Pensieri pericolosi. Sterile esercizio andare cercando nei diari - TopicsExpress



          

Pensieri pericolosi. Sterile esercizio andare cercando nei diari di scrittori, negli spazi riservati al ‘vissuto’, qualche momento di debolezza, qualche cedimento o lapsus o contraddizione che riveli una piega segreta, un risvolto delle verità che l’autore avrebbe voluto tenere segrete e che invece si è lasciato sfuggire sulla carta. Ci si accorge che i pensieri pericolosi, le verità inconfessabili, le velleità, i complessi, le ossessioni, i piccoli o grandi mostri che ognuno di noi nasconde, traspaiono piuttosto nei testi di finzione che nei diari. Nel diario la confessione non supera mai i picchetti di confine, perfino nei più spudorati, da Rousseau a Léautaud. Lo scrittore confessa quel tanto che gli piace confessare, è continuamente sotto controllo. Il testo di finzione permette di pronunciare in totale abbandono le verità estreme investendone i personaggi (i grandi irresponsabili). Così da un lato la finzione diventa terapia di liberazione e, per chi voglia leggerla in questa chiave, lettino di analisi. Questo discorso va a cadere su un romanzo di Milan Kundera Il valzer degli addii, e casualmente su una pagina dove l’autore si sprofonda a raccontare il sabotaggio sessuale delle donne grasse che esibiscono la loro inservibile sessualità per diffamare il prestigio della nudità femminile. La furbizia del lettore scavalca il troppo trasparente personaggio dell’intellettuale perseguitato e va cercando altrove i suoi segreti traumi sessuali (Luigi Malerba)
Posted on: Tue, 12 Nov 2013 13:25:48 +0000

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