Rime proletarie / ire originarie* (*Tentativo di poesia rap) Una gran cerimonia si rapperà / e a Torrione si terrà. / Gran festa periferica si inscenerà / e poesia vera ed austera echeggerà. Ma potenti in agguato / hanno donato un microfono argentato / per togliere dal rap la libertà / che la sofferenza ha costruito in povertà. E nella notte bianca / l’iman sul palco tronca / parole di verità / cercando d’intonare un sermone di banalità. Ma una razza proletaria e pagana / intorno all’altare rap s’ intana / e solo un elogio a Salerno da ultras vissuto / può pronunciare in assoluto / e come vice è stato nominato / da vice se ne andato. E la poesia da ghetto urbano / continua la bellezza dell’arcano / di rime proletarie / con ire originarie. Perchè il rap canta periferie sconnesse / e non l’ordine borghese. pietrobrancacciodottnessuno
Posted on: Sat, 29 Jun 2013 07:48:01 +0000
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