Periodo angioino e aragonese[modifica | modifica - TopicsExpress



          

Periodo angioino e aragonese[modifica | modifica sorgente] Gioiosa Jonica Castello e Teatro È di questo periodo la diffusione del sistema feudale. Nel 1443 Alfonso il Magnanimo dAragona conquistando i territori degli Angioini assegnò il territorio di Reggio a Catanzaro, poiché Reggio aveva appoggiato il suo avversario Renato dAngiò. Ma una ventina di anni dopo nel 1465 Ferdinando I di Aragona (Ferrante) riassegnò il titolo di capoluogo a Reggio. Il periodo aragonese consacrò Cosenza la più importante città del reame nel campo del diritto(1494-1557). Dopo Napoli diventa la seconda città ad avere una cartografia e nel 1511 nasce lAccademia Cosentina fondata da Aulo Giano Parrasio e portata al suo massimo splendore da Bernardino Telesio, il più grande dei cosentini illustri, definito da Francesco Bacone il primo degli uomini nuovi. Nel XVI secolo in Calabria fu confermata la divisione nelle due province di Calabria Citeriore (o Citra) e Calabria Ulteriore (o Ultra) governate inizialmente da un solo magistrato, poi dal 1582 le due province furono amministrate da due distinti governatori: uno a Cosenza per la Calabria Citeriore: il capoluogo nel XVI secolo attraversò un impressionante fioritura umanistica e segnò una rinascita intellettuale, tanto che venne definita Atene della Calabria[6]; uno a Reggio per 11 anni dal 1582 al 1592, poi a Catanzaro per oltre 220 anni dal 1593 al 1816 per la Calabria Ulteriore[7]. Per un breve periodo fu capoluogo della provincia anche Monteleone. Era moderna[modifica | modifica sorgente] Nel 1098, Papa Urbano II investì Ruggero del ruolo di nunzio apostolico e gli Altavilla con la loro dinastia divennero precursori del Regno di Napoli o Regno delle due Sicilie che dominò la Calabria fino allunità dItalia. Lo stesso Regno di Napoli subì diverse dominazioni: le dinastie degli Asburgo, di Spagna e dAustria, la dinastia francese dei Borbone, e per un breve periodo il generale di Napoleone, Gioacchino Murat, che fu giustiziato nella cittadina di Pizzo. Ultimi secoli[modifica | modifica sorgente] Garibaldi ferito in Aspromonte LAspromonte, regione montana nel sud della Calabria, in provincia di Reggio, fu scenario di una famosa battaglia del Risorgimento, in cui Giuseppe Garibaldi rimase ferito. È tuttora possibile ammirare lalbero cavo in cui secondo la tradizione Garibaldi si sedette per essere curato, nei pressi di Gambarie, vicino a Reggio. In questo periodo anche a Cosenza si manifestarono movimenti liberali e patriottici, il più noto è quello del 15 marzo 1844 che si concluse con uno scontro a fuoco nel Largo dellIntendenza tra i soldati borbonici e 21 patrioti poi condannati a morte, e dei quali ne furono giustiziati soltanto sei[8]. Da questa rivolta presero spunto i Fratelli Bandiera, veneziani che vennero in soccorso ai fratelli calabresi e vennero fucilati presso il Vallone di Rovito insieme ad altri 7 ufficiali il 25 luglio 1844[9]. In seguito i cosentini parteciparono a molte vicende del Risorgimento, dalle guerre dindipendenza fino allimpresa dei Mille. Garibaldi fu a Cosenza il 31 agosto del 1860; due mesi dopo, un plebiscito sanzionò lannessione al Regno dItalia. Con il Regno dItalia costituito nel 1861, la Calabria fu divisa amministrativamente nelle province di Catanzaro, Cosenza e Reggio, rimarcando esattamente le preesistenti province del Regno delle Due Sicilie. Nel 1947 la Calabria è una delle 19 regioni (divenute 20 nel 1963 a seguito dellautonomia del Molise dallAbruzzo) previste dallart.131 della Costituzione Italiana. Nel 1970 venne infine definitivamente istituita la