Principato di Monaco Da Wikipedia, lenciclopedia - TopicsExpress



          

Principato di Monaco Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Principato di Monaco Principato di Monaco – Bandiera Principato di Monaco - Stemma (dettagli) (dettagli) (LA) Deo iuvante Con laiuto di Dio Principato di Monaco - Localizzazione Dati amministrativi Nome completo Principato di Monaco Nome ufficiale (FR) Principauté de Monaco (LIJ) Principatu de Múnegu Lingue ufficiali francese[1] Altre lingue monegasco, italiano, inglese Capitale Monaco[2] (35.889 ab. / 2010) Politica Forma di governo Monarchia costituzionale Principe Alberto II di Monaco Ministro di Stato Michel Roger Indipendenza 8 gennaio 1297 dalla Repubblica di Genova Ingresso nellONU 28 maggio 1993 Superficie Totale 1,95 km² (258º) % delle acque n.d. % Popolazione Totale 35.881[3] ab. (2012) (189º) Densità 17.973 (1°) ab./km² Tasso di crescita -0,066% (2012)[4] Geografia Continente Europa Confini Francia Fuso orario UTC +1 Economia Valuta Euro PIL (nominale) 5 748 [5] milioni di $ (2011) PIL (PPA) 5 748 [5] milioni di $ (2011) PIL pro capite (PPA) 70 700 [5] $ (2011) Varie TLD .mc Prefisso tel. +377 Sigla autom. MC Inno nazionale Inno monegasco di Louis Notari Festa nazionale 19 novembre Principato di Monaco - Mappa Evoluzione storica Stato precedente Flag of Genoa.svg Repubblica di Genova Monaco (pronuncia italiana /ˈmɔnako/, pronuncia francese [mɔnaˈko]), ufficialmente Principato di Monaco (denominazioni ufficiali: Principauté de Monaco in francese; Principatu de Múnegu in monegasco), è un piccolo stato monarchico indipendente dellEuropa occidentale confinante con la sola Francia e bagnato dal Mar Ligure. La sua località più conosciuta e prestigiosa è Monte-Carlo, ovvero il quartiere più centrale della città-stato, tra le cui strade è ricavato il celebre circuito automobilistico di Formula 1, uno dei più difficili al mondo per via della sua tortuosità e varietà di percorso. Spesso, in maniera equivalente, viene utilizzato erroneamente il termine Montecarlo,[6] (talvolta riportato anche come Monte Carlo) invece di Monaco o Principato di Monaco. In realtà Monte-Carlo, per quanto importante e posto in posizione centrale, rappresenta solo uno dei quattro quartieri che tradizionalmente compongono il piccolo territorio del principato. Indice [nascondi] 1 Storia 2 Caratteristiche 2.1 Sistema di governo 2.1.1 La questione dinastica e la successione al trono 2.2 Politica 2.2.1 Partiti politici 2.2.2 Sindacati 2.3 Economia 2.4 Clima 2.5 Geografia del territorio 2.6 Demografia 2.7 Lingua ufficiale 2.8 Istruzione 2.9 Religione e tradizioni popolari 2.10 Sanità 2.11 Pubblica sicurezza 2.12 Trasporti 2.12.1 Autoveicoli e targhe 2.12.2 Autobus 2.12.3 Strade e autostrade 2.12.4 Ferrovia 2.12.5 Porto 2.12.6 Collegamenti aerei 2.13 Telecomunicazioni e media 2.13.1 Servizio postale 2.13.2 Telefonìa 2.13.3 Stampa e quotidiani 2.13.4 Radio 2.13.5 Televisione 3 La città 3.1 Il Palazzo dei Principi 3.2 Eventi culturali e sportivi 3.2.1 I principali eventi ricorrenti 3.3 Edifici pubblici 3.3.1 Musei 3.3.2 Luoghi di svago e infrastutture polifunzionali 3.4 Edifici religiosi 4 Sport 5 Festività 6 Persone legate al Principato di Monaco 7 Note 8 Bibliografia 9 Voci correlate 10 Altri progetti 11 Collegamenti esterni Storia[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Storia di Monaco. Mappa del Principato di Monaco fino al 1848. Abitata fin dal Neolitico, la Rocca e il porto naturale rappresentarono un sicuro rifugio già per le popolazioni primitive; in seguito fu abitata da tribù celto-liguri. Dopo la presenza dei Fenici, il territorio monegasco subì la conquista dei Greci che nominarono Monoïkos (Μόνοικος), dando origine al toponimo Monaco.[7] In seguito tale nome fu latinizzato in Portus Herculis Monœci dai Romani che si insediarono stabilmente in tutta larea circostante nel 122 a.C., come testimonia anche il Thropheum Alpium, fatto erigere dallimperatore Augusto nel vicino comune francese di La Turbie. Frammentarie sono le notizie nellAlto Medioevo di cui si ha cenno di un diploma imperiale di Federico Barbarossa che nel 1162 concesse ai mercanti genovesi di servirsi del territorio monegasco per incrementare i loro traffici commerciali. Nel 1215 a guardia dello scalo portuale i mercanti di fazione ghibellina edificarono il primo nucleo della fortezza sulla Rocca, sede dellattuale Palazzo dei Principi. Presto i contrasti fra le fazioni dei guelfi e ghibellini della vicina Repubblica di Genova si acuìrono, pertanto lindipendenza del territorio si fa risalire alla data convenzionale dell8 gennaio 1297, quando, il guelfo Francesco Grimaldi, detto Malizia simpadronì del castello con uno strategemma: egli si introdusse nella fortezza travestito da monaco e al momento opportuno, con lausilio del cugino Ranieri I Signore di Cagnes, ne assunse il controllo con il titolo di Signore. Da allora la loro Signorìa venne osteggiata e contesa dalle maggiori famiglie aristocratiche genovesi, che dovettero però fronteggiare più volte gli eserciti francesi e spagnoli accorsi in sua difesa. Fu soltanto nel 1489 che il re di Francia Carlo VIII riconobbe lautonomia del territorio monegasco, garantendone ufficialmente la protezione militare. Tuttavia, nel 1524 il re di Spagna Carlo V impose il dominio spagnolo su Monaco ma pochi decenni dopo il regno di Francia tornò ad essere il suo garante. Nel 1612 i la dinastia Grimaldi ottenne il titolo di principi e Monaco divenne legittimamente un principato.