SCUOLA - PROMEMORIA Lettera aperta inviata ai consiglieri - TopicsExpress



          

SCUOLA - PROMEMORIA Lettera aperta inviata ai consiglieri comunali a seguito del mio intervento pubblico durante il consiglio comunale aperto del 12 novembre 2010 Durante il Consiglio Comunale, come avrete notato ero molto emozionato, non sono abituato a parlare in pubblico, e non essendo riuscito ad esprimere compiutamente il mio punto di vista lo riassumo qui di seguito. La questione vera e importante è la sistemazione definitiva dell’assetto urbano di Lurate Caccivio. Fare la scuola o la biblioteca in Via Regina Margherita ne è solo la conseguenza. Il vero problema di abitanti e amministratori del paese è decidere il futuro utilizzo di tutti gli edifici pubblici con il migliore vantaggio dei suoi abitanti. E per futuro non intendo i prossimi 10 o 20 anni, ma almeno due o tre generazioni. Il problema della sistemazione urbanistica è stato attentamente esaminato e valutato da gran parte della popolazione per alcuni anni, fino al 1994. Quando, dopo assemblee pubbliche, dibattiti nelle commissioni e nel consiglio comunale, dopo una raccolta di 1.600 firme, ci si è trovati tutti d’accordo. Oltre 200 persone, compreso il sottoscritto, che si interessavano direttamente di politica locale, la maggioranza e l’ opposizione, Cacciviesi e Luratesi sono giunti a una soluzione condivisa. Liberare l’edificio di via Volta spostando le scuole medie in Largo Caduti, ristrutturare le Elementari presenti nei due nuclei storici e fare della struttura in via Volta, vicina al Municipio, baricentrica, molto ampia e duttile, il Centro Civico in cui concentrare i servizi che più coinvolgono i cittadini: la Biblioteca, la Posta, una sala consigliare molto ampia (utilizzabile anche come sala conferenze e auditorium), il comando dei vigili urbani, le sedi delle associazioni, le sedi per i gruppi consiliari di minoranza che non avevano un posto dove trovarsi, un ambulatorio infermieristico (per punture e misurazione della pressione). Tutto questo trovava posto nella struttura e anzi… c’era ancora dello spazio fruibile per nuove necessità. Con i tempi lunghi della Pubblica amministrazione, ci sono voluti 10 anni per sistemare la scuola media in Largo Caduti e poi spostare alternativamente i plessi delle elementari al fine di ristrutturane gli edifici. In questi 10 anni sono state adottate decine di delibere consiliari per approvare progetti preliminari, progetti esecutivi, mutui, gare di appalto, inizio e fine lavori. Le maggioranze e le opposizioni che si sono susseguite erano in contrasto su quasi tutti gli argomenti ma queste delibere furono prese tutte all’unanimità. Compresa la delibera di costruire una nuova scuola in via Umberto I perché quella in centro paese non aveva spazi adeguati. Quando, dopo tanti anni, si era ormai giunti all’ultimo tassello per il completamento del progetto urbanistico, ecco che nel 2004 arriva Botta e, contrariamente a quanto sostenuto in campagna elettorale, in quindici giorni e con una delibera di giunta, blocca la costruzione della nuova scuola di Via Umberto, già finanziata e persino già appaltata, impedendo così di liberare l’edificio di via Volta. Botta persegue un’altra idea, migliore, quella iniziale: gli spazi mancanti per una scuola in centro Lurate si trovavano utilizzando anche l’adiacente asilo, che nel frattempo si era trasferito. Ha speso soldi per fare studi, progetti, addirittura un plastico. La scuola poteva essere realizzata. Una bella e moderna struttura architettonica che avrebbe rivalutato il centro di Lurate e avrebbe permesso la realizzazione del Centro Civico vicino al Municipio. Non sarebbe costata una esagerazione, solo un milione in più rispetto a quanto già stanziato per la nuova scuola di via Umberto e con il vantaggio di recuperare due edifici storici che, prima o poi, sarebbero stati da sistemare. Ma… “Costa troppo, non si possono spendere tutti questi soldi per Lurate” è stata la conclusione di Botta e del suo super assessore ai Lavori Pubblici. … che, senza consultare la gente, né le commissioni e neppure il consiglio Comunale, hanno affossato il Centro Civico decidendo di non mettere la scuola in via Regina. Non aver avuto il coraggio né la lungimiranza e il buonsenso di fare la scuola, liberando l’edificio di via Volta. E’ questa la scelta che rimprovero a Botta. Realizzare l’idea migliore costava molto, non troppo. In compenso avrebbe valorizzato il paese, i soldi spesi a Lurate avrebbero migliorato per cento anni la vita a tutti i cittadini: a quelli di Lurate e Castello che avrebbero avuto la scuola più vicina, e agli abitanti di Caccivio, che avrebbero fruito di un Centro Civico in via Volta con i servizi primari più adeguato, capiente, comodo, vicino. In una struttura fin’ora sottoutilizzata che si sarebbe potuta sistemare con poca spesa. Da questa