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Per condividere anche qui, nel nostro Bel Paese italofono, articoli di attualità economica e finanziaria che circolano allestero, traduco quel che si dice di non politicamente corretto oltre confine tra economisti/proff/bloggers, in campo economico, ma non solo... Voci dallestero qualche volta pesca anche in Italia, pubblicando qualcosa di fuori dal coro made in Italy ▼ 31/10/13 Telegraph: La velata minaccia di Mediobanca su unuscita italiana dalleuro Sul Telegraph si possono trovare analisi e grafici attendibili sulleconomia italiana in allarme rosso, ed è citato il rapporto di Mediobanca ove si parla del ciclo di Frenkel: siamo al capolinea. Il cambio sta portando lItalia al capolinea. LItalia rimane bloccata nella depressione. Ora sappiamo che il picco spettacolare della fiducia dei consumatori nel mese di giugno è stato un inganno, una bugia a fin di bene per prospettare un futuro migliore e contenere la marea della deflazione da debito. Hedge fund, banche e investitori di tutto il mondo si sono riversati sugli asset italiani senza soffermarsi su dettagli. Hanno fatto soldi rapidamente, certo. I rendimenti dei bond italiani a 10 anni sono scesi di 40 punti base in una settimana. Lindice MIB della Borsa di Milano aveva toccato il fondo vicino a 14.860 poco prima del comunicato. E poi è salito, raggiungendo 19.496 punti. Leuforia era comprensibile. La componente economica dellindice di fiducia era salita miracolosamente da 71,7 a 91,6 in un mese. Se lItalia stava davvero svoltando così sensibilmente dopo un crollo del PIL del 9% e due anni di recessione, questo davvero avrebbe voluto dire che la crisi dellEuropa era ormai alle spalle. Avremmo potuto sentirci più sollevati sul debito italiano da 2.000 miliardi di € , il più elevato del mondo dopo Stati Uniti e Giappone. In realtà, listituto di statistica italiano Istat ha alterato il sondaggio. Ha preso in esame una diversa composizione socio-demografica del campione degli intervistati, rivelando tranquillamente alcuni dettagli solo un mese dopo, ma soltanto pochi economisti italiani vi avevano prestato attenzione. Hanno giocato con i dati e sono scioccato, ha detto uno di loro. Leconomista ha descritto lepisodio come un tentativo di promuovere entusiamo e portare la crescita a una velocità di fuga. Le autorità italiane - in balia dei Bocconi Boys, i sostenitori del libero mercato dellUniversità Bocconi di Milano - danno grande peso alle teorie per le quali solo la fiducia può vincere lausterità fiscale, insieme a una moneta sopravvalutata e una restrizione monetaria. E la moneta è sicuramente in contrazione. Laggergato monetario italiano M3 si è contratto negli ultimi cinque mesi (passando da 1.329 miliardi a 1.312 miliardi di €). Simon Ward di Henderson Global Investors, dice che laggregato monetario reale M1 a sei mesi è crollato: La spia dellItalia è rossa lampeggiante. E vero che in determinate circostanze la fiducia dei mercati può oliare gli ingranaggi delleconomia. Ma fare affidamento solo sul morale per far uscire l economia da una depressione conclamata è come una carica alla baionetta contro dei cannoni Krupp, o lo spirito dello slancio vitale di St Cyr nel 1914, ardito e vano nello stesso tempo. Il premio Nobel Paul Krugman deride questa sotto- branca delleconomia come la fata fiducia. In ogni caso, i dati concreti riportano abbastanza in fretta sulla strada giusta. La produzione industriale in agosto è scesa del 4.4pc, e i nuovi ordini sono scesi del 6.8pc . La Banca dItalia ha dichiarato che il credito alle imprese non finanziarie è sceso del 4.6pc nel mese di agosto (su base annua), in peggioramento dal mese di luglio. La fiducia delle imprese è scesa al 79,3 a settembre ed è ora a livelli di crisi post- Lehman. Questa settimana lIstat ha comunicato che leconomia è più debole di quanto si pensasse. Nel terzo trimestre il PIL si ridurrà ancora. La recessione si è appiattita, e questo è tutto, dice Antonio Guglielmi di Mediobanca . Il rapporto tra debito