PARTE PRIMA Sorgi oh ricordo di quando ero, di quando tutto fu - TopicsExpress



          

PARTE PRIMA Sorgi oh ricordo di quando ero, di quando tutto fu prima di adesso. Nessun cammino è mai isolato dall’incedere futuro. Niente è stato che ancora non sarà perché ogni cosa che svanisce, presto ricompare per proseguire ciò che di latente è stato mantenuto tale. La facoltà propria più illustrativa di sé stessi è senz’altro la capacità di arrecarsi dubbi sulle proprie conoscenze e valutazioni. Qualcosa sta tornando, riaffiorando, un qualcosa che al momento sembra sconosciuto, non vissuto, ma che presto rappresenterà il risveglio di una consapevolezza, imprigionata e in dovere di essere liberata. Sognare, svegliarsi, tornare a dormire per sognare e risvegliarsi in un altro dove e quando, lì dove tutto è libero di essere, lì dove il noi non ci appartiene più e tutto diviene ogni cosa. Sapete, vivere un’esistenza che concettualmente indirizza sempre e solo verso una strada da percorrere, la trovo limitativa e priva di ogni sorta di possibilità, ma certo non priva di utilizzo. Già, l’imbrigliamento della capacità logica e intuitiva, è occorrenza di volontà ben più sapienti e lungimiranti di quanto possa ogni singolo popolano ostentarsi a tale conoscenza. La vita ordinaria è costellata di poche cose, assolutamente prive di significato, ma ricca di manipolazioni delle stesse. Utilizzare le conoscenze date in pasto come egemonia dei popoli, è stato il vanto più ardito e vincente che le elite hanno saputo escogitare per asservire le menti ignoranti e quindi, prive in ogni modo di operare una qualunque riflessione in merito. E’ stato di fatto creato uno standard mondiale, su cui ogni religione si basa, su cui ogni stato si fonda, su cui ogni popolo è tenuto a riconoscersi. Ci hanno divisi in così tante parti, che è ormai quasi impensabile riuscire a mostrare la verità a chiunque. Siamo stati cresciuti nell’ignoranza e forniti di informazioni manipolate e menzognere che alla fine abbiamo lasciato che rappresentassero per ognuno, la propria verità. Sapete, in tutto ciò cui si vuole credere, c’è l’avvenimento che dimostra la propria verità, così che ognuno sarà convinto di detenere l’attendibilità sulla realtà che sta vivendo. Purtroppo tutto è menzogna, ogni cosa è manipolata al fine di risultare veritiera. Tutto questo è possibile solo perché ogni verità spacciata tale, ha una radice comune, esattamente così, tutto deriva da quella verità che viene tenuta nascosta con ogni mezzo possibile, il più potente è la derisione. Quella subdola convinzione che i padroni della terra, gli stessi padroni dei potenti, hanno sparso qua e là come prove per poi essere screditate in ogni modo, al solo scopo di indurre le genti a non poter credere a ciò che non possono vedere, mentre è tremendamente triste osservare che le stesse menti che si rifiutano di accettare qualcosa perché non è osservabile, credono nelle religioni. Hanno inventato canoni ferrei di bontà, come gli angeli, esseri celesti che guidano il volere di un dio definito buono e comprensivo, ma che in realtà, in nome suo, spargono guerre e distruzione. Ogni cosa è menzogna e allora che cosa non lo è? Molto semplice, tutto ciò che è menzogna, racchiude un fondo di verità, basta raccogliere tutte le menzogne ed estrapolare le verità, così che restino solo quest’ultime. PAG 56 Da qui un nuovo e grande punto di partenza, su come interrogarci e porci nuovi quesiti. Affidarsi a qualcosa, significa rinunciare ad andare avanti e arenarsi così, all’inevitabile accettazione della propria fine, in quanto, si è scelti di fermarsi ad una sola e più confortevole comprensione delle cose. Le religioni rendono schiavi, nessuno è più in grado di liberarsi da quella mole di informazioni deviate, conformi solo a donare risposte che vengono poi assimilate come uniche e vere, ponendo così le genti, in uno stato catatonico che pregiudicherà tutta la loro esistenza, non trovando mai altro modo di svolgere la propria vita, all’infuori di come è stata per loro organizzata e come è stata loro lasciata imparare. La politica, una manovra intellettuale che consente a chiunque di sentirsi parte di essa, ma mai in essa. Ognuno cercherà una propria appartenenza perché sarà stato così educato ad intendere la propria esistenza, che non riuscirà nemmeno ad accorgersi che il suo è un bisogno, quello di doversi sentire parte di un gruppo invece che di un altro. La religione, la politica, hanno tutte e due uno scopo molto importante per sé stesse, quello di piegare ogni volontà libera, ostile alle proprie esigenze di comando, che più nessuno si accorge di quanto siano simili e di quanto ci sia stato bisogno di inventarle. DANIELE OLIVIERI
Posted on: Tue, 09 Jul 2013 10:16:26 +0000

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