[8] Circondato per decenni dalle dispute territoriali tra Regno di Francia, Regno di Spagna e Ducato di Savoia, il territorio monegasco era più esteso di quello attuale e, nel 1794, sullonda dei moti rivoluzionari, il Principato di Monaco venne annesso alla Francia repubblicana. Fu soltanto nel periodo della Restaurazione che il principato ottenne nuovamente la propria indipendenza con il sostegno dei Savoia. Fino alla metà dellOttocento, il Principato di Monaco comprese anche i vicini comuni di Mentone e Roccabruna, confinando con la regione delle Alpi Marittime del Regno di Sardegna. Il 20 marzo 1848 Mentone e Roccabruna si dichiararono città libere e si posero sotto la protezione di re Carlo Alberto; il territorio del principato venne quindi ridimensionato e raggruppato sotto il solo comune di Monaco, assumendo le attuali linee di confine. Già apprezzata meta turistica dallinizio dellOttocento, il principato fu oggetto di grande sviluppo sotto il regno di Carlo III, che fu il primo a voler fare del principato un luogo di turismo délite. Egli commissionò nel 1858 la realizzazione del Grand Théâtre e dellannesso Casinò, nonché della celebre Société des Bains de Mer, creata nel 1863 per valorizzare le belle spiagge mediterranee e il clima particolarmente mite del luogo. Nel 1868, approfittando anche della realizzazione della linea ferroviaria francese, Carlo III fece costruire anche una prima stazione che sorgeva nel quartiere La Rousse-Saint Roman. Fondato a seguito dellapertura di una prima casa da gioco per risanare il bilancio statale, il nuovo Casinò divenne presto una prestigiosa attrazione che realizzò un giro daffari di tale portata da consentire a Carlo III di optare per labolizione di tutte le imposte dirette. Con il Casinò nacque anche il quartiere circostante che venne intitolato alla sua memoria con il nome di Monte Carlo. Nel 1860, in seguito agli Accordi di Plombières del 1858, la Savoia, i territori circostanti al principato e la stessa Contea di Nizza furono nuovamente annessi alla Francia con il Trattato di Torino, come compenso territoriale per il sostegno militare dato dalla Francia al Risorgimento Italiano; da allora il Principato di Monaco confina unicamente con la Francia, con cui mantiene stretti legami sanciti dal patto stipulato nel 1918. Nel 1911 il principato revisionò il suo sistema di governo istituendo la forma di monarchia costituzionale e fu suddiviso nei tre comuni di Monaco Ville, Monte-Carlo e La Condamine. Dopo il 1917 i tre comuni divennero quattro quartieri con laggiunta di Fontvieille e nuovamente accorpati nellunico Comune di Monaco. Durante la seconda guerra mondiale il suo successore, Luigi II di Monaco, dovette gestire la delicata questione delloccupazione italiana e tedesca dal novembre del 1942, mantenendo comunque la neutralità del piccolo stato. La trasformazione più recente e radicale del principato si deve al principe Ranieri III che, salito al trono nel 1949, proseguì nella realizzazione dellambizioso progetto di creazione di un polo turistico internazionale di alto livello; tale intento fu agevolato dallincontro con la celebre attrice americana Grace Kelly, che divenne sua moglie nel 1956. La principessa Grace con il suo indiscutibile fascino contribuì enormemente nel conferire a Monaco una fama di livello mondiale, richiamando celebrità dello spettacolo da tutto il mondo e le personalità più note del jet set internazionale, con eventi mondani e turismo délite. Loperato di Ranieri III si contraddistinse per il crescente sviluppo immobiliare e lampliamento delle aree di Larvotto e Fontvieille, quartiere costruito negli anni settanta su terra sottratta al mare e, oltre ad aumentare il territorio monegasco del 40%, si concentrò anche sulla promulgazione di leggi finanziarie favorevoli, che contribuirono ad accrescere laura internazionale da sogno del principato. Per contrastare la fuga di capitali e residenti nel Principato di Monaco, la confinante Francia impose la creazione di una legge che vieta ancora oggi particolari privilegi a chi ha ottenuto la cittadinanza monegasca dopo il 1957. La principessa di Monaco Grace Kelly Grimaldi, celebre attrice consorte di S.A.S. Ranieri III e madre dellattuale principe regnante, Alberto II. Dal matrimonio tra Ranieri III e Grace Kelly nacquero tre figli: Caroline, Albert e Stéphanie ma sfortunatamente, il 13 settembre 1982, la tragica scomparsa in un incidente stradale privò Monaco della sua amata principessa Grace, con grande sgomento della popolazione monegasca e di tutto il mondo dello spettacolo. Tuttavia, il principato non perse il suo charme e Ranieri III proseguì con la famiglia nel suo ambizioso progetto di sviluppo, affiancato anche dallintraprendente genero Stefano Casiraghi, marito della primogenita Caroline. Purtroppo anchegli morì improvvisamente il 3 ottobre del 1990 a seguito di un incidente nautico avvenuto nel corso dei campionati del mondo offshore, mentre si trovava al largo di Saint-Jean-Cap-Ferrat, pilotando il suo catamarano. Nel 1993 il Principato di Monaco divenne membro delle Nazioni Unite e, malgrado non sia parte dellUnione Europea, si è allineato alla politica economica e doganale dellEuropa, convertendosi anchesso allEuro. Nella primavera del 2005 le condizioni di salute del vecchio Ranieri si fecero critiche e subentrò il figlio Alberto II come reggente. Il 6 aprile dello stesso anno, dopo la morte del padre spentosi a 82 anni, lerede divenne il nuovo sovrano del Principato di Monaco. Il 1º luglio 2011, S.A.S. Alberto II di Monaco si è unito civilmente in matrimonio con lex atleta e modella sudafricana Charlène Wittstock; la funzione religiosa è stata celebrata dellarcivescovo di Monaco monsignor Bernard Barsi il 2 luglio 2011 presso il Palazzo dei Principi di Monaco, alla presenza di esponenti delle maggiori casate nobiliari dEuropa, nonché di personaggi dello spettacolo e della finanza. Caratteristiche[modifica | modifica sorgente] Il principe Alberto II di Monaco, attuale sovrano del principato. Sistema di governo[modifica | modifica sorgente] Il Principato di Monaco è una monarchia costituzionale ereditaria dal 1911. Il suo sistema di governo è di impostazione monocamerale e, secondo la Costituzione del principato del 17 dicembre 1962, il potere legislativo spetta al sovrano regnante nel ruolo di Capo di Stato, che dal 6 aprile 2005 è Alberto II di Monaco,[9] figlio di Ranieri III e di Grace Kelly, già reggente dal 31 marzo dello stesso anno. Il potere esecutivo è esercitato dal Governo (Gouvernement Princiér), costituito dal Ministro di Stato (Ministre dÉtat), seconda carica dello Stato, nominato dal principe regnante tra una rosa di candidati proposti dalla Francia, e dal Consiglio di Governo (Conseil du Gouvernement Princiér) che a sua volta presiede; tale organo è composto da cinque Ministeri (Départements), rappresentati da altrettanti ministri (Conseillers du Gouvernement Princiér). Lattuale Ministro di Stato è Michel Roger. Il potere legislativo è esercitato dal principe regnante e dal Consiglio Nazionale (Conseil National), il parlamento composto da 24 membri eletti ogni 5 anni mediante elezioni a suffragio universale diretto e a scrutinio di lista dai monegaschi di età superiore ai 21 anni. Questassemblea vota le leggi e il bilancio dello stato, riunendosi due volte allanno in