RIGORE E QUANDO ARBITRO FISCHIA Nel cicaleggiare pallido e assorto, incidentalmente salottifero e vagamente televisivo, il campione del mondo Vishy Anand viene strapazzato oggi come un rintronato senza incisività che non sa masticare i finali di Torre. Pare tutto facile alla luce artificiale dei campioni al silicio, cronaca di una patta annunciata, semaforo verde, giallo, rosso, blunder, catastrofe, tracollo. Noi non scagliamo pietre, non ci riesce manco a parole, semmai riconosciamo i meriti a questo ragazzo che rinnova i miti del tempo che fu con la perfezione di Capablanca, la pervicacia di Fischer, il pragmatismo di Karpov. Carlsen in anni in cui lapertura pare lunica strada che porta al successo, divaga in sentieri secondari, perché sa, lui sa che non commetterà errori, questo è il suo lusso, il suo primato indiscusso. Avevamo scelto un titolo che rimandava a Vujadin Boskov, che in aforismi era secondo solo a Tartakower, come dire che patta è quando nessuno può vincere più. Ma forse siamo andati fuori tema. Pazienza, il titolo ci piace lo stesso.
Posted on: Fri, 15 Nov 2013 16:37:16 +0000
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