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Religione[modifica | modifica sorgente] Diversi aspetti del nazismo avevano una natura quasi religiosa. Il culto di Hitler come Führer, le enormi adunate, i vessilli, le fiamme sacre, le processioni, le commemorazioni e i cortei funebri possono facilmente essere valutati come dei sostegni essenziali al culto della razza e della nazione della missione della Germania ariana di vittoria sui propri nemici[51] Tali caratteri religiosi del nazismo hanno spinto alcuni studiosi a considerare il nazismo come una sorta di religione politica. La dottrina contemporanea ha di fatto abbandonato la tesi della secolarizzazione e vede nellultima parte del XX secolo, per dirlo con le parole di Hugh Heclo, il rientro nellarena politica proprio di quelle religioni tradizionali che si credeva che la modernità avesse reso superate.[52] Di conseguenza, movimenti apparentemente laici come nazismo e comunismo, vengono spesso descritti, con definizioni discutibili, come religioni politiche o fedi laiche. Heclo, che ha pubblicato il saggio Christianity and American Democracy, sostiene che la religione deva avere un ruolo nella vita pubblica[53], e sottolinea la sua importanza in una democrazia sviluppata: (EN) « If traditional religion is absent from the public arena, secular religions are likely to satisfy mans quest for meaning. ... It was an atheistic faith in man as creator of his own grandeur that lay at the heart of Communism, fascism and all the horrors they unleashed for the twentieth century. » (IT) « Se la religione tradizionale è assente dal centro della vita pubblica, le religioni laiche sono pronte a soddisfare il bisogno delluomo di uno scopo... Al centro del comunismo, del nazismo, del fascismo e di tutti gli orrori che hanno scatenato nel XX secolo cera la fede ateista nelluomo come creatore della propria grandezza. » (Hugh Heclo[53]) Esaminando limmaginario religioso del nazismo tale argomentazione sembra plausibile; chiaramente il nazismo, con il piano di Hitler di costruire una nuova magnifica capitale a Berlino (Welthauptstadt Germania), può essere descritto come il tentativo di costruire una Nuova Gerusalemme[54]. A partire dalluscita del celebre saggio di Fritz Stern Kulturpessimismus als politische Gefahr. Eine Analyse nationaler Ideologie in Deutschland, la maggior parte degli storici hanno visto la relazione tra nazismo e religione sotto questo profilo. Il movimento nazista e Adolf Hitler sono considerati come fondamentalmente ostili verso la cristianità, ma non come irreligiosi. nel primo capitolo del saggio The Nazi Persecution of the Churches, John S. Conway argomenta che le chiese cristiane in Germania allepoca della Repubblica di Weimar avevano perso la loro capacità di attrazione e che Hitler aveva offerto quello che sembrò una necessaria fede laica al posto della dottrina cristiana caduta in disgrazia[55]. Tuttavia, a partire dal 2003 questa interpretazione dominante è stata messa in discussione. Nel suo saggio Il Santo Reich, lo storico Richard Steigmann-Gall giunge alla controversa conclusione che il Cristianesimo, in ultima analisi, non rappresentò un ostacolo per il nazismo[56]. Inoltre commenta il motivo per cui il nazismo è stato spesso inteso come lopposto del Cristianesimo: (EN) « What we suppose Nazism must surely have been about usually tells us as much about contemporary societies as about the past purportedly under review. The insistence that Nazism was an anti-Christian movement has been one of the most enduring truisms of the past fifty years. ... Exploring the possibility that many Nazis regarded themselves as Christian would have decisively undermined the myths of the Cold War and the regeneration of the German nation ... Nearly all Western societies retain a sense of Christian identity to this day. ... That Nazism as the world-historical metaphor for human evil and wickedness should in some way have been related to Christianity can therefore be regarded by many only as unthinkable. » (IT) « I caratteri che attribuiamo con sicurezza al nazismo in genere ci spiegano le società contemporanee tanto quanto il passato che si suppone essere sotto esame. Linsistenza sul fatto che il nazismo fosse un movimento anti-cristiano è stata una delle verità unanimemente accettate durante gli scorsi cinquantanni... Prendere in considerazione la possibilità che molti nazisti si considerassero cristiani avrebbe indebolito in maniera determinante i miti della guerra fredda e la rinascita della nazione tedesca... Quasi tutte le società occidentali ad oggi mantengono un senso di identità cristiana... Che il nazismo, vissuto come metafora storica della malvagità e cattiveria umane, potesse in qualche modo avere un rapporto con il cristianesimo, è quindi per molti valutato semplicemente qualcosa di impensabile. » (Richard Steigmann-Gall[57]) Lopposizione al nazismo di molti seguaci delle religioni tradizionali è solo un lato della medaglia[58]. Tra i seguaci delle Chiese luterane tedesche, i più importanti membri della Bekennende Kirche, Martin Niemöller e Dietrich Bonhoeffer, si opposero al nazismo. Erano però parte di una minoranza tra le chiese protestanti tedesche, a paragone dei Deutsche Christen che appoggiarono il nazionalsocialismo e cooperarono con i nazisti. Nel 1933 però un certo numero di Deutsche Christen lasciò