sessione ordinaria e può essere convocata in sessione straordinaria dal principe o su domanda dei 2/3 dei membri. Le riunioni sono pubbliche e il resoconto dei dibattiti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di Monaco. Il principe ha iniziativa di legge, pertanto, i progetti di legge sono preparati dal Governo e votati dal Consiglio Nazionale ma soltanto il principe ha il potere di promulgazione. Il potere giudiziario appartiene al sovrano che ne delega il pieno esercizio nelle corti e nei tribunali. A Monaco non esiste la figura del Ministro della Giustizia, le cui funzioni sono gestite dalla Direzione dei Servizi Giudiziari (Direction des Services Judiciaires); i giudici sono indipendenti e lorganizzazione giudiziaria del principato è completa. Lordinamento giudiziario fa riferimento al diritto francese e si avvale dellattività di una Corte Suprema (Tribunal Suprême), che tratta gli aspetti costituzionali, i contenziosi amministrativi e i conflitti di competenza giurisdizionale. Vi sono poi altri organi amministrativi: Consiglio della Corona (Conseil de la Couronne): nominato dal Principe, comprende 7 membri di nazionalità monegasca. Il presidente e tre membri del Consiglio sono designati dal sovrano. I tre membri restanti sono nominati su proposta del Consiglio Nazionale. Si riunisce almeno due volte allanno per deliberare decisioni su questioni riguardanti gli interessi superiori dello stato. È obbligatoriamente consultato per i trattati internazionali, la dissoluzione del Consiglio Nazionale, le domande di naturalizzazione e i casi di grazia o amnistìa; Consiglio di Stato (Conseil dÉtat): è unassemblea consultiva composta da 12 membri designati dal principe, la cui missione è quella di emettere, su domanda del principe, un parere sui progetti di legge e le ordinanze sovrane. Consiglio Economico (Conseil Economique et Social): composto da 30 membri nominati dal principe e su presentazione rispettiva del Governo, della Federazione Patronale e del Sindacato dei Lavoratori (Union des syndicats de Monaco). Il Governo può consultarlo sulle questioni economiche di stato. La sua funzione essenziale è facilitare le discussioni tra le parti sociali. La questione dinastica e la successione al trono[modifica | modifica sorgente] Una particolarità sul principato riguardava il suo destino in mancanza di eredi diretti del principe: in loro assenza, infatti, il territorio monegasco sarebbe divenuto francese. Fino al 2002, per sopperire a questo cavillo legislativo, era possibile soltanto emanare unordinanza (Ordonnance Souvraine) che legittimasse lassunzione del cognome e dello stemma dei Grimaldi, per tutti i membri maschi che sposassero una discendente della suddetta famiglia.[10] Tuttavia, nel 2002 una modifica della Costituzione del principato emanata dal Conseil National ha stabilito che «in mancanza di discendenza diretta e legittima, la successione si opera a vantaggio dei fratelli e delle sorelle del principe regnante e dei loro discendenti diretti e legittimi, in ordine di primogenitura, con precedenza ai maschi a parità di grado di parentela».[11]. Ciò consentirà al Principato di Monaco di rimanere stato sovrano anche in caso di assenza di eredi al trono in linea diretta. Politica[modifica | modifica sorgente] Partiti politici[modifica | modifica sorgente] Ci sono principalmente due partiti: Unione dei Monegaschi (Union Monégasque) e Raggruppamento e Scommesse (Rassemblement & Enjeux). Altri partiti sono Unione nazionale per il futuro di Monaco (Union nationale pour lavenir de Monaco) e Unione per il Principato (Union pour la Principauté), riuniti nella coalizione Unione per Monaco (Union pour Monaco). Esistono anche partiti minori, i più importanti dei quali sono Promozione della famiglia monegasca (Promotion de la famille monégasque) e Sinergia monegasca. Sindacati[modifica | modifica sorgente] LUnion des syndicats de Monaco è lunico sindacato del Principato di Monaco e raggruppa tutti i sindacati di categoria. Economia[modifica | modifica sorgente] La facciata sud della struttura che ospita il celebre Casinò e il Grand Théâtre de Monte-Carlo. Grazie agli ingenti ricavi di ben quattro famosissimi casinò e delle svariate attività turistiche gestiti dal gruppo Société des Bains de Mer, leconomia del principato è caratterizzata dallassenza di imposte dirette e dalla presenza di un riservatissimo segreto bancario; questo la rende una sorta di paradiso fiscale. Tuttavia, secondo un preciso accordo stipulato con la Francia, i cittadini francesi non possono godere di questo esonero se hanno ottenuto la cittadinanza del principato dopo il 1957. Con oltre 200.000 presenze annue, la sua fiorente economia è basata sul turismo ma anche sulle svariate attività finanziarie, immobiliari e sullindustria leggera attiva nel settore cosmetico, alimentare, abbigliamento e poligrafico. Nonostante il principato non faccia parte dellUnione Europea (e non potrà mai farne parte finché non vi saranno imposte dirette ai cittadini), a livello doganale viene considerato tale, pertanto tutte le aziende sul suo territorio hanno il proprio VAT (la partita IVA europea) che inizia con la sigla FR. Il principato è stato per lunghissimo tempo legato alla moneta in corso in Francia ma dal 2002 la moneta che ha corso legale è lEuro. Con la sua entrata in vigore anche il Principato di Monaco ha coniato le proprie monete in quantità ridotta e per questo molto ambite dai collezionisti. Sulla moneta da 2 euro e su quella da 1 euro è ritratto il volto di Alberto II, su quelle da 50, 20 e 10 centesimi cè il monogramma del principe Alberto II, il primo reggente di Monaco, mentre su quelle da 5, 2 e 1 centesimo vi è lo stemma principesco della dinastia Grimaldi. Clima[modifica | modifica sorgente] Il clima del principato è tipicamente mediterraneo, caratterizzato da inverni miti e umidi ed estati calde, secche e ventilate con unalta percentuale di giornate soleggiate. La temperatura media, secondo gli ultimi 75 anni di osservazione, varia dai 10,2 °C di gennaio ai 23,7 °C di agosto, mentre i giorni di sole si aggirano su una media annua di 107 e quelli di pioggia non superano i 62. Rarissime le precipitazioni a carattere nevoso.