Scandalo escort a Firenze: l’assessore si nasconde dietro a un - TopicsExpress



          

Scandalo escort a Firenze: l’assessore si nasconde dietro a un dito Ne avevamo parlato pochi giorni fa: a Firenze una escort concede favori sessuali ad un funzionario del comune e questi le procura casa e lavoro. A seguito dello scandalo l’assessore (PD) si dimette e manda ai giornali una lettera con la sua versione, cercando di nascondersi dietro ad un dito. La sua difesa è persino più offensiva dello scandalo. Ma andiamo con ordine. LO SCANDALO DELLA ESCORT – La vicenda l’abbiamo raccontata nei particolari pochi giorni fa: un funzionario riceve favori sessuali da una escort e un assessore – con cui il funzionario collabora – le procura casa e lavoro. Il sospetto è che la escort fosse al centro di un giro di prostituzione che coinvolge non solo il funzionario, ma molti più politici. La vicenda, già di per sé scandalosa, ha reso evidente il clientelismo utilizzato dal PD per avere voti: un giro indegno in cui gli assessori sono presidenti di cooperative che lavorano per enti convenzionati con le ASL e si scambiano favori in una rete clientelare. LA DIFESA DELL’ASSESSORE – Lo scorso lunedì l’assessore, in una piagnucolosa lettera da libro Cuore, cerca di giustificarsi. Si dipinge come un altruista, che ha aiutato a lavorare centinaia di poveri giovani e che è stato ingannato dalla ingrata ragazza che si prostituiva a sua insaputa. Ma soprattutto dice che il lavoro assegnato alla escort non era un posto pubblico e quindi nulla c’entra la sua carica di assessore con la vicenda. POSTO PUBBLICO O PRIVATO? – E proprio qui casca l’asino. Infatti l’ex assessore per smarcare la vicenda dalle sue implicazioni politiche usa due argomentazioni. La prima, che lui era sì Presidente della cooperativa, ma quella carica era – e qui usiamo le sue testuali parole – “sostanzialmente onorifica e non operativa”. La seconda argomentazione è che la cooperativa “opera solo ed esclusivamente nel settore privato e non ha nessun appalto pubblico”. Le due argomentazioni non soltanto sono ridicole, ma sono pure smentite dai fatti. LA CARICA “SOSTANZIALMENTE” ONORIFICA – Quella della carica onorifica è una scusa infantile. Non si capisce perché – se la carica era solo onorifica – non l’ha completamente lasciata. E poi c’è quel “sostanzialmente” che puzza di marcio. Era onorifica o no quella carica? Una ragazza può essere vergine oppure no: non esiste il sostanzialmente vergine. Idem per la carica: o è onorifica o non lo è. L’ex assessore deve dirci se la carica era o meno onorifica, e se non lo era chieda scusa per averci preso in giro. LA COOPERATIVA E GLI APPALTI – La seconda argomentazione sembra più solida, ma solo in apparenza, perché l’assessore si dimentica di raccontare qualche dettaglio. Infatti se è vero che la cooperativa non lavorava direttamente per enti pubblici, è altrettanto vero che comunque lavorava – anche se indirettamente – per il pubblico. In almeno due casi infatti (fornisce personale a Villa Laura, residenza per anziani convenzionata con l’ASL di Firenze e fa lo stesso anche per la società di assistenza agli anziani “La Villa”) la cooperativa lavora in subappalto per residenze per anziani che prendono soldi pubblici. Lo schema è il seguente: la casa di cura – privata, ma convenzionata ASL – offre il servizio di assistenza anziani e la ASL paga la retta per alcuni di questi anziani. Parte del personale delle case di cura fa parte della cooperativa. Raccontandola nei dettagli la storia assume tutto un altro significato, vero assessore? LA BEATA IGNORANZA – A questo punto le somme traetele voi lettori. L’assessore ha una carica “sostanzialmente” onorifica, ma che ben si guarda dal rassegnare. La cooperativa non ha appalti pubblici, ma lavora per aziende che prendono soldi pubblici. La signorina che riceve una casa e un posto di lavoro dall’assessore si prostituisce e fa sesso con uno stretto collaboratore dell’assessore, ma lui non ne sa nulla. Chissà se anche gli amministratori delle case di cura che lavorano per l’ASL erano così ingenui e avevano scelto di avvalersi della cooperativa legata all’assessore solo per caso. Non so voi, ma personalmente essere trattato da stupido mi da tanto fastidio quanto essere truffato.
Posted on: Tue, 27 Aug 2013 08:44:26 +0000

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