Si fa presto a sedere al tavolo del bar e a sentenziare, con - TopicsExpress



          

Si fa presto a sedere al tavolo del bar e a sentenziare, con l’aria di superiorità tipica dell’imbecille, che io sono criticabile perché perdo la pazienza. Sì, di tanto in tanto mi capita. Ma provateci voi, giudici bavosi, a trovarvi immersi da anni nel letame, condannati senza processo, con capi d’accusa fantasiosi, senza una prova se non quelle contrarie, sulle testimonianze palesemente inventate (e mille volte dimostrate false a suon di prove) di un paio di squallide comari che vivono di truculento pettegolezzo e di teppisti, dagli scienziati analfabeti ai cavadenti di provincia ai bamboccioni cocchi di mamma, che danno loro man forte inventandone ogni giorno un campionario da manicomio. Provateci voi a confrontarvi con i decerebrati che, dopo anni, aspettano la “versione di Beppe”, una versione data ormai mille volte, cioè il silenzio, l’incapacità per impossibilità di rendere conto di un atto che definire spregevole è fargli grazia di ciò che è in realtà. Ora salta fuori che forse, chissà, i grillini in parlamento non sanno, le povere animucce candide. Perché se sapessero… E la “giustizia”? Ma non avete capito che è proprio sulla “giustizia” che Giuseppe Grillo (o, meglio, chi per lui) era certo di poter contare? La combriccola, furbescamente e con una meticolosa preparazione, aveva allestito una serie di giochetti per poter disporre delle sorti del microscopio e, mal che andasse, sapeva di poter contare sui tempi dei nostri tribunali. Ogni giorno di mancata ricerca è per loro un guadagno netto e i giorni, dal quel 22 gennaio 2010, ormai sono tanti. Se mai ci venisse restituito il maltolto, chi ci renderà le occasioni perdute? Soprattutto, chi ripagherà le sofferenze di tutti coloro cui è stata rubata la possibilità di aiuto? Adesso basta veramente: mi avete nauseato quasi come mi hanno nauseato il ragionier Giuseppe Piero Grillo e la sua degna sodale Marina Bortolani. Chiunque abbia ancora lo stomaco di alzare un dito in difesa dell’indifendibile altro non è se non l’ennesimo complice di una porcheria che non ha né giustificazione né possibile perdono. Se esiste qualcuno che ha voglia d’immergersi nello sterco dei grillini, magari uno studiosi di psicologia delle masse o uno psichiatra in cerca d’ispirazione, legga i commenti che compaiono al seguito del video youtube/watch?v=GUKlJz9Lsdg&feature=youtu.be e cerchi di rendersi conto di che razza di delinquenti costituisce quello che ci viene prospettato come l’“alternativa” e il “futuro”.
Posted on: Mon, 02 Sep 2013 11:46:07 +0000

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