[12] Geografia del territorio[modifica | modifica sorgente] La suddivisione amministrativa del Principato di Monaco. Vista panoramica del Principato di Monaco da levante. Vista panoramica del Principato di Monaco da ponente. Una vista panoramica dalla spiaggia di Larvotto, con la nascente Tour Odéon. Residuo degli antichi Stati italiani, il Principato di Monaco con i suoi 1,97 km quadrati è, dopo la Città del Vaticano, il secondo stato sovrano più piccolo al mondo. Il suo territorio è una stretta striscia di terra sulla costa ai piedi delle Alpi il cui punto più alto è allestremità superiore dello Chemin des Révoires, a 163 metri sul livello del mare. Esso rientra nella regione fisica italiana, si affaccia sulla Riviera di Ponente, sulla costa del Mar Ligure, 18 chilometri a est di Nizza e 14 km a sud-ovest di Ventimiglia e al confine con lItalia. È circondato su tre lati dal dipartimento francese Provence-Alpes-Côte dAzur e confina con i comuni francesi di Cap-dAil, Beausoleil, La Turbie e Roquebrune-Cap-Martin, di cui condivide parte dellagglomerato urbano. Dal punto di vista amministrativo, il principato è costituito da un solo comune, suddiviso in dieci quartieri amministrativi (Quartiers) che ricoprono lintero territorio statale. I quattro quartieri tradizionali sono: Monaco-Ville, la città vecchia, sita su un promontorio roccioso che si estende sul Mediterraneo, conosciuto come le Rocher (la Rocca); La Condamine, la zona del porto (Port Hércule); Monte-Carlo, la zona senza dubbio più famosa del principato, nota per il celebre casinò, la vita mondana e perché nelle sue strade si percorre il celebre Gran Premio di Monaco di Formula 1; Fontvieille, la nuova zona industriale che si estende a sud-ovest, verso Nizza, costruita quasi interamente su un terrapieno conquistato al mare. Successivamente vennero creati i seguenti quartieri: Moneghetti (staccato da La Condamine); Larvotto (staccato da Monte-Carlo), la zona più orientale, dove si trovano le spiagge e il celebre Sporting Club; La Rousse/Saint-Roman (comprendente Le Ténao), staccato da Monte-Carlo; Saint Michel, staccato da Monte-Carlo; La Colle, staccato da La Condamine; Les Révoires (staccato da La Condamine), la zona più interna, dove si trova il noto giardino esotico. Un undicesimo quartiere, Le Portier, è allo studio e dovrebbe sorgere su unarea di espansione verso il mare, nellarea compresa tra Monte-Carlo e Larvotto. La sua realizzazione è prevista non prima del 2015.[13] Nr Quartiere Area (m²) Popolazione(Censimento del 2000) Densità(ab./km2) Suddivisioni urbane (îlots) Note Quartieri provenienti dal Comune di Monaco 05 Monaco-Ville 184.750 1.034 5.597 19 Città vecchia. Palazzo dei Principi Quartieri provenienti dal Comune di Monte-Carlo 01 Monte-Carlo (Bd. des Moulins-Av. de la Madone) 281.461 3.034 10.779 20 Casinò di Monaco 02 La Rousse / Saint-Roman (Annonciade-Château Périgord) 105.215 3.223 30.633 15 A nordest. comprende Le Ténao 03 Larvotto (Larvotto-Bd Psse Grace) 328.479 5.443 16.570 15 Spiaggia 10 Saint Michel (Psse Charlotte-Park Palace) 142.223 3.807 26.768 24 Zona residenziale centrale Quartieri provenienti dal Comune di La Condamine 04 La Condamine 237.283 3.847 16.213 27 Zona a nordovest del porto 07 La Colle (Plati-Pasteur-Bd Charles III) 188.073 2.822 15.005 15 Al confine occidentale con Cap dAil 08 Les Révoires (Hector Otto-Honoré Labande) 75.747 2.515 33.203 11 Giardino esotico 09 Moneghetti (Bd Rainier III-Bd de Belgique) 107.056 3.003 28.051 18 Terre sottratte al mare 06 Fontvieille 324.157 3.292 10156 9 Costruito a partire dal 1971. Stadio Louis II 11 Le Portier 275.0001 - - - Pianificato per il 2015 Monaco 1.974.444 32.020 16.217 173 1) Area non inclusa nel totale, perché ancora in fase di progettazione. Demografia[modifica | modifica sorgente] Il Principato di Monaco, a discapito delle sue ridotte dimensioni, è uno stato cosmopolita. Inoltre, il tasso di densità di popolazione è tra i più alti al mondo, con una media di 1,86 abitanti per decametro quadrato. Secondo lultimo censimento effettuato nel 2010, conta una presenza di 35.889 abitanti di cui appena 7.634 monegaschi, ovvero il 21,5% della popolazione. Ciò gli conferisce unaltra particolarità: essere uno degli stati sovrani con la percentuale di popolazione nativa più bassa. La presenza più importante è quella dei francesi con il 28,24% della popolazione, seguiti dagli italiani (18,57%) e dagli inglesi (7,51%). Il restante 24% comprende circa 140 nazionalità differenti. Monaco Monaco, 7.634 Francia Francia, 8.735 Italia Italia, 5.778 Regno Unito Regno Unito, 2.334 Portogallo Portogallo, 1.008 Svizzera Svizzera, 783 Germania Germania, 783 Belgio Belgio, 480 Paesi Bassi Paesi Bassi, 412 Stati Uniti Stati Uniti, 307 Svezia Svezia, 287 Marocco Marocco, 242 Spagna Spagna, 215 Grecia Grecia, 205 Austria Austria, 158 Filippine Filippine, 153 Libano Libano, 145 Mauritius Mauritius, 118 Russia Russia, 107 Australia Australia, 105 Tunisia Tunisia, 100 Altre nazionalità: 3.159 Lingua ufficiale[modifica | modifica sorgente] La lapide di una via di Monaco in francese in monegasco. La lingua ufficiale dello stato è il francese ma a causa della vocazione turistica internazionale del principato e dellalta presenza di residenti stranieri di svariate nazionalità, è molto diffuso anche litaliano e linglese. Il monegasco (monégasque o monéguier/muneghié), invece, è un dialetto ligure simile al dialetto di Ventimiglia. Esso ha goduto della prerogativa di lingua ufficiale assieme al francese fino al 1962, anno dellentrata in vigore della nuova Costituzione, tuttavia viene facoltativamente insegnato nelle scuole del principato. Tuttavia, nei vicoli della città vecchia i nomi delle strade sono riportati sia in francese che in monegasco, così come sui cartelli che delimitano i confini nazionali. Infine loccitano è una lingua conosciuta, soprattutto fino alla metà dellOttocento, quando il territorio del principato era più esteso ma negli ultimi decenni è assai poco parlata. Istruzione[modifica | modifica sorgente] Listruzione monegasca dipende dal Départment de lIntérieur ed è gratuita e obbligatoria dai 6 ai 16 anni detà. Organizzata sul modello di quella francese, comprende le scuole primarie e i liycées della durata di sette anni. Nel quartiere Fontvieille è anche presente unUniversità privata con corsi esclusivamente in lingua inglese, prevalentemente orientati alle discipline economiche. Religione e tradizioni popolari[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Chiesa cattolica nel Principato di Monaco. Religioni a Monaco (2012)[14] Cristianesimo 83,2% Nessuna Religione 12,9% Ebraica 2,9% Islam 