Regione Calabria con Catanzaro capoluogo di Regione. Giunta e consiglio regionale[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Giunta Regionale della Calabria, Consiglio Regionale della Calabria e Presidenti della Calabria. Catanzaro - Palazzo Alemanni, sede della presidenza della giunta regionale calabrese Reggio - Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria Sin dallistituzione del regionalismo, avvenuta nel 1970, la Calabria è stata amministrata da governi costruiti sullaccordo predominante tra la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista Italiano, con una prima fase a prevalente guida democristiana e una seconda a prevalente guida socialista. Il primo presidente della Giunta regionale è stato Antonio Guarasci, seguito, nellultimo anno di legislatura, da Aldo Ferrara, che ritornerà presidente anche nella legislatura seguente, seppure con un distacco di circa un anno guidato da Pasquale Perugini. Nella terza e nella quarta legislatura, ossia dal 1980 al 1990, la presidenza è assunta dal PSI dapprima con Bruno Dominijanni, poi con Francesco Principe e, infine, con Rosario Olivo. Nella quinta legislatura, che va dal 1990 al 1995, nella fase di passaggio, a livello nazionale, tra la Prima e la cosiddetta Seconda Repubblica, il governo torna ad avere una guida democristiana con Guido Rhodio e Donato Veraldi, esponenti della transizione verso il Partito Popolare Italiano. Nel 1995, quando la situazione politica ed elettorale è ormai improntata al bipolarismo, a vincere le elezioni è la coalizione di centrodestra, che indica come presidente Giuseppe Nisticò (1995-1998) e poi Giovambattista Caligiuri (1998-1999), esponenti di Forza Italia. Sul finire della legislatura, tuttavia, per un ribaltone cambia la maggioranza in Consiglio regionale e la giunta passa in mano al centrosinistra, che esprime la presidenza di Luigi Meduri, esponente del Partito Popolare. Nel 2000, con listituzione del nuovo sistema elettorale che prevede lelezione diretta del Presidente della Regione e la presentazione di coalizioni già costituite allappuntamento elettorale, a prevalere è il Polo di centro destra guidato da Giuseppe Chiaravalloti, magistrato, indicato da Forza Italia, che governa la regione per lintero quinquennio. Nel 2005 la carica di presidente è assunta da Agazio Loiero, originariamente esponente della Margherita che guida la coalizione di centro sinistra. Loiero è stato indicato candidato presidente dal suo schieramento per mezzo di una consultazione fra gli iscritti dei partiti della coalizione. Nel 2010 Loiero viene sconfitto dal sindaco di Reggio Giuseppe Scopelliti, del Popolo della Libertà, che guida una Giunta regionale di centrodestra. La sede della Giunta regionale è Palazzo Alemanni, in via Sensales, a Catanzaro, la sede del Consiglio regionale è Palazzo Campanella, in via Cardinale Portanova, a Reggio Calabria. Simboli[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Simboli della Calabria. Stemma Gonfalone Bandiera Lo stemma della Regione Calabria (approvato ed adottato in versione definitiva con Legge Regionale 15 giugno 1992, n. 6) racchiude in cornice ovale quattro dei simboli che rappresentano la Calabria: il pino laricio (Pinus nigra laricio) il capitello dorico la croce bizantina la croce potenziata. Toponimo[modifica | modifica sorgente] Nei tempi antichi le terre dellattuale Regione erano conosciute come Italia. I Greci indicarono lorigine del nome in Ouitoulía dal vocabolo Italòi (plurale di Italós), termine con il quale i coloni achei che giunsero nelle terre dellattuale Calabria ambiguamente designavano sia i Vituli, una popolazione che abitava le