pubblico e PIL è aumentato di 15 punti percentuali [ al 133pc ] nel corso degli ultimi 15 mesi, perché non cè crescita. E tutto a causa degli effetti dellausterità e del moltiplicatore fiscale. Stiamo facendo lo stesso errore che hanno fatto in Grecia. Mr. Guglielmi ha detto che il governo ha previsto per il prossimo anno una crescita dell1% , passando dall 1.7pc , all1.8pc all1.9pc e così via. E una finzione. ( Citigroup ha detto che la crescita sarà più vicino allo zero sino al 2017) . A mala pena siamo cresciuti dell1% allanno durante i migliori anni del boom globale. Come faremo a farlo ora in tempi molto più difficili? Prof. Giuseppe Ragusa della Luiss Guido Carli di Roma ha detto che il governo si sta arrampicando sugli specchi, sperando che la ripresa mondiale riuscirà in qualche modo a portare lItalia fuori dal guado. Loro non stanno facendo nulla. La politica è completamente passiva, non funzionerà, perché siamo in una trappola del debito, ed a differenza della Spagna abbiamo continuato a perdere competitività nei confronti della Germania negli ultimi tre o quattro anni. Prof. Ragusa calcola che il debito aumenterà ogni anno di un 5% del PIL, anche se la crescita tornasse ai livelli pre-crisi di circa lo 0.6%. Questo farebbe crescere in maniera esponenziale il rapporto debito Pil fino a quasi il 150%, al di là del punto di non ritorno per un paese senza moneta sovrana. Ragusa ha detto che le politiche di salvataggio della Banca centrale europea hanno indotto il Tesoro italiano a prendere in prestito su scadenze brevi, dal momento che il sostegno BCE copre solo il debito fino a tre anni. Questo ha ridotto la durata media del debito da 7,6 a 6,4 anni, con un maggior rischio di crollo. Temo che i nodi verranno al pettine entro il primo trimestre del prossimo anno ha detto. Il tasso di cambio sta portando alla resa dei conti. Da giugno leuro è salito quasi dell8% contro il dollaro - e quindi lo yuan cinese. E una situazione grottesca per una regione impantanata in una disoccupazione record che probabilmente anche il prossimo anno resterà indietro rispetto al resto del mondo di un ampio margine, secondo le stesse autorità comunitarie. Il governatore austriaco della BCE Ewald Nowotny dice che Francoforte può far poco a riguardo. Eppure, la Banca del Giappone ha appena fatto scendere lo yen del 22% grazie a una strategia massiccia di reflazione. La Banca nazionale svizzera sta tenendo il franco a 1,20 €, giurando di difenderlo contro il mondo intero. E molto facile indebolire una valuta. Ciò che il signor Nowotny intende è che l UEM è politicamente incapace di organizzare una tale politica. Per lItalia questo è un massacro. Mediobanca dice che leconomia Italiana è molto sensibile al tasso di cambio a causa delle tipologie di prodotti fabbricati (price sensitive), più della Germania. Gli ultimi report segnalano come nel corso degli ultimi 40 anni ogni volta che lItalia ha agganciato il cambio alla Germania la crescita della sua produttività e competitività si è indebolita, e come si è velocemente ripresa dopo ogni svalutazione. Il rapporto afferma che lUEM ha permesso alla Germania di stabilizzare a proprio vantaggio un surplus commerciale in stile cinese, accumulando un surplus di 1.400 miliardi di €, il 50% del PIL tedesco, e che ciò equivale a un pericoloso beggar-thy -neighbor (politica di “frega il tuo vicino”, ndt) , un gioco a somma zero per la zona euro. Nel rapporto si dice che lItalia è entrata in una spirale negativa della produttività solo dopo aver fissato i tassi di cambio prima dellentrata nella UEM, nel 1996. Non riconoscerlo, significa negare levidenza . Ha accusato le autorità dellUE di far pesare lintero onere dellaggiustamento post-crisi sugli Stati più deboli del Club Med, di rifiutarsi di vedere il rischio di una spirale recessiva negativa nel Sud, o di vedere che questi paesi non possono stabilizzare le loro traiettorie di debito con un minimo di crescita. Il Nord deve incontrare la periferia a metà strada. Il rapporto sostiene che il rischio è quello