0,8% Altra 0,5% Percentuale basata su un campione di 35.000 persone La religione cattolica è il culto ufficiale dello stato, tuttavia è garantita la libertà religiosa. Il principato è sede dellarcidiocesi di Monaco, immediatamente soggetta alla Santa Sede e retta dallarcivescovo monegasco monsignor Bernard Barsi, dal 16 maggio del 2000. Egli presiede la cattedrale dellImmacolata Concezione che sorge nel quartiere di Monaco-Ville. La patrona del principato è santa Devota, una martire romana la cui venerazione risale al 300 d.C. Viene festeggiata il 27 gennaio di ogni anno dai fedeli che si accalcano nella piccola e graziosa cappella omonima presso il porto, per poi procedere al rituale incendio della barca debitamente riempita di rami dulivo, pino e alloro. Tradizione vuole che un ladro, in tempi antichi, volendo impossessarsi delle reliquie della santa, venisse bloccato in fuga su una barca da alcuni pescatori e che questa gli venisse bruciata; la rievocazione di questo evento vuole simboleggiare lespiazione dei peccati. Altro santo venerato è san Romano, un legionario martirizzato nel 258 d.C. durante il regno dellimperatore Valeriano; la sua ricorrenza è il 19 novembre. Il 24 giugno è invece dedicato alla ricorrenza di san Giovanni Battista e per loccasione sulla piazza del Palais Princiér si svolgono sfilate in costumi storici, balli e canti, mentre allinterno della cappella del palazzo, dedicata a san Giovanni, la famiglia Grimaldi partecipa a una cerimonia religiosa. Successivamente, due valletti del palazzo accendono un grande falò al centro della piazza, attorno al quale è consuetudine ballare la farandola, unantica danza provenzale che simboleggia il percorso umano attraverso le esperienze della vita. Sanità[modifica | modifica sorgente] Dal punto di vista medico il principato offre un servizio di assistenza sanitaria di eccellente livello ma, non essendo parte dellUnione Europea, richiede una specifica documentazione o polizza sanitaria per tutti i cittadini stranieri non residenti.[15] Nel quartiere La Colle ha sede il moderno policlinico Centre Hôspitalier Princesse Grace, composto dallospedale che è situato nel principato e da Cap Fleuri, situato oltre confine a Cap-dAil. La struttura è specializzata in cardiochirurgia e complessivamente ospita 17 reparti con oltre 600 posti letto. Inoltre a Monaco hanno sede le seguenti strutture private: Institut Monégasque de Médecine et Chirurgie Sportive (clinica specializzata in medicina sportiva) Centre Cardio-Thoracique (una rinomata clinica cardiologica privata di fama mondiale) Centre dHémodialyse (clinica specializzata in emodialisi) Clinique Ranieri III (clinica geriatrica) Infine, in Boulevard de Suisse 27 ha sede la Croce Rossa Monegasca (Croix-Rouge Monégasque), ovvero la Società Nazionale del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, fondata il 23 marzo 1948 dal principe Luigi II. Pubblica sicurezza[modifica | modifica sorgente] Il distintivo della Police de Monaco. Un carabiniere in guardia al Palazzo dei Principi. Il Principato di Monaco è uno dei pochi stati autonomi del mondo a non disporre di un esercito nazionale.[16] Tuttavia la Police de Monaco, come unica forza di polizia del principato, svolge un capillare servizio su tutto il territorio. Disponendo di ben 1.500 agenti di polizia, la Police de Monaco pattuglia incessantemente (in auto o più spesso a piedi) le strade e i luoghi di maggior affluenza e, supportata da un complesso sistema di telecamere, mantiene costantemente sotto controllo lintero abitato e tutti gli accessi ad esso. Esiste anche una divisione nominata Police Maritime in funzione ogni anno nel periodo estivo per il pattugliamento delle acque e della maggiore spiaggia pubblica situata nel quartiere Larvotto. Il corpo della Police de Monaco è stato fondato nel 1902 su volere del principe Alberto I e dal 1962 dipende direttamente dal Ministro di Stato. Il numero da comporre per le emergenze è il 17.[17] Inoltre vi è la Compagnia dei Carabinieri del Principe (Compagnie des Carabiniers du Prince) che è una speciale unità cerimoniale in servizio presso il Palazzo dei Principi, fondata dal principe Onorato IV nel 1817 con il nome di Compagnia delle Guardie. Il corpo militare ha assunto lattuale denominazione il 26 gennaio 1904 a seguito di un riordino voluto dal principe Alberto I e il suo compito è quello di proteggere la persona del principe sovrano e la sua famiglia, specie in occasioni solenni civili, militari e religiose. È perciò presente in ogni occasione pubblica allinterno del principato dove sia presente un membro della famiglia Grimaldi e spesso si avvale anche della collaborazione della Police de Monaco. Il principato può contare anche sul Corps des Sapeurs-Pompiers, i vigili del fuoco, che dispongono di due centrali operative: nei quartieri Fontvieille e La Condamine.[18] Trasporti[modifica | modifica sorgente] Autoveicoli e targhe[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Targhe automobilistiche monegasche. Una comune targa automobilistica monegasca. Ricostruzione della targa posteriore riservata al sovrano, con lo stemma dei Grimaldi su un cerchio azzurro. Il Principato di Monaco emette delle proprie targhe automobilistiche per tutti gli autoveicoli e i motoveicoli immatricolati sul suo territorio da persone o aziende in esso residenti e su cui vige una tassa di circolazione. Esse sono riconoscibili per le misure ridotte rispetto alle altre targhe europee e i caratteri alfanumerici azzurri su fondo bianco; a lato è presente un riquadro, dove annualmente si applica la ricevuta della tassa di circolazione sotto forma di adesivo riportante lo stemma del principato e lanno in corso. Oltre a tutta una serie di targhe destinate ad utilizzi particolari (mezzi pubblici, corpo diplomatico, auto depoca, targhe di prova, targhe provvisorie), vi sono poi le targhe destinate ai veicoli utilizzati dalla famiglia Grimaldi, contraddistinte dalle lettere MC prima della numerazione e dallo stemma dei Grimaldi accanto. Dal 2013 le targhe comprendono anche sigla MC in un rettangolo blu, in ottemperanza alle norme della Comunità Europea. Autobus[modifica | modifica sorgente] Il principato ha una propria società di trasporti urbani gestita dalla CAM (Compagnie des Autobus de Monaco), fondata nel 1936. La compagnia è composta da una flotta di 34 autobus che gestiscono 5 linee ordinarie urbane, per un totale di 43 km e 