Sugerencias Musicales. I Giganti. Terra in Bocca.(Poesia de un - TopicsExpress



          

Sugerencias Musicales. I Giganti. Terra in Bocca.(Poesia de un delitto) 1971 Rock Progressivo Italiano. Terra in bocca is a very ambitious concept album about mafia, with strong and brave lyrics (written by Piero De Rossi) and complex music arrangements, that sometimes are not perfectly combined with text. All the tracks are connected to form two side-long suites. For its contents the album was also banned by the Italian radio. Lungo e disteso t’hanno trovato Con quattro colpi piantati nel petto A tradimento t’hanno sparato Senza neanche darti il sospetto Ora tu giaci senza le scarpe Dentro a un cespuglio di biancospino Mentre sul mare vanno le barche Che ti ricordano fin da bambino Qualcuno corre già nella via Mentre passando la polizia Porta il tuo corpo ormai senza vita Alla tua casa ancora assopita “Quel giorno il paese si svegliava come sempre, come tutti i giorni, al rintocco del mattutino, con le prime donne sedute sui gradini delle loro case, con le reti stese ad asciugare, con il primo odore di pane, con le voci dei contadini nei campi, e il mare in lontananza, che ascolta, e racconta” Son solo cento case, tutto il paese, una gran chiesa con il campanile, un bar-tabacchi senza pretese, tutto raccolto sembra un cortile Quattro strade strette strette Che portano in piazza Una donna, due donne, Un vecchio, un bambino Con le brocche sulla testa Una lunga processione Scende al centro del paese Per comprare solo acqua In questo maledetto paese Son vent’anni che il Comune Ha promesso un acquedotto Ma promesso solamente Il raccolto sta morendo Qui da noi non piove mai Siamo stanchi di aspettare L’acqua non arriva mai... L’acqua non arriva mai... L’acqua non arriva mai... C’è solo un carrettiere Che ad ogni ora passa con l’acqua, quella da bere La vende a 10 lire al bicchiere Chi non ha soldi non la può bere I patriarchi di due famiglie Come se fossero due nazioni Scendono in campo in mille battaglie Sono nemici da generazioni Lunedì....Sparatoria nel mercato del pesce Martedì...Col tritolo fan saltare una casa Mercoledì...In campagna hanno ucciso un pastore Giovedì...Han gettato l’autobotte dal molo Venerdì...Han trovato una cisterna inquinata Poi di sabato...Tutto il paese è rimasto senz’acqua Ma di domenica, ma di domenica Tutti alla piazza, a festeggiare il santo del giorno Tutti salutano, tutto è normale “Don Vincenzo carissimo, salutammo a vossia Baciamo le mani don Gaetano, ossequi alla signora” Nel paese un’esplosione violenta......Fa crollare come in guerra una casa Martedì ......arrivano i carabinieri......Per fare un verbale Ma di domenica, ma di domenica Tutti alla piazza, a festeggiare il santo del giorno Tutti salutano, tutto è normale Non è successo niente di normale Avanti tutto – brutto momento – plim plim “I was in Sicily in 1936 Sun and sea like in California, wonderful! No one washes teeth, Just someone drink milk: terrible!” Poi nel paese bianco di sole Scorre in silenzio il tuo funerale Piange la gente, sboccian le viole E una ragazza si sente male Tu, pieno di sole Lei, bianca di sale Un tramonto che moriva in mare Così è nato il vostro amore Tu che di domenica cercavi il suo sguardo Tra la gente nella chiesa Lei che sorrideva di nascosto Timorosa del rimprovero di Dio Vi parlate già da un anno Son contenti i genitori Poi le nozze si faranno Io, io ero stato scelto Per essere compare Tu, pieno di sole Lei, bianca di sale Un tramonto che moriva in mare Così è nato il vostro amore Tu che di domenica cercavi il suo sguardo Tra la gente nella chiesa Lei che sorrideva di nascosto Timorosa del rimprovero di Dio Vi parlate già da un anno Son contenti i genitori Poi le nozze si faranno Io, io ero stato scelto Per essere compare Tu, pieno di sole Lei, bianca di sale “Io, ho il sole nel cuore e tu mi illumini” Plim plim al parossismo – delicato andante Si