Poche persone condivideranno la straordinaria inclinazione di - TopicsExpress



          

Poche persone condivideranno la straordinaria inclinazione di Marie verso ladivina Giustizia. Essa confidò a uno dei suoi direttori spirituali:«Se Dio facesse comprendere a lei la bellezza della divina Giustizia come a me, lei verrebbe a sapere quanto essa è splendente e bella da meditare, proprio così, e Lei predicherebbe di più di essa e contro il peccato, lasciando da parte tutte le altre prediche». Fu soprattutto durante i tre anni di relativa pausa del dolore, che seguirono il suo inferno, che Marie fu presa tutta e compenetrata dal la Giustizia divina. Chi la sentì parlare in quel tempo, comprese che la stessa Giustizia di Dio parlava per bocca sua, tanto infiammate erano le sue parole contro la mostruosità del peccato. La divina Giustizia le disse al lora molte cose riguardanti i dodici anni di sofferenza espiatrice che sarebbero venuti e le infuse lultimo desiderio di sopportare questo dolore che Marie chiamò «il Male dei Mali» per amore dei peccatori. La divina Giustizia disse una volta a Marie: «È una cosa rara, amarmi unicamente in maniera assoluta e senza timore. I buoni mi temono e i cattivi mi odiano... Sorgi come una splendida aurora, che chiama il sole» . E durante unestasi Marie disse: «Anche se tutti gli uomini volessero impedirmi, di trovare bella la Giustizia divina, a causa del suo rigore, non ci riuscirebbero. Oh! Se fosse possibile che soffrissi la morte tante volte quante sono le gocce del mio sangue, per accrescere il mio amore per essa e il mio odio per il peccato. Questa disposizione non proviene da me». Solo nella distruzione del peccato, la Onnipotenza può salvare lopera delle sue mani. Non cè cosa che essa non abbia fatto o sopportato, per impedire, che anche una sola anima perdesse la sua glorificazione, e per le quali si era offerta di patire leterno tormento dellinferno. Poiché Dio le aveva mostrato le anime nellistante della loro creazione, quando splendenti di luce, nella più pura bellezza, lasciavano le sue mani. «Ora non mi meraviglia più», pensava, «che Dio scese dal Cielo per salvare una creatura così bella». Marie non abbracciò nella sua vita di sacrificio solo anime di suoi contemporanei, ma anche quelle, che, prima dello spuntare del tempo nel quale non ci saranno più peccati , vivranno nel tempo della «Grande tribolazione». Un giorno mentre essa invocava Gesù «Re del Cielo e della terra», Egli la interruppe duramente: «No, non della terra, perché sulla terra è il peccato che regna. Ma io eliminerò e distruggerò presto quella mostruosità e regnerò su tutto il mondo». Marie stessa ha predetto questo: «Se io potessi soltanto vivere, quando sarà dichiarata guerra al peccato, ed esso sarà tolto dalla terra anche se Dio mi concedesse cento Paradisi, io li lascerei, per combattere il peccato ed io vorrei essere tra i primi, che lo distruggono, tanto io lo ho in odio. E se il peccato potesse essere punito in me, io mi offrirei di patire tutte le pene possibili ed immaginabili». Poiché Dio le aveva parlato di una conversione universale, essa si offrì come vittima di espiazione, e «Dio - scrive san Giovanni Eudes - esaudì la sua preghiera». Marie raccontò nel suo linguaggio metaforico: «Io vidi la Forza su un cavallo bianco, che significa la Verità, che mi diede un voluminoso scritto e mi gridò: « Qui cè la grande indulgenza, che io ho promesso!» e il Signore mi disse ancora, che questa verrà concessa al mondo soltanto dopo un segno grande e pauroso, che verrà. Ma non mi ha detto di che segno si tratti». Marie vide il peccato come un serpente attorcigliato (peccati dei sacerdoti, dei dominatori, dei popoli), che si mordeva la coda, cioè che si sarebbe distrutto da sé stesso. «Va’ e annunzia una cosa tre volte tragica», le ordinò il Signore. Sono le parole:«Spiritus Domini replevit orbem terrarum» (“lo Spirito del Signore hariempito tutta la terra”). Esse si riferiscono al tempo, in cui lo Spirito Santo brucerà e annegherà la terra con il fuoco del divino Amore. Perché ci sono tre diluvi, che sono tutti e tre immensamente dolorosi, mandati a portare la distruzione provocata dal peccato. Il primo è quello mandato dallEterno Padre che fu un diluvio di acqua, il secondo è, quello del Figlio, che fu un diluvio di sangue, il terzo è quello dello Spirito Santo che sarà un diluvio di fuoco. Ma questo sarà altrettanto spaventoso degli altri, perché incontrerà molto contrasto e troverà una moltitudine (quantità) di «legno verde» che stenta ad ardere. Come i due primi diluvi furono annunziati molto tempo prima, così anche il terzo il cui tempo è presente e noto solo a Dio». La divina Misericordia, che opererà quel castigo (il diluvio di fuoco, n.d.r.), non sarà tuttavia riconosciuta come tale, perché essa si coprirà col manto della Giustizia. In questo tempo della grande conversione secondo la profezia di Marie des Vallées, Dio esaudirà le sue preghiere e realizzerà la parola della Scrittura: «Io comanderò al sole di dare la luce ai ciechi», dove per Sole si intende Gesù, come ciechi i peccatori, come vista la Grazia. I demoni saranno costretti a cooperare alla distruzione del loro mondo, essi si impossesseranno di coloro, che non vorranno convertirsi. San Gabriele avrà un ruolo particolare nella distruzione del peccato, san Raffaele aiuterà i disperati (i dubbiosi), san Michele porterà le anime a Dio. Pioverà un diluvio di grazie, la terra sarà abitata da Santi, e ci saranno martiri dellAmore che diventeranno molto più grandi che non i primi. Quando il Signore una volta ordinò dipregare per la Chiesa, sua Sposa, che era carica della lebbra del peccato, e che doveva lavarsi nel Giordano della Penitenza, Egli promise a questa sua sposa tre grazie particolari (che però non furono promesse a Maria come prossime visioni): La prima era un anello doro con una perla fiammante, la seconda il Suo Cuore, la terza un’interpretazione della Sacra Scrittura, come finora non si era mai conosciuta. Dopo la grande conversione, per la quale Maria des Vallées si offrì, ci sarà un solo pastore e un solo gregge. «LAmore», disse il Signore a Marie,«convertirà i pagani, lAmore del prossimo gli infedeli, e la Giustizia purificherà la Chiesa». Anche la Madonna le parlò di quei tempi tremendi e tuttavia ricchi di grazie: «Essi sono opera Mia (vedi le numerose apparizioni mariane dei secoli scorsi, n.d.r.), e Mia Passione (la Donna vestita di Sole che soffre per le doglie e il travaglio del parto, n.d.r.). La fine sarà piena di consolazione, gloriosa, degna di ammirazione più di quanto si crede, ma anche più disastrosa, più potente e più spaventosa di quanto si crede. Essa mieterà la terra con tre delle sue figlie: con la Fede della Chiesa militante, la Speranza dei sofferenti e lamore della Chiesa Trionfante». Ma prima della generale Conversione la Chiesa dovrà venire abbondantemente aspersa con lissopo, col quale Marie alludeva allacqua santa, che significa una partecipazione ai dolori di Cristo e che rappresenta anche il castigo voluto da Dio.
Posted on: Sun, 20 Oct 2013 19:26:42 +0000

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