142 fermate ordinarie. Per gli utenti al di sopra dei 65 anni detà il servizio è completamente gratuito. Strade e autostrade[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Autoroute A8. Il Principato di Monaco non ha alcun tratto autostradale al suo interno e luscita autostradale più vicina è luscita 58 di La Turbie dellAutoroute A8 La Provençale, che è collegata a Monaco tramite lAutoroute A500, di proprietà della società Autoroutes Esterel-Côte-dAzur (ESCOTA); il casello dellA8 dista 8 km dal Principato di Monaco. Gli altri collegamenti con la Francia sono con le seguenti strade dipartimentali: D 53 Monaco - Beausoleil D 6307 Monaco - La Turbie Inoltre la D 6007 che va da Mentone a Mandelieu-la-Napoule passa poco lontano dal confine con il Principato di Monaco. Ferrovia[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Stazione di Monaco. Il Principato di Monaco è anche attraversato anche per 1,7 km da linea ferroviaria, gestita dalla società francese SNCF, lunica stazione è quella Monaco - Monte Carlo che si trova in parte nel comune francese confinante di Beausoleil. Porto[modifica | modifica sorgente] Da decenni rinomato porto turistico meta di celebrità da tutto il mondo, Port Hércule è il principale scalo del principato. Durante i primi anni del XXI secolo è stato oggetto di un importante ampliamento, che ora consente lattracco anche alle grandi navi da crociera, grazie alla realizzazione di banchina semi-mobile in parte ancorata in acqua e in parte fissata alla terraferma. Poco lontano si trova anche un secondo scalo minore, il Port de Fonvieille, realizzato negli anni settanta insieme al quartiere omonimo. Collegamenti aerei[modifica | modifica sorgente] Laeroporto più prossimo è quello di Nizza a 32 km, tuttavia nel principato è presente un attrezzato eliporto sul lungomare del quartiere Monaco-Ville con due compagnie di trasporto che garantiscono collegamenti capillari in elicottero con il vicino aeroporto Nice Cote dAzur in pochissimi minuti.[19] Unaltra pista di atterraggio per lelicottero è situata sulla sommità del Centre Hôspitalier Princesse Grace. Telecomunicazioni e media[modifica | modifica sorgente] Servizio postale[modifica | modifica sorgente] Uno dei primi francobolli emessi dal principato ritraente leffige del principe Carlo III. Un primo servizio di recapito postale monegasco ha inizio già nel 1640 a seguito di un trattato damicizia franco-monegasco. I primi francobolli monegaschi vennero stampati soltanto a partire dal 1885 su volere del principe Carlo III. Dal 1937 il servizio postale del principato è gestito dalla società La Poste Monaco. Fondata su volere del principe Louis II, la sede storica è presso Palais de la Scala, in Avenue Henri Dunant e si compone di 7 filiali allinterno del principato. Il codice postale del Principato di Monaco è, analogamente al sistema francese, contraddistinto dal numero 98000. Telefonìa[modifica | modifica sorgente] Il logo della compagnia telefonica monegasca Monaco Telecom. Già nel 1890 il principato si dotò dei primi telefoni pubblici gestiti dallOffice Monégasque des Téléphones. Nel 1997 nacque la Monaco Telecom che fornisce ai residenti e alle aziende del principato tutta la gamma di prodotti e servizi di un operatore di telecomunicazioni, detenendo il monopolio sulla telefonia fissa, l’accesso a internet e alla televisione secondo una convenzione di concessione stipulata tra lo stato monegasco e Monaco Telecom. La compagnia telefonica è membro di Eurecom e si è sviluppata anche sul mercato internazionale stabilendo vari accordi commerciali con altri attori del settore delle telecomunicazioni. Tutte le chiamate effettuate allinterno del territorio del principato sono completamente gratuite. Stampa e quotidiani[modifica | modifica sorgente] Nel principato è presente un solo quotidiano: Monaco Matin (edizione locale di Nice Matin) Due settimanali: Le Journal de Monaco (lequivalente della nostra Gazzetta Ufficiale) Monaco Hebdo Quattro mensili: La Principauté LObservateur de Monaco La Gazette de Monaco Montecarlo In (in lingua italiana) Oltre a numerosi altri periodici. Radio[modifica | modifica sorgente] Il logo della storica emittente radiofonica monegasca RMC. Il logo dellemittente radiofonica italo-monegasca RMC. Nel 1933, nel piano europeo delle frequenze, venne assegnata una lunghezza donda radio al Principato di Monaco. Alla fine degli anni trenta Max Brusset, già proprietario di Radio Méditerranée, chiese lautorizzazione per fondare unemittente radiofonica interamente monegasca con sede nel principato. Fu così che nacque RMC, radio nazionale del principato e sua emittente esclusiva dal 1943 al 1981. Da allora RMC è cresciuta divenendo un gruppo editoriale a capo di differenti emittenti radiofoniche che trasmettono da Monaco e Parigi su Principato di Monaco, Francia e Medio Oriente. Nel 1966 nacque anche un canale radiofonico omonimo in lingua italiana che in seguito, grazie alla direzione di Noël Coutisson, è diventata lemittente indipendente Radio Monte Carlo con sede e studi a Milano, Roma e Monaco, da cui trasmette in simultanea su Italia, Principato di Monaco e Costa Azzurra. Il suo momento di massimo splendore fu a cavallo tra la fine degli anni sessanta e la metà degli anni settanta. Lemittente privata, libera dai vincoli delle tradizionali radio italiane, trasmetteva canzoni spesso censurate dalla RAI, contribuendo a diffondere un linguaggio informale in tutta la penisola. Acquistata dal Gruppo Finelco S.p.A. nel 1987, da allora è entrata a far parte di un network che comprende le maggiori emittenti radiofoniche private italiane. Complessivamente, nel principato sono presenti le seguenti emittenti radiofoniche: Monaco Info (trasmette in lingua francese) Radio Monaco (98,2 MHz / 95,4, trasmette in lingua francese) Radio FG Monaco (96,1 MHz, trasmette in lingua francese) RMC (98,8 MHz, trasmette in lingua francese) Radio Monte-Carlo (92,7 / 101,6 MHz / 106,8 / 107,3 MHz, trasmette in lingua italiana) Riviera Radio (106,3 / 106,5 MHz, trasmette in lingua inglese) Televisione[modifica | modifica sorgente] Il logo dellemittente televisiva monegasca TMC. Il logo dellemittente televisiva italo-monegasca TMC attiva dal 1974 al 2001. Nel Principato di Monaco sono captabili quasi tutti i canali della televisione francese e alcuni della televisione italiana, tuttavia è presente Télé Monte-Carlo, nota anche con il solo acronimo TMC, che