decisione miope sono derivate altre scelte sbagliate: • Mettere la biblioteca nella scuola di via Regina. Spendere quasi 3.000.000 di € per avere una biblioteca di 1.622 mq (attualmente sono 200 mq), sviluppata su tre piani quindi disagevole e difficilmente controllabile dai due addetti. La sala consiliare prevista a pianterreno risultava piccola, non potendo spostare muri portanti larghi mezzo metro. Senza parcheggi adeguati e scomoda da raggiungere dalla maggior parte degli abitanti a causa dell’attraversamento della Varesina, aumento di traffico e inquinamento. • La costruzione della Posta, che avrebbe avuto la sua sede ideale nel Centro Civico, dove avrebbe creato sinergie con Biblioteca ed associazioni. Lo stabile non è ancora inaugurato e già si è dovuto intervenire per eliminare infiltrazioni d’acqua da sotto e da sopra. 500.000 € sciupati per un brutto edificio. • Vendere l’ex asilo.. Un sindaco che vende un edificio comunale in centro paese !?! • L’inevitabile uscita dal patto di stabilità che ancora oggi stiamo pagando. La maggioranza dei residenti ha capito che quanto deciso da Botta non era vantaggioso per il paese. Il risultato delle elezioni del 2009, una sonora sconfitta, ne è la conferma lampante. Sfiduciato (rottamato) anche dagli elettori della sua parte politica tanto che nessuno dei 4 assessori riproposti è riuscito a entrare in consiglio. Palamara, stravinte le elezioni, blocca la vendita dell’ Asilo (questa volta ringrazio i tempi lunghi della pubblica amministrazione che hanno permesso di rimediare alla scelta sciagurata di Botta). La scuola non era nel programma elettorale? E’ vero. Non è come spegnere un semaforo “poco intelligente” o eliminare qualche dosso. E’ una decisione importante da non prendere su base emotiva, ma una possibilità che é stata ponderata dai consiglieri di maggioranza valutandone bene i costi ed i benefici. I benefici sono indubbi, li ho espressi in precedenza. Veniamo ai costi. La scuola prevista dall’ attuale Amministrazione, ampliamento compreso, non costa un euro in più di quanto preventivato nei progetti già fatti da Botta. A onor del vero, il dubbio di aver sbagliato nell’individuare la sede della biblioteca aveva sfiorato anche lui, e aveva lasciato uno spiraglio come si evince da quanto riportato sul n.1 giugno 2006 del periodico comunale “La nuova struttura nel suo complesso, dovrà rispondere alla normativa in materia degli edifici scolastici che prevede l’applicazione dei parametri più restrittivi in materia di prevenzione incendi per gli edifici pubblici. In questo modo saranno possibili cambi di destinazione funzionali senza dover intervenire sulle strutture portanti”. Lassù c’è qualcuno che vuole bene a Lurate Caccivio. L’interruzione dei lavori, causata dal fallimento della ditta appaltatrice, è avvenuta a un punto tale che era possibile la trasformazione in scuola senza sprecare nulla di quanto già realizzato e pagato da tutti noi. Ma la Biblioteca scoppia, mancano spazi, non può aspettare ancora 2 o 3 anni, questo sostiene il Comitato. Tranquilli, la Biblioteca soffrirà ancora qualche anno, ma in via Volta avrà spazi più adeguati e razionali, ci saranno più sinergie, sarà più comoda per tutti (parcheggio, attraversamento Varesina, meno inquinamento), e potrà diventare una palestra di idee, un vero Centro Culturale. Poteva già essere li, se la pianificazione urbanistica non fosse stata stravolta. Se così non è sapete chi ringraziare. Io ringrazio l’attuale maggioranza ed il sindaco Palamara che, visto il progetto iniziale non ancora compromesso, con una decisione coraggiosa e lungimirante riprendono, nell’interesse della comunità, le decisioni democraticamente indicate dai cittadini per lo sviluppo futuro dell’assetto urbano del paese. Non si tratta di una scelta politica ma di buona amministrazione per non ritrovarci, fra qualche anno, oltre ai Vigili in via Galliano anche l’Ufficio Tecnico delocalizzato a Castello e magari i Servizi Sociali in piazza Madonnina. Ricordo ai promotori del comitato raccolta firme (loro sì, mossi da motivazioni politiche) che la democrazia non è “chi vusa puséé la vaca l’è sua“. Ricordo loro di essere onesti e, non ponendo interessi particolari davanti a quello generale, spiegare bene alla gente l’intero argomento prima di chiedere la firma. Non soffermatevi a fissare il dito! Alzate lo sguardo e scorgerete la Luna: una Lurate Caccivio più bella, più razionale e più vivibile per i prossimi 100 anni. Raccomando alla maggioranza di controllare che la scuola a Lurate sia completa, adeguata e dotata di tutti gli spazi necessari, e invito l’assessore ai LL.PP. a seguire costantemente il cantiere per il rispetto dei tempi. Cordiali saluti da un “nostalgico” con lo sguardo rivolto al futuro. Riccardo Gatti
Posted on: Wed, 18 Sep 2013 20:34:49 +0000

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