di un ripetersi del destino dellArgentina, quando nel 2001 il suo ancoraggio al dollaro è crollato. E ha citato il cosiddetto Ciclo di Frenkel , quando arriva alla settima e ultima fase del collasso, il brutale epilogo di ogni sistema a cambi fissi e di ogni unione monetaria che non riesce a soddisfare le quattro condizioni di base di unarea valutaria ottimale. Che sono la mobilità del lavoro attraverso le frontiere, la flessibilità dei salari e dei prezzi, i trasferimenti fiscali e i cicli economici allineati. Larea delleuro non ne soddisfa nessuna. Mediobanca è la seconda più grande banca Italiana. Non chiede un ritiro dallUEM e un ritorno alla lira, accettando stoicamente la disciplina come lunica strada percorribile. Eppure la logica del suo capolavoro è che lItalia starebbe molto meglio fuori dallUEM, e la minaccia implicita è che lItalia dovrà farlo se le potenze creditrici del nord persistono nel loro regime distruttivo. LItalia non è un caso disperato. La sua posizione patrimoniale netta sullestero è – 30% del PIL, rispetto al – 92% per la Spagna , e – 100% per il Portogallo. Ha un debito ipotecario molto basso. La ricchezza mediana degli italiani è di € 173.500, che li rende quattro volte più ricchi dei tedeschi, a 51.400 €. LItalia è il più virtuoso dei grandi Stati UEM, con un avanzo primario di 2.5% del PIL. Questo naturalmente significa che può lasciare leuro quando vuole, senza incorrere in una crisi di finanziamento, ed è abbastanza grande da superare lo shock. Alla fine, tutto si riduce agli umori del paese. Cè stato un tempo in cui in Italia la causa dellEuropa era indiscussa, ma la lunga crisi ha avuto un prezzo. Un sondaggio Ipsos questa settimana ha rilevato che un record del 74% di italiani sono insoddisfatti delleuro. Ormai si tratta di un matrimonio senza amore. Un altro battibecco con Berlino, e diventerà un aspro conflitto. I leader europei possono arrestare il deterioramento del paese in qualsiasi momento, intraprendendo una strategia di reflazione che cambierebbe completamente i contorni della crisi e metterebbe in salvo il sud. Ma se non lo fanno - e non vi è alcun segno, ancora - gli italiani saranno costretti a riprendere in mano il proprio destino nazionale. Carmen a 03:12 Condividi 7 commenti: Giovanni Santus31/ott/2013 09:56:00 La traduzione di It looked at a different socio-demographic structure and sample structure è che hanno modificato la composizione socio-demografica del campione degli intervistati, per esempio hanno tralasciato di considerare il reddito oppure la condizione di lavoro, potrebbero avere sottostimato volutamente la rappresentanza nel campione di fasce di popolazione che avrebbero espresso giudizi meno positivi sulla fiducia nella ripresa. Questo lo fa lISTAT come anche i sondaggisti politici e così falsano le previsioni. Rispondi Mario31/ott/2013 10:09:00 Ciao, per la traduzione, io direi: Si è considerata una diversa struttura socio economica del campione (inteso come campione per il rilevamento statistico ) Avevo sentito già che questincremento di cui a suo tempo si era parlato era dovuto ad una variazione dei criteri con cui lISTAT aveva effettuato i rilevamenti. Qualcuno alla radio (adesso non ricordo chi, dove e quando) diceva che avessero semplicemente cambiato lorario del giorno in cui effettuavano la domanda. Più probabilmente, avranno intervistato persone diverse da quelle interpellate fino ad allora... Rispondi Anonimo31/ott/2013 11:24:00 LIstat ha modificato il suo modello campionario e la struttura socio-demografica di riferimento saluti urs Rispondi Anonimo31/ott/2013 11:27:00 Vedere i grafici salire e scendere a seconda di ciò che dice qualcuno, e non sui fatti, dimostra ancora una volta che questo sistema è una farsa criminale. Uneconomia di uno stato, o di un continente non può basarsi su giochi di bluff come al casinò. Monti (la maiuscola è data solo per inizio frase) e letta lo sanno benissimo questo, tanto che essi sono gli emissari di questo mondo governato dai banchieri, unici a guadagnarci in tutti