Saskia Sassen Le nuove disuguaglianze all’interno della - TopicsExpress



          

Saskia Sassen Le nuove disuguaglianze all’interno della città La rapida crescita dell’industria finanziaria e dei servizi altamente specializzati genera non soltanto funzioni tecniche e amministrative di alto livello, ma anche mansioni generiche a bassa retribuzione: addetti alle pulizie, corrieri, centralinisti, operai edili, bambinaie ecc. Queste dinamiche economiche, hanno spesso effetti forti e visibili sullo spazio urbano, consistenti in particolare nell’espansione di lussuosi quartieri residenziali e direzionali, realizzati a costo di espellere famiglie e imprese a basso reddito. Nella fase in cui era il settore trainante dell’economia, l’industria manifatturiera ha creato le premesse per l’espansione di una vasta classe media in quanto: • Favoriva la sindacalizzazione • Si basava in buona parte sui consumi delle famiglie, quindi i livelli salariali erano importanti poiché creavano domanda effettiva • I livelli salariali e i benefici sociali dei settori leader erano presi a modello dagli altri settori Le trasformazioni economiche e sociali avvenute a partire dagli anni ’70, con il generale passaggio a un’economia di servizi e il declino dell’industria manifatturiera, hanno determinato variazioni nell’equilibrio dei mercati del lavoro a livello di occupazione e di industria, che influenzano direttamente l’insieme delle caratteristiche dei posti di lavoro, e causano una segmentazione della classe media caratterizzata da una duplice spinta, verso l’alto e verso il basso, di intensità maggiore rispetto agli altri periodi: attività altamente specializzate e remunerate Vs attività generiche a basso salario Dal lato della domanda: rientra tra questi sviluppi la nuova flessibilità causata dalla pressione della concorrenza internazionale, dall’instabilità dei mercati dei beni e dall’indebolirsi del sostegno politico ai programmi del settore pubblico. Essa si traduce in lavoro a tempo parziale e temporaneo Dal lato dell’offerta: Il persistere per oltre un decennio di un’elevata disoccupazione in molte grandi città ha rafforzato sensibilmente la posizione contrattuale dei datori di lavoro e l’insicurezza o l’emarginazione delle fasce più deboli del mercato del lavoro. Disoccupati alla ricerca disperata di lavoro hanno accettato mansioni sempre più sgradevoli In questo clima l’elevata rotazione della manodopera accresce l’attrazione che la città esercita su potenziali immigrati, specie sulle minoranze che hanno difficoltà ad accedere ai settori più chiusi del mercato del lavoro, e sui giovani lavoratori senza famiglia La presenza o l’assenza di una notevole massa di manodopera immigrata è potenzialmente rilevante almeno per due questioni: • Influisce sul livello salariale nella fascia inferiore del mercato del lavoro • Modifica i profili territoriali dell’offerta del lavoro, data la tendenza a concentrarsi nelle aree centrali delle città !Le principali città statunitensi tendono ad avere proporzioni maggiori di immigrati e di professionisti molto qualificati e ad alto reddito !Alcuni quartieri di Londra hanno indici di concentrazione di minoranze etniche estremamente elevati (45% a Brent, 42% a Newham, 35% a Tower Hamlets) con un alto livello di segregazione territoriale !Nel centro di Tokyo risiede l’85% degli stranieri registrati. (In alcune zone del centro, dove notoriamente vivono molti dei nuovi immigrati non registrati e per lo più privi di documenti, gli stranieri rappresentano una proporzione molto più elevata di residenti) La ristrutturazione dei consumi urbani La rapida crescita di industrie con una forte concentrazione di lavori ad alta e a bassa retribuzione si è riflessa nella struttura dei consumi. Negli Stati Uniti l’aumento della forza lavoro altamente remunerata ha portato a un processo di “nobilitazione” (gentrification) di coloro che percepiscono i redditi più elevati, che poggia sull’ampia disponibilità di lavoratori meno pagati. Gli agiati residenti del centro cittadino dipendono dal personale adibito alla manutenzione molto di più di quanto ne dipenda la dimora suburbana della classe media, con il suo ricorso al lavoro familiare e alle attrezzature domestiche. Tale nobilitazione genera una domanda di beni e servizi che spesso non sono prodotti né venduti su scala di massa, ma prodotti con metodi ad alta intensità di lavoro e venduti in piccole botteghe. Parti di queste produzioni sono subappaltate a unità a basso costo o a famiglie e la vicinanza dei negozi è molto importante Anche l’espansione della popolazione con bassi redditi ha contribuito alla proliferazione di piccole attività: le sue esigenze di consumo sono in gran parte soddisfatte da strutture produttive e distributive di piccole dimensioni, si basano sul lavoro familiare e spesso non rispettano i requisiti minimi richiesti per l’igiene e per la sicurezza. Sono sempre più numerosi i beni e i servizi, che vanno dai mobili a basso costo prodotti in scantinati ai taxi di gruppo (gipsy cabs), all’improvvisazione di asili nido non autorizzati presso domicili privati, destinati a soddisfare la domanda della crescente popolazione a basso reddito. Un esempio di come la disuguaglianza del reddito rimodelli la struttura del consumo è la creazione di una linea speciale di taxi per Wall Street che serve solo il distretto finanziario e l’aumento di taxi di gruppo nei quartieri poveri che non sono serviti da quelli regolari. In conclusione attraverso questi processi si spiega il fatto che alcuni luoghi stiano impoverendosi anche nei paesi più ricchi, o che una città globale in un paese in via di sviluppo possa divenire più ricca proprio mentre il resto del paese diviene più povero. Di conseguenza non vi è più una demarcazione netta tra Nord e Sud del mondo, ma la globalizzazione economica attraversa e caratterizza i luoghi trasversalmente.
Posted on: Mon, 28 Oct 2013 18:08:49 +0000

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