Qual è il retroterra geopolitico dell’affaire che ha gettato - TopicsExpress



          

Qual è il retroterra geopolitico dell’affaire che ha gettato nel marasma il nostro Partito Unico e i suoi sicofanti di media e regime, da Letta ad Alfano, dal “manifesto” a “Il Fatto” al Corriere? Il Kazakistan è il più grosso, potente e ricco paese tra Russia e Cina, incombe sul Caspio delle più vaste ricchezze minerarie dell’Asia, è governato da un ex-comunista sovietico, registra un PIL positivo del 5%, è entrato nell’ odiosa Unione Economica Euroasiatica con Russia e Bielorussia, noti Stati Canaglia, ha iniziato a dare segni di autonomia nel quadro di rapporti più sbilanciati verso Cina e Russia che verso gli Usa. L’Italia è il suo secondo partner commerciale. Vi fanno grossi affari, a dispetto del pretesto monopolio multinazionale Usa, ENI, Salini-Todini, Impregilo, Italcementi, Renco, Unicredit, il Gruppo Cremonini che si è accaparrato la fornitura a tutti i McDonald’s della regione. Tutto sommato, quel poco che resta dell’apparato produttivo italiano dopo l’assalto e il saccheggio delle corporation straniere. Troppo. Ulteriore elemento di disturbo, l’immagine che l’invadente “tiranno” kazako s’è dato nel nostro paese. Vista l’efficienza dei ricostruttori nazionali dell’Aquila, il presidente Nazarbaiev s’è pure fatto mecenate della città mandata in malora dal suo governo, restaurando vari edifici, compreso l’Oratorio di S. Giuseppe, e alla spedizione archeologica del Centro Ligabue di Venezia ha assicurato i diritti esclusivi per gli scavi delle necropoli scite, massimo patrimonio storico del Kazakistan.
Posted on: Thu, 18 Jul 2013 21:03:04 +0000

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