il movimento dopo un comizio tenuto a novembre da Reinhold Krause che esortò, tra le altre cose, a rifiutare la Bibbia come una superstizione ebraica. In ogni caso anche la Chiesa confessante fece frequenti dichiarazioni di lealtà verso Hitler[59]. La resistenza delle chiese verso i nazisti fu la più lunga e dura confrontata a quella di qualsiasi altra istituzione tedesca; i nazisti indebolirono la resistenza delle chiese dallinterno e la maggioranza del clero finì per appoggiare il nazionalsocialismo anche se migliaia di ecclesiastici furono mandati nei campi di concentramento[60]. Le religioni organizzate in Germania: 1933-1945[modifica | modifica sorgente] Kirchenaustritt 1932-1944[61] Catt. Protest. Totale 1932 52 000 225 000 277 000 1933 34 000 57 000 91 000 1934 27 000 29 000 56 000 1935 34 000 53 000 87 000 1936 46 000 98 000 144 000 1937 104 000 338 000 442 000 1938 97 000 343 000 430 000 1939 95 000 395 000 480 000 1940 52 000 160 000 212 000 1941 52 000 195 000 247 000 1942 37 000 105 000 142 000 1943 12 000 35 000 49 000 1944 6 000 17 000 23 000 In Germania il Cristianesimo, a partire dalla Riforma protestante, si è diviso tra cattolici e protestanti. Specifico esito della Riforma nel paese fu che le più grandi confessioni protestanti si organizzarono in Landeskirchen (It. approssimativamente Chiese Federali). In Germania la religione è nominalmente un affare di stato. Il governo tedesco raccoglie le tasse sulla chiesa per conto delle confessioni più importanti (cattolica ed evangelica), quindi le gira alle chiese stesse. Per questa ragione lappartenenza alla religione cattolica o protestante nel paese viene ufficialmente registrata. È importante tenere a mente questo aspetto di ufficialità quando si affrontano questioni come le convinzioni religiose di Hitler o di Goebbels. Entrambi avevano smesso di frequentare la messa cattolica e di confessarsi molto prima del 1933, ma non avevano mai abbandonato ufficialmente la chiesa o rifutato di pagare le tasse sulla chiesa. Di conseguenza Hitler e Goebbels possono essere classificati come nominalmente cattolici; valutando ciò Steigmann-Gall conclude che in questo contesto ladesione nominale alla chiesa è un indicatore del tutto inaffidabile della reale religiosità[62]. La Kirchenaustritt - Labbandono della chiesa[modifica | modifica sorgente] Altri storici non sono daccordo e hanno analizzato più a fondo il numero di persone che abbandonarono la chiesa in Germania tra il 1933 e il 1945. La possibilità di essere cancellati dai registri della chiesa (Kirchenaustritt) esisteva in Germania fin dal 1873, quando era stato introdotto da Otto von Bismarck come parte della Kulturkampf diretta contro il cattolicesimo[63]. Per ragioni di eguaglianza loperazione venne resa possibile anche per i protestanti e, per i successivi 40 anni, in realtà furono in maggioranza questi a servirsene[63]. Delle statistiche sono disponibili a partire dal 1884 per le chiese protestanti e a partire dal 1917 per quella cattolica[63]. Unanalisi di questi dati per lepoca del regime nazista è disponibile in un saggio di Sven Granzow e altri, pubblicato in una raccolta curata da Götz Aly. Complessivamente furono più i protestanti dei cattolici ad abbandonare la loro chiesa, tuttavia, in proporzione, si comportarono in modo simile[64]. Il numero degli abbandoni raggiunse il picco nel 1939[65] quando la scelta venne fatta da 480.000 persone. I numeri sono interpretabili non solo in relazione alla politica nazista verso le chiese[66] (che cambiò drasticamente dal 1935 in avanti) ma anche come un indicatore della fiducia nel Führer e nel governo nazista. Il calo numerico delle persone che lasciarono le chiese dopo il 1942 si spiega come il frutto di una perdita di fiducia nel futuro della Germania nazista. La gente, temendo per un futuro incerto, diventò incline a mantenere il legame con le chiese. La politica nazista verso le chiese[modifica | modifica sorgente] Poco dopo la sua presa del potere in Germania, il governo nazista riprese dei colloqui con la Santa Sede riguardo alla possibilità di sottoscrivere un concordato. In precedenza erano stati firmati dei concordati - che regolavano i rapporti tra Chiesa cattolica e stato - in Baviera (1924), Prussia (1929) e Baden (1932), ma per varie ragioni le trattative a livello federale erano sempre fallite. Il Reichskonkordat venne firmato il 20 luglio 1933. Al pari dellidea del concordato con i cattolici anche quella della Chiesa protestante del Reich, che avrebbe unificato le varie chiese protestanti, era stata presa in considerazione tempo prima[67]. Hitler aveva discusso la questione fin dal 1927 con Ludwig Müller, che allepoca era il cappellano militare di Königsberg[67]. Il Protestantesimo[modifica | modifica sorgente] Martin Lutero[modifica | modifica sorgente] Nel corso della prima e della seconda guerra mondiale, i leader tedeschi si servirono degli scritti di Martin Lutero per sostenere la causa del nazionalismo tedesco[68]. In occasione del 450º anniversario della nascita di Lutero, che cadde solo pochi mesi prima della presa del potere nazista nel 1933, vi furono celebrazioni su larga scala sia da parte delle chiese protestanti che da parte del partito nazista[69]. Durante una commemorazione a Königsberg (che dopo il 1945 diventò Kaliningrad) Erich Koch, allora Gauleiter della Prussia orientale, tenne un discorso che tra laltro, paragonava Hitler e Lutero, sostenendo che i nazisti si battevano con lo stesso spirito di Lutero[69]. Un simile discorso potrebbe essere valutato cosa da poco, semplice propaganda[69]; invece, come sottolinea Steigmann-Gall:I contemporanei giudicarono Koch come un buon cristiano che aveva raggiunto quella posizione (di presidente eletto di un sinodo di una chiesa provinciale) grazie ad una genuina fede nel protestantesimo e nelle sue istituzioni.