Sulla parola sanscrita Kundalini c’è una gran confusione. Su - TopicsExpress



          

Sulla parola sanscrita Kundalini c’è una gran confusione. Su quello che questa forza che giace sopita alla base della colonna vertebrale di ognuno di noi è in grado di fare, anche. Viviamo in un’epoca in cui le persone si possono raggrppare in due grandi insiemi: gli spiritualisti e i materialisti. Solo i primi si interessano di cose “sottili” mentre i secondi non si accorgono neanche della loro esistenza. Purtroppo però, chi si avvicina a queste materie, spinto dalla curiosità e dalla necessità che a questo mondo esista qualcosa di oltre il materialismo, lo fa quasi sempre senza una guida. E quelle che ci sono, cioè coloro i quali si professano Guru o Maestri, spesso insegnano e guidano con finalità diverse dal diffondere conoscenza o benessere. Purtroppo siamo costretti a navigare in un mare nebbioso che resiste da secoli. Da quando, probabilmente con Kant, la scienza ha smesso di indagare sull’anima, da allora il mondo “sottile” è stato relegato in un limbo di non-scienza, intrappolato in muri invalicabili che hanno nome di superstizione, paganesimo, fantastico e così via. Parole che screditano tutto quello che si trova al loro interno. Per questo oggi, in occidente, scarseggiano studi e ricerche sull’argomento. E quindi dobbiamo rivolgerci altrove. Le religioni orientali parlano da sempre di una forza mistica chiamata Kundalini. Di epoca in epoca sono stati molti i nomi dati al suo potere. Orgone, spirito, loosh, prana, elan vital, e bio-elettricità sono solo alcuni esempi. Ma cosa è la Kundalini esattamente? Mi piacerebbe saper fornire una definizione esauriente ed esaustiva, ma non basterebbe una vita di studi e meditazioni per riuscirci, però posso provare a dare gli elementi per un primo approccio cominciando dal nome: la Kundalini deriva dalla parola kundala, che significa appunto avvolto, attorcigliato, arrotolato, spiraliforme. Essa risiede alla base della colonna vertebrale vicino al più basso dei chakras. Tradizionalmente rappresentata da un serpente addormentato, avvolto intorno alla base della spina dorsale in tre giri e mezzo. La Kundalini è unenergia spirituale materna e calmante che si trova dormiente alla base della spina dorsale nellosso sacro. Osso Sacro? Vi siete mai chiesti perché si chiama così? Appunto! Ora abbiamo detto che la Kundalini viene rappresentata con un serpente attorcigliato. E fin dallantichità, il serpente è stato considerato simbolo di trasformazione per la sua capacità di cambiare pelle, e, guarda caso, è sempre stato associato al benessere fisico, spirituale e allilluminazione. Basta guardare una farmacia o la fiancata di un’autoambulanza per vedere il Bastone di Esculapio simbolo della moderna medicina, che si presenta con un serpente avvolto intorno ad un bastone (e nessuno vieta di paragonare quel bastone con la nostra spina dorsale, anzi.) Quando si risveglia, questa energia sopita attraversa i sei chakras, posti sopra losso sacro lungo la colonna vertebrale, passando in quello che viene chiamato il canale centrale del sistema sottile. Fuoriesce poi dalla sommità del capo, in quella zona che viene detta dellosso della fontanella, proprio come una delicata fontana rinfrescante. Ed è questa leffettiva manifestazione dell’avvenuto risveglio della Kundalini: la percezione di aria, di un leggero soffio, di un leggero vento, di una brezza fresca sulla sommità della testa, che si avverte sui palmi e sulle dita della mano. Quando la Kundalini si risveglia e percorre il sistema sottile, allora l’individuo si realizza compiutamente. Shri Mataji dice che la Realizzazione del Sè è il primo incontro con la Realtà. La Madre è dentro di noi, nei nostri cuori e, se viene risvegliata, si occuperà di noi. Ci darà tutta la protezione necessaria. E non vi è nulla di cui aver paura. La Kundalini vi cura, vi migliora, vi concede tutte le benedizioni. Vi allontana dalle preoccupazioni più grossolane. Secondo altre scuole di pensiero esoteriche, quando emerge la Kundalini apre tutti i chakras e rende l’uomo uguale a dio: “Questa energia Kundalínica o Serpentina quando riesce ad ascendere per il canale