terre a sud dellistmo di Catanzaro, il cui etnonimo era etimologicamente relato al vocabolo indicante il toro, animale sacro ai Vituli e da loro divinizzato, che i tori stessi: il greco italós infatti è di derivazione italica, specificamente deriva dalla osco-umbra uitlu, toro appunto (vedasi il latino uitellus, forma con suffisso diminutivo che significa vitello). Ouitoulía venne così a significare terra dei Vituli o terra dei tori. A supporto di questa ipotesi, si ricorda che nella parte meridionale della penisola calabrese (laddove poi si sviluppò la più grande civiltà italica prima dellavvento di Roma) esistono toponimi di origine magnogreca (alcuni tradotti in latino dai Normanni) probabilmente facenti capo alla più antica etimologia di terra dei tori (dei bovini): Bova, Bovalino, Taurianova, Gioia Tauro, ecc. Il nome Calabria designava in origine la regione salentina, ma quando le due penisole dellItalia meridionale furono unificate dai Bizantini, il nome di Calabria fu usato per identificare anche la regione del Bruzio; successivamente, con la perdita dei possessi bizantini nel Salento in favore dei Longobardi, il nome fu utilizzato per designare soltanto lattuale penisola calabrese, che mantiene tuttora il nome. Durante il basso Medioevo e letà moderna il termine Calabria venne trasformato in Calabrie, con lo sdoppiamento del territorio nelle due province napoletane di Calabria Ulteriore e Calabria Citeriore. Il nome Calabria viene da Calabrī, da confrontare con i Γαλάβριοι (Galábrioi) della Penisola balcanica (dalla quale forse deriva anche letnico Calabrī).[10] Lorigine sembra essere una radice preromana *cal-/cala-[11] o *calabra-/galabra-, che compare anche in calaverna e calabrosa, nonché in calabria, nome comune della pernice di monte (Lagopus muta),[12] che significherebbe roccia, concrezione calcarea o ghiacciata. Onorificenze[modifica | modifica sorgente] Conferita il 11/10/2010: Medaglia al merito di I classe della Protezione Civile - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia al merito di I classe della Protezione Civile «Per la partecipazione allevento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con limpiego di risorse umane e strumentali per il superamento dellemergenza.» — D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi del ai sensi dellart.5, comma 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 dicembre 2008. Monumenti e luoghi dinteresse[modifica | modifica sorgente] Il castello aragonese di Reggio Calabria La Cattolica di Stilo Labbazia di Corazzo La Calabria è sede di alcuni tra i monumenti nazionali italiani. Questa è la lista completa: Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore Complesso monumentale del San Giovanni a Catanzaro Castello Aragonese di Reggio Calabria Castello Aragonese di Castrovillari Certosa di Serra San Bruno Duomo di Cosenza a Cosenza Santuario di San Francesco di Paola (Paola) XVI secolo Santuario di Santa Maria delle Armi a Cerchiara di Calabria (dal X sec.) Cappella Barocca del SS Sacramento e Basilica Cattedrale Metropolitana di Maria Santissima Assunta in Cielo (Duomo di Reggio Calabria) Castello di Palizzi Villa Comunale Giuseppe Mazzini di Palmi Museo - Casa della Cultura Leonida Repaci di Palmi Santuario di Maria Santissima del Carmelo di Palmi Mausoleo a Francesco Cilea - Palmi Fontana delle Palme - Piazza Amendola - Palmi Cattedrale dellAssunta di Gerace Castello normanno-svevo (Cosenza) a Cosenza Fontana degli Specchi di Villa Caristo di Stignano La Cattolica (Katholiké) di Stilo Altare maggiore nella chiesa di San Giovanni Battista di Soveria Mannelli Resti dellAbbazia di Santa Maria di