Smartheatre rimane il titolo programmatico di una stagione che non - TopicsExpress



          

Smartheatre rimane il titolo programmatico di una stagione che non è solo una serie di eventi, ma è un modo di costruire il nostro presente e futuro culturale. Concerti con grandi artisti di caratura internazionale, che scelgono il nostro piccolo teatro proprio perché vedono cosa c’è “dietro”: una scuola di musica con docenti nel pieno della loro espressione artistica, un’attività per le scuole dell’obbligo in cui la musica viene utilizzata come prevenzione al disagio, un’orchestra e un coro di ragazzi, dei laboratori teatrali, degli spazi per il mondo del dilettantismo fino a giungere alla professionalità della FVG Mitteleuropa Orchestra. Il tentativo in costante evoluzione di creare collegamenti tra tutte queste intelligenze per creare sempre qualcosa di nuovo, qualcosa che stupisca e incuriosisca il nostro intelletto e crei emozioni che ci portino a migliorarci. Questi “fili”, ben illustrati dalla copertina di quest’anno, sono l’altra faccia della globalizzazione, quella più umana indispensabile per non essere passivi fruitori, ma consapevoli “programmatori” di una società in continuo e necessario cambiamento. In questo percorso abbiamo la fortuna di essere aiutati da sostenitori pubblici, ma anche privati (dall’azienda all’anonimo donatore) e soprattutto da artisti di chiara fama che scelgono di interagire con noi proprio condividendo le finalità, veri e propri amici della Fondazione Bon che ci permettono di realizzare un cartellone di spettacoli degno di un grande teatro. Il Direttore Artistico Claudio Mansutti ******** La Fondazione Bon anche quest’anno darà vita a una splendida stagione musicale e teatrale. Inoltre continuerà ad assicurare il supporto organizzativo della FVG Mitteleuropa Orchestra. E si impegnerà ancora a formare centinaia di giovani musicisti e ad avvicinare alla musica i bambini e i ragazzi delle nostre scuole. Tutto questo, nonostante la diminuzione dei finanziamenti pubblici, grazie alla straordinaria capacità e alla determinazione degli amministratori e dello staff della Fondazione. È certo, però, che se il sostegno degli Enti Pubblici dovesse decrescere ulteriormente, i riflessi sulle attività del Bon sarebbero nefasti, purtroppo con ricadute pesanti anche sulle potenzialità di sviluppo della nostra comunità locale. È mia profonda convinzione che per contrastare il declino sociale ed economico nei nostri territori sia indispensabile ripartire proprio dalla cultura. In caso contrario, l’esclusione, in particolare dei giovani, dalla fruizione di esperienze artistiche nobilitanti impoverirà le nostre comunità, che rischieranno un’arretratezza crescente rispetto alle società più avanzate. Ormai è il capitale umano ricco di valori culturali e professionali che fa la differenza. Il Comune di Tavagnacco fa la sua parte per sostenere un processo di sviluppo strategicamente basato sull’inclusione sociale dei cittadini anche attraverso il sostegno alle agenzie educative operanti sul territorio. A questo scopo fino allo scorso anno sono stati messi a disposizione mezzi finanziari importanti. Ma ora una incomprensibile politica fiscale statale drena una parte significativa delle risorse locali, limitando le politiche comunali più qualificanti. Mi auguro che dal prossimo anno la Regione Friuli VG e lo Stato attuino un’inversione di rotta. E che pertanto una realtà virtuosa, come quella della Fondazione di Colugna, possa contare sul supporto indispensabile per continuare la sua opera meritoria ultrasecolare. Il Sindaco di Tavagnacco Mario Pezzetta
Posted on: Tue, 08 Oct 2013 13:00:57 +0000

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