centrale Sushumna, apre dietro i suoi passi, grado a grado, tutti i chakras che sono connessi per questo Nadi centrale. Di questa maniera, luomo si trasformerebbe in un Dio, poiché ascendendo per il canale centrale, il fuoco brucia ogni impurità e limitazione che potrebbe essere in lui, producendo la totale liberazione. Questa è senza dubbio la meta di molti Yogui.” Ora l’enorme forza della Kundalini sonnecchia alla base del midollo spinale. Come detto è la Madre che ha creato lUniverso, la forza femminile di Dio, La Forza Forte Di Tutte Le Forze, come la fiamma di Hermes Trismegisto. Pare che una volta sveglia, essa possa dirigersi verso lalto o verso il basso. Se si dirige verso lalto, lessere sperimenta uninimmaginabile crescita spirituale. Se si dirige verso il basso, invece si possono avere conseguenze sfavorevoli. Da più parti si dice che chi, senza essere Puro e Padrone di Sé Stesso, sveglia la Forza Kundalinica cade in preda a una passione sessuale sfrenata che lo trascina verso labisso ad una velocità vertiginosa. Per questa ragione viene consigliato ai Discepoli di non svegliare la Kundalini prima di avere lavorato a lungo per raggiungere questo stato di pulizia, purezza e contatto superiore necessario per resisterle. Poiché questa forza, la più poderosa di tutte, può sia distruggere che creare. Pare non sia poi così arduo svegliare la Kundalini, ma la cosa più difficile ed essenziale, è sapere dove e come dirigere questa energia. Essa prende la direzione indicata dalle qualità e dalle virtù dell’uomo in cui alberga senza che la sua volontà possa intervenire. Quando il Serpente di fuoco é desto, si lancia là dove può trovare alimento. Se è la parte inferiore quella che offre alimento, là si dirige e là si ciba: è come un pozzo senza fondo, un vero abisso. Mentre se è la parte superiore quella che lattrae, si dirige verso lalto e allora, solo allora, luomo raggiunge lUnione con il Tutto. Ma questo serpente arrotolato che dona la saggezza e la conoscenza…. potrebbe in qualche modo essere quello della Bibbia? Nel Genesi si legge che Adamo ed Eva vivevano nel giardino dellEden dove, tra le altre piante, crescevano anche lAlbero della Vita e lAlbero della conoscenza del Bene e del Male e di quest’ultimo non dovevano mangiare. Ma ecco che il serpente riuscì a persuadere Eva, che a sua volta, persuase Adamo ed entrambi mangiarono il frutto proibito. Sappiamo bene quello che successe. E’ azzardato sostenere che l’Albero della conoscenza del Bene e del Male fosse in realtà il sistema dei chakras situato lungo la colonna vertebrale, e che il serpente, arrotolato su sé stesso nella parte bassa dellalbero, sia la Kundalini? Nulla lo esclude, anzi! Il serpente parlò ad Eva e le disse: voi non morirete. Il Signore sa che se qualora ne mangiaste, si aprirebbero gli occhi vostri e diventereste come Dio, acquistando la conoscensa del Bene e del Male” un po’ come dire: se mangi i frutti di questo albero cioè, se svegli i Chakras sarai come Dio, avrai lOnniscienza, la Chiaroveggenza, il potere assoluto. Quindi Eva ed Adamo caddero nella tentazione. Ma non erano preparati a sopportare il Potere delle Forze che entrarono in azione. Dovevano ancora continuare a mangiare i frutti dellAlbero della Vita, cioè dovevano ancora imparare come estrarre le energie del centro del Plesso Solare che è in relazione con tutto il cosmo. Ed era proprio grazie a queste energie che nell’Eden non conoscevano la fatica, le sofferenze, né la morte. Quindi l’albero della Vita altro non simboleggiava che il Plesso Solare, mentre laltro albero, lAlbero della conoscenza del Bene e del Male, era il simbolo della colonna vertebrale dove circola la Kundalini una volta risvegliata. Adamo ed Eva ebbero troppa fretta di mangiare i suoi frutti. Avrebbero dovuto aspettare che fosse Dio ad offrirglieli, e Dio lo avrebbe fatto solo quando avessero raggiunto la maturazione spirituale, quando fossero diventati Puliti e Puri… Ora, immagino che conosciate tutti labitudine millenaria di bruciare incenso o altre sostanze odorose nei Templi e nelle Chiese. Sono sicuro che la prossima volta che le vedrete le guarderete con maggiore attenzione. Eh sì perché il fumo che si