[70] Limportante teologo protestante Karl Barth contestò questa appropriazione di Lutero da parte dellImpero tedesco e della Germania nazista quando nel 1939 dichiarò che gli scritti di Lutero venivano sfruttati dai nazisti per glorificare lo stato e lassolutismo di stato: Il popolo tedesco viene danneggiato dal suo errore riguardo al rapporto tra la legge e la Bibbia, tra il potere secolare e quello spirituale.[71], in quanto Lutero separava lo stato terreno dalla spiritualità interiore, limitando così la capacità dellindividuo o della chiesa di mettere in discussione le azioni dello stato, visto come uno strumento ordinato da Dio. Nel febbraio 1940 Barth accusò in particolare i luterani tedeschi di aver separato gli insegnamenti della Bibbia da quanto essa dice riguardo allo stato, legittimando così lideologia nazista[72]. Non era lunico ad avere tale punto di vista. Pochi anni prima, il 5 ottobre 1933, il pastore Wilhelm Rehm di Reutlingen aveva pubblicamente dichiarato che Hitler non sarebbe stato possibile senza Martin Lutero.[73][73], anche se altri avevano fatto lo stesso commento riguardo ad altre influenze sullascesa al potere di Hitler. Senza Lenin Hitler non sarebbe stato possibile ha detto lo storico Paul Johnson, affermando che Lenin aveva fornito lesempio per i successivi regimi totalitari[74] Movimento dei Cristiani tedeschi[modifica | modifica sorgente] I Cristiani tedeschi (Deutsche Christen) furono il più forte movimento protestante in Germania dopo le elezioni del 1932 e si proponevano di realizzare una sintesi tra il Cristianesimo e lideologia del nazionalsocialismo. Tra i Cristiani tedeschi vi furono vari gruppi, alcuni più radicali di altri, ma tutti avevano lobiettivo di fondare un protestantesimo nazionalsocialista[75]. I Cristiani tedeschi abolirono quelle che consideravano essere tradizioni ebraiche rimaste nel cristianesimo, e alcuni di loro rifiutarono al contempo lintero Antico testamento. Respingevano la teologia accademica tradizionale, giudicandola sterile e non abbastanza populista, e spesso avevano posizioni anti-cattoliche. Nel novembre 1933 un raduno di massa dei Cristiani tedeschi, al quale parteciparono 20.000 persone, approvò tre principi: Adolf Hitler rappresenta il completamento del processo di riforma. Gli ebrei battezzati devono essere espulsi dalla chiesa. LAntico Testamento deve essere escluso dalle Sacre Scritture.[76] Sulla base delle affermazioni del Segretario nazionale Klundt fatte il 25 aprile 1933 a Königsberg, si è ipotizzato che Hitler si fosse convertito al protestantesimo unendosi ai Cristiani tedeschi[77]. Il cancelliere non confermò né smentì mai la cosa. Tuttavia il generale Gerhard Engel riferì che Hitler gli aveva detto: Sono cattolico come lo ero prima e lo rimarrò sempre.[78] Ludwig Müller[modifica | modifica sorgente] Ludwig Müller (1883–1945), dopo il suo primo incontro con Hitler si convinse di aver ricevuto da Dio lincarico di favorire Hilter stesso e i suoi ideali[79] e, insieme al Führer, cercò di creare una Chiesa del Reich che unisse protestanti e cattolici. Tale Chiesa del Reich avrebbe dovuto essere una libera federazione in forma di concilio, ma subordinata allo stato nazionalsocialista[80]. Müller diventò il leader dei cristiani tedeschi che a metà degli anni trenta raggiunsero i 600.000 membri e vinsero tutte le elezioni ecclesiastiche a partire dal 1932, dopo che gli oppositori erano stati tacitati con lespulsione o con la violenza[81]. Tuttavia non riuscì nel suo intento di far adeguare tutti i cristiani al nazionalsocialismo e latteggiamento di sufficienza di Hitler verso i protestanti finì per rafforzarsi: Il clero protestante non crede in nulla tranne il proprio benessere e la propria carica.[82][83] I rapporti personali tra il Reichsbischof Müller e Hitler rimasero comunque buoni fino al 1945, quando entrambi si tolsero la vita. Effetto duraturo dellazione di Müller fu il riconoscimento da parte dello stato nazionalsocialista della Chiesa tedesca evangelica come soggetto giuridico il 14 luglio 1933, per mezzo di una legge che si proponeva di unire stato, popolo e Chiesa come fossero una cosa sola[84] Considerazioni generali[modifica | modifica sorgente] Il livello dei legami tra nazismo e le chiese protestanti è stato oggetto di discussioni per decenni. Un primo problema è che la definizione di Protestantesimo racchiude un gran numero di enti religiosi, molti dei quali avevano scarsi rapporti reciproci. Inoltre il Protestantesimo tende ad ammettere maggiori differenze tra una congregazione e laltra di quanto non facciano il cattolicesimo o la Chiesa ortodossa, fatto che rende problematico lindividuazione di posizioni ufficiali dei vari raggruppamenti. Va anche detto che molte organizzazioni protestanti si opposero vigorosamente al nazismo quando la natura di tale movimento diventò di più facile comprensione. Molti