Corazzo a Castagna Chiesa di San Bernardino da Siena ad Amantea Casa natale di Michele Bianchi a Belmonte Calabro Castello aragonese di Belvedere Marittimo Chiesa matrice dellAnnunziata, chiesa di SantAntonio abate di San Fili Castello di Oriolo Ponte romano di Scigliano Castello di Carlo V a Crotone Tempio di Era Lacinia a Crotone Castello Angioino-Aragonese (fucilato Giacchino Murat) Pizzo Chiesa di San Giorgio di Pizzo Chiesetta di Piedigrotta scavata nel tufo Pizzo Villa Comunale di Cittanova Chiesa di San Michele di Vibo Valentia, sec. XVI Palazzo Romei di Vibo Valentia, sec. XV-XVI Chiesa di Santa Ruba di San Gregorio dIppona, sec. XI Castello federiciano Rocca Imperiale Siti archeologici[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Magna Grecia e Museo Nazionale della Magna Grecia. Magna Calabria i Bronzi di Riace, un simbolo del turismo calabrese.uno dei Dioscuri da Locri Epizephiri.il Kouros di Reggiola Testa del Filosofo da Porticello Con la colonizzazione greca avvenuta tra lVIII e il VII secolo a.C., vi fu in Calabria uno sviluppo socio-economico notevole; fu questo un periodo in cui venne raggiunta la massima ricchezza economica per i discendenti delle genti greche stabilitesi nella penisola, unitamente allo splendore culturale ed artistico in letteratura, filosofia e arte, spesso superiore alla stessa madrepatria. Conseguenza di questa realtà ne fu lappellativo di Magna Grecia (Megàle Hellàs), che volle testimoniare lorgoglio per aver dato vita lontano dalla Grecia ad una comunità che aveva raggiunto in campo sociale, culturale ed economico, livelli tali da poter essere considerata più grande della stessa madrepatria; tale riferimento infatti si presume sia stato coniato nelle colonie stesse, per mostrare la loro grandezza in relazione alla vecchia Grecia. Le genti di civiltà greca approdarono in Calabria nellambito di un flusso migratorio motivato dallinteresse per lo sviluppo commerciale e da una sovrappopolazione in madrepatria: così tra il 743 a.C. ed il 730 a.C. gente originaria della città di Calcide fondò, sullo Stretto tra Calabria e Sicilia, le due città di Rhegion (Reggio) e Zancle (Messina), ponendo sotto il controllo della medesima popolazione la via marittima più importante per i commerci con lItalia tirrenica. Negli anni successivi Greci di stirpe achea diedero vita prima a Sybaris (Sibari, 720 a.C.) e poi a Kroton (Crotone 710 a.C.), spinti dalla necessità di sfuggire carestie e sovrappopolazione. Fra il 710 a.C. e il 690 a.C., un gruppo di servi provenienti dalle regioni della Grecia chiamate Locride, fondarono Locri Epizefiri. Successivamente per nuove ragioni di sovrappopolazione, commerciali e di controllo del territorio, le nuove città fondarono delle subcolonie che allargarono la presenza greca nella regione, quali: Medma (Rosarno), Metauros (Gioia Tauro), Taurianum (Taureana di Palmi), Hipponion (Vibo Valentia), Laos, Skydros, Terina, Skylletion, Kaulon (vicino Monasterace marina). Le molteplici dominazioni in Calabria hanno fatto sì che la Calabria sia piena di luoghi dinteresse archeologico. Questa è una breve lista delle aree archeologiche divise per provincia: Provincia di Catanzaro: Scolacium, situato in località Roccelletta di Borgia, confinante col quartiere Lido del comune di Catanzaro: Parco archeologico Scolacium; Terina nei pressi del quartiere SantEufemia Vetere del comune di Lamezia Terme. Provincia di Cosenza: Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza che vanta una vasta collezione archeologica proveniente dalla città e da località diverse della sua provincia; ruderi archeologici d’epoca romana e pre-romana di Piazzetta Antonio