Riunione del Consiglio Supremo di Difesa Il Presidente della - TopicsExpress



          

Riunione del Consiglio Supremo di Difesa Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha presieduto, al Palazzo del Quirinale, una riunione del Consiglio Supremo di Difesa. Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Enrico Letta; il Ministro degli Affari Esteri, Sen. Emma Bonino; il Ministro dellInterno, On. Angelino Alfano; il Ministro dellEconomia e delle Finanze, Dott. Fabrizio Saccomanni; il Ministro della Difesa, Sen. Mario Mauro; il Ministro dello Sviluppo Economico, Sig. Flavio Zanonato; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Luigi Binelli Mantelli. Hanno altresì presenziato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Cons. Filippo Patroni Griffi; il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Cons. Donato Marra; il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca Moschini. Sono stati esaminati i principali scenari di crisi, landamento delle missioni internazionali cui prendono parte le Forze Armate e i recenti impegni di carattere umanitario, anche in vista della preparazione del decreto autorizzativo per il 2014. Il quadro della situazione internazionale, caratterizzato da forti tensioni e criticità, conferma la necessità e lurgenza di procedere con il massimo impegno e realismo nel processo di razionalizzazione dello strumento militare. Il Consiglio ha espresso in particolare il suo apprezzamento per la dedizione e la professionalità dimostrate, in occasione dei naufragi di Lampedusa e nelloperazione Mare Nostrum, dalle unità impiegate nelle attività di soccorso e assistenza, che hanno consentito di salvare centinaia di vite umane. Il Consiglio ha auspicato una rapida approvazione dei decreti attuativi della legge di riforma attualmente allesame del Parlamento. Al riguardo, è stato evidenziato come sia necessario rendere effettivamente operanti strumenti idonei a consentire il deflusso nei tempi previsti dei quadri organici in esubero per far sì che il processo di razionalizzazione non generi effetti negativi, quali il rapido invecchiamento del personale e la progressiva perdita di capacità dello strumento militare. Ma è anche essenziale, come già evidenziato nella scorsa riunione, che la nuova struttura delle Forze Armate rifletta un quadro compiuto e condiviso degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo delle capacità della Difesa, razionalmente fondato sugli scenari di crisi e di impiego nelle missioni internazionali e sui rischi e le minacce cui il nostro Paese e lUnione Europea debbono far fronte. Tale disegno dovrà tradursi in un Libro Bianco della Difesa, da elaborare entro i prossimi mesi di concerto con le Commissioni Parlamentari competenti e in una prospettiva di graduale integrazione europea, in modo da riflettere una visione condivisa del complesso problema della sicurezza e della difesa e potersi attivamente innestare sullanaloga iniziativa dellUE annunciata dallAlto Rappresentante nel suo recente rapporto per il Consiglio di dicembre. In merito alla preparazione per tale evento, che potrebbe segnare un progresso importante per la Common Security and Defence Policy (CSDP) e la stessa integrazione europea, i Ministri degli Esteri e della Difesa hanno illustrato, anche in vista della presidenza italiana dellUnione nel secondo semestre 2014, le iniziative intraprese dal nostro paese. Tra queste il coordinamento degli investimenti dei Paesi membri, lo sviluppo di tecnologie abilitanti duali, il potenziamento delle forze di pronto intervento. Il nostro Paese è determinato a sostenere un vero e proprio progetto per lEuropa della Difesa, in grado di attivare circuiti virtuosi sul piano delle sinergie operative e delle economie di scala e capace di coinvolgere concretamente in tempi brevi un numero crescente di Paesi membri, eventualmente a partire da un nocciolo pilota. Dallesito di questo progetto, che dovrà costituire asse portante del semestre di presidenza italiano, potrebbero dipendere la sicurezza dellEuropa e quella dellItalia di fronte a scenari di instabilità e conflittualità che ormai premono anche a ridosso dei nostri confini. Tra gli sviluppi ormai ineludibili delle politiche comuni dellUnione Europea, assume ormai unindubbia priorità lelaborazione di una politica europea dellimmigrazione e dellasilo. Si tratta di un tema e di un impegno cruciale per la credibilità della costruzione europea e delle istituzioni dellUnione.
Posted on: Wed, 06 Nov 2013 15:43:05 +0000

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