protestanti, tra cui il Reverendo Martin Niemoller, arrestato nel 1937 con laccusa di abuso del pulpito per diffamare lo stato e il partito e attaccare lautorità del governo[85], opposero resistenza e alcuni pagarono anche con la vita il loro tentativo. Le forme o correnti del Protestantesimo che sostenevano il pacifismo, lanti-nazionalismo o leguaglianza razziale furono quelle inclini ad opporsi al nazismo con la maggiore fermezza. Tra i gruppi protestanti o di derivazione protestante noti per la loro opposizione al nazismo vi furono i testimoni di Geova e la Chiesa confessante. Molti dei loro membri morirono nei campi o mentre combattevano fieramente i nazisti. In ogni caso però i luterani votarono per Hitler in numero maggiore rispetto ai cattolici. La composizione sociale dei vari Länder tedeschi, relativamente al rapporto tra classi e confessioni religiose, era diversa[86]; Richard Steigmann-Gall sostiene lesistenza di un legame tra varie congregazioni protestanti e il nazismo[87], mettendo soprattutto in evidenza come Hitler citasse come esempio i pamphlet antisemiti di Lutero e accusando le istituzioni luterane di aver sostenuto Hitler stesso. La piccola comunità metodista dellepoca era considerata come straniera: questo derivava dal fatto che il metodismo era nato in Inghilterra, e non si era sviluppato in Germania fino al XIX secolo ad opera di Christoph Gottlob Müller e Louis Jacoby. A causa di tali premesse i metodisti avvertivano lesigenza di essere più tedeschi dei tedeschi per non destare sospetti. Il vescovo metodista John L. Nelsen si recò negli Stati Uniti per conto di Hitler per proteggere la propria chiesa, ma in lettere private rivelava di temere ed odiare il nazismo, finendo quindi per ritirarsi in Svizzera. Laltro vescovo metodista F. H. Otto Melle assunse una posizione molto più collaborazionista e apparentemente sostenne sinceramente il nazismo. Riteneva che servire il Reich fosse sia un dovere patriottico sia un mezzo per progredire. Per mostrargli la propria gratitudine, Hitler nel 1939 fece una donazione di 10.000 marchi a una comunità metodista per finanziare lacquisto di un organo[88]. Al di fuori della Germania, il punto di vista di Melle veniva completamente rifiutato dalla maggior parte dei metodisi. Il capo della parte di battisti favorevoli al nazismo fu Paul Schmidt. Hitler spinse per la riunificazione dei protestanti favorevoli al nazismo nella Chiesa protestante del Reich, guidata da Ludwig Müller. Lidea di una simile chiesa nazionale era in effetti concepibile analizzando la storia delle tendenze prevalenti del protestantesimo tedesco, ma chiese nazionali fedeli soprattutto allo stato erano in generale vietate da anabattisti, testimoni di Geova e cattolici. Nel corso degli anni trenta Hitler tentò di nazionalizzare le chiese tedesche (cristiani tedeschi), ma alcuni protestanti opposero resistenza creando la Chiesa confessante. Dopo il fallimento dellattentato ad Hitler del 1943 in cui furono coinvolti Martin Niemöller, Dietrich Bonhoeffer e altri membri della Chiesa confessante, Hitler ordinò larresto dei protestanti, soprattutto di membri del clero luterano. Anche il clero cattolico veniva perseguitato se manifestava idee contrarie al regime. A Dachau esisteva una speciale sezione dedicata ai preti. Dei 2.720 sacerdoti (dei quali 2.579 cattolici) imprigionati a Dachau, 1.034 non sopravvissero. La maggioranza di essi era polacca (1780), dei quali 868 persero la vita. Cattolicesimo[modifica | modifica sorgente] Latteggiamento del partito nazista nei confronti della Chiesa Cattolica variava dalla tolleranza al quasi totale allontanamento[89] e molti nazisti erano anticlericali[90]. Il nazismo inoltre presentava degli aspetti di tipo chiaramente pagano[91]. Si è detto che la Chiesa e il fascismo non possono mai avere un legame duraturo, perché entrambi sono una holistic Weltanschauung e richiedono la totale dedizione della persona[89]. Anche se sia Hitler che Mussolini erano anticlericali, entrambi capirono che sarebbe stata una mossa avventata iniziare la loro Kulturkampf prematuramente, così lo scontro, inevitabile in futuro, venne momentaneamente rimandato mentre dedicavano la loro attenzione ad altri nemici[92]. Bernhard Stempfle[modifica | modifica sorgente] Alcuni ritengono che un sacerdote di nome Bernhard Stempfle abbia aiutato Hitler nella stesura del mein Kampf mentre entrambi erano reclusi nel carcere statale di Landsberg am Lech. [senza fonte] Tuttavia, nel 1934, dopo la notte dei lunghi coltelli, Stempfle venne trovato morto in un bosco nei pressi di Monaco di Baviera, con una coltellata al cuore e tre pallottole in testa. Si dice che Stempfle fosse membro dellOrdine di San Gerolamo e alcune fonti sostengono che il motivo della sua morte sia stato probabilmente un segreto riguardante Hitler di cui era a conoscenza. La tesi che Stempfle fosse il confessore di Hitler va però fermamente respinta, dal momento che Hitler, dopo aver lasciato la famiglia in Austria prima della prima guerra mondiale, non ricevette più alcun sacramento[93]. La gerarchia ecclesiastica[modifica | modifica sorgente] La natura dei rapporti tra il partito nazista e la Chiesa cattolica è piuttosto complessa. Prima dellascesa al potere di Hitler, molti sacerdoti e leader cattolici si opposero con vigore al nazismo sostenendone lincompatibilità con i valori