NEBRASKA Regia: Alexander Payne Interpreti e Personaggi: Bruce - TopicsExpress



          

NEBRASKA Regia: Alexander Payne Interpreti e Personaggi: Bruce Dern (Woody Grant), Will Forte (David Grant), June Squibb (Kate Grant), Bob Odenkirk (Ross Grant), Stacy Keach (Ed Pegram), Mary Louise Wilson (Zia Martha), Rance Howard (Zio Ray), Tim Driscoll (Bart), Devin Ratray (Cole), Angela McEwan (Peg Nagy), Glendora Stitt (Zia Betty), Elizabeth Moore (Zia Flo), Kevin Kunkel (Cugino Randy), Dennis McCoig (Zio Verne), Ronald Vosta (Zio Albert), Missy Doty (Nöel), John Reynolds (Bernie Bowen), Neal Freudenburg (George Westendorf), Eula Freudenburg (Jean Westendorf), Ray Stevens (II) (Dale Slaasted), Lois Nemec (Kathy Slaasted), Scott Goodman (Mark), Colleen ODoherty (Janice), Franklin Dennis Jones (Zio Cecil) Drammatico, b/n, 115 min. USA, 2013 Uscita Francia 23 Maggio 2013 (Cannes Film Festival) Uscita Italia 16 gennaio 2014 Produzione Paramount Vantage, Filmnation Entertainment, Blue Lake Media Fund, Echo Lake Entertainment, Bona Fide Production. Distribuzione Lucky Red (2014). Sceneggiatura Bob Nelson. Fotografia Phedon Papamichael. Musiche Mark Orton. Montaggio Kevin Tent. Scenografia J. Dennis Washington. Arredamento Fontaine Beauchamp Hebb. Costumi Wendy Chuck. Filming Locations Lincoln, Nebraska, USA-Hooper, Nebraska, USA-Plainview, Nebraska, USA-Osmond, Nebraska, USA-Stanton, Nebraska, USA-Billings, Montana, USA (on location)-South Dakota, USA (cited in film credits)-Wyoming, USA (cited in film credits) DIZIONARIO FARINOTTI Woody Grant ha tanti anni, qualche debito e la certezza di aver vinto un milione di dollari alla lotteria. Ostinato a ritirare la vincita in un ufficio del Nebraska, Woody si avvia a piedi dalle strade del Montana. Fermato dalla polizia, viene recuperato da David, figlio minore occupato in un negozio di elettrodomestici. Sensibile al desiderio paterno e dopo aver cercato senza successo di dissuaderlo, decide di accompagnarlo a Lincoln. Contro il parere della madre e del fratello Ross, David intraprende il viaggio col padre, assecondando i suoi capricci e tuffandosi nel suo passato. Nel percorso, interrotto da soste e intermezzi nella cittadina natale di Woody, David scoprirà i piccoli sogni del padre, le speranze svanite, gli amori mai dimenticati, i nemici mai battuti, che adesso chiedono il conto. Molte birre dopo arriveranno a destinazione più ricchi di quando sono partiti. Autore indipendente e scrittore dotato, Alexander Payne realizza una nuova commedia laterale come le strade battute dai suoi personaggi, che si lasciano indietro lo Stato del Montana per raggiungere il Nebraska in bianco e nero di Bruce Springsteen. E dellartista americano il film di Payne mette in schermo la scrittura visiva, conducendo un padre e un figlio lungo un viaggio e attraverso un territorio che intrattiene un rapporto simbolico col loro mondo interiore. Oscillando tra dramma e commedia, Nebraska, versione acustica di Sideways, coinvolge lo spettatore in un flusso empatico coi protagonisti, persone vere dentro storie comuni e particolari da cui si ricava una situazione universale. Ambientato nella provincia e lungo le strade che la raccordano al mondo, Nebraska frequenta una dimensione umana marginale e fuori mano rispetto allimmaginario hollywoodiano, prendendosi alla maniera del protagonista tutto il tempo del mondo per arrivare a destinazione. Una destinazione dove si realizza un passaggio che non può mai avvenire come effetto di una retorica pedagogica ma si fonda sullimpossibile, limpossibilità di governare il mistero assoluto della vita e della morte. Non è per sé che il protagonista di Bruce Dern sogna quel milione di dollari, a lui basta un pick-up per percorrere gli ultimi chilometri di una vita spesa a bere e a rimpiangere quello che non è stato. La vincita della sedicente lotteria a Woody Grant occorre per i suoi ragazzi, per lasciare loro