Toscano nel centro storico di Cosenza; scavi delle antiche città di Thurii e Sibari; scavi di Laos, nei pressi di Santa Maria del Cedro; Grotta del Romito a Papasidero: caverna preistorica con incisioni risalenti al paleolitico superiore; Blanda antica città rupestre, cui restano alcuni ruderi e testimonianze del luogo, alle porte di Tortora; Temesa, scavi nel territorio di Serra dAiello e Campora San Giovanni, luoghi di testimonianza dalla protostoria alletà medievale. Nel comune di Serra dAiello si trova il Parco Archeologico di Cozzo Piano Grande, dove è stata rinvenuta unabitazione detà brettia. Aperto al pubblico, durante tutto lanno, lAntiquarium archeologico comunale. provincia di Crotone: Kroton, oggi Crotone: Museo Archeologico Nazionale di Crotone dove sono conservati lo straordinario Tesoro di Hera con un eccezionale diadema doro, due vasi bronzei a forma di Sirena, la stele marmorea di Hera; Capo Colonna (Crotone, Tempio di Hera Lacinia, Museo e Parco archeologico; Scavi del Tempio di Apollo Alaios, a Punta Alice, nei pressi di Cirò Marina. provincia di Reggio Calabria: Rhegion oggi Reggio: parco archeologico Griso-LaBoccetta con resti di templi arcaici, mura greche sul lungomare Falcomatà, mura greche sulla collina del Trabocchetto, mura greche sulla collina degli angeli, agorà/foro in piazza Italia, varie necropoli ellenistiche tra Santa Caterina e San Giorgio Extra, resti dellOdéon di Reggio in via XXIV maggio, tomba ellenistica di via Tripepi, resti di un Athenaion sotto un bar del lungomare Falcomatà, resti di un grande impianto termale depoca romana sul lungomare Falcomatà; Locri Epizefiri, a sud dellodierna Locri: tempio ionico in contrada Marasà, abitato in Centocamere, tempio di Zeus, Santuario di Persefone in contrada Mannella, necropoli in contrada Lucifero, necropoli in contrada Parapezza, necropoli in Contrada Faraone, Teatro greco in contrada Pirettina; Kaulon, nei pressi di Monasterace marina: base di un tempio dorico ai piedi del promontorio Cocinto vicino al mare; scavi di Medma, presso Rosarno; scavi di Taurianum, presso Taureana di Palmi; scavi di una villa romana in contrada Palazzi a Casignana; scavi di una villa romana Il Naniglio a Gioiosa Ionica; scavi di un teatro greco a Marina di Gioiosa Ionica; scavi in contrada Mella ed in contrada Palazzo ad Oppido Mamertina; parco archeologico ArcheoDeri in contrada San Pasquale a Bova Marina: sinagoga ebraica del IV e V sec. d.C. Provincia di Vibo Valentia: Hipponion, oggi Vibo Valentia: mura della città greca in più punti, resti di un tempio dorico sul colle del telegrafo, resti di un tempio ionico sullaltura del Cofino, resti di un tempio dorico presso la Cava Cordopatri, resti di abitato romano in via XXV aprile e di un impianto termale nella contigua località SantAloe; Dietro la Chiesa della B.M.V. del Rosario sono stati individuati i resti del teatro greco-romano; palazzo Inam resti di abitazioni romane e Necropoli greca (VII-III sec. a.C.); attuale oratorio Salesiano e Viale Kennedy palazzo Muschella: Necropoli greca (VII-IV sec. a.C.) e fornaci ellenistico-romane; altri rinvenimenti dalla preistoria al tardoantico in tutta la città; altri siti nella provincia: resti di un santuario extra-urbano individuato nellarea aeroportuale militare nel comune di Vibo Valentia, tracce di una villa romana in località Trainiti, presso Briatico; Santuario rurale in contrada Passo Murato sul Poro; Altri innumerevoli insediamenti di età protostorica e Classica sono stati localizzati ma sono tuttora da scavare. Torre Galli di Drapia: insediamento protostorico abitato fino al VI sec. a.C. Orsi portò alla luce parte della necropoli