morali cristiani. Dopo la conquista del potere liscrizione al partito non fu più vietata e la Chiesa Cattolica cercò attivamente opportunità per collaborare con il governo nazista. Durante il suo processo, Franz von Papen disse che fino al 1936 la Chiesa Cattolica aveva inseguito un allineamento da parte dei cristiani rispetto agli aspetti benefici che, egli sostiene, vedeva nel nazionalsocialismo. (Tale affermazione fu fatta dopo che Papa Pio XII aveva revocato la nomina di Von Papen a Cappellano di Sua Santità e ambasciatore presso la Santa Sede, ma prima della sua riabilitazione fatta da Papa Giovanni XXIII). Nel 1937 Papa Pio XI emanò lenciclica Mit brennender Sorge con cui condannava lideologia nazista, e soprattutto la politica della Gleichschaltung diretta contro linfluenza della religione sulleducazione, oltre al razzismo e allantisemitismo nazista. Lenciclica Humani Generis Unitas invece non venne mai resa pubblica. La forte opposizione cattolica ai programmi di eutanasia portò alla loro conclusione il 28 agosto 1941 (secondo lo Spielvogel pp. 257–258): al contrario i cattolici solo in alcune occasioni protestarono contro lantisemitismo dei nazisti in maniera paragonabile, con leccezione di alcuni vescovi e sacerdoti come il vescovo di Münster Clemens von Galen. Nella Germania nazista tutti gli oppositori politici noti venivano imprigionati e quindi anche alcuni sacerdoti tedeschi vennero mandati nei campi di concentramento, tra i quali il pastore della Cattedrale cattolica di Berlino Bernhard Lichtenberg e il seminarista Karl Leisner. Hitler però non venne mai scomunicato dalla Chiesa Cattolica si sa che molti vescovi cattolici in Germania e Austria incoraggiarono i fedeli a pregare per il Führer; questo a dispetto del fatto che il Reichskonkordat originale del 1933 tra Germania e Santa Sede avesse proibito al clero di partecipare attivamente alla politica. Vi sono state critiche per il fatto che i pontificati guidati da Pio XI e Pio XII, prima del 1937 erano stati cauti riguardo alla diffusione dellodio razziale su scala nazionale. Nel 1937, poco prima della pubblicazione dellenciclica anti-nazista, il Cardinale Pacelli a Lourdes aveva condannato la discriminazione nei confronti degli ebrei e il neopaganesimo del regime nazista. L8 settembre 1938, Pio XI fece una dichiarazione in cui parlava dellinammissibilità dellantisemitismo. Pio Xi potrebbe aver sottovalutato il grado di influenza che le idee di Hitler avrebbero avuto sulla popolazione civile, in quanto sperava che il Concordato avrebbe protetto linfluenza della Chiesa Cattolica tra la gente. Il modo in cui si è evoluto il livello di consapevolezza vaticano riguardo alla situazione, ha esposto la Santa Sede ad accuse di debolezza, lentezza, e anche di colpevolezza. Le colpe sono più evidenti in certi casi; ad esempio, secondo Daniel Goldhagen e altri storici, dopo la firma del Concordato la gerarchia ecclesiastica tedesca cambiò radicalmente posizione rispetto alla precedente ferma condanna del nazismo da parte dei vescovi. meno evidenti sono in altri casi; ad esempio allestremo opposto si posizionò la gerarchie cattolica olandese, che nel 1941 condannò ufficialmente e formalmente il nazismo e, per questo motivo, dovette affrontare luso della violenza verso i sacerdoti e la loro deportazione, oltre ad attacchi violenti nei confronti di monasteri e ospedali cattolici ed alla deportazione ad Auschwitz di migliaia di ebrei che venivano nascosti dalle stesse istituzioni cattoliche. Tra questi la famosa Santa Edith Stein. Allo stesso modo la gerarchia della Chiesa Cattolica Romana polacca fu violentemente attaccata dai nazisti, e vide migliaia dei suoi membri inviati nei campi di concentramento o semplicemente uccisi; celebre esempio fu padre Maksymilian Kolbe. La maggior parte delle gerarchie cattoliche nelle varie nazioni assunse una posizione intermedia, oscillando tra il collaborazionismo e la resistenza attiva. Parallelamente alle più dure accuse di collaborazionismo è stata da alcuni fatta la considerazione che il nazismo avesse modellato la propria struttura e organizzazione su quella pontificia. Ad esempio gli abiti speciali, il confino nei ghetti e i simboli sugli abiti imposti agli ebrei un tempo erano state misure comuni nello Stato della Chiesa. Anche gli stessi nazisti si vedevano come dei reali sostituti del Cattolicesimo, del quale riprendevano il senso di unità e il rispetto per la gerarchia. Nel 1941 le autorità naziste ordinarono lo scioglimento di tutti i monasteri e di tutte le abbazie sul territorio del Reich e molti vennero occupati dalle Allgemeine SS guidate da Himmler. Tuttavia il 30 luglio 1941 lAktion Klostersturm (It, Operazione monastero) venne chiusa da un decreto di Hitler che temeva che le crescenti proteste da parte della parte cattolica della popolazione tedesca potessero sfociare in ribellioni e forme di resistenza passiva, danneggiando lo sforzo bellico nazista sul fronte orientale[94]. Istruzione ed educazione[modifica | modifica sorgente] I programmi di istruzione, sotto il regime nazista, erano incentrati su biologia razziale, politica demografica, storia, geografia e soprattutto sulla forma fisica[95]. La politica antisemita condusse allespulsione di tutti gli insegnanti, professori e dirigenti ebrei dal sistema educativo[95]. A tutti i professori universitari venne imposta