SASSARI. Al disordine delle "correnti "dice di preferire le spinte - TopicsExpress



          

SASSARI. Al disordine delle "correnti "dice di preferire le spinte che arrivano dal basso, da sindaci di piccoli e grandi Comuni. Quelle viaggiano in una sola direzione: verso la Regione da cui gli amministratori locali si sentono ignorati. Per questo, tra indifferenza e tagli di bilancio, per far quadrare i conti e garantire i servizi essenziali hanno imparato l’arte dell’equilibrismo. Parte da qui Gianfranco Ganau, esponente del Pd, sindaco di Sassari dal 2005, per dissipare i dubbi sulla sua possibile candidatura alle primarie del centrosinistra: «Si, ho dato la mia disponibilità. Diversi colleghi sindaci me l’hanno chiesto e io ho accettato». Il distinguo è chiarissimo: «Non voglio rappresentare un’area del partito, preferisco essere espressione degli enti locali. Che non guardano agli schieramenti, alle correnti, alle beghe interne, chiedono invece una Regione più vicina ai Comuni e dunque ai sindaci, le uniche figure al momento capaci di ascoltare i cittadini. Penso che dalle esperienze delle amministrazioni locali sia nata una nuova classe dirigente che merita di essere valorizzata». Con un obiettivo: vincere le Regionali del 2014, «mandare a casa il centrodestra e l’amministrazione Cappellacci, la peggiore – dice Ganau – dall’autonomia in poi» Autonomie locali. Per l’ufficialità c’è tempo sino all’8 agosto, giorno in cui dovranno essere presentate le candidature alle primarie del 29 settembre. Gianfranco Ganau si dichiara in campo, «al servizio di chi ha dimostrato di credere in me. Ma se da qui all’8 agosto dovesse essere individuata una figura capace di fare convergere un numero ancora più alto di consensi, sono pronto a farmi da parte». È molto difficile che accada, considerato che ad appoggiare la candidatura di Ganau ci sono numerosi sindaci che il primo cittadino sassarese ha conosciuto meglio anche grazie alla sua esperienza alla guida del Cal, il Consiglio delle autonomie locali: «Mi è servito per cogliere bene le distanze tra le classe dirigente regionale e i cittadini, con amarezza dico che spesso i pareri del Cal non vengono presi in considerazione». Primarie e correnti del Pd. Gianfranco Ganau prende le distanze. Lo fa per la seconda volta, perché già due anni fa aveva chiesto alle diverse anime del partito di smettere con la guerra intestina e iniziare a ragionare sui programmi. Oggi il sindaco di Sassari, che nella geografia del partito è considerato più vicino all’area che fa riferimento a Silvio Lai-Giacomo Spissu-Antonello Cabras, ribadisce il concetto. «Io spero nella rappacificazione all’interno del partito, dove è normale che ci siano posizioni differenti. Ma il punto d’incontro devono essere le idee, i programmi, la Sardegna che si vuole». Per questo Ganau dice di non capire la richiesta dell’area soriana, che non appena l’ex governatore Renato Soru ha annunciato l’intenzione di non partecipare alle primarie, ha chiesto l’azzeramento delle candidature. «Quali? L’unica sinora ufficiale, cioè quella di Roberto Deriu, oppure dovrebbe ritirarsi anche chi sta valutando di mettere a disposizione la propria esperienza? Non colgo il senso della proposta: perché dovremmo individuare un candidato unico da proporre agli elettori se abbiamo scelto, giustamente, di fare le primarie ?» La coalizione. Due aperture, oltre i classici confini della coalizione di centrosinistra. E un no deciso. Ganau guarda al Psd’Az e ai sovranisti di Maninchedda, «con loro il centrosinistra ha mantenuto rapporti di vicinanza, ma le alleanze dipenderanno come sempre dalla condivisione del programma». Porta chiusa all’Udc: «Governa insieme al centrodestra, è alleato di Cappellacci. Impensabile trovare un punto d’incontro». Il progetto. Le primarie sono solo un passaggio. L’obiettivo è battere il centrodestra «e iniziare a dare gambe al cambiamento – dice Ganau –, partendo dal riordino della Regione, dall’eliminazione della burocrazia soffocante, dalla semplificazione delle leggi, dalla rivoluzione di un bilancio male concepito: i temi da sviluppare sono il lavoro, le politiche sociali e l’innovazione». Anche la zona franca, ma senza fare demagogia, «capendo invece che cosa si può ottenere subito e che cosa porta reali vantaggi all’economia dell’isola». I competitor. Secondo Ganau i candidati alle primarie potrebbero essere diversi, provenienti dal Pd e dagli altri partiti della coalizione: «Ma forse non così tanti come si sente ultimamente». In ogni caso, il sindaco di Sassari dice di essere pronto a confrontarsi con tutti. Anche con Renato Soru, nel caso l’ex governatore ritornasse sui suoi passi: ipotesi impossibile? No, secondo molti.
Posted on: Sun, 28 Jul 2013 09:29:45 +0000

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