Signori si nasce. E Benitez “lo nacque”. Se in campo un - TopicsExpress



          

Signori si nasce. E Benitez “lo nacque”. Se in campo un gol irregolare gli ha scombinato i piani, fuori del campo ha dominato il dopopartita, interpretando con gran classe il ruolo delicato dell’ “Eroe Sconfitto” e sbaragliando il “Cafone Sagliuto”, ovvero Conte, l’altro protagonista della commedia andata in onda ieri sera alla “Domenica sportiva”. L’Atto Primo lo recita Benitez. L’“Eroe Caduto” risponde alle domande dei giornalisti senza mai perdere il suo sorriso ironico e garbato. Sapientemente accetta la sconfitta, ma ancor più sapientemente non accetta mai le insinuazioni sulla supposta inferiorità del Napoli rispetto alla Juventus: non cade nel tranello, e difende il Napoli senza difenderlo, anzi passando al contrattacco e precisando, numeri alla mano, quanto forti siano gli azzurri e come il campionato sia ancora tutto da decidere, a cominciare dai “ritorni” (quando le dirette avversarie dovranno venire ad affrontarci nella fossa dei leoni del San Paolo). Anche Gnocchi non smentisce di che pasta è fatto, e prova a mordere: “Benitez, ma è vero che la rimproverano perché non riesce a perdere 8 chili?” La domanda sembra ingenua, ma è velenosa. Ha il veleno dello sfottò dopo una sconfitta. Ma lo spagnolo è una mangusta, e del “cobra di pasta” non ha nessun timore: “È vero, ho una decina di chili in più... Un chilo per ogni titolo che ho vinto in giro per il mondo”. Appesantito dalla gloria, insomma: una gloria piena di colori, che il Conte in bianco e nero, invece, ancora sogna... Ma se qualcosa ieri in campo non ha funzionato, molto, moltissimo è dipeso da un gol clamorosamente irregolare: e allora la “Domenica Sportiva” cosa fa? Si fa venire un meraviglioso lampo di follia, e manda in scena proprio Llorente (che in italiano si potrebbe più o meno tradurre con “piagnucoloso”). Complimenti, plausi e lodi sperticate annunciano le gesta dell’uomo che “ha sbloccato il risultato”. Ma scherziamo? Celebriamo un gol irregolare? Sì, perché così funziona la “comunicazione” ai tempi della Juve vittoriosa: se si racconta tutti insieme una fesseria con sicurezza e determinazione, e se la si ripete fino allo sfinimento, finirà per sembrare una mezza verità.... E infatti, con una metamorfosi stupefacente, lo stesso Llorente comincia a crederci: s’aspettava critiche, moviole, tranelli... ma visti i complimenti che riceve, sorride e strizza l’occhietto azzurro da husky: “Gracias, gracias... Soy contento, soy feliz!”. Ma contento e feliz de che? Di averla fatta franca? Di aver segnato un gol da annullare, che ha falsato clamorosamente la partita? Tuttavia quello del “Piagnucoloso” è solo un intermezzo: seduto sul carro del vincitore, con in testa un parrucchino al posto dell’elmo piumato, ecco che arriva Conte. Parla per ultimo (perché vuole sapere prima cosa ha detto Benitez). Ed è subito evidente che no, non c’è proprio niente da fare: pure con un 3 a 0 in saccoccia, a interpretare fino in fondo il ruolo “Cafone sagliuto” lui non rinuncia. Non perde neanche per un attimo quella rabbia atavica che fa tanto terrone complessato, e spiega che “la notte prima degli esami” non ha chiuso occhio per studiare la sua tattica vincente nei minimi particolari (e pronta arriva la battutaccia dallo studio: “Invece Benitez ha dormito dieci ore”...). Persino i suoi pretoriani esibiscono la stessa spocchia (sconcertanti le dichiarazioni di uno juventino tra il primo e il secondo tempo, che ai microfoni di Sky - mentre la sua squadra è ancora in vantaggio soltanto grazie a un gol irregolare – definisce gli avversari “meno organizzati”). E se qualcuno osa ricordare che il gol di “Piagnucoloso” non era regolare, la replica del “Cafone Sagliuto” è vibrante e perentoria: “I veri uomini di sport parlano d’altro”. D’altro? Mah, a un’uscita simile del Conte, non si può che rispondere con le parole del Principe: “Ma mi faccia il piacere...”.
Posted on: Mon, 11 Nov 2013 15:49:34 +0000

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