalizzando i suoi matrimoni, battesimi e altre cerimonie. In Danimarca è una religione ufficiale e legale, sebbene ancora discretamente nuova. Anche in Italia esistono dei fedeli che praticano i rituali del paganesimo germanico nella sua versione continentale longobarda: la Comunità Odinista. Sviluppi musicali[modifica | modifica sorgente] La mitologia norrena, nellaccezione del Canto dei Nibelunghi, ha ispirato Richard Wagner nella composizione delle quattro opere che compongono Der Ring des Nibelungen (Lanello del Nibelungo). Influenze sulla letteratura fantasy e nei giochi di ruolo[modifica | modifica sorgente] I racconti di grandi guerrieri e maghi mortali hanno dato vita al genere della narrativa fantasy nel XX secolo. Robert E. Howard ha preso in prestito estensivamente elementi della mitologia norrena per molti dei suoi lavori fantasy, tra cui la sua più famosa creazione Conan il Barbaro, un mercenario cimmero ed eroe di numerose storie brevi e novelle. Successivamente altri seguirono le sue orme. Poul Anderson ha scritto una serie di romanzi ambientati nel mondo della mitologia norrena, tra cui La spada spezzata, La saga di Hrolf Kraki, La guerra degli dèi e, ispirandosi alle ballate danesi, I figli del tritone. Il primo racconto del ciclo di Harold Shea, di Lyon Sprague De Camp e Fletcher Pratt, trae la sua ambientazione da un episodio dellEdda in prosa di Snorri Sturluson. La mitologia norrena è invece presente, in misura minore rispetto a quella anglosassone, ne Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. Molti autori famosi come Robert Jordan, Terry Brooks, Raymond Feist, David Eddings, Tad Williams, Il gioco proibito di Lisa Jane Smith e altri, hanno preso in prestito elementi dalla mitologia norrena. Lintera saga de La ragazza drago, scritta da Licia Troisi, è basata sulla mitologia nordica. Ciò aiutò il fantasy a svilupparsi come genere separato e, daltra parte, la sua nascita diede una spinta alla diffusione di giochi di ruolo (un esempio è Dungeons & Dragons) e videogiochi con ambientazioni fantasy. Influenze nella cultura popolare[modifica | modifica sorgente] Molti dei personaggi del pantheon norreno sono stati adattati e immessi nei fumetti dellUniverso Marvel con larrivo di Thor, uno dei supereoi pubblicato da più tempo. Personaggi del pantheon norreno sono anche eroi dellanime giapponese Matantei Loki Ragnarok. Ragnarok è inoltre il nome dellastronave in dotazione ai personaggi di Final Fantasy VIII. Alcuni personaggi del manga giapponese Oh, Mia Dea! di Kosuke Fujishima sono ispirati anchessi alla mitologia norrena: le tre dee protagoniste assieme al mortale Keiichi Morisato sono le Norne. Anche nella saga Saint Seiya vengono citati nomi e caratteristiche di personaggi della cultura Norrena adattati al ruolo dei combattenti fronteggiati dai cavalieri dello zodiaco durante le avventure situate ad Asgard. Inoltre la mitologia norrena è il tema principale nei brani di molti gruppi metal, in particolare di quelli aderenti al genere black metal, epic metal e viking metal. Nella serie a fumetti Martin Mystère un filone narrativo riprende i temi della mitologia norrena con storie di ampio respiro in cui vi sono commistioni anche con la mitologia celtica e con le leggende su Re Artù. Note[modifica | modifica sorgente] ^ NellEdda in prosa, i tre figli di Borr sono Odino, Víli e Vé (Gylfaginning VI) e Snorri Sturluson attribuisce a loro la creazione della prima coppia umana (Gylfaginning IX); la Völuspá è daccordo sul fatto che la creazione del mondo fu opera dei tre figli di Borr, dei quali non fornisce i nomi (Völuspá IX), ma poi attribuisce la creazione della prima coppia a Odino, Hœnir e Lóðurr (Völuspá XVII-XVIII). Su questa base è stata proposta lidentificazione di Víli e Vé con Hœnir e Lóðurr, anche se nessuna delle due fonti lo ammette di per sé. Inoltre, Snorri accenna a una triade formata da Óðinn, Hœnir e Loki (Skáldskaparmál I), che corrisponde ovviamente alla triade della Völuspá (con confusione tra Loki e Lóðurr), anche se Snorri la tiene ben distinta dalla triade formata da Odino, Víli e Vé. ^ In origine il nome era Ziostag, probabilmente Zio era una forma alternativa di Týr. ^ In origine il nome era Wódnesdæg (il giorno di Woden, cioè Odino). ^ Unantica divinità dellagricoltura, forse identificata con Loki o Njörðr. Bibliografia[modifica | modifica sorgente] Fonti primarie: Snorri Sturluson. Edda in Prosa. Edda Poetica. Libri moderni: Gianna Chiesa Isnardi. I miti nordici. Longanesi, 1991. 736 p. Mario Polia La voluspà. I detti di Colei che vede. Testo norreno a fronte. Il Cerchio, Rimini, 1983 Mario Polia Le rune e gli dèi del nord Il Cerchio, Rimini,1994 Voci correlate[modifica | modifica sorgente] Hersir Óðrerir Tempio di Uppsala Altri progetti[modifica | modifica sorgente] Collabora a Commons Commons contiene immagini o altri file su Mitologia norrena Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente] Bifröst - Il ponte arcobaleno - il paese dei miti e delle leggende I Cancelli di Asgard - Tradizione e Miti del Nord-Europa Comunità Odinista gruppo pagano-germanico longobardo (EN) CyberSamurai Encyclopedia - Enciclopedia della mitologia norrena (EN) Encyclopedia Mythica (EN) Germanic Mythology: Texts, Translations, Scholarship
Posted on: Tue, 19 Nov 2013 19:21:08 +0000

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