Post.... sbronza. A Torino ritorna in grande stile la tradizione - TopicsExpress



          

Post.... sbronza. A Torino ritorna in grande stile la tradizione del Vermouth, bevanda torinese per definizione: amata dalla corte, da Cavour e Vittorio Emanuele. Nel 1854 Carlo Anselmo apre il suo laboratorio e mette a punto la ricetta di un’eccellente miscela di spezie ed erbe aromatiche a base di Moscato di Canelli: il Vermouth Anselmo. La bella etichetta storica, inizia a comparire tra li liquori nelle eleganti pasticcerie torinesi. Anselmo decide allora di ingrandirsi e apre un vero stabilimento in periferia, al Martinetto. Nel 1908 muore e la figlia maggiore prende il timone dellazienda: lesportazione passa da 700.000 a oltre 3 milioni di bottiglie in tutto il mondo. La fabbrica viene spostata fuori città, a None, a due passi dalla ferrovia per facilitare la commercializzazione. Poi la crisi del ‘29 e la seconda guerra mondiale segnano la fine della grande avventura. E dalla crisi alla crisi, ovvero quando le persone si ingegnano, producono idee e recuperano il passato, leccellenza, lartigianalità e lestro italiano e si riparte. Quattro soci coraggiosi (Giustino, Davide, Carlo, Luca) hanno scovato il marchio originale dagli ultimi eredi, una coppia di arzilli ultraottantenni, e hanno deciso di rilanciarlo, recuperando la ricetta storica a base di 30 erbe, in una versione modernizzata per un pubblico giovane. Poi hanno creato il luogo giusto per gustarlo, nel cuore del quartiere di tendenza di San Salvario: un raffinato locale in stile anni ’30, video da cinegiornale d’epoca, un’atmosfera piacevolmente conviviale per aperitivo, cena, dopo cena. Qui propongono il “nuovo” vermouth Anselmo, preparato da un produttore artigianale del Cuneese, con erbe piemontesi e non (il vermouth da sempre utilizza anche piante esotiche, prima fra tutti la china) e Moscato di Canelli dell’Astigiano,proposto in due versioni: rosso classico, da cocktail e riserva, da meditazione. Rinasce una storia, di più,rinasce un rito. Ora, la leggenda narra che il metodo migliore per far passare una sbronza sia.....continuare a bere. Alcol su alcol, anche al mattino. Sarà che sono unanalfabeta alcolica, ma io ho in mente limmagine divertentissima, sebbene poco elegante, di me ragazza genuflessa con la testa affacciata sul cesso. Imperdonabile, quindi ora mi verso un vermouth Cocchi, da vera donna, da vera alcolista.
Posted on: Sat, 09 Nov 2013 11:41:12 +0000

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