liscrizione allAssociazione nazionalsocialista dei docenti universitari per poter esercitare la professione[96]. Welfare[modifica | modifica sorgente] Recenti ricerche di studiosi come Götz Aly hanno posto lattenzione sul ruolo svolto dal diffuso programma di welfare dei nazisti nel procurare un lavoro ai cittadini tedeschi disoccupati e assicurare loro uno standard di vita minimo accettabile. Al centro del programma cera lidea di una comunità nazionale tedesca. Per aiutare la crescita di un sentimento comunitario, lorganizzazione KdF (it. forza attraverso la gioia) forniva attività ricreative ai lavoratori tedeschi come gite, vacanze e proiezioni cinematografiche. Molto importanti ai fini della costruzione della lealtà verso il partito e del senso di cameratismo furono la creazione del Reichsarbeitsdienst (it. Servizio nazionale del lavoro) e della Gioventù Hitleriana, entrambe associazioni a cui liscrizione era obbligatoria. Per quanto riguarda i beni e i consumi degna di nota fu la creazione da parte del Kdf della KdF Wagen, in seguito nota come Volkswagen (it. automobile del popolo), progettata per essere unauto che qualsiasi cittadino tedesco avrebbe potuto permettersi. Con lo scoppio della guerra lauto venne convertita in veicolo militare e la produzione per usi civili venne interrotta. Altro progetto importante fu la costruzione delle Autobahn che fu il primo sistema autostradale del mondo. Sanità[modifica | modifica sorgente] Secondo le ricerche di Robert N. Proctor per il suo saggio The Nazi War on Cancer[97][98], la Germania nazista vide la nascita di quello che probabilmente fu il più forte movimento anti-tabacco del mondo. La ricerca anti-tabacco ricevette un forte sostegno dal governo e gli scienziati tedeschi provarono che il fumo di sigaretta poteva causare il cancro. Queste prime ricerche epidemiologiche sperimentali condussero alla pubblicazioni dei saggi di Franz H. Müller (1939) e di Eberhard Schairer and Erich Schöniger (1943) che dimostrarono che il fumo era uno dei maggiori fattori di rischio per il carcinoma del polmone. Il governo spinse i medici a sconsigliare ai loro pazienti luso di tabacco. La ricerca tedesca sui pericoli del tabacco dopo la guerra venne dimenticata, per essere riscoperta dagli scienziati statunitensi e inglesi allinizio degli anni cinquanta, mentre un pieno consenso dellambiente medico su di essa arrivò solo negli anni sessanta. Gli scienziati tedeschi provarono anche che lamianto era pericoloso per la salute e nel 1943 - prima nazione al mondo - la Germania riconobbe che malattie professionali dovute allamianto come il cancro al polmone davano diritto a un risarcimento. Altri provvedimenti in favore della salute pubblica nella Germania nazista furono la depurazione delle fonti idriche, la rimozione dai prodotti di consumo di piombo e mercurio, e la campagna per indurre le donne a sottoporsi a regolari controlli per individuare eventuali tumori del seno[97][98]. Diritti delle donne[modifica | modifica sorgente] I nazisti si opposero al movimento femminista, sostenendo che era guidato dagli ebrei, che aveva un programma di sinistra (paragonabile al comunismo) e che era una cosa negativa sia per gli uomini che per le donne. Il regime nazista sosteneva una società patriarcale in cui le donne tedesche avrebbero dovuto riconoscere che il loro mondo è il marito, la famiglia, i bambini e la casa[99]. Hitler sosteneva che il fatto che le donne avessero preso importanti posti di lavoro agli uomini durante la grande depressione era stato un danno per le famiglie, perché le donne erano pagate solo il 66% di quello che percepivano gli uomini[99]. Partendo da tale presupposto, Hitler non prese mai in considerazione di appoggiare lidea di aumentare gli stipendi delle donne e lasciarle al lavoro, ma al contrario spinse perché se ne stessero a casa. Allo stesso tempo il regime chiese alle donne di sostenere attivamente lo stato. Nel 1933 Hitler nominò Gertrud Scholtz-Klink capo delle Donne del Reich, associazione che insegnava alle donne che il loro ruolo principale nella società era di fare figli e che le donne dovevano obbedire agli uomini[99]. Tale prescrizione si applicava persino alle donne ariane sposate con ebrei. Il regime nazista inoltre scoraggiava le donne dal cercare di conseguire unistruzione superiore in scuole secondarie e università[96]. Il numero di donne a cui venne permesso di frequentare luniversità crollò drasticamente, passando dalle circa 138.000 iscritte nel 1933 alle 51.000 del 1938[96]. Le iscritte alla scuola superiore passarono dalle 437.000 del 1926 alle 205.000 del 1937[96]. Tuttavia, in considerazione del fatto che gli uomini furono costretti ad arruolarsi nellesercito durante la guerra, per il 1944 le donne finirono per costituire comunque il 50% degli allievi del sistema educativo[96]. Vennero create organizzazioni con lo scopo di inculcare i valori nazisti nelle donne. Tra queste la sezione Jungmädel (it. Giovani ragazze) della Gioventù Hitleriana per le bambine tra i 10 e i 14 anni e la Bund Deutscher Mädel (it. BDM Lega delle ragazze tedesche) per le fanciulle dai 14 ai 18 anni. Riguardo alla morale sessuale delle donne, il pensiero nazista si discostò molto da quello tradizionale. I nazisti promossero un codice di condotta sessuale molto libero, guardando con favore anche alla nascita di figli al di fuori