STILE DI VITA DI UN PRETE: POSSIBILE INDICE DEL GRADO DI AUTENTICITA’ DELLA SUA VOCAZIONE Ieri sera il TG3 ha trasmesso l’immagine di Papa Bergoglio mentre diceva testualmente:” Fa male quando vedo un prete o una suora in una macchina ultimo modello (…) Se ci vuole l’auto, prendetene una più umile…”. Essendo ieri fuori Regione, solo ora posso scrivere qualcosa. Ebbene, ho subito pensato che, a queste parole, molti conoscenti potrebbero ricordarsi di un giovane prete degli anni 70 che era particolarmente sensibile alla necessità per il prete di un visibile stile di vita sobrio (se non povero); e che come suo primo mezzo di trasporto utilizzò una vecchia ‘Vespa 50’ blu, salvata dalla rottamazione e rimessa in funzione dal generoso e abile Bruno, un giovane del gruppo. Vespa 50 che un giorno servì da efficace testimonianza nei confronti di alcuni Testimoni di Geova in un dialogo sotto un portone. Ad essi che criticavano (e non certo senza alcuna ragione!) il ‘benessere’ di molti preti, chiese di getto: “ Voi con quale macchina viaggiate?”. Indicarono una Fiat 127 bordò, nuova e lucida. Allora disse loro.” Io, che sono un prete, viaggio con quella vecchia ‘Vespa 50’, per cui è meglio che impariate a non generalizzare sui preti…”. Almeno in quella circostanza dovettero tacere. Queste parole di Papa Bergoglio (anche se lui si definisce Vescovo di Roma, lo chiamo Papa perché, come ho osservato più volte, da ‘Papa’ si comporta nei fatti!), ai più ‘addetti ai lavori’ potrebbero senz’altro far ricordare Papa Paolo VI quando insisteva sulla necessità che la Chiesa dovesse “ non solo ESSERE povera, ma anche APPARIRE povera; e particolarmente ai Gesuiti potrebbero far ricordare le analoghe esortazioni del loro Generale P. Arrupe. Che altro dire: c’è da augurarsi che molti preti ( e aspiranti tali) si rendano più facilmente conto che non si può essere ‘eroici’ abbracciando il celibato, e adottare contemporaneamente il ‘normale’ stile di vita di chi persegue il benessere economico rappresentato da agiatezze e auto ‘ultimo modello’; in caso contrario, non si può impedire il sospetto che, circa il celibato, tale scelta non rappresenti affatto una eroica rinuncia, o perché non la fa avvertire come tale il proprio orientamento sessuale, o perché in molti casi si trova il modo di alleviarne il peso con disinvolte concessioni all’incoerenza…
Posted on: Sun, 07 Jul 2013 14:32:37 +0000
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