scompone in mille suoni Un lamento di campane Lenta e funebre magia Che in paese più nessuno fa dormire Se parlavo di tuo padre E del dramma di un paese Dove regna l’omertà Ti chiudevi nel silenzio e non parlavi quasi mai Sì, nello sguardo innocente, c’era solo ingenuità Tu pieno di sole, lei bianca di sale Queste immagini sono per me ricordi Di un amore semplice, di un amore facile Del tuo amore disperato che non vuol morire Testardo come un asino, violento come un temporale Fragile come un bambino che ha paura La miseria porta in grembo La violenza come un figlio Che per crescere dovrà Divorare tutto il bene, solo il male lascerà Il tuo mondo si è fermato Niente conta ormai per te Brucia la tua gioventù E nessun avvenimento vale più Di ogni appuntamento Che tu davi a lei Sì, nello sguardo innocente, c’era solo ingenuità Tu pieno di sole, lei bianca di sale Queste immagini sono per me ricordi Di un amore semplice, di un amore facile Del tuo amore disperato che non vuol morire Testardo come un asino, violento come un temporale Fragile come un bambino che ha paura Tu che di domenica cercavi il suo sguardo Tra la gente nella chiesa Lei che sorrideva di nascosto Timorosa del rimprovero di Dio Tu pieno di sole, lei bianca di sale Queste immagini sono per me ricordi Di un amore semplice, di un amore facile Del tuo amore disperato che non vuol morire Del tuo amore calpestato Del tuo amore calpestato, ferito e ucciso Rumori – fine incombente * LATO B / SIDE TWO Fine lontana – allegro per niente No, non era più un mistero, lo sapevano in paese, lo sapeva il mondo intero le mie mani ho rovinato lavorando sotto il sole che bruciava le colline ogni zolla ho frantumato ogni angolo di terra fino in fondo al mio podere queste mani hanno scavato ma l’acqua no, no, no, non l’ho trovata mai Qualcuno poi m’ha consigliato Di pensare ai fatti miei Eran questioni personali Ho risposto: “andate via, faccio quello che mi pare Questa terra è casa mia” Loro mi hanno minacciato, il mio orgoglio hanno ferito per amore ho mentito ed in faccia gli ho gridato “Ho trovato l’acqua e la regalo a tutti” Ho trovato nella stalla Il mio mulo sgozzato Poi di notte hanno incendiato i granai Qualche giorno dopo mi han tagliato le viti Per farmi paura, per farmi paura No no no no, non ce n’ho, no, no, continuerò Per farmi paura, per farmi paura No no no no, non ce n’ho, no, no, continuerò Loro mi hanno minacciato, il mio orgoglio hanno ferito per amore ho mentito ed in faccia gli ho gridato “Ho trovato l’acqua e la regalo a tutti” “Perché voi non riuscite a capire quello che sta dicendo?” “Io ho il sole nel cuore...e tu m’illumini” Tanto va la gatta al lardo – su e giù Lungo e disteso t’hanno trovato Con quattro colpi piantati nel petto A tradimento t’hanno sparato..... Quando il tuo corpo hanno trovato Senza scarpe e senza vita I tuoi occhi neri sbarrati nel vuoto Davanti alla morte Avevano fotografato la paura Quando il tuo corpo hanno trovato Senza scarpe e senza vita Nella tua bocca Ancora spalancata Ad invocare l’ultimo aiuto C’era solo terra e non respiro Nel tuo letto di morte Col tuo vestito di festa Ti hanno vegliato due giorni Ti ha visto tutto il paese Ti hanno baciato le mani Accarezzato i capelli Hanno sfilato in silenzio Son tutti senza parole La casa è piena di gente La gente piange e poi prega Ogni preghiera è una rosa Ti hanno coperto di fiori Ed io, seduto su una sedia guardo tutto ma Non ho il coraggio di guardarti A chi debbo ringraziare per questo figlio morto Per questo mio dolore e questo mio dolore, per questo mio dolore, per questo mio dolore A chi debbo ringraziare, a chi debbo ringraziare La mano che ti ha ucciso L’egoismo del potere O il mio orgoglio smisurato, il senso che io dò all’onore Sapevo di non potere Lottare con le montagne Ma ero pronto a pagare Pagare io di persona Come potevo pensare Io che ti ho dato la vita Di regalarti alla morte Parlare non serve a niente