del matrimonio[43]. Il declino del codice morale tedesco del XIX secolo ebbe unaccelerazione durante il Terzo Reich, sia per la spinta dei nazisti che per gli effetti della guerra[43]. Con il protrarsi della guerra la promiscuità sessuale andò aumentando, con i soldati non sposati che spesso avevano più relazioni contemporaneamente[43]. Anche le donne sposate spesso avevano diverse relazioni intime, sia con soldati che con civili o lavoratori-schiavi[43]. Le relazioni sessuali tra persone considerate ariane e quelle che non lo erano erano comunque vietate; chi fosse stato condannato per questo rischiava il campo di concentramento, mentre per i non ariani cera la pena capitale. Un esempio del modo piuttosto cinico in cui la dottrina nazista differiva dalla pratica è che, mentre i rapporti sessuali tra i partecipanti ai campi erano ufficialmente vietati, durante i campeggi i ragazzi e le ragazze della Hitlerjugend venivano messi a stretto contatto senza che ce ne fosse reale bisogno, praticamente perché i rapporti ci fossero. Nella Germania nazista laborto era fortemente contrastato, a meno che non servisse per mantenere la purezza razziale; dal 1943 per gli autori di aborti fu istituita la pena di morte[100] Non era consentito mostrare in pubblico contraccettivi e Hitler in persona descrisse la contraccezione come una violazione della natura, degradazione della femminilità, della maternità e dellamore[101]. Nonostante le limitazioni ufficiali, alcune donne riuscirono comunque ad ottenere una grande visibilità e ad essere ufficialmente elogiate per i loro conseguimenti: esempi ne sono laviatrice Hanna Reitsch e la regista Leni Riefenstahl. Ambientalismo[modifica | modifica sorgente] Nel 1935 il regime promulgò la Legge per la protezione della natura del Reich. Anche se non era tutto frutto dellideologia nazista, in quanto vi si potevano trovare influenze di ideologie precedenti alla presa del potere nazista, ne rappresentava comunque bene lorientamento. Promuoveva il concetto di Dauerwald (it. traducibile con foresta perenne) e introduceva concetti come la gestione dei boschi e la loro protezione; inoltre introduceva delle norme tese a limitare linquinamento atmosferico[102][103]. Allatto pratico però, le leggi e i regolamenti emanati incontrarono la resistenza di diversi ministeri, che cercarono di sabotarle, e vennero ostacolate dal fatto che lo sforzo bellico aveva comunque la priorità sulle politiche ambientali. Protezione degli animali[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Diritti degli animali nella Germania nazista. Tra i nazisti cerano sostenitori dei diritti degli animali, degli zoo e della fauna selvatica[104] e il regime prese varie misure per assicurarne la protezione[105]. Nel 1933 venne varato un rigido codice di protezione degli animali[106][107]. Molti capi del partito, tra cui Hitler e Göring sostenevano la protezione degli animali. Molti di essi erano ambientalisti (soprattutto Rudolf Hess) e di conseguenza tali politiche ebbero un posto di rilievo durante il regime[108]. Himmler cercò anche di mettere al bando la caccia[109]. Tuttora le leggi tedesche in vigore riguardanti il benessere degli animali sono più o meno delle modifiche delle leggi introdotte durante il Reich[110]. Cultura[modifica | modifica sorgente] Il regime nazista cercò di reintrodurre i valori tradizionali nella cultura tedesca. Le forme darte e culturali che avevano caratterizzato il periodo della Repubblica di Weimar vennero represse. Le arti visive vennero poste sotto stretto controllo e indotte ad affrontare temi tradizionali e funzionali alla causa della Grande Germania, come la purezza razziale, il militarismo, leroismo, il potere, la forza e lobbedienza. Le opere darte astratta e di avanguardia vennero rimosse dai musei ed esposte in particolari gallerie di arte degenerata nelle quali venivano messi in ridicolo. Tra le forme darte considerate degenerate il dadaismo, il cubismo, lespressionismo, il fauvismo, limpressionismo, la nuova oggettività e il surrealismo. Le opere letterarie scritte da ebrei, autori di razze diverse dallariana, e da oppositori del nazismo vennero distrutte dal regime. Celebre il rogo di libri messo in atto dagli studenti tedeschi nel 1933. Nel 1933 i nazisti bruciarono a Berlino le opere considerate non-tedesche, tra cui libri di scrittori ebrei, di oppositori politici e altre opere ideologicamente non allineate con il nazismo. Manifesto di propaganda nazista: Danzica è tedesca!, recita. Nonostante il tentativo ufficiale di creare una cultura tedesca pura, una delle arti maggiori, larchitettura, sotto la guida personale di Hitler, adottò uno stile neoclassico ispirato a quello dellantica Roma[111]. Tale stile era in completo contrasto con gli stili architettonici più popolari dellepoca, come lArt Deco. Larchitetto di stato Albert Speer esaminò diversi edifici di epoca romana per poi progettare palazzi governativi ad essi ispirati, si venne così pian piano a creare unarchitettura nazista con elementi e linee abbastanza definiti. Speer realizzò strutture enormi e imponenti come quelle per le adunate del partito a Norimberga e la nuova cancelleria del Reich a Berlino. Un progetto che venne ideato ma mai realizzato era una nuova gigantesca versione del Pantheon di Roma, chiamata Volkshalle, che avrebbe dovuto essere il fulcro del culto nazista