delletà del Ferro e Arcaica; Tropea: tracce dinsediamento preistorico e protostorico; luogo di culto paleocristiano sotto la cattedrale; piazza duomo: tombe V-VI sec., fase con mura di un insediamento greco (Phroyrion), materiale protostorico;loc. Torre Lunga: luogo di culto e di sepolture paleocristiane; contrada Tondo: necropoli romana; contrada Cuntura tombe delletà del ferro e del V-IV sec.a.C.; Nicotera: insediamenti greci, romani e tardo antichi nelle località: Colle Diale, San Faustina, Comerconi, piano dei Greci, San Francesco, Pugliesa, Sovereto, Casino Mortelletto. Aree naturali[modifica | modifica sorgente] La natura montagnosa del territorio e lo scarso sviluppo demografico-industriale di molte zone della regione hanno permesso di preservare la maggior parte delle bellezze naturalistiche; infatti in Calabria sorgono tre importanti parchi nazionali: Parco nazionale dellAspromonte; Parco nazionale della Sila; Parco nazionale del Pollino. Oltre ai tre parchi nazionali esistono diverse aree naturali protette e siti di importanza comunitaria. Società[modifica | modifica sorgente] Evoluzione demografica[modifica | modifica sorgente] Di seguito si riportano gli elenchi della popolazione[13] residente nelle provincie calabresi e nei comuni con più di 15.000 abitanti. Vedute panoramiche dei comuni con più di 30.000 abitanti 1-Reggio Calabria 2-Catanzaro 3-Lamezia Terme 4-Cosenza 5-Crotone 6-Corigliano Calabro 7-Rossano 8-Rende 9-Vibo Valentia # Provincia Abitanti 1 Cosenza Cosenza 713.109 2 Reggio Calabria Reggio Calabria 550.073 3 Catanzaro Catanzaro 359.253 4 Crotone Crotone 172.009 5 Vibo Valentia Vibo Valentia 162.066 # Comune Provincia Abitanti 1 Reggio Calabria Stemma.png Reggio Calabria Reggio Calabria Reggio Calabria 180.429 2 Catanzaro-Stemma.png Catanzaro Catanzaro Catanzaro 88.768 3 Lamezia Terme-Stemma.png Lamezia Terme Catanzaro Catanzaro 70.299 4 Cosenza-Stemma.png Cosenza Cosenza Cosenza 68.987 5 Crotone-Stemma.png Crotone Crotone Crotone 59.221 6 Corigliano Calabro-Stemma.png Corigliano Calabro Cosenza Cosenza 39.156 7 Rossano-Stemma.png Rossano Cosenza Cosenza 36.462 8 Rende-Stemma.png Rende Cosenza Cosenza 33.866 9 Vibo Valentia-Stemma.png Vibo Valentia Vibo Valentia Vibo Valentia 33.142 10 Castrovillari-Stemma.png Castrovillari Cosenza Cosenza 22.379 11 Acri-Stemma.png Acri Cosenza Cosenza 21.236 12 Gioia Tauro-Stemma.png Gioia Tauro Reggio Calabria Reggio Calabria 19.206 13 Montalto Uffugo-Stemma.png Montalto Uffugo Cosenza Cosenza 18.840 14 Palmi-Stemma.png Palmi Reggio Calabria Reggio Calabria 18.711 15 San Giovanni in Fiore-Stemma.png San Giovanni in Fiore Cosenza Cosenza 17.632 16 Cassano allo Ionio-Stemma.png Cassano allIonio Cosenza Cosenza 17.282 17 Siderno-Stemma.png Siderno Reggio Calabria Reggio Calabria 16.938 18 Isola di Capo Rizzuto-Stemma.png Isola di Capo Rizzuto Crotone Crotone 16.824 19 Paola (Italia)-Stemma.png Paola Cosenza Cosenza 16.169 20 Taurianova-Stemma.png Taurianova Reggio Calabria Reggio Calabria 15.374 21 Cirò Marina-Stemma.png Cirò Marina Crotone Crotone 15.084 Stranieri[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Arbëreshë e Minoranza linguistica greca dItalia. I cittadini stranieri residenti in regione sono 74.602[14]. I gruppi più numerosi sono quelli di: Romania Romania - 23.999 Marocco Marocco - 12.021 Ucraina Ucraina - 6.227 Bulgaria Bulgaria - 4.555 Polonia Polonia - 3.921 Albania Albania - 2.761 Cina Cina - 2.733 India India - 2.683 Filippine Filippine - 2.542 Le minoranze linguistiche riconosciute dallo stato in Calabria sono: La lingua albanese parlata in 33 comuni, nelle provincie di Cosenza, Crotone e Catanzaro. la lingua