è lemittente televisiva nazionale del principato, nonché la più vecchia emittente televisiva privata dEuropa, nata nel 1954 e inaugurata dal principe Ranieri III. La sua prima trasmissione in diretta televisiva fu effettuata in occasione del Mariage Princiér del principe Ranieri III con lattrice americana Grace Kelly. Negli anni ottanta fu stipulato un accordo con la Francia e potenziato il segnale, captabile fino a Montpellier. Dopo un periodo di declino e ridimensionamento avvenuto nel corso degli anni novanta, il canale è stato rilanciato tornando ad una programmazione giornaliera. Dal 2001, il canale ha assunto un nuovo formato che ne ha ridotto la connotazione di rete monegasca ed è divenuto disponibile attraverso il digitale terrestre. Il target di TMC è quello dellintrattenimento generale e di divulgazione di notizie. Analogamente a quanto accaduto per lemittente radiofonica monegasca, nel 1974 anche TMC cominciò a diffondere i suoi programmi in italiano e venne fondata unemittente televisiva omonima con sede a Milano, divenendo una delle prime reti nazionali del nascente mercato italiano delle televisioni private. La TMC italiana fu attiva fino al 2001, quando cambiò nome divenendo La7. Nel principato sono presenti anche altre due emittenti televisive private: Monaco Channel e Monaco Info. La città[modifica | modifica sorgente] Veduta aerea di Monaco. Una suggestiva veduta del principato illuminato di sera. La facciata sud della struttura che ospita il celebre Casinò e il Grand Théâtre de Monte-Carlo. Una veduta del Port Hércule. Il famoso tornante Grand Hotel Hairpin. Meta tra le più esclusive al mondo, la città è caratterizzata da unarea urbana densamente popolata che coincide con larea intera del Principato di Monaco. Oltre alla Rocca (le Rocher) e al Palazzo dei Principi, una sua caratteristica è la fitta successione di svariati edifici pluripiano concentrati prevalentemente nel quartiere di Larvotto e in quello di Monte Carlo, considerato il vero centro geografico. Esso ospita il celebre Sporting-Club, il Port Hércule e il famoso Casinò, forse il luogo più noto, visitato da decine di migliaia di persone che tentano la fortuna e che soggiornano nellesclusivo Hôtel de Paris o presso il non meno noto Hérmitage. La sua planimetria è complessa e variegata, con curve e dislivelli più o meno pronunciati e digradanti verso il lungo mare. Tuttavia una buona organizzazione viaria, una serie di gallerie e numerosi parcheggi sotterranei rendono abbastanza agevole la percorribilità e la sosta anche con mezzi propri. La costante necessità di spazio edificabile ha portato sin dagli anni settanta ad una grande espansione del proprio territorio sottraendo spazio al mare. Lesempio più evidente è il quartiere Fontvieille dove, insieme ad una zona industriale e un secondo porto, si trova anche lo stadio polifunzionale initolato a Louis II. Dagli anni novanta la città, in costante fermento, è stata interessata dalla realizzazione di nuove infrastrutture ricettive e da lavori di ampliamento delle zone più prossime al mare e dello stesso Port Hércule, che ora è in grado di ospitare anche le più grandi navi da crociera. Dal 2009, nel quartiere La Rousse - Saint Roman, sta sorgendo la Tour Odéon, ovvero quello che diverrà il grattacielo più alto del principato; sarà completato nel 2014. Il Palazzo dei Principi[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Palazzo dei Principi di Monaco. Di rilievo, è appunto anche il Palazzo dei Principi di Monaco. Posto sulla sommità della Rocca, nel quartiere Monaco-Ville, talvolta è indicato come Palazzo Grimaldi ma è noto ai monegaschi come Palais Princiér ed è la residenza ufficiale del principe. Fondato nel 1191 ha subìto innumerevoli maneggiamenti durante nel corso dei secoli, il cui risultato è un tripudio di stili darchitettura. Le sue origini antiche gli conferiscono una certa simmetria: la facciata principale appare come una terrazza rinascimentale, utilizzata come balconata cerimoniale per le apparizioni ufficiali del principe. Essa fu realizzata, probabilmente, per mascherare le precedenti fortificazioni medioevali, tra cui spiccano le numerose torri, quasi tutte ricostruite nel XIX secolo. Gli interni vennero realizzati nel XVI secolo e furono completamente ristrutturati nel corso del XVIII secolo, sul modello di quelli di Versailles, comprendendo anche unanaloga Galleria degli Specchi che conduce alla Sala del Trono e ai relativi appartamenti di stato. Al suo interno sono presenti dipinti di rilievo di Jan Brueghel e Charles Le Brun, nonché preziosissimi mobili francesi del XVIII secolo. Il Palais Princiér. Eventi culturali e sportivi[modifica | modifica sorgente] Il Gran Premio Ayrton Senna impegnato al Gran Premio di Monaco 1992. Dal 1929 la città ospita il Gran Premio di Monaco, organizzato dallAutomobile Club de Monaco (ACM), la cui prima edizione valida per il Campionato Mondiale è datata 21 maggio del 1950. La lunghezza di questo tracciato è di 3,340 km e i piloti la devono percorrere 78 volte, per un totale di 260,530 km; esso è il circuito più breve del mondiale e quello con velocità più basse, a causa della tortuosità e della scarsa larghezza del percorso. Il tracciato del circuito cittadino. Oltre al Gran Premio di Monaco la città ospita anche il prestigioso Monte-Carlo Rolex Masters, nota competizione di tennis che si svolge dal 1897 nel mese di aprile ogni anno. Inoltre, hanno luogo numerosi altri eventi culturali internazionali tra cui concerti dei maggiori artisti internazionali, fiere commerciali e mostre darte; essi si svolgono in prevalenza al Grimaldi Forum, il centro fieristico polifunzionale che sorge in prossimità della spiaggia, oppure allesclusivo Sporting Club. Tutti gli eventi si svolgono sempre sotto lalto patrocinio del principe regnante. I principali eventi ricorrenti[modifica | modifica sorgente] Gran Premio di Monaco Gran Galà della Croce Rossa di Monaco Festival international du cirque de Monte-Carlo Festival de télévision de Monte-Carlo Festival du film de Monaco Imagina Printemps des Arts Edifici pubblici[modifica | modifica sorgente] Musei[modifica | modifica sorgente] Degno di nota è il Museo Oceanografico (Musée Océanographique), che si trova nella parte vecchia di Monaco, ospitato in un massiccio edificio a picco sul mare vicino al palazzo dei Grimaldi. Voluto dal principe Alberto I, esso ospita numerose specie di pesci e invertebrati