in una Berlino ribattezzata Welthauptstadt Germania una volta diventata la capitale del mondo. Si progettò inoltre di erigere un arco di trionfo varie volte più grande di quello che si trova a Parigi, a sua volta realizzato in stile classico. Molti dei progetti fatti per la Grande Germania sarebbero stati molto difficili da realizzare, sia per le loro dimensioni che per le caratteristiche del suolo berlinese, piuttosto paludoso; i materiali che avrebbero dovuto essere utilizzati per la costruzione furono dirottati a sostegno dello sforzo bellico. Cinema e media[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Cinema nel Terzo Reich. La maggioranza dei film tedeschi del periodo furono essenzialmente opere concepite per lintrattenimento. Limportazione di film esteri dopo il 1936 subì delle restrizioni sul piano legale e lindustria del cinema tedesca, che venne nazionalizzata nel 1937, dovette supplire alla carenza di pellicole, soprattutto delle produzioni statunitensi. La funzione di intrattenimento diventò sempre più importante negli ultimi anni di guerra, quando il cinema servì da distrazione rispetto ai bombardamenti Alleati e alle sconfitte militari. Sia nel 1943 che nel 1944 il numero di biglietti staccati in Germania superò il miliardo[112]; i più grandi successi al botteghino degli anni di guerra furono un grande amore (1942) e Concerto a richiesta (1941) - che combinavano entrambi elementi del musical, del romanzo di guerra e della propaganda patriottica - Frauen sind doch bessere Diplomaten (1941) - una commedia musicale nonché uno dei primi film tedeschi a colori - e Sangue viennese (1942), adattamento cinematografico di unoperetta di Strauss. Limportanza del cinema come strumento dello Stato, sia per il suo valore di propaganda che come mezzo di distrazione per il popolo, si può vedere nella storia della realizzazione de La cittadella degli eroi di Veit Harlan (1945), il più costoso film dellepoca, per realizzare il quale decine di migliaia di soldati vennero tolti dalle loro postazioni militari per lavorare come comparse. Nonostante lemigrazione di molti cineasti e le restrizioni e il controllo politici, lindustria cinematografica tedesca introdusse diverse innovazioni tecniche ed estetiche, un esempio delle quali è la produzione di pellicole in Agfacolor. Notevoli sotto il profilo dellinnovazione tecnico-estetica furono anche i lavori di Leni Riefenstahl. I suoi Il trionfo della volontà (1935) - che documentava il raduno di Norimberga del 1934 - e Olympia - resoconto dei Giochi della XI Olimpiade - furono pionieristici per quanto riguarda i movimenti della macchina da presa e il montaggio e influenzarono molte pellicole di produzione successiva. Entrambi i film, ma soprattutto Il trionfo della volontà, hanno comunque un contenuto discutibile e i loro meriti estetici non possono essere disgiunti dalla valutazione sulla loro funzione di strumento di propaganda per gli ideali nazionalsocialisti. Nel XXI secolo, dopo fortunati studi, si è scoperto che alcune delle foto e video dellepoca sono state effettuate con luso della tecnologia tridemensionale e anche mediante lutilizzo di fotocamere stereoscopiche. Un esempio viene dal libro intitolato Die Soldaten des Führer im Felde, al cui interno si trovavano appositi occhiali per la stereoscopia[113]. Sport[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Giochi della XI Olimpiade. Olympiastadion di Berlino (foto di Josef Jindřich Šechtl). Fondata nel 1934, la Nationalsozialistischer Reichsbund für Leibesübungen (NSRL) fu lorganizzazione che si occupava dello sport durante il Terzo Reich. Le due maggiori manifestazioni organizzate dal regime furono i Giochi della XI Olimpiade e il padiglione tedesco allExpo di Parigi nel 1937. Le Olimpiadi del 1936 avrebbero dovuto dimostrare al mondo la superiorità della Germania ariana sulle altre nazioni. Gli atleti tedeschi vennero selezionati con molta attenzione, valutando non solo il loro valore, ma anche il loro aspetto ariano. Si è recentemente scoperto che la comune convinzione che Hitler avesse snobbato latleta afroamericano Jesse Owens non è in realtà corretta: fu invece laltro afroamericano Cornelius Cooper Johnson ad essere trascurato da Hitler che abbandonò la premiazione dopo avere premiato un tedesco e un finlandese. Hitler affermò di non aver voluto snobbare nessuno, ma che un impegno ufficiale aveva richiesto la sua presenza. Riguardo alle cronache che dicevano che Hitler aveva deliberatamente evitato di riconoscere le sue vittorie e aveva rifiutato di stringergli la mano Owens disse: (EN) « When I passed the Chancellor he arose, waved his hand at me, and I waved back at him. I think the writers showed bad taste in criticizing the man of the hour in Germany. » (IT) « Quando sono arrivato davanti al Cancelliere lui si alzò e mi salutò con un cenno della mano, gesto che ricambiai. Penso che i giornalisti abbiano mostrato cattivo gusto nel criticare luomo del momento in Germania. » (Jesse Owens[114]) Aggiunse poi: (EN) « Hitler didnt snub me — it was FDR who snubbed me. The president didnt even send me a telegram. » (IT) « Hitler non mi ha snobbato, è stato Franklin Delano Roosevelt a farlo. Il Presidente non mi ha mandato nemmeno un telegramma. » (Jesse Owens[115])
Posted on: Sun, 17 Nov 2013 22:12:11 +0000

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