...... Sono consapevole che invocare il rispetto della tradizione - TopicsExpress



          

...... Sono consapevole che invocare il rispetto della tradizione nella celebrazione di questo rito può apparire utopico in un paese nel quale tutti i principi che ci sono stati insegnati sono stati relegati nella soffitta della memoria e non esistono più punti fermi e regole inviolabili e condivise, ma tutto è affidato allestro dei singoli ed alle contingenze. Negato il trascendente, la cultura dellimmanente ci ha portato nel regno della precarietà e del provvisorio che è lanticamera del caos. Il Ministro della Giustizia da un lato, in nome di un malinteso senso dellorgoglio nazionale, fornisce allEuropa dati non veritieri sullo stato della Giustizia in Italia e dallaltro partecipa a manifestazioni nel corso delle quali si canta siamo padani abbiamo un sogno nel cuore, bruciare il tricolore. Questo stesso Ministro della Giustizia si è ieri vantato, nel corso dellinaugurazione dellAnno Giudiziario in Cassazione, di essere stato il fautore di un numero rilevante di leggi; osservo che fare molte leggi non è sempre un fatto positivo, soprattutto se la quantità va a detrimento della qualità. Molto più autorevolmente di me non lo riteneva un fatto positivo Tacito che scrisse negli Annali corruptissima republica, plurimae leges. Non pensate che con questa citazione io mi arruoli nelle schiere degli oppositori del Governo. Il cittadino Di Rella ha le sue idee, credo ben note, ma il Presidente dellOrdine nellesercizio delle sue funzioni non è né può essere con il Governo o con lopposizione. Si limita a prendere atto del succedersi degli eventi e ad esprimere liberamente le proprie valutazioni nel modo più obiettivo possibile, al di fuori delle logiche di schieramento, cercando di interpretare il pensiero ed il sentire degli avvocati che rappresenta. È indiscutibile che il parlamento ha prodotto molte leggi, ma è altrettanto indiscutibile che queste sono state approvate in un clima di scontro continuo tra la maggioranza e lopposizione, impegnate in una frenetica e dissennata contrapposizione aprioristica e mai disponibili a quel confronto dialettico che è il necessario presupposto, in uno Stato moderno ed evoluto, per garantire la certezza del diritto con una legislazione organica, coerente con il sistema e nel sistema, idonea a regolamentare in modo adeguato, semplice, comprensibile e lineare le questioni di interesse dellintera collettività e le controversie private. Nessuna delle leggi emanate appare idonea a porre rimedio a quelle radicate disfunzioni del sistema giudiziario che alimentano la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni e la diffidenza nei confronti della giustizia. Tutti gli anni ormai nel corso dellinaugurazione dellAnno Giudiziario si denuncia il costante degrado del sistema, ma la voce di quanti manifestano la loro preoccupazione appare, almeno per quanto riguarda la risposta di chi dovrebbe intervenire, vox clamantis in deserto. Ogni anno pensiamo di avere toccato il fondo ed ogni anno la situazione peggiora; le forze politiche, allunisono impegnate in un logorante braccio di ferro dal quale non deriva e non può derivare beneficio alcuno per la Patria e per i cittadini, si misurano tra loro contendendosi il possesso di un edificio che ogni giorno di più minaccia di sgretolarsi sotto i loro piedi, il che sarebbe forse auspicabile, se non rischiasse di cadere sopra le nostre teste. Alcune forze politiche dellattuale opposizione hanno di recente scoperto che tra i tre obiettivi prioritari per la salvezza del paese deve essere annoverata la soppressione degli ordini professionali. Confido che le due aggregazioni che si contenderanno il governo dello Stato nelle prossime elezioni si esprimano senza equivoci sul punto ricordando a tutti, e soprattutto ai cittadini qui idealmente rappresentati da coloro che ascoltano, che senza un Ordine forte, rispettato, autonomo gli avvocati - come perspicuamente insegnava il Carrara – non sono più pienamente liberi e che se viene meno la libertà dellavvocato si riduce in modo esponenziale, il tasso di libertà del cittadino i cui diritti possono essere tutelati e patrocinati solo da un difensore libero a nessun altro soggetto che al suo Ordine ed alla sua coscienza. Un avvocato che, sento il bisogno di ricordarlo in questa sede, non è e non può essere – come vorrebbero gli organismi di questa Europa che non riconosce le sue radici – un mercante o un imprenditore che si propone al libero mercato pubblicizzando la sua mente e la sua cultura con metodi da venditore di piatti alle fiere patronali o come se elargisse i suoi più o meno dotti pareri in un Negozio giuridico a tariffe concorrenziali; allavvocato si addicono il riserbo e la riservatezza del suo studio dove, contrariamente allimprenditore che segue solo le regole del mercato, deve operare seguendo regole etiche che gli impongono di anteporre sempre linteresse di chi assiste al proprio. Da sempre molti avvocati si onorano di assistere senza compenso la difesa di soggetti bisognosi menando vanto, come diceva un mio predecessore, di tutelare gli orfani e le vedove, una gratuità che si addice allavvocato e non agli imprenditori ai quali lavvocato – con buona pace degli organismi europei allinterno dei quali manca evidentemente la cultura della difesa – non può essere equiparato ............................................ omissis .......................... Ogni anno concludo il mio discorso con parole di speranza e di augurio e, puntualmente, lanno successivo devo con amarezza constatare che la situazione non è migliorata ma peggiorata. Ho una unica certezza. Non dovrò ripetermi il prossimo anno perché questo è il mio discorso di commiato, perché ho deciso dopo tanti anni di non riproporre la mia candidatura al consiglio dellOrdine. Mi auguro, vi auguro che il mio successore il prossimo anno, da questa tribuna, possa rivolgersi a voi dicendo che finalmente ha constatata uninversione di tendenza e che la macchina giudiziaria ha iniziato a funzionare. Se ciò dovesse verificarsi forse penseremmo tutti di sognare; concludo augurando a tutti voi, a tutti noi di poter vivere nella realtà questo sogno.
Posted on: Mon, 02 Dec 2013 13:54:56 +0000

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