QUANDO LA RELIGIONE DIVENTA IDEOLOGIA (di Gioacchino la - TopicsExpress



          

QUANDO LA RELIGIONE DIVENTA IDEOLOGIA (di Gioacchino la Greca) Quando la religione diventa certezza di possesso della verità, nel caso del cristianesimo calata e rivelata dallalto, si smettono i dubbi e la ricerca di Dio, e la teologia diventa ideologia. A questo punto i credenti hanno dalla loro larma della fede certa e devota che li porta verso gli altri con la convinzione che devono convertire invece che dia-logare (cum vertere significa portare a sè, dia-logos parlare a). Due parole che cambiano latteggiamento verso il non credente, e la parola cattolico perde il suo pieno significato di universale, cioè aperto a tutti e non che tutti devono aderire a una idea, e la chiesa cattolica romana continua in questo modo a coltivare il suo ridicolo controsenso in quelle due parole, che rendono assurda la sua pretesa. Come può una chiesa cattolica essere romana? Nel corso della sua predicazione secolare la chiesa ha operato uno scambio di ruoli tra quella che era la predicazione evangelica, suo primario e unico compito, sostituendola con la divulgazione e affermazione anche forzata della sua teologia, che coltivando un coacervo di aporie, contraddizioni e assurdità, più o meno rivelate, da religione perseguitata e messaggio da accogliere, si è trasformata in istituzione religiosa, persecutrice ideologia da affermare anche con la forza bruta. Questo succede spesso quando si perdono di vista gli obiettivi primari del bene delluomo e della sua gioia e pienezza, come sono nel vangelo, e si viene risucchiati nel torbido delle vicende umane di giochi di potere e di imposizioni dottrinarie (dogmi, precetti, prescrizioni, indulgenze, castighi, peccati, leggi) che erano stati ben combattuti e discussi da Gesù, ove lo status di homo liber non contempla tali storture, bene accette invece da una chiesa che doveva sempre imporre dallalto il suo volere e potere a re imperatori, col popolo a pagarne spesso conseguenze deleterie. Se un teologo o pensatore in virtù del messaggio evangelico ripropone unoriginaria purezza al pensare e allagire della chiesa, diviene eretico. Se un teorico del pensiero religioso mette in risalto le contraddizioni della dottrina e del Catechismo, aprendo mente e occhi dei credenti e non, e non piegando lintelletto a un cupo sapere o supina ignoranza, diventa eretico. Se un credente esercita la libera coscienza, provando a discutere apertamente di dogmi e costruzioni teologiche datate e fuori ormai dalla realtà, perché superate dagli eventi, egli è eretico. Io dico che è meglio essere eretici pensanti che credenti non pensanti, è meglio un ateo felice e onesto che un credente cupo e disonesto, una fede dubbiosa e incerta, che una fede certa e devota, piegata alla supina obbedienza. La verità è nella ricerca della risoluzione degli affanni della vita, non nei tabernacoli.
Posted on: Thu, 24 Oct 2013 21:21:06 +0000

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