Ora il tuo corpo ha un vestito Coperto solo di fiori Abbandonato sul letto Sopra il tuo letto di morte Ed io, seduto su una sedia guardo tutto ma Non ho il coraggio di guardarti A chi debbo ringraziare per questo figlio morto Per questo mio dolore e questo mio dolore, per questo mio dolore, per questo mio dolore A chi debbo ringraziare, a chi debbo ringraziare Tua madre, la terra, in una nuova ferita Coprirà il tuo corpo come un germoglio di grano Che morirebbe d’inverno senza spuntare mai No no no, non è vero Questa è solo fantasia Questa terra ti odierà Scaverà dentro di te Il tuo volto sfigurerà Ma cosa resterà di.... Tua madre, la terra, ti pianterà nel cuore Radici di rose per darti la vita Ogni anno in primavera Quando il sole tornerà No no no, non è vero Questa è solo poesia Questa terra ti odierà Scaverà dentro di te Il tuo volto sfigurerà Ma cosa resterà, cosa resterà di.... Resterà soltanto, solamente il mio rimorso Come un’ombra no no no, non mi lascerà Urlerà di notte Di notte nel silenzio No no non mi distruggerà, non mi distruggerà Io piango, io piango, io piango So chi devo ringraziare Ma so che devo fare Sì, so chi devo ringraziare Ora so che devo fare Lui certamente conosce chi è stato E già lo aspetta al crocevia E quando passa Lungo il fossato Gli spara in faccia E così sia.... “Addì 18 agosto 1936, in contrada Sorci è stato ritrovato un morto sparato...... 19 agosto ’36, all’altezza delle terrazze del Buonconvento è stato trovato un morto sparato... 20 agosto ‘36, alla presenza di tre guardie, e mia, si costituisce Calogero Sonnino, dichiarandosi l’uccisore dell’uomo trovato alle terrazze del Buonconvento, e padre del ragazzo trovato ucciso in contrada Sorci... 22 agosto 1936, tramite la mia persona Sonnino fa sapere alla famiglia di volere il figlio sepolto nel suo podere 25 agosto 1936, alla presenza del medico legale, del curato, del sepoltore, di sette congiunti, e mia, si procede alla tumulazione, durante lo scavo, all’improvviso, dalla terra........” Larghissimo – dentro tutto “Calogero Sonnino aveva ragione, aveva perduto un figlio ma aveva trovato l’acqua. Sì, ma se tuo padre aveva ragione, tu.....” Io ho il sole nel mio cuore... Io ho il sole e tu m’illumini Io ho il sole nel mio cuore... Io ho il sole e tu m’illumini Alba di notte – rimbalzello triste Lungo e disteso t’hanno trovato Con quattro colpi piantati nel petto A tradimento t’hanno sparato Senza neanche darti il sospetto Ora tu giaci senza le scarpe Dentro a un cespuglio di biancospino Mentre sul mare vanno le barche Che ti ricordano fin da bambino Qualcuno corre già nella via Mentre passando la polizia Porta il tuo corpo ormai senza vita Alla tua casa ancora assopita Qualcuno corre già nella via Mentre passando la polizia Porta il tuo corpo ormai senza vita Alla tua casa ancora assopita Quando ti vedono i tuoi parenti Si levano subito pianti e lamenti S’alza tuo padre con la doppietta Corre ansimando per fare vendetta Lui certamente conosce chi è stato E già lo aspetta al crocevia Poi quando passa Lungo il fossato Gli spara in faccia E così sia.... Poi nel paese bianco di sole Scorre in silenzio il tuo funerale Piange la gente, sboccian le viole E una ragazza si sente male Dentro la terra t’hanno calato Davanti al mare il tuo primo amore Non puoi far nulla del tuo passato Per te non corrono più le ore Dentro la terra t’hanno calato Davanti al mare il tuo primo amore Non puoi far nulla del tuo passato Per te non corrono più le ore Quante speranze, quante illusioni Tu ti eri fatto su questa terra Le hanno abbattute senza ragioni Come si abbatte un soldato in guerra Lungo e disteso t’hanno trovato Con quattro colpi piantati nel petto Tu ti credevi quasi immortale Hai sedici anni, ma sei morto lo stesso Rimbalzello compiacente – ossessivo ma non troppo – fine youtu.be/dzKAkbKTrPA
Posted on: Sat, 26 Oct 2013 18:43:13 +0000

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