marini. Notevole anche il Giardino Esotico (Jardin Exotique), che ospita numerose specie di piante grasse e un roseto dedicato alla scomparsa principessa Grace. Al suo interno sono visitabili anche delle spettacolari grotte naturali ricche di stalattiti e stalagmiti. Una particolarità delle grotte è il percorso: esso inizia nel punto più alto del principato e trova la sua massima profondità a diversi metri sotto il livello del mare. Gli altri musei della città sono: Museo dAntropologia Preistorica (Musée dAnthropologie Préhistorique) Museo dei Francobolli e delle Monete (Musée des Timbres et des Monnaies de Monaco) Museo della Vecchia Monaco (Musée du Vieux Monaco) Nuovo Museo Nazionale di Monaco (Nouveau Musée National de Monaco) Luoghi di svago e infrastutture polifunzionali[modifica | modifica sorgente] Grand Théâtre de Monte-Carlo Théâtre Princesse Grace Grimaldi Forum Stade Louis II Edifici religiosi[modifica | modifica sorgente] La cattedrale di Monaco dedicata allImmacolata Concezione, dove sono sepolti i membri della famiglia Grimaldi. Oltre allottocentesca cattedrale neoromanica, sede dellarcidiocesi di Monaco, e alla cappella palatina presso Palazzo Grimaldi dedicata a San Giovanni Battista, a Monaco vi sono altre cinque chiese cattoliche: chiesa dedicata a santa Devota (Sainte-Dévote) chiesa del Sacro Cuore (Sacré Cœur) chiesa di san Carlo (Saint-Charles), chiesa di san Martino (Saint-Martin) chiesa di san Nicola (Saint-Nicolas) Nel principato sono presenti anche altri luoghi di culto tra cui una sinagoga, un tempio antoinista fondato nel 1913 e la chiesa anglicana di St. Paul il cui terreno sul quale sorge fu donato dal principe Luigi II nel 1921. Essa venne dedicata al vescovo di Gibilterra il 19 febbraio 1925; per onorare questo evento la vecchia via conosciuta col nome di Avenue des Fleurs, dove la chiesa è situata, fu rinominata Avenue de Grande-Bretagne.[20] Sport[modifica | modifica sorgente] La squadra di calcio locale, lAS Monaco, milita nel campionato francese. Nel Principato di Monaco si corre il Gran Premio più famoso dellintero campionato di Formula 1, il GP di Monaco, che si tiene generalmente nel mese di maggio. Il tennista Jean-René Lisnard è del Principato di Monaco; partecipa soprattutto al circuito Challenger. Dal 1911 in gennaio viene disputato il Rallye Monte-Carlo ridotto a tre giorni di gara ma che durava più di una settimana in altri tempi. Il principato ha anche una nazionale di calcio non riconosciuta da FIFA e UEFA. Ogni anno, dal 1998, a fine agosto nello stadio Louis II si disputa la finale della Supercoppa UEFA, che vede incontrarsi le vincitrici della Coppa UEFA e della UEFA Champions League. Esiste una nazionale di rugby a 15, riconosciuta dalla federazione europea e mondiale. Esiste una nazionale di pallacanestro, riconosciuta dalla federazione europea e mondiale. Nel principato hanno sede due squadre motociclistiche: JiR e il Team LCR. Monte-Carlo Rolex Masters di tennis. Dal 2010 Zimmermann, nota figura del mondo del bridge, ha creato la nazionale di Monaco del bridge, in cui sono confluiti due delle coppie più forti del mondo, gli italiani Fulvio Fantoni e Claudio Nunes, detti Fantunes, primi al mondo nel rank della federazione, e i norvegesi Geir Helgemo e Tor Helness, detti Helgeness, campioni del mondo con la Norvegia, facendo così di Monaco una delle squadre di bridge più forti al mondo, insieme a Italia e Stati Uniti. La squadra di Monaco ha vinto i campionati europei di bridge 2012 a Dublino. Festività[modifica | modifica sorgente] Data Nome Spiegazione 1º gennaio Capodanno Festa che celebra lapertura del nuovo anno 27 gennaio Festa di Santa Devota Festa di Santa Devota patrona del principato variabile * Pasqua Risurrezione di Gesù Cristo variabile ** Lunedì dellAngelo Lunedì di Pasqua, Pasquetta 1º maggio Festa dei lavoratori variabile *** Pentecoste Discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli variabile *** Corpus Domini Presenza reale di Gesù Cristo nelleucarestia 15 agosto Ferragosto Assunzione di Maria 1º novembre Ognissanti Festa dedicata a tutti i santi 19 novembre Festa del Principato in onore di san Ranieri, protettore di Ranieri III, padre dellattuale principe Alberto II Festa nazionale 8 dicembre Immacolata Concezione Ricordo di come la B.V. Maria sia stata preservata immune dal peccato originale 25 dicembre Natale Nascita di Gesù Cristo * Pasqua: prima domenica successiva al primo plenilunio dopo lequinozio di primavera ** Pasquetta: lunedì successivo alla Pasqua *** Corpus Domini: il primo giovedì dopo la domenica della Santissima trinità Persone legate al Principato di Monaco[modifica | modifica sorgente] Alberto II di Monaco, Principe di Monaco Charlène Wittstock, Principessa consorte di Monaco Carolina di Monaco, Principessa di Monaco, sorella del principe Alberto II Stefania di Monaco, Principessa di Monaco, sorella del principe Alberto II Andrea Casiraghi, nipote primogenito del principe Alberto II, figlio di Carolina e Stefano Casiraghi Charlotte Casiraghi, nipote del principe Alberto II, figlia di Carolina e Stefano Casiraghi Pierre Casiraghi, nipote del principe Alberto II, figlio di Carolina e Stefano Casiraghi Louis Ducruet, nipote del principe Alberto II, figlio di Stefania e Daniel Ducruet Pauline Ducruet, nipote del principe Alberto II, figlia di Stefania e Daniel Ducruet David Barclay, banchiere Olivier Beretta, pilota automobilistico Tom Boonen, ciclista Björn Borg, tennista Flavio Briatore, imprenditore Louis Chiron, pilota automobilistico David Coulthard, pilota automobilistico Alain Ducasse, chef di fama internazionale Daniel Elena, pilota automobilistico Luigi Fagioli, pilota automobilistico Ezio Greggio, comico televisivo, attore e produttore cinematografico, imprenditore Léo Ferré, cantautore Michele Ferrero, imprenditore (uomo più ricco dItalia e 23° su scala mondiale)[21] Armand Gatti, regista, scrittore, giornalista e poeta Remo Girone, attore Alberto Hazan, imprenditore Axel Merckx, ciclista Ornella Muti, attrice Stefano Pessina, imprenditore Keke Rosberg, pilota automobilistico Nico Rosberg, pilota automobilistico Dmitry Rybolovlev, imprenditore Franz Schreker, musicista e direttore dorchestra Danièle Thompson, scenografa Umberto Tozzi, cantautore Caroline Wozniacki, tennista Philip Zepter, imprenditore Note
Posted on: Sat, 16 Nov 2013 22:27:00 +0000

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