Sono una cretina appiccicosa di gelato. Si. Mangio gelato a - TopicsExpress



          

Sono una cretina appiccicosa di gelato. Si. Mangio gelato a novembre, appiccico tutto il mondo perché non ho voglia di lavarmi le mani e vado in giro con un pigiama quattro volte più grande di me di pile rosso, con una cipolla che fa come le pare ma che sta ben ferma sulla mia testa. Cerco inutilmente di affogare le mie pene nel gelato e in film d’amore, ma finisco solo per rendermi conto di quanto io sia perennemente triste. Odio la scuola, penso che questo sia il mio problema di fondo. La odio. Più del cocco, dei funghi e dei peperoni messi insieme, è odio alzarsi presto la mattina per dover seguire le lezioni, è odio dover passare cinque ore (anzi sei se consideriamo l’ora buona che passo a prepararmi o più che altro a mugugnare parole senza senso e picchiare la gente ed i familiari per primi con il mio sguardo ed il mio umore “abbattuto” che abbattuto è dire molto poco. Nero. Blu notte. Pece.) seduta su un banco immobile e zitta come un lampione, che poi se sei tranquilla non va bene, se non interagisci non va bene, allora volete spiegarmi cosa diavolo devo fare? Cerco speranza nel disegno, ad alcuni professori non da particolarmente fastidio, ma in alcuni momenti devo proprio lasciar perdere, tipo con quella fissata e pignola, non mi sorprende che sia divorziata. Che poi dicono se non vuoi stare in classe non venire per niente a scuola, resta a casa! Bhe tranquillo che se avessi la possibilità io a casa mia a dormire ci sarei rimasta molto volentieri. Per non parlare poi del fatto che quando vado a casa non sono bastate quelle fottutissime cinque ore di studio senza fermarsi un attimo (giusto al cambio dell’ora o alla ricreazione, ma stiamo parlando di tempi troppo brevi per permettermi di riprendermi, perché per stare bene di nuovo dopo la scuola il tempo non basta mai), ma ci sono anche venticinquemila pagine da studiare per materia, e ovviamente flessibilità zero il giorno dopo. Così cerco di far tutto, lo faccio male, trascuro alcune materie per i compiti in classe e chi ci perde alla fine? Io, solo io. Che vengo segata quest’anno a scuola. Cosa che non può accadere dato che sennò sono una ragazza morta. Quindi, il mio stress è principalmente dovuto a questo. Che poi se fossero tutti meno impuntati e pretenziosi (insomma, che mi mettono ansia) io non sarei nemmeno così nevrotica e a scuola a condizione che si entri alle nove e si finisca a mezzo giorno ci sarei venuta volentieri. Per non parlare poi del fatto che ingrasso, piano piano divento una botte, una bella grande e si sa, nelle botti piccole c’è il vino buono mentre quello che c’è dentro di me è acido. Ingrassare però è una conseguenza degli stress a scuola e del ciclo, che mi fa venir voglia di cioccolata e di qualcuno da avere accanto che renda la mia vita meno schifosa, che poi a parte che sono insofferente e che quasi nulla mi interessa compresa la maggior parte dei ragazzi e la scuola, la mia vita non è male. Però, effetti del ciclo, più solitudine e convincimento che tutto va bene mangiando gelato e guardando film d’azione (che di solito hanno sempre una vena amorosa a meno che non siano horror ma è probabile che io la trovi anche lì anche se cerco di evitare lamore con tutta lanima) non è il meglio. Tutto questo mi fa venir voglia di sentir musica metal, mi sento forte, cattiva, ribelle, posso spaccare il mondo con la mano, rivoluziono la mia via, si! E poi una volta finita Painkiller parte una canzone dei Coldplay e non avendo il coraggio di toglierla passo tutto il tempo a pensare a quanto ho fame, a cantare a squarciagola The Scientist e a pensare a quanto desidero altro gelato perché ormai è finito.
Posted on: Sun, 03 Nov 2013 16:19:36 +0000

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