Sono di sinistra: Sembra che il “pensiero unico”, il - TopicsExpress



          

Sono di sinistra: Sembra che il “pensiero unico”, il pragmatismo, l’utilitarismo dilagante e la globalizzazione abbiano causato l’appiattimento delle idee cancellando in qualche modo le differenze tra ciò che è (o era) di destra e ciò che è (o era) di sinistra. Così pure si accetta che alla base di ogni evento, di ogni decisione importante ci siano solo le leggi dell’economia e della finanza, in nome delle quali si giustifica qualsiasi superamento della morale e della giustizia sociale, di quel patto tra “esseri umani” alla base delle conquiste di “cittadinanza” derivate dalle lotte dei secoli scorsi. Questa convinzione deriva anche dall’ambiguità che si genera per le prese di distanza dalle proprie origini da parte degli schieramenti politici che tendono, da una parte e dall’altra, a conquistare l’elettore di centro. Già l’elettore moderato, altra categoria astratta, che indica quello che nel ’68 era definito il “benpensante”, oggi sarebbe meglio definibile come “videopensante”, cioè colui che ha la propria opinione plasmata dal filtro della TV, quella “cattiva maestra” (Popper) che fonde le menti nel “pensiero unico”. Così a destra tutti, almeno a parole, tendono a prendere le distanze dal ventennio fascista e dalla dittatura ( salvo poi dire che in fondo Mussolini qualcosa di buono lo ha fatto), e a sinistra a cancellare tutti i simboli che possano legare i partiti ai ricordi di un socialismo reale che, trasformatosi spesso in dittatura, non ha portato ai successi sociali sperati. Io personalmente ritengo che i buoni ideali, i buoni principi, che siano essi politici, morali o religiosi, ambiti che si sono mischiati nei secoli senza permettere distinzioni, restino tali anche se qualcuno in loro nome possa aver combinato disastri. Alcune potenze, nel loro imperialismo coloniale, hanno usato la “religione” come scusa per commettere genocidi e imporre la loro supremazia nel mondo. Ciò non vuol dire che il messaggio del Vangelo fosse violento; rivoluzionario sì ma violento proprio no. Così altrettanto se il pensiero del socialismo e dell’egualitarismo ha di fatto portato a terribili regimi dittatoriali ciò non vuol dire che le idee di base fossero né violente né sbagliate. La destra si maschera per irretire i suoi adepti: utilizza uno strano miscuglio in cui sheckera insieme il socialismo Craxiano e l’ elitarismo nazionale inventando un principio per il quale siamo tutti uguali, abbiamo gli stessi diritti….noi, noi sì …. ma solo noi...., solo il nostro ceto, la nostra razza. Così ci siamo trascinati nel nuovo millennio, crediamo di essere pragmatici e disillusi, ma le ideologie restano alla base delle nostre scelte, senza nemmeno che ce ne rendiamo conto, di tutte le nostre scelte: in fondo anche se non crediamo più a nessuno di ‘questi politici corrotti’ qualche idea di come vorremmo questo pianeta dentro di noi ce l’abbiamo. C’è qualcosa dentro di noi che ci dice se una cosa è giusta o sbagliata: sappiamo istintivamente giudicare e pesare gli avvenimenti. Questa voce interiore resiste al bombardamento mediatico che tende a stordire la nostra coscienza e ci permette ancora di indignarci, di provocare in noi una voglia di riscatto in una nuova società più giusta. Dobbiamo chiederci se questi politici siano proprio tutti uguali, o se qualcuno di essi proponga qualcosa di simile a ciò che anche noi pensiamo. Ora chiedo a tutti di cercare dentro il profondo dei pensieri quelli che sono i veri orientamenti naturali. Io posso qui testimoniare i motivi per i quali sento di appartenere ad una certa area politica e invito gli amici a partecipare aggiungendo altre motivazioni alle mie ( alcune visibilmente copiate, già dette, ma ugualmente sentite), che scrivo al solo scopo di provocare la partecipazione di tutti: • Sono di sinistra perché penso che gli ospedali non siano aziende che devono andare in pari o in utile, ma strutture al servizio dei cittadini il cui “utile” è misurabile nelle vite salvate e nelle vite