qualcosa con cui vivere e per cui ricordarlo. Ma David, sensibile e affettuoso, è figlio profondamente umanizzato, testimonianza incarnata di uneredità più preziosa del denaro. È il figlio bello di chi è stato e di cui perpetua adesso il valore. Nebraska è una ballata folk che accomoda allora la bellezza e lamore, quella di un figlio per il proprio genitore, che prima di lasciare andare torna a guardare dal basso, in una prospettiva infantile e accoccolata ai suoi grandi piedi e al suo piccolo sogno. Intorno a loro scorre lAmerica lost and found insieme a una storia sincera che battendo vecchie strade, la struttura da road movie che diventa pretesto di formazione (Sideways), ne infila una nuova. Nebraska è una spoglia poesia di chiaroscuri, unindicazione lirica verso le radici, verso i padri, davanti ai dilemmi di tempi paradossali e senza guida. Diversamente dagli antieroi springsteeniani, il protagonista di Payne non cerca terre promesse e non corre sulle strade di un effimero sogno americano, decidendo per la lentezza, limpegno, il rispetto e il senso di responsabilità. Lamabile David di Will Forte è il giusto erede di un genitore vulnerabile che Payne non presenta come esemplare ma come testimonianza eccentrica e irripetibile della possibilità di stare al mondo con qualche passione. E quella di Woody è lamore, lingua franca di un viaggio che contempla le tracce paterne cicatrizzate nel proprio destino. Su quel padre incerto David ritrova il proprio senso e riprende la strada. 4 stelle FILMTV «Oh, come ti odieranno», biascicò un John Wayne ubriaco di Wild Turkey all’alba della mattina in cui Bruce Dern gli avrebbe sparato alle spalle sul set di I cowboys di Mark Rydell. E ancora oggi Dern è l’uomo che ha ucciso John Wayne e pochi ricordano che lui è «la più grande star mai diventata una star», per dirla con Erik Hedegaard di “Rolling Stone”. Faccia associata indelebilmente agli anni 70, da Corman a John Frankenheimer - ha lavorato con Alfred Hitchcock, è amico di Jack Nicholson - Dern è restato ai margini. Dotato di una filmografia sterminata, lo ricordiamo ancora in qualche Hill (Wild Bill, Ancora vivo), di recente s’è fatto vedere in Twixt di Coppola e Django Unchained, Dern è la solitudine del maratoneta hollywoodiano. Questo per dire che l’attore non è mai andato via. Semplicemente, alla stregua di un Harry Dean Stanton, ha dovuto attendere il film giusto per farsi apprezzare anche da quanti lo ritenevano solo un volto nella tappezzeria dei caratteristi hollywoodiani. Nel ruolo di Woody Grant, un vecchio scontroso e amareggiato convinto di avere vinto un milione di dollari, Dern s’avventura in un’odissea provinciale fotografata in un magnifico bianco e nero opera dello straordinario Phedon Papamichael che evoca addirittura memorie del Paper Moon - Luna di carta di Peter Bogdanovich. Sospeso fra echi agrodolci di commedia all’italiana (si pensa a Comencini e Monicelli) e, inevitabile, Una storia vera di David Lynch, Nebraska si rivela essere il miglior lavoro di un cineasta sin qui discontinuo e, al peggio, fastidioso (Paradiso amaro). Dinoccolato e preciso come la camminata di Dern (l’unica risposta possibile a quelle proverbiali del nostro Servillo), il film coglie con grande attenzione ciò che resta di una provincia una volta saldamente operaia, oggi dimenticata dalla crisi finanziaria. In un ruolo che avrebbe potuto essere di Spencer Tracy, di Ben Johnson o di un Harry Carey Jr., Dern offre una lezione di “cinema americano” al suo meglio (assecondato dal geniale Bob “Better Call Saul!” Odenkirk e da Will Forte). Payne con Nebraska, opera essenziale e senza sbavature come una canzone di Howe Gelb, precisa nei tempi e attenta alla composizione dello spazio, trova una felicità espressiva che sin qui gli era sempre sfuggita. 4 stelle WWW.ALLMOVIE.COM 3,5 stars
Posted on: Fri, 07 Feb 2014 16:38:09 +0000

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