i casi, anzi, se litalia fallisce come la grecia, ci guadagnano di più, visto che i titoli di stato a debito sono garantiti dallo stato, ovvero sono garantiti dalla gente, noi cittadini che lavoriamo e paghiamo le tasse. Si perchè gli evasori, i truffatori che hanno scudato i capitali e ovviamente i nostri politici continueranno a non pagare MAI ! Dunque lasciamo decidere alla mafia e a 3 banchieri che ditta deve sopravvivere, e quanti soldi possiamo prelevare per mangiare... BRAVI ! continuate a fare grafici, e intanto le persone si impiccano. Politici italiani siete solo dei fantocci vuoti, dia di sostanza sia di etica, solo e semplici marionette che non vanno oltre i fili che le governano. Rispondi Risposte Carmen31/ott/2013 12:13:00 Grazie a tutti del pronto intervento, con utili spiegazioni. :) Rispondi Anonimo31/ott/2013 12:26:00 Io ero a Pescara lo scorso fine settimana è tutto chiaro come hanno detto tutti i relatori intervenuti quando succederà Noi lo avevamo detto prima usciamo e meglio sarà per tutti Rispondi danilo verticelli31/ott/2013 12:43:00 Fuori dallEuro. E talmente semplice, banale, immediato che occorrono centinaia di grafici per cercare di dimostrare il contrario. Le economie di Paesi legati ad altre valute (tutte fiat quindi virtuali e inesistenti di fatto) sono floride (e non parlo solo dei cosiddetti BRICS) perchè non seguono il Dollaro, la FED e la sua cupola. Non cito economisti di prestigio, perché non credo nellEconomia come Scienza. Leconomia è uno strumento di inganno e truffa. Period. Ma ce ne sono eccome. E landamento schizofrenico del prezzo delloro la dice lunga su come a breve si tornerà a al cambio contro oro e ai tentativi di non farlo capire. LItalia ha la quarta riserva aurea del mondo. In tale scenario avrebbe la quarta più solida moneta del mondo. Certamente, dopo che collaborazionisti come Andreatta, Ciampi, Prodi, Berlusconi, DAlema, Monti, Letta e i dipendenti del Potere-che-è (si legga comitato dei Trecento e la sua emanazione Bilderberg), ottemperando al piano della P2 (il quale a sua volta somiglia tanto ai famigerati Protocolli di Sion, falsi o veri che siano, ma sempre del 1921) hanno smantellato pezzo per pezzo ogni capacità produttiva locale con la scusa della globalità, dellEuropa, del mercato. Ecco. Mercato. Una parola in bocca ad ognuno di noi, una panacea per spiegare qualsiasi losco meccanismo abilmente pilotato dalle cento corporation che governano il mondo. Unito a qualche informazioncina che la NSA forniva al mercato stesso (o a una parte di esso) e a qualche appalto confezionato ad hoc provocando guerre e malumori locali, tutto ciò è il mercato. Ovvero quel che si crede essere un luogo di libertà dove prevalgono le eccellenze e invece è solo unarena dove si portano in pasto ai leoni (i soliti da secoli) le vittime sacrificali che non appartengono agli interessi dellélite. E stiamo ancora pubblicando grafici? Mi ricordano le grida manzoniane, le leggi complesse e articolate che servono per metterlo in tasca alla logica comune (la fotografia dellItalia attuale). Non importa cosa dicono i grafici. ciò che importa è la nostra coscienza e la capacità di riacquisire un criterio di giudizio personale che vada in culo ai tecnici ed ai cosiddetti professori, a stipendio delle multinazionali e delle mafie economiche. Chiudete la Bocconi. Mandateli a lavorare nei campi e così avranno un quadro efficace dellandamento delleconomia: dal produttore al consumatore. Io cero con la Lira e ci sono con lEuro. Rispetto ai tempi del terrorismo e del rischio atomico, dei blocchi contrapposti, oggi abbiamo una risorsa in più che è leconomia asiatica. E nonostante questo, che allora non cera, viviamo come servi impoveriti e senza alcuna speranza reale e futuribile di miglioramento. Se non basta questo a capire che lEuro è una truffa del regime massonico mondiale cosa altro ci vuole? Una mazza da baseball nei denti? Rispondi Carica altro...
Posted on: Thu, 31 Oct 2013 13:28:38 +0000

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