alza in spirali dallincensiere è un simbolo dellascensione della Kundalini attraverso i Chakras. Lincensiere con la brace rappresenta il Chakra Muladhara ed il fumo rappresenta il serpente di Fuoco, il Serpente Igneo dei nostri Poteri Magici. Un rapido sguardo alle tradizioni spirituali del nostro mondo ci fa immediatamente comprendere come in quasi tutte le civiltà ci sia stato un riferimento al Serpente Sacro. Lo stesso Gesù, come riferisce Matteo (10,16) aveva consigliato ai suoi discepoli di essere prudenti e accorti come il Serpente, il più astuto degli animali. Gli Ofiti, i Saggi Gnostici Egiziani della Fraternità del Serpente, riverivano una biscia viva nelle loro cerimonie come emblema di Saggezza, la Divina Sophia. I faraoni onoravano il simbolo dei due serpenti sulla testa, vedi Tutankhamon. I maya adoravano Kukulkan che poi era Quetzalcoatl il Serpente Piumato degli Aztechi, ed esso non era altro che la rappresentazione figurata dellenergia Kundalini quando vola o ascende fino alla testa dellIniziato. Il Serpente Piumato e la Divinità Vecchia del Fuoco sono tra le divinità più antiche di Teotihuacan. Tra Quetzalcoatl e il Dio del Fuoco e il fuoco stesso, vi è un evidente rimando: il fuoco mitico in cui il mostro brucia le radici dell’Ego è componente indispensabile della Creazione, da cui può scaturire la Vita. Nella mentalità mesoamericana, è evidente il nesso tra il fuoco e la vita, o la resurrezione spirituale: che questo emblema sia associato ad entrambe le divinità ed assuma valore catartico nella dottrina esoterica del Serpente Piumato, non deve stupire. Sarà forse per questo che quando la Kundalini si attiva, l’io cede il passo? E’ l’ego che brucia? Era questo che cercavano di simboleggiare i mesoamericani? Anche nelle culture Indù e del Tíbet si trova questo stesso simbolo con Shiva della Trinitá Indù. Ed ancora nella mitologia greca il Caduceo di Hermes i due serpenti intrecciati ad un’asta centrale alata non sono altro che Ida e Pingala, le due correnti che circondano il canale centrale chiamato Sushumna, rappresentato dall’asta centrale. Anche il serpente che circonda un bicchiere è un simbolo profondamente mistico. La profonda energia che appartiene all’universo, al tutto, una volta attivata ed elevata lungo la colonna vertebrale fino alla testa, attiva e desta pienamente tutti i Chakras, i quali possono anche essere attivi prima, ma sempre solo parzialmente. Lenergia Kundalini è la sola che ha il Potere di bruciare la trama eterica e purificare ogni sostanza grossolana delluomo. La Kundalini dunque è il Fuoco Promotore della Vita Fisica del pianeta, è il Potere Igneo che arde nelle viscere stesse della Natura Planetaria e nel centro di ogni Essere e cosa creata, è il talismano Sacro mediante il quale i Logos Solari possono trovare continuità di vita e di coscienza nel nostro pianeta ed esprimere quellaspetto creativo della sua natura spirituale, definito correntemente negli studi esoterici come: Spirito Santo per i Cristiani, Iside per gli Egiziani, Shiva per gli Indù e Intelligenza o Attività per gli Occultisti. Concludendo, si dice da più parti che, una volta risvegliata la Kundalini, si possano ottenere: 1) Attivazione del DNA. 2) Apertura dei poteri di Chiaroveggenza e Chiaroudienza. 3) Sentirsi collegati al Tutto Cosmico. 4) La mente si sente espansa e ricettiva. Ha maggior coscienza, consapevolezza e conoscenza. 5) Mitigazione del proprio ego e connettersi con più alte frequenze di pensiero. 6) Sentimenti di amore incondizionato, pace, unione con lo spirito. Secondo me è sbagliato parlare di “ottenere” coloro i quali si interessano di questa pratica non dovrebbero essere spinti da uno scopo materiale. in quanto essa non è prevista per questo. Chi si avvicina e vuole scoprire il suo potere dovrebbe farlo spinto dalla volontà di sentirsi al posto giusto in questo universo, sentirsi parte del tutto, accettare il tutto e essere il tutto. Per questo la parola “ottenere” non la ritengo adatta. Risvegliare la Kundalini è come un ritorno a casa. Un ritorno in un luogo in cui, anzi, da cui veniamo.
Posted on: Tue, 29 Oct 2013 19:21:05 +0000

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