Sono passata attraverso tanti stadi diversi in questi giorni. - TopicsExpress



          

Sono passata attraverso tanti stadi diversi in questi giorni. Dall’incredulità alla negazione, dal dolore alla rabbia. Avrei voluto dire qualcosa prima, ma credetemi quando vi dico che sono stata del tutto priva della capacità di battere una parola dietro l’altra per due giorni. Tutto ciò che di mio posso aggiungere a quello che è già stato detto, è che quello che è successo mi ha spezzato il cuore. Ma non solo il mio, penso che l’abbia fatto con il cuore collettivo di noi Gleeks e di tutti i ragazzi che per la prima volta hanno sperimentato che cosa significa perdere prematuramente e senza alcun tipo di preavviso qualcuno a cui si è affezionati e che si ha imparato ad amare. Credo che non esista il dolore di serie A e quello di serie B: credo invece che ogni sua forma sia assestante e degna di rispetto, da quello dei famigliari a quello di Lea, dai componenti dei cast fino a noi fan. In momenti come questi, tutto ciò che si può fare è avere rispetto della sofferenza altrui ed imparare a convivere con la propria. Naturalmente – che ci piaccia o meno – non stiamo parlando di un fatto privato: qualunque notizia shockante circa un personaggio pubblico viene immediatamente sbattuta in prima pagina, a maggior ragione quando c’è la possibilità di puntare il dito e giudicare, speculando sulla novità con tanto di aneddoti strappalacrime il più delle volte falsi. Lo so che è doloroso e che fa arrabbiare, ma che senso ha farsi il sangue amaro su qualcosa che non possiamo evitare? Spegnete la tv, smettete di cercare ultime novità più o meno inventate su internet. Limitiamoci a rimanere uniti nel ricordare un ragazzo alto, un po’ goffo e soprattutto gentile (qualità più unica che rara al giorno d’oggi) che insieme ad altre cinque magnifiche persone – quattro anni fa – ha contribuito ad unire la piccola grande famiglia che oggi lo piange. Esserci gli uni per gli altri, trovare un modo per andare avanti, affrontare le difficoltà insieme: non è questo che ci ha insegnato Cory con il suo Finn? Finché lo terremo a mente i giornali a caccia di notizie, i genitori che non capiscono perché non riusciamo a smettere di piangere e chiunque altro potranno dire la loro in eterno, perché la realtà del nostro ricordo è autentica, e nessuno di loro potrà in alcun modo infangarla. Coraggio ragazzi. Vi voglio bene.
Posted on: Tue, 16 Jul 2013 19:19:02 +0000

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