Quanto siamo stupide noi donne. Io sono quella delle magliette larghe, dei jeans, degli anfibioni neri. E poi arrivata questa stupida festa. Ed è arrivata mia madre, con quel vestito. Con quella saggezza e quella razionalità che rende una madre tale. Mi ha portato quel vestito nero, che avevo dimenticato in fondo allarmadio. Quello non troppo lungo, quello giusto. Quello che scende morbido sui fianchi un po troppo larghi. Quello che in effetti mi piace. Ha preso quei dieci centimetri daltezza che mi mancano da un paio di decoltè nere. Ed ero unaltra persona. Di solito mi sento nuda quando indosso un vestito e scarpe alte. Ma con questo è stato diverso. Mi guardavo allo specchio e mi sentivo apposto. Perchè ne facciamo sempre una questione dabito? Perchè non riusciamo a piacerci sia con i jeans che con le gambe al vento? Perchè passiamo le ore a urlare di fronte a uno specchio e non siamo più razionali, più intuitive, più calme? Mia madre dice che anche lei era come me. Si provava tutti i vestiti dellarmadio e poi li lanciava, seminandoli per tutta la stanza, finchè non arrivava sua madre, che le trovava quello giusto. Dice che un giorno mi calmerò anche io. Che saprò valorizzarmi e amarmi e accettarmi per quello che sono. Sarà, ma io coi jeans e gli anfibioni ci sto comoda. Mi sento apposto. Ma stasera, per la prima volta nella mia vita, mi sono sentita apposto anche un vestito, un paio di trampoli, un po di trucco in più e una bustina al posto delle solite borsone in cui metto tutta casa. E sono sconvolta, sconvolta, sconvolta.. e felice, in qualche fottutissimo modo. Ah non lo so, ragazze mie, ma siamo belle, cazzo. Lo siamo tutte in qualche modo. Lo siamo: dobbiamo solo, sbirciarci un po di più. Amarci, un po di più.
Posted on: Thu, 07 Nov 2013 22:33:01 +0000
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