occitana, parlata a Guardia Piemontese. La lingua greca di Calabria (o grecanico), parlata nel triangolo grecanico della provincia di Reggio Calabria: Amendolea (Amygdalia/Amiddalia), Bova (Vua), Bova Marina (Fundaca, Jalò to Vua), Condofuri, Gallicianò, Roccaforte del Greco (Vunì), Roghudi, e in alcuni quartieri della città di Reggio Calabria come San Giorgio Extra. Lingue e dialetti[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Dialetti calabresi, Dialetto catanzarese, Dialetto cosentino, Dialetto reggino, Greco di Calabria, Lingua arbëreshë e Lingua occitana. « A voi fieri Calabresi che accoglieste ospitali me straniero nelle ricerche e indagini infaticabilmente cooperando alla raccolta di questi materiali dedico questo libro che chiude nelle pagine il tesoro di vita del vostro nobile linguaggio. » (Gerhard Rohlfs, Nuovo Dizionario Dialettale della Calabria) La popolazione calabrese presenta ancora oggi unidentità abbastanza variegata, per questo linsieme dei dialetti parlati nella regione rispecchia tali caratteristiche. Come la maggior parte dei dialetti italiani, il calabrese meridionale come quello settentrionale non hanno alcuna ufficialità. A causa delle molteplici radici storiche della regione, esistono zone della Calabria in cui si parlano ancora dialetti di diretta derivazione da altre lingue. Nel nord della regione si parla un dialetto derivante dalla lingua napoletana, mentre nel sud della regione si riscontrano numerose somiglianze del dialetto locale con la lingua siciliana, ma complessivamente il vernacolo parlato in tutta la regione è spesso identificato come calabrese. Fino al XV-XVI secolo la lingua grecanica era parlata in tutta la Calabria meridionale, oggi perdura solo nelle cittadine di Bova, Roghudi e Gallicianò (in provincia di Reggio Calabria) e in alcuni quartieri di Reggio, storica roccaforte culturale della lingua greca in Italia. Le vie dei paesi dellarea grecanica hanno infatti ancora oggi la doppia nomenclatura: in italiano ed in grecanico. Più numerose le aree dove si parla la lingua albanese (arbërisht), una variante dellalbanese parlato nelAlbania meridionale. È parlata come madre lingua dalla minoranza etnica e linguistica storica Albanese dItalia (Arbëreshë). Nella regione si parla anche loccitano, nel comune di Guardia Piemontese. Religione[modifica | modifica sorgente] Mappa delle diocesi della Calabria La religione cattolica è la più diffusa nella regione. Il territorio corrisponde alla Regione ecclesiastica Calabria ed è suddiviso in 11 diocesi ed uneparchia così ripartite: Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace (585.000), metropolitana, che ha come suffraganee: Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina Diocesi di Lamezia Terme Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano (719.000), metropolitana, che ha come suffraganee: Diocesi di Cassano allo Ionio Arcidiocesi di Rossano-Cariati Diocesi di San Marco Argentano-Scalea Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova (735.000), metropolitana, che ha come suffraganee: Diocesi di Locri-Gerace Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea Eparchia di Lungro degli Italo-Albanesi Le minoranze religiose cristiane comprendono: Testimoni di Geova in costante crescita, Ortodossi (particolarmente in provincia di Reggio, dati gli antichi legami con la Grecia), Cattolici Italo-Greci, Riformisti-Protestanti (Valdesi, Evangelisti, Mormoni). Altre religioni praticate sono: Islam, Induismo, Baháí. Istituzioni, enti e associazioni[modifica | modifica sorgente]
Posted on: Mon, 18 Nov 2013 23:07:26 +0000

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