QUESTA LA LEGGERETE DOMANI SUL CORRIERE DI NOVARA Caro - TopicsExpress



          

QUESTA LA LEGGERETE DOMANI SUL CORRIERE DI NOVARA Caro direttore, credo che non avrà difficoltà a concedermi il “diritto di tribuna” dopo l’ennesimo ampio spazio dedicato alle considerazioni del presidente dimissionario dell’associazione dei commercianti del centro. Mi consentirà la franchezza che sono solito usare, ma davvero sono rimasto colpito da quello che mi pare essere l’approccio, davvero sconcertante, del dottor Besozzi. Il suo obiettivo tutt’altro che recondito., è quello di dimostrare di avere ragione in ordine alla proposta di pedonalizzazione di piazza Martiri, proposta che avversa con un furore degno di miglior causa. E per sostenere la sua tesi, squaderna una descrizione apocalittica della città: cumuli di immondizia in un centro storico deserto, clima da quarto mondo, rapine estorsioni e violenze efferate. Una città grigia, esangue e sull’orlo del baratro. Insomma, un quadro da favela brasiliana, con tutto il rispetto per le favelas. Ho provato a mettermi nei panni di un ipotetico lettore non novarese del “Corriere”: se mai costui avesse desiderio o necessità di venire in città, la lettura della paginetta del dottor Besozzi non potrebbe che avere un effetto deterrente, tenendolo assai lontano dalle porte della città. Davvero un bel risultato, per chi si erge a paladino delle sorti magnifiche e progressive delle attività commerciali cittadine ! Il punto è che il dottor Besozzi – e come lui tutti quelli che ragionano secondo schemi analoghi – dimostra davvero, ad onta delle dichiarazioni roboanti, di non amare Novara. Non ama la città chi la descrive come una suburra da basso impero ! Non ama la città chi la guarda nell’orizzonte esclusivo dei cinquanta metri che scorge dalla vetrina del suo negozio ! Non è affatto mia intenzione negare problemi e criticità, quando ci sono. Non serve agitare i problemi, serve risolverli. E noi stiamo provando a risolverli. Caro direttore, le ho allegato anch’io un paio di fotografie. Le ho scattate martedì intorno alle undici. Sono gli stessi luoghi ritratti dal reporter Besozzi: l’angolo di via Bianchini e l’area di sosta lungo via XX settembre. Se avrà la bontà di pubblicarle, i suoi lettori potranno vedere che in via Bianchini l’immondizia non c’è, e che il parcheggio di via XX settembre è densamente popolato. Questo solo per dire che a colpi di foto, ciascuno può dimostrare quello che vuole. Ma che su questa strada non si va da nessuna parte. Questa amministrazione ha posto sul tavolo della discussione pubblica con molta serietà il tema dell’ampliamento dell’area pedonale del centro città attraverso la restituzione di Piazza Martiri alla fruizione da parte dei cittadini. Lo abbiamo fatto con molta convinzione, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento, volendo salvaguardare anzitutto la salute dei cittadini, nei giorni il cui le Nazioni Unite stanno richiamando la comunità mondiale intera alle urgenze della salvaguardia dell’ambiente per la salvezza del Pianeta. Lo abbiamo fatto nella certezza, confermata da non pochi veri esperti, che centri storici vivibili e vissuti, pedonali, fruibili, sono la condizione per uno sviluppo vero del commercio, sempre che il commercio ne sappia cogliere l’opportunità. Ho già avuto modo di dire che questo progetto ha per noi un valore strategico, e per questo lo stiamo approfondendo con grande attenzione, con la serietà che ci vantiamo di usare in ogni occasione. Vogliamo andare in questa direzione e lo faremo con convinzione, pronti sempre al confronto, tenendo conto delle esigenze di tutti, ma senza farci condizionare dagli interessi di pochi. Ci sarà tempo e modo per dettagliare e approfondire i vari aspetti tecnici del progetto che in ogni caso – lo voglio ribadire con forza – sarà a saldo zero dal punto di vista della disponibilità di parcheggi: i 140 posti auto tolti da piazza Martiri saranno posizionati altrove. Fin da ora invito i cittadini, ed i commercianti in primo luogo, a guardare a questa prospettiva con fiducia e positività. Senza lasciarsi influenzare dai profeti di sventura. Andrea Ballarè Sindaco di Novara
Posted on: Wed, 02 Oct 2013 20:53:16 +0000

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