migliorate, mai nei bilanci. • Sono di sinistra perché penso che se devo scegliere tra comprare cacciabombardieri o sommergibili atomici e spendere i soldi della comunità per mantenere aperto un ospedale, se pur piccolo, scelgo l’ospedale. • Sono di sinistra perché penso che l’acqua sia un diritto naturale di ogni essere vivente sulla terra e che quindi non possa e non debba essere data in gestione ai privati perché facciano profitto sulla sete della gente. • Sono di sinistra perché penso che i trasporti pubblici, non debbano necessariamente produrre utili, ma debbano loro essere utili ai cittadini, soprattutto i meno abbienti, e debbano aiutare i lavoratori , gli studenti, etc.., a raggiungere le loro mete ad un prezzo compatibile con gli stipendi e le possibilità delle famiglie. • Sono di sinistra perché penso che le infrastrutture basilari per la vita del paese quali strade, autostrade, reti di distribuzione dell’energia , le reti di comunicazione non avrebbero dovuto, e non dovrebbero in futuro essere messe in mano ai privati. Per queste categorie di servizi non è nemmeno pensabile instaurare alcun regime di concorrenza. ( Non rispondetemi che Prodi le ha approvate… Prodi non è mai stato di sinistra !!!) • Sono di sinistra perché penso che, se lo stato non si è dimostrato efficiente nella gestione delle infrastrutture, non debba per questo essere meramente sostituito dalla gestione privata che inevitabilmente ne deve trarre profitto, ma debba essere riformato e potenziato perché raggiunga gli standard di efficienza auspicati, quelli delle socialdemocrazie del nord europa. • Sono di sinistra perché sono convinto che il lavoro sia un diritto che lo Stato non può lasciare in balìa dei ‘mercati’ (altro parolone inflazionato). L’inciviltà del nuovo millennio è far giocare ai lavoratori una partita in cui vengono applicate alle squadre in campo regole diverse. Non si può e non si deve mettere in concorrenza tra loro la manodopera europea e quella dei paesi emergenti: in India, in Cina etc.. con 1000 euro di stipendio mensile sei un nababbo… in Italia sei sulla soglia della povertà. • Sono di sinistra perché a me la Costituzione della Repubblica Italiana piace! E molto, sono profondamente convinto che debba finalmente essere applicata!!!! • Sono di sinistra perché preferisco partiti magari un po’ divisi al loro interno, pieni di correnti, plurali e dialettici, al triste pensiero unico plasmato sugli slogan e ‘appecoronato’ senza critica ai “dictat “ del “leader carismatico”. • Sono di sinistra anche se penso che occorre unire chi la pensa alla stessa meniera senza distinguo e particolarismi perdent.. • Sono di sinistra perché penso che Michele Serra abbia ragione nel dire che: Il berlusconismo riassume perfettamente ciò che le persone di sinistra non sopportano: ricchezza offensiva, ignoranza del limite, spregio per la cultura, falso clericalismo in campo etico ( tranne poi avere due o tre famiglie e frequentare donne allegre) e classismo ( anticristiano e antievangelico) in campo sociale, più il resto, non basta lo spazio ed il tempo per scrivere tutto.. Ho quindi la speranza che prima o poi, con lo sforzo di tutte le persone “perbene” questo momento deprimente e pericoloso della storia italiana finisca. • Sono di sinistra perché quando sento un ragazzino con la pelle scura parlare italiano, magari con una inflessione dialettale, mi viene un groppo in gola. Non per la disperazione, ma per l’emozione di vedere la mia lingua diventare una lingua che va oltre le razze e la pelle. La cittadinanza non deve dipendere solo da meriti sportivi: Balotelli è italiano, el Shaarawi è italiano Fiona Mei è italiana etc….. • Sono di sinistra perché aborro la doppia morale: via gli immigrati dall’Italia ….. a meno che…. non li possa sfruttare !!! • Sono di sinistra perché ……… continuate voi, se alla fine vi sentite di sinistra anche voi naturalmente….. • Sono di sinistra perché ……… • Sono di sinistra perché ……… Guido Gabet
Posted on: Fri, 18 Oct 2013 12:28:47 +0000

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