Signor Sindaco, Signori Assessori, Signori Colleghi Consiglieri, - TopicsExpress



          

Signor Sindaco, Signori Assessori, Signori Colleghi Consiglieri, Gentili Concittadini intervenuti, ho il gradito onore di presiedere la prima riunione del Consiglio Comunale di Siracusa eletto nelle votazioni del 09 e del 10 giugno e del 23 e del 24 giugno 2013. Sento quindi il dovere di rivolgere un saluto al nuovo civico consenso, alla nuova amministrazione, alla città e ai concittadini che ci hanno espresso. Insieme al mio partecipato saluto sento di formulare un augurio. L’augurio è quello di poter lavorare molto e bene per Siracusa e per i Siracusani. Chiedo alla nostra Patrona Santa Lucia ed alla nostra Madonna delle Lacrime di illuminare sempre la nostra azione politica affinchè essa possa essere rivolta unicamente al servizio della città e alla realizzazione del bene comune. So con certezza che i problemi non mancano. Ma ciò non deve scoraggiare nessuno, anzi deve servire da sprone per affrontarli e per risolverli. Il primo problema è quello del lavoro. Dalla città si alza un grido ed il grido urla una solo parola: fame! A tale grido bisogna rispondere in fretta e con soluzioni tangibili. Occorre sbloccare le opere pubbliche, far partire i cantieri; al tempo stesso occorre la capacità di intercettare e dirottare su Siracusa ogni finanziamento utile, sia esso regionale, nazionale o comunitario. Occorre ancora rilanciare l’economia della città e con essa l’occupazione decidendo in maniera chiara i profili di sviluppo industriale, portuale, turistico, agroalimentare. Ed una volta operate queste scelte la politica deve essere onesta e coerente con gli interlocutori privati; deve rendere fertile e propizio quel determinato terreno di sviluppo senza ritardare le autorizzazioni o le contribuzioni dell’ente pubblico. Siracusa deve riuscire a diventare – nei settori di sviluppo che saranno individuati – un territorio ambito per chi vuole intraprendere, un territorio capace di attrarre capitali ed imprese sia provenienti da altre province italiane sia provenienti dall’estero. Per far ciò la prima ricetta è quella delle regole chiare e stabili insieme ad una pubblica amministrazione efficiente e rapida. E di qui il passo è breve per auspicare una nuova attenzione verso l’organizzazione, la gestione ed il controllo degli Uffici Comunali. Il loro lavoro quotidiano deve essere improntato al servizio del cittadino. Il cittadino deve poter contare su una pubblica amministrazione amica, facile da raggiungere e con la quale sia facile interloquire; una pubblica amministrazione che risolva la sua pratica burocratica anziché ingarbugliarla; una pubblica amministrazione moderna e veloce anziché antiquata e lenta. Anche attraverso un soddisfacente rapporto tra cittadino e uffici comunali si sviluppa il gradimento di ognuno di noi verso la propria città e si sviluppa altresì l’apprezzamento della fatica e del sacrificio dei tanti impiegati e funzionari del comune. Accanto all’esigenza dell’efficienza dell’azione amministrativa del Comune vi è quella della legalità. Le regole devono essere applicate da tutti e nei confronti di tutti. Non v’è democrazia, non v’è pace sociale, non v’è sicurezza senza legalità. Il comune la esiga nei confronti di tutti costituendosi parte civile in ogni processo in cui è persona offesa. Si costituisca con l’avvocatura comunale parte civile nei processi contro i gruppi di criminalità organizzata; nei processi contro coloro – semplici privati o imprese – che ne offendono il territorio e l’ambiente; si costituisca parte civile nei processi per reati contro la pubblica amministrazione sia che in essi siano imputati suoi dipendenti sia che in essi siano imputati suoi consiglieri o suoi amministratori. Si dimostri che a Siracusa si fa sul serio e che il valore della legalità è un valore non negoziabile. La città odori di pulito non solo in senso metaforico ma anche in senso materiale. La città è sporca e con un servizio di nettezza urbana che non le fa onore. Si abbia il coraggio di mettere mano a questo problema, di rimodulare il servizio ed in particolare di realizzare compiutamente a Siracusa – ciò che è già una realtà consolidata in tanti altri centri, anche della nostra provincia – ossia la raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Si abbia il coraggio di guardare lontano e di riflettere sull’abbattimento dei costi della tares, che minacciosamente incombe sui siracusani, e sui posti di lavoro che si creerebbero con un termovalorizzatore, sapendo che questo sarebbe a portata di mano con la riconversione della centrale Enel Tifeo, destinata a chiudere con il 31.12.2015. In una città pulita sia bello, sia facile, sia comodo muoversi con i mezzi pubblici. Il trasporto pubblico deve essere capillare e collegare tanto le zone centrali quanto le zone periferiche della città e le nostre frazioni di Cassibile e di Belvedere. Il trasporto pubblico è un fatto di civiltà, di attenzione verso gli anziani, gli studenti e le fasce più deboli della popolazione; è uno strumento per assicurare la libertà di locomozione sul territorio cittadino ad ogni siracusano e ai tanti turisti che desiderano visitare la città. La città sappia affascinare turisti e siracusani non solo con le sue bellezze monumentali ma anche con un’interessante offerta culturale. La qualità della vita di una città e l’appagamento di chi vi vive passano necessariamente dalla cultura che in quella città si riesce a produrre. Il teatro comunale entri finalmente in funzione. Non vi sia solamente una luccicante inaugurazione piena di contenuti, ma si metta mano ad una seria e competente programmazione di teatro, di lirica, di danza, di poesia. Più in generale, Siracusa abbia prima e dopo le rappresentazioni classiche e senza soluzione di continuità con esse un unico grande cartellone di eventi culturali. La cultura sia anche quella dell’accoglienza e della solidarietà. Siracusa diventi una città aperta, solidale e facile per chi è stato meno fortunato. Sia prestata grande attenzione verso i cosiddetti “ultimi”, verso i migranti, verso i diversamente abili. A tutti sia poi consentito di occuparsi della gestione della cosa pubblica. Oggi ho sentito di provvedere autonomamente ed in prima persona a fare in modo che i lavori assembleari vengano tradotti nella lingua dei segni in favore della popolazione sorda. Spero che il servizio di interpretazione nella lingua dei segni, attivo sino ad alcuni anno or sono, sia presto rifinanziato e reintrodotto così da garantire anche ai concittadini sordi il diritto di seguire i lavori del consiglio comunale. Signor Sindaco, Signori Assessori, Signori Colleghi Consiglieri Comunali, gentili concittadini intervenuti, auguro a tutti di poter lavorare affinchè Siracusa diventi una città in cui sia straordinariamente bello vivere.
Posted on: Wed, 07 Aug 2013 15:58:27 +0000

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