SOS Vesuvio: la “zona rossa” arriva a Strasburgo Dodici - TopicsExpress



          

SOS Vesuvio: la “zona rossa” arriva a Strasburgo Dodici residenti dellarea vesuviana hanno presentato un ricorso alla Corte europea dei diritti umani: «Lo Stato non sta garantendo come dovrebbe la sicurezza dei cittadini» Zona rossa del Vesuvio Sia le autorità che la comunità scientifica danno per certa uneruzione del Vesuvio, una vera e propria «bomba ad orologeria» secondo la definizione della rivista Nature. È il motivo che ha spinto dodici residenti dellarea vesuviana a presentare un ricorso alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo per linadeguatezza del piano demergenza predisposto dalle autorità italiane: «Lo Stato non sta garantendo come dovrebbe la sicurezza dei cittadini», sostiene Rodolfo Viviani che guida il gruppo di ricorrenti. LEVACUAZIONE - Secondo i ricorrenti, rappresentati dallavvocato Nicolò Paoletti, le autorità dovrebbero mettere a punto, nel minor tempo possibile, un piano demergenza che indichi nel dettaglio innanzitutto le vie di evacuazione. Dovrebbero inoltre predisporre rifugi, condurre controlli antisismici di tutte le strutture pubbliche, organizzare esercitazioni annuali e informare con regolarità i cittadini per garantire al massimo la loro incolumità. Non facendolo, secondo i ricorrenti, lo Stato italiano non sta salvaguardando come dovrebbe la loro sicurezza e quindi sta violando i loro diritti, in particolare quello alla vita. I RISCHI – I ricorrenti sono rappresentati dallavvocato Nicola Paoletti, secondo il quale «lo Stato in base alla giurisprudenza della Corte di Strasburgo ha il dovere di prendere tutte le misure necessarie per ridurre al minimo i rischi che la popolazione corre in caso di calamità naturali, e quindi anche nel caso di eruzione del Vesuvio. Da tutti i dati raccolti e presentati alla Corte – conclude - risulta però che le autorità non stanno adempiendo a questo dovere».
